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Autore: ___Page    11/05/2017    6 recensioni
"Certi giorni - tutti i giorni a essere precisi - si chiedeva perché. Perché avesse accettato di dividere casa con loro."
Apartment #1: Koala, Law, Robin, Sabo.
Apartment #2: Ace, Izou, Marco, Perona, Satch.
Apartment #3: Baby, Bonney, Nojiko, Violet.
_____________________________________
Praticamente una raccolta di slice of life nonsense, su gruppi di coinquilini improbabili. Nakamaship e crack nakamaship.
Genere: Comico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Un po' tutti
Note: AU, Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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APARTMENT #1





 
Gli lanciò un'occhiata truce da sopra il barattolo di Nutella, mentre affondava il coltello nella morbida crema marrone, la fetta biscottata pronta in mano.
«Che hai da fissarmi?»
Law sollevò un sopracciglio. «Non starai esagerando?»
Un lampo omicida accese gli occhi di Koala.
Con calma, lasciò andare coltello e posò la fetta biscottata. «Chi ha bruciato le lasagne ieri sera, obbligandoci a mangiare cereali per cena?»
Law sostenne impassibile il suo sguardo prima di tornare a mescolare il proprio caffè, mescolare con cosa era un mistero visto che lo prendeva amaro. «Buona colazione.»
 

 
§

 
«Non ci credo!» esclamò Koala ridendo, mentre Robin si portava una mano alle labbra, gli occhi accesi dal divertimento.
«Oh non sto scherzando! È documentato!» insistette Cora, beatamente ignaro dello sguardo omicida che suo figlio gli stava lanciando dalla porta del salotto. Già che fosse piombato lì senza preavviso, per quanto piacere gli facesse rivedere il suo vecchio e stare con lui, lo aveva destabilizzato parecchio. Ma mettersi anche a raccontare imbarazzanti aneddoti sulla sua infanzia alle sue due sadiche, vendicative coinquiline dalla memoria decisamente sviluppata andava oltre ciò che un figlio quasi trentenne poteva tollerare.
«Papà, come mai non lavori oggi?» entrò deciso nella stanza, ponendo la prima domanda che gli venne in mente. Qualsiasi cosa pur di silenziarlo anche solo per un attimo.
«Avevo delle ferie da smaltire. E tua madre è al lavoro così ho pensato di venire a farti una sorpresa!» allargò le braccia Cora mentre Koala si alzava dicendo che doveva andare a prendere qualcosa da qualche parte.
Law lo osservò diviso tra la voglia di abbracciarlo e quella di strozzarlo. Voleva bene a suo padre, un bene dell'anima, era il suo modello, il suo mentore, la sua forza. Solo che...
«E di quella volta che, sonnambulo, ha fatto pipì nel bidone della spazz...»
«Papà vuoi fare silenzio?» non riuscì a trattenersi Law, proprio mentre Sabo entrava dalla porta d'ingresso e incrociava Koala nel corridoio.
«Che succede?» domandò perplesso, spostando lo sguardo dalla sala a lei alla sala.
Koala si girò a sua volta verso il quadretto padre-figlio con aria cospiratrice. «Ti ricordi quando tuo padre e mia madre sono venuti a farci un'improvvisata e Law si è divertito un sacco e li ha invitati a cena e ha anche cercato di convincerli a fermarsi a dormire?»
«Difficile dimenticarlo.»
«È arrivato il giorno della vendetta. Andiamo a prendere la telecamera mentre Robin li tiene occupati.»
 

 
§

 
«Ragazzi! Ma la mia camicia portafortuna che fine ha fatto?»
Law, le braccia stese sullo schienale del divano, Koala, rannicchiata accanto a lui, e Robin, semisdraiata sulla poltrona, voltarono simultaneamente il capo verso Sabo, che stava macinando chilometri tra l'ingresso e la camera da letto sua e di Law, ormai a soqquadro, alla ricerca di qualcosa di non meglio identificato fino a qualche istante prima.
«Camicia portafortuna?» domandò Law, aggrottando le sopracciglia.
Sabo si fermò sulla porta del salotto, dando tregua alle proprie gambe. «Ma sì dai! La camicia che ho usato al mio primo colloquio e che metto sempre quando ho un cliente importante. E domani ho un cliente importante!»
Law e Koala si scambiarono un'occhiata accigliata.
«Dai ragazzi! La mia camicia portafortuna!» insistette Sabo.
«Quella bianca con fantasia tono su tono?» domandò Robin sempre calma, sollevando appena la schiena dalla poltrona. «Cotone misto lino?»
«Sì esatto!»
«Bottoni madreperla? Quella con il rovescio del cannoncino verde?»
«Sì proprio quella!» esclamò Sabo speranzoso.
«Non so dove sia.» scosse il capo Robin rimettendosi comoda.
Sabo lasciò cadere le spalle con un sospiro.
«Mi pare fosse a lavare.» ricordò improvvisamente Koala.
Sabo risollevò il capo e si passò una mano sulla nuca. «Ho guardato nella cesta ma non l'ho vista.»
«Ricontrolla. Sono piuttosto sicura che fosse lì.»
«Okay provo.» decise Sabo, dimenticandosi di nuovo.
Law, Robin e Koala si concentrarono nuovamente sul film. 
«Secondo voi dovremmo avvisarlo che è finita nel carico sbagliato ed è diventata rosa?»
«Nah.» 
 

 
§

 
Non era strano che fossero diventati amici. Se non altro, avevano in comune di essere dei geni, con il QI superiore alla media nazionale. Robin si era laureata a ventun'anni, Sabo era già socio del suo studio legale a neanche trenta, Law aveva iniziato di recente la sua seconda specializzazione e a Koala mancava un mese per finire il dottorato della sua seconda laurea.
Non che questo impedisse a Sabo di essere a volte tragicamente scemo e in generale a tutti quanti di avere una bella compagnia di amici. Ma non era sempre facile. Robin era troppo diretta, Law non faceva segreto del proprio complesso di superiorità, Koala diventava logorroica se l'argomento la appassionava, Sabo era saccente senza volerlo.
Quindi non c'era niente di strano che fossero loro quattro e non c'era niente di strano che in quella casa tutto ciò che era elettronico andasse prima o dopo incontro a qualche problema. E, dal momento che come tutte le persone così assurdamente intelligenti erano tutti e quattro sempre affamati di nuove conoscenze quale che fosse il campo –anche se Law fingeva disinteresse e si giustificava con la mania del controllo–, non era strano nemmeno che fossero tutti riuniti in cucina a fissare Franky che sistemava la loro lavastoviglie.
Per fortuna Franky lo sapeva e per fortuna gli piaceva essere al centro dell'attenzione. Finalmente qualcuno che si accorgeva quanto fosse SUUUUPER ammirare "Franky Aggiustatutto" al lavoro.
«Okay fratelli, è tutto a posto.» dichiarò l'omone, chiudendo lo sportello. Nessuno di loro trattenne un sospiro di sollievo nel sentire il familiare "click" che annunciava l'inizio del programma di lavaggio. «Ora va.»
«Grazie Franky.»
«Ma quindi qual era il problema?» chiese asciutto Law.
Franky esitò un istante.
«L'avevate messa in pausa.»
 

 
§

 
Le chiavi precipitarono al suolo con un tintinnio mentre Sabo e Law si pietrificavano all'inizio del corridoio.
«Robin ma cosa fai?!?!»
«Siete tornati prima.» constatò Robin, con tranquillità, come se non ci fosse assolutamente niente di strano nell'essere appena uscita dalla propria camera come mamma l'aveva fatta e senza addosso nemmeno uno straccio di asciugamano striminzito. «Vi serve il bagno? Perché stavo andando a farmi una doccia.»
«Si intuisce.» commentò Law, non poi così turbato almeno in apparenza.
«E non potevi spogliarti direttamente in bagno?!?»
«Non pensavo sareste tornati in anticipo.» Robin si strinse nelle spalle, sorridendo serafica.
«Ehi che succede?» domandò Koala rientrando in casa. «Vi si sente dal pian... U-oh! Robin forse è meglio se aspetti ancora un attimo a fare la doccia, Sabo sembra avere una certa urgenza.»
«Cos... Koala!» protestò Sabo rosso come un'aragosta, coprendosi come meglio poteva con la tracolla di pelle. «Robin gira nuda per casa e questo è il massimo che riesci a commentare?!»
«E che altro dovrei dire?» domandò lei, superandoli per andare in cucina. «Lo faccio anche io quando non ci siete.» si strinse nelle spalle.
Sabo sgranò gli occhi basito e fu necessario qualche secondo perché riuscisse a girarsi verso Law che però non ricambiò la sua occhiata, troppo impegnato a fissarsi la patta dei pantaloni.
«Okay ora siamo in due ad avere bisogno del bagno.» dichiarò Law, sollevando il capo. «Prima tu o prima io?»
 
 
 





Angolo dell'autrice: 
Hola gente! 
Piove e io avevo bisogno di un po' di sana demenzialità e quindi ho deciso di pubblicare questa... ehm... cosa, che vegetava nel PC in attesa di non so cosa. Fare la muffa credo. 
Sì, ci ho messo anche Law perchè a parte che quel ragazzo è come il prezzemolo e sta bene ovunque, io impazzisco all'idea di Law e Sabo migliori amici. E sì, se l'ispirazione lo consentirà, ci saranno altri capitoli.
Spero vi sia piaciuta o vi abbia almeno fatto sorridere.
Grazie a chi ha letto.
Un bacione. 
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