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Autore: adelhait13    14/05/2017    2 recensioni
La pioggia scendeva lenta e inesorabile sui vetri di una finestra di un bellissimo appartamento.
Il suo abitante era seduto su di una poltrona accanto ad un caminetto oramai spento, rendendo il luogo freddo e inospitale. Infondo a lui questo non importava. Il freddo era divenuto suo amico. Alleato.
Rivista e corretta
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Rin, Sesshoumaru | Coppie: Inuyasha/Kagome, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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10°: Voglio vederti di nuovo.

 


 

Si alzò dal letto felice, si stiracchiò e scostò le tende della sua finestra e osservò il cielo pallido.

Chissà forse oggi pomeriggio nevicherà? Magari.

Si girò e vide sul suo calendario, con l’immagine della sua cioccolata preferita, e notò che era l’undici dicembre.

Mancano ancora quattordici giorni a Natale, che bello.

Si diresse in bagno si lavò, si cambiò e scese al piano di sotto, dove la sua famiglia l’attendeva per la colazione.
Fu sempre la solita colazione movimentata, fatta di scherzi e risate. Rin amava la sua famiglia, ma doveva formarsi prima o poi una tutta sua.

E già, prima o poi dovrò volare via dal nido, non posso stare in eterno con Naraku e Kikyo…io sono e resterò il terzo incomodo…

-Rin tutto apposto?-.

-Eh!-.

Si destò dai suoi pensieri, si accorse che la cognata la guardava un po’ preoccupata. Notò che tutti erano in silenzio, Rin rise un po’ imbarazzata e disse.

-Beh, stavo pensando che un giorno primo o poi mi dovrò sposare-.

Tutti la guardarono sbalorditi. Naraku si alzò e mise una mano sulla fronte della sorella, per vedere se avesse la febbre.

-Ehi, Naraku che cavolo fai?-.

-Controllo che tu non abbia la febbre, ma come vedo sei fresca-.

-No, papà la zia è impazzita…io corro a chiamare il manicomio-.

Disse il piccolo Hakudoshi che si dirigeva verso il telefono, intanto Kanna e Kikyo guardavano la scena in un muto silenzio, quando Rin esplose.

-Ma è possibile che non si possa fare un discorso serio in questa casa!-.

Si alzò e si diresse in salotto. Si sentiva offesa, quando Kikyo la chiamò.

-Rin, lasciali perdere-.

La ragazza si voltò e sospirò.

-Sì, hai ragione-.

Si buttò a sedere sul divano con il viso rivolto a terra, anche la cognata si sedette accanto a lei e la prese per mano.

-Ti sei innamorata?-.

Rin sgranò gli occhi e alzò di scatto il viso verso Kikyo.

-Ma che dici? No, e poi…e poi neanche lo conosco-.

La cognata si avvicinò di più.

-Colpo di fulmine-.

-Eh? Ma sai che io non credo in queste cose. Uffa! Ora ti ci metti anche tu-.

Si alzò di scatto e salì al piano di sopra, intanto Kikyo sorrideva perché aveva fatto centro, anche se Rin non voleva ammettere a se stessa di essersi innamorata.
Aprì la porta della sua camera, la chiuse dietro di sé e si poggiò ripensando alle parole di Kikyo.

Innamorata? Colpo di fulmine? Oddio, se fosse così? Io neanche lo conosco, non so praticamente nulla di lui…sembra quasi di essere una di quelle schiocche ragazzine, di quei racconti romantici che si innamorano del bello e tenebroso di turno…no, io non sono così.

Sospirò e si diresse verso la sua scrivania, accese lo stereo e si mise le cuffie alle orecchie. Prese un libro, si sedette sulla sedia e cominciò a studiare, anche se nella mente apparivano le immagini di lui. Di Sesshoumaru.
Scosse la testa, ma invano, si diede degli schiaffi.

-Rin basta! Non lo conosci nemmeno, anche se vorrei rivederlo…-.

Già, forse mi sono invaghita di quel bel viso…ok, così la mia è solo un’infatuazione e nulla più, anche se, sarebbe bello innamorarsi.

-Davvero basta! Ora devo studiare!-.

E si impose di studiare, intanto il resto della famiglia usciva per affrontare un altro giorno lavorativo, lasciando la ragazza sola a casa.




***




Si dirigeva al lavoro, intanto ripensava a lei.

Chissà se è sveglia? La voglio rivedere anche solo un attimo, questo mi basta…mi piace quel viso fanciullesco, specialmente, quando si arrabbia è davvero buffa…chissà forse sarà lei che colmerà il mio vuoto.

Si fermò ad un semaforo rosso e sobbalzò.

Ma cosa vado a pensare io amo e amerò solo Kagura, nessuna donna prenderà il suo posto, anche se, quella ragazza con la sua allegria è un’ottima medicina…chissà sarà un ottimo diversivo.

Scosse la testa, mentre ripartiva.

Che vado a pensare, non mi piace prendere in giro una ragazza dolce come lei, ma voglio lo stesso rivederla perché la sua presenza mi fa stare bene...sì, oggi non andrò in ufficio vado da lei.

E così cambiò strada, dopotutto un giorno che non andava in ufficio cosa sarebbe accaduto?
Nulla, perché lui era il capo di quella società e suoi dipendenti erano bravi anche senza la sua supervisione. Sorrise e veloce si diresse verso l’abitazione di Rin.




***




Rin era seduta alla sua scrivania, era intenta a studiare, ma con scarsi risultati. Infatti, si alzò e chiuse lo stereo e il libro e si distese sul letto a fissare il soffitto.

Uffa, non faccio altro che pensare a te…se continuo così esco pazza.

Si alzò e scese al piano di sotto a farsi del buon tè, prese il bollitore lo riempì d’acqua, accese il fuoco e si sedette sulla sedia, poggiò i gomiti sul tavolo e restò a guardare la fiamma che lentamente faceva bollire l’acqua.

Chissà che sta facendo…chissà se pensa a me…credo proprio di no…

La teiera cominciò a fischiare, si alzò e mise l’acqua calda in una tazza, immerse la bustina e attese che il tè fosse pronto. Intanto cercava nella dispensa il barattolo del miele, quando sentì suonare alla porta.
Camminò decisa, si fermò d’avanti lo specchio dell’ingresso si aggiustò i capelli e aprì, il cuore cominciò a battere all’impazzata, sentì le gambe molli.

-Se…Se…Sesshomaru che…ci fai qui?-. Balbettò.

Lui era d’avanti la porta e sorrideva.

-Ciao, che fai ora balbetti?-.

Rin lo guardò un po’ storto e disse, leggermente irritata.

-Ma che dici!-.

Sesshomaru rise, quella ragazza senza volerlo riusciva a metterlo di buono umore, una cosa rara.

-Posso entrare?-.

Le domandò, lei arrossì e annuì con il capo e lo fece accomodare dentro.

-Cosa posso offrirti? Se vuoi posso darti un po’ del mio tè-.

Ma che cavolo dico? Sono scema? Uffa, questo tipo mi manda in tilt il cervello…

Sesshomaru l’osservava sorridendo.

-No, grazie piuttosto volevo invitarti fuori a prendere qualcosa con me, chissà anche a pranzare-.

-Sì, accetto-.

Sì, sono uscita fuori di testa, accetto senza riflettere, però devo cambiarmi non posso mica uscire con la tuta.

-Però dovresti attendere un po’, come vedi sono molto presentabile-.

Disse leggermente imbarazzata Rin, Sesshomaru la guardava e si avvicinò.

-Beh, dopotutto una ragazzina che può indossare? Una tuta-.

La ragazza abbassò il viso, stava per esplodere, ma pensò.

Ragazzina…cafone ti faccio vedere io come si veste una ragazzina…

Alzò il viso e sorrise beffarda.

-Attendi un attimo, che vado di sopra a cambiarmi-.

-Ok-.

-Tu accomodati sul divano, io ci metto cinque minuti a cambiarmi e scendo-.

Rin salì di corsa le scale, aprì la porta della sua camera e si diresse veloce verso l’armadio togliendo ogni sorta di vestito, buttandolo sul letto.

Gli faccio vedere io la ragazzina, vediamo un po’ cosa mi metto…mh, bel dilemma…

Infatti, non sapeva proprio cosa mettere, intanto con il dito indice della mano destra si picchiettava le labbra.

Vediamo, sì, mi metterò questa gonna corta nera e questo grazioso maglioncino bianco, per concludere il tutto, stivali lunghi neri e un bel trucco leggero, i capelli li acconcio in una coda alta e sono apposto.

Si cambiò e truccò a tempo di record, intanto Sesshomaru di sotto credeva che ci avrebbe messo un sacco di tempo, ma dovette ricredersi, quando la vide scendere le scale sorridente.

Perfetta.

Solo questo riuscì a formulare il suo cervello, quando la vide.

-Scusa se ti ho fatto attendere-.

Sesshomaru sorridendo un po’ malizioso le disse.

-Non preoccuparti…adesso andiamo?-.

Rin annuì, prese il cappotto e uscì di casa in sua compagnia.
Intanto un’altra persona li vide uscire di casa, si nascose dietro una siepe lì vicina ad osservare la coppia entrare in macchina.

Chi è quel tipo che esce con la mia Rin?

Strinse i pugni furioso era geloso, molto geloso che un tipo come quello era accanto alla donna che amava, si voltò e tornò da dove era venuto furioso più che mai.
Invece Rin e Sesshomaru erano felici di trascorrere una giornata insieme…


 

Continua…



_______________
Eccomi con il nuovo capitolo. Sono davvero felice che la storia piaccia sempre più. Un mega bacione a tutti.

   
 
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