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Autore: daphne 92    15/05/2017    2 recensioni
Può la tua vita cambiare in un giorno? Possono le tue certezze essere sgretolate da due semplici parole? SI! è quello che è successo ad Harry quando ha letto due semplici parole "Alexander Malfoy"
{Questa storia è la versione riveduta e corretta della "Famiglia Malfoy"}
Genere: Avventura, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Daphne Greengrass, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Pansy, Lucius/Narcissa
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Da VI libro alternativo
Capitoli:
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*QUALCHE ORA PRIMA*

-Draco dove stai andando?- chiese Pansy quando vide Draco alzarsi furioso dal letto.
-Fuori- disse Draco vestendosi velocemente.
-Che è successo? Parla con me ti prego!- disse Pansy preoccupata, non aveva mai visto Draco così furioso e sconvolto.
-Riguarda Alexander? Stai andando da lui?- chiese Pansy disperata aggrappandosi al braccio di Draco.
-Lasciami andare ora Pan- sibilò Draco fuori di sè impugnando la bacchetta e quando la ragazza tremando lo lasciò andare si diresse ai confini di Hogwarts per poi smaterializzarsi.
Quando si materializzò Draco si ritrovò di fronte ad una casa familiare, non a lui ma ad Alexander, Privet Drive 4.
-Finisce stanotte, sudici babbani- disse Draco entrando nella casa con la bacchetta in mano, senza rendersi conto di aver fatto scattare la barriere magiche messe da Silente, pochi minuti dopo la casa dei Dursley fu illuminata da luci rosse tipiche dei Cruciatus che furono seguite da un singolo lampo verde.
I CRAC della materializzazione risuonarono presto in tutta la via e un gruppo di auror corse nella casa in cui si trovava Draco.
-Draco Malfoy, sei in arresto per l'omicidio di un babbano, tortura di babbani e per aver praticato magia al di fuori del mondo magico, ti verrà spezzata la bacchetta e verrai portato in prigione, dove aspetterai il tuo processo e la tua condanna.- disse Percy Weasley mentre degli auror ammanettavano Draco ed altri ripulivano casa Dursley.
-Ho fatto ciò che andava fatto- disse Draco soddisfatto, per niente pentito.


**DURMSTRANG, ADESSO **

-è tutta colpa mia- disse Alexander sconvolto allontanandosi dalla madre e andando a sedersi.
-Non è colpa tua, non puoi crollare sotto il senso di colpa adesso che Draco ha bisogno di te, ci siamo capiti?- disse Katherine prendendo tra le mani il volto di Alex.
-Cosa posso fare?- chiese Alexander con lo sguardo fisso nel vuoto, stava provando a contattare mentalmente Draco ma la mente del fratello era un casino.
-Se riesce a contattare Draco come può aiutarlo?- chiese Katherine a Bellatrix prendendo in mano la situazione.
-Deve dirgli di pensare a momenti in cui era felice, respirare profondamente aiuta, anche non guardare i dissennatori- disse Bellatrix rabbrividendo al solo pensiero degli anni passati in prigione.
-Hai capito Alex? Devi entrare nella mente di Draco e riempirla di pensieri positivi, parlagli, tranquillizzalo- disse Katherine con voce ipnotizzante e rilassante.
-Fa così freddo ed è così buio nella mente di Drake- disse Alex con voce spezzata.
-Aiutalo a calmarsi, puoi farlo, so che puoi farlo, diventa la persona che io so che sei- disse dolcemente Katherine.
-Drake? Fratellino?- disse Alexander nella mente di Draco.
-Alex, fa freddo, così freddo, sei così lontano..- rispose debolmente Draco.
-Non lontano, mai troppo lontano, sono con te Draco, chiudi gli occhi, sono al tuo fianco- rispose Alexander cercando di tranquillizzare il fratello.
-Loro..non mi danno tregua- disse Draco con voce spezzata.
-Devi concentrarti sulle cose belle, sui pensieri positivi, non possono portarti via la felicità- sussurrò gentilmente Alexander.
-Non ci riesco- disse Draco con voce strozzata.
-Ti ricordi quando quest'estate zio Piton ci ha beccato insieme alle ragazze? Era così sconvolto! Ti ricordi quanto lo abbiamo preso in giro? Come lo imitava Pansy? Abbiamo riso così tanto- pensò Alexander concentrandosi sul quel preciso ricordo cercando di trasmettere a Draco il calore e la felicità di quella giornata.
-è stato così rilassante- disse Draco con voce un pò più ferma.
-Già, e la nostra prima partita di quidditch te la ricordi?- continuò Alexander passando tutti i suoi ricordi nella mente di Draco.
-Ti ho stracciato- disse Draco respirando normalmente, decisamente più rilassato.
-Voglio ancora la rivincita perciò tu continua così, io sarò da te in un attimo capito? Ti tiro fuori da lì te lo giuro- disse Alexander serio.
-Ti aspetto- disse Draco un pò più calmo continuando a pensare alle giornate passate con il fratello.
-Draco..ti..voglio bene- disse Alexander pronunciando quelle parole che non aveva mai detto a nessuno.
-Anche io- rispose telepaticamente Draco.
-Draco per adesso sta bene, non è ha ancora perso la testa e credo di essere riuscito a tranquillizzarlo- disse Alexander ad alta voce.
-Almeno una notizia positiva- disse Narcissa sollevata.
-Dov'è papà?- chiese Alexander confuso, non vedendo il padre nelle vicinanze.
-In missione segreta con Voldemort, devono restare fuori ancora due settimane- disse Bellatrix perfettamente calma.
-Quindi ci sei tu al comando, puoi fare qualcosa- disse Alexander guardando speranzoso sua zia.
-Non ci sono io al comando, ci sei tu principe oscuro- disse Bellatrix facendogli l'occhiolino.
-Non so come fare, se guido un raid per liberare Draco il signore oscuro quando torna mi ammazza- disse Alexander pensieroso.
-Tu hai qualcosa che Silente vuole e Silente ha qualcosa che tu vuoi, pensaci bene- disse Katherine sorridendo furba.
-Cosa?- chiese confuso Alexander.
-Harry Potter, mi hai detto che Voldemort ha un pò del tuo sangue di quando eri Harry, mi basta quello per fare una pozione polisucco più potente di una normale, tutto quello che dovrai fare poi è far circolare la voce che hai Harry Potter e il gioco è fatto, scambio di ostaggi- disse semplicemente Katherine.
-No- disse Narcissa immediatamente, era troppo rischioso.
-SI- disse deciso e autoritario Alexander.
-Mi procurerò io il sangue, ho accesso alla camera blindata del lord- disse Bellatrix appoggiando il piano di Alex e Narcissa sospirando sconfitta si arrese.
-Quando sei pronto andiamo- disse Bellatrix al nipote.
-Kath- disse Alexander voltandosi verso la ragazza che fissava il pavimento.
-Ti mando la pozione appena è pronta- disse con voce stridula Katherine.
-Kath guardami- disse Alexander sollevando il mento di Katherine con due dita.
-Non tornerai, non mi aveva promesso niente, devi andare..- disse Katherine con gli occhi lucidi.
-Me ne vado perchè devo non perchè voglio, tornerò Kath- disse con voce sicura Alex.
-No, non tornerai, sii onesto con me, lo sei sempre stato voglio che tu lo sia anche ora, c'è chi ha più bisogno di te, io..noi staremo bene- disse Katherine osservando Wicked.
-Prenditi cura di mamma ok Wick?- disse Alex accarezzando il cucciolo.
-Tornerò- disse Alex stampando un ultimo bacio a Katherine.

-Che faccio?- chiese Alexander a sua zia quando arrivarono al Riddle Manor.
-Fatti rispettare e vatti a sedere sul trono- disse Bellatrix spingendo il nipote verso il trono di Voldemort.
-Mi farà diventare pelato come lui se mi siedo sul suo trono- disse Alex bloccandosi.
-Sei il primo in comando, agisci come tale- disse Bellatrix facendolo sedere spazientita.
-Codaliscia!!- urlò Alexander con voce autoritaria.
-Si mio principe?- squittì Codaliscia prostrandosi ai piedi di Alex.
-Convoca la cerchia più ristretta di Voldemort, ho un'informazione molto importante per loro- disse Alexander sperando che qualche spia, una in particolare corresse da Silente.
-Lei non può..non verranno..- balbettò Codaliscia.
-Fallo Codaliscia, o giuro su Salazar che ti taglio anche l'altra mano e ti lascio morire dissanguato ai miei piedi- disse Alexander furioso puntando la bacchetta alla gola di Codaliscia impedendogli di respirare, Minus da vero codardo qual'è sempre stato toccò il suo marchio e chiamò gli altri.
-Da quando un ragazzino ha il diritto di convocare i servitori più potenti e fedeli dell'oscuro signore?- disse Nott entrando furioso nella sala meeting con gli altri al fianco.
-Da quando il ragazzino qui presente è il primo in comando, non è una bella giornata Nott, taci, sei qui per servirmi non per esprimere opinioni- sibilò Alexander furioso.
-Noi non prendiamo ordini da te- urlò Xaley con un ghigno sinistro.
-Avada Kedavra, ci sono altre obiezioni?- disse Alexander gelido dopo aver ucciso Xaley, gli altri 5 mangiamorte gli s'inginocchiarono di fronte.
-Bene, molto meglio, ho un importante annuncio da fare, ho catturato Harry Potter, ora come ben sapete mio fratello è nelle mani del mistero, voglio fare uno scambio di prigionieri, accordatevi con Silente- disse Alexander con calma.
-Ma..- disse Nott e Alex spostò lo sguardo da Nott a Xaley.
-Dicevi?- disse Alexander annoiato.
-Ai suoi ordini- disse Nott inginocchiandosi e uscendo dalla stanza con gli altri.
-Bravo! Somigliavi così tanto a tuo padre- disse Narcissa orgogliosa.
-No, somigliavi all'oscuro signore prima della sua ossessione per la profezia, quando aveva grandi progetti- disse Bellatrix ghignando soddisfatta.
-Mi sento male, devo vomitare- disse Alex correndo fuori dalla stanza.
-Prima volta?- chiese Bellatrix entrando nel bagno in cui si trovava il nipote.
-Si- disse Alexander bevendo un bicchier d'acqua che Bellatrix gli porse.
-Cerca di non pensarci troppo, non li guardare mai negli occhi quando li uccidi- disse Bellatrix con voce piatta.
-Diventa mai facile?- chiese Alexander speranzoso.
-Diventa più facile, ma mai semplice, un pò di pazzia aiuta- disse Bellatrix accennando un sorriso.
-Penserai che sono uno stupido ragazzino- disse Alex facendo un respiro profondo.
-Hai convinto la cerchia di Voldemort a seguirti, io stessa in quel momento ero pronta a servirti, ero molto orgogliosa- disse sincera Bellatrix.
-Grazie..zia- disse incerto Alexander.
-Tutto ok?- disse Narcissa passando una mano tra i capelli di Alex che era tornato in sala meeting.
-Si, tranquilla mamma- disse Alex annuendo, anche se era ancora pallido.
-è arrivato questo per te- disse Narcissa dando un pacchetto ad Alexander.
-La pozione- disse Alex aprendo il pacchetto, oltre alla pozione c'era una foto di Wicked e Kath sdraiati sulla neve, sul retro vi era scritto "Ci manchi già papà".
-Fatti guardare un attimo- disse Narcissa tramando e mettendo le mani sulle spalle di Alex.
-Mamma, è solo per qualche giorno, tornerò il tuo bellissimo bambino biondo- disse Alexander abbracciando la madre.
-Ti ho appena ritrovato- disse Narcissa cercando di non piangere.
-Non vado da nessuna parte- disse Alexander per poi bere la pozione e trasformarsi nuovamente in Harry Potter.
-Siamo pronti- disse Bellatrix mettendo un paio di manette magiche ad Alexander, si sarebbe occupata lei dello scambio di ostaggi.

-Casa dolce casa- disse Alex guardandosi intorno, lo scambio sarebbe avvenuto nel parco di Howarts.
-Devo incappucciarti, sembra spaventato- disse Bella facendo apparire un sacco di iuta.
-Attenta ai capelli- disse Alex tenendo la testa alta.
-Tutto tuo padre- disse Bellatrix incappucciandolo e trascinandolo verso il punto d'incontro.
-Ci siamo- sussurrò Bella ad Alex, ad una decina di metri da lei vi era mezzo ordine della fenice.
-Apriamo le danze- disse Alex sottovoce.
-Al mio tre il ragazzo avanza verso di noi e Malfoy torna ad essere dei vostri, prima però voglio vedere Harry- disse il signor Weasley che insieme ad una manciata di uomini fidati di Silente guidava la scambio.
-Aiuto- sillabò Alex fingendosi spaventato quando Bella gli tolse il cappuccio.
-Ora io voglio vedere Draco, o uccido il prescelto di fronte ai suoi amichetti- disse Bellatrix guardando disgustata Ron ed Hermione che assistevano alla scambio.
-Alex?- sussurrò confuso e nel panico Draco scattando in avanti quando il signor Weasley gli mise una mano sulle spalle.
-Va tutto bene, sarò presto con te, adesso devi essere coraggioso, dobbiamo completare lo scambio- disse Alex nella mente di Draco.
-Vieni a casa con me, so che ho promesso di non chiedertelo ma ne ho bisogno- pensò Draco mentre avanzava incerto e Alex gli passava accanto.
-Presto- disse semplicemente Alex correndo verso Hermione che l'abbracciò stretto.
-Hermione, come sta Draco?- chiese Alex quando furono finalmente soli.
-L'ho visto solo per pochi minuti ma sinceramente non sta bene, non si lascia toccare da nessuno, gli vengono gli attacchi di panico quando qualcuno lo sfiora, spero che questo gli accada solo con i membri dell'ordine perchè se succede con tutti allora non voglio pensare a come si starà sentendo Pansy in questo momento- disse Hermione dispiaciuta.
-Non riesco neanche a parlare con lui, questa pozione è talmente potente che se lui è lontano non posso contattarlo, sono sotto stretta sorveglianza ho bisogno che tu vada da lui Mione- disse Alex supplicandola.
-Cosa dovrei fare? Non siamo esattamente amici io e lui- disse Hermione scettica.
-Vedrà in te un contatto con me, si lascerà avvicinare, ho soltanto bisogno di sapere come sta, ti prego Mione- disse Alexander supplicandola anche con lo sguardo.
-Ok, vado da lui- annuì Hermione incerta.

Hermione seguì attentamente le istruzioni di Alex per raggiungere Malfoy Manor, grazie ad esse riuscì ad eludere le barriere magiche ed arrivare davanti alla porta d'ingresso, ma trovò Bellatrix ad aspettarla.
-Come sei arrivata fin qui?- chiese Bellatrix puntando la bacchetta contro Hermione.
-Alexander- disse Hermione cercando di non sembrare spaventata.
-Alexander ti ha detto come arrivare fino al Malfoy Manor? Perchè?- chiese Bellatrix sicura che quella fosse una trappola di Silente.
-Sono un'amica di Ha..Alex, mi ha chiesto di venire a vedere come sta Draco, la prego basteranno pochi minuti- disse Hermione avanzando verso l'entrata.
-Mio nipote ha molte amiche- disse Bellatrix senza perdere di vista Hermione.
-Non sono quel genere di amica- disse Hermione annoiata.
-Ti ha chiesto di prenderti cura di Draco?- chiese Narcissa speranzosa, guidando Hermione al piano di sopra dopo che la riccia aveva annuito.


-Per favore Draco, ti supplico! Stai sanguinando..lasciami..- disse Pansy cercando di avvicinarsi a Draco.
-No- urlò Draco rannicchiandosi in un angolo della stanza.
-Per favore- disse disperata Pansy.
-Posso provarci io?- chiese Hermione entrando nella stanza.
-Chi diavolo credi di essere tu? Stupida mezzosangue!- disse Pansy furiosa con le lacrime che gli bagnavano il volto.
-Mi manda Alex, sono qui per vedere come stai- disse Hermione con voce rassicurante a Draco.
-Non è vero, dov'è Alex? Perchè non è qui? Perchè non lo sento?- disse Draco tremando.
-Sarà qui, presto, ma per adesso ha mandato me, mi ha detto di dirti di smettere di fare la 'superstar', due sono troppe in famiglia- disse Hermione accennando un sorriso.
-Tipico di Alex, non sopporta la concorrenza- disse Draco accennando un sorriso mentre Hermione gli si avvicinava.
-Sono qui ma non ti tocco ok?- disse Hermione sedendosi con la schiena contro il muro a pochi passi da Draco.
-Sono pietoso, mi vergogno di me stesso- disse Draco nascondendo il volto tra le ginocchia.
-Sei spaventato dopo un'esperienza che ha distrutto tanti maghi, tu ne sei uscito più o meno intero, dovresti essere orgoglioso di quel che hai fatto, del tuo coraggio- disse Hermione sottovoce.
-Ti ha detto di dirmi questo Alex?- disse Draco sarcastico.
-No, mi ha detto di dirti "Smettila di fare il bambino in cerca di attenzioni, collega il cervello e fammi entrare"- disse Hermione facendogli l'occhiolino.
-è colpa mia se non sento Alex? C'è qualcosa che non va nella mia mente? Cosa mi hanno fatto?- chiese Draco nel panico incominciando a tremare.
-Non c'è assolutamente niente che non va nella tua mente, ci siamo capiti? Niente!- disse Hermione inginocchiandosi di fronte a Draco e prendendo il volto del biondo tra le mani.
-Perchè sei qui? Tu mi odi- disse Draco immobile, lottando contro la voglia di spostarsi.
-Ma voglio bene ad Alex e lui ha bisogno che faccia questo, che lo sostituisca solo per un pò- disse Hermione guardando Draco negli occhi.
   
 
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