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Autore: Lady_Michi1    15/05/2017    6 recensioni
..".cadde sulle ginocchia e portandosi la mano di Oscar alle labbra, scoppió in pianto ..."
Un finale alternativo per l indimenticabile manga
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Bernard Chatelet, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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capitolo 5

10 Ottobre 1789
Su pressione di Rosalie, quella mattina Oscar venne visitata dal dottore del lontano paese.
Unita all' apatia, troppi malesseri affliggevano la donna, benché la tosse fosse diminuita, cosí come il sangue 
espulso dai polmoni.
Poche semplici domande, formularono una diagnosi tanto scontata quanto preoccupante :
- " Madame voi aspettate un bambino! " - 
A quelle parole Oscar fu colta da un fremito mentre Rosalie portó le mani al viso con un' espressione stupita
e rammaricata,
- " Non é possibile ! " -
balbettó Oscar sgranando gli occhi,
- " Sono malata di consunzione come potró avere un figlio sano ? " -
- " In realtá non correte alcun pericolo, né voi né il vostro bambino. In quanto alla malattia, é accaduto un fatto 
inspiegabile madame : i vostri polmoni sono quasi completamente risanati ! Un miracolo ! " - 
decretó il dottore ma l' ombra scura sul volto di Oscar non scomparve.
Rosalie pensó bene di lasciare la donna da sola per darle modo di metabolizzare la nuova situazione.
Conosceva bene Oscar, riusciva a capire quando era il momento di lasciarla sola.
Quando si chiudeva nei suoi silenzi, nulla e nessuno riusciva a forzarla anche se, le riflessioni fossero durate 
per giorni.
Nel pomeriggio, fece capolino nei suoi appartamenti Alain, bussando alla porta aperta :
- " Si puó ? " -
- " Entra pure Alain " - 
rispose con aria stanca,
- " Come stai ? " - 
- " Te l' hanno detto ? Allora puoi capire come mi sento ! " -
rispose lei seccata,
- " Ma io lo voglio sentire da te " -
insisté Alain,
- " Vuoi sapere la veritá ? Ho paura ! So che avere un bambino é cosa naturale ma non per me, io non posso 
farcela! " -
si alzó dalla poltrona ed incrociando le braccia al petto, inizió a camminare avanti ed indietro per la stanza 
come colta dal panico,
- " Non posso avere questo bambino, non so niente di bambini io, che madre sarei ? " - 
- " Saresti una madre come tutte le altre ! " -
cercó di rabbonirla Alain ma Oscar, con gli occhi fuori di sé gli ringhió in viso prendendolo per la camicia :
- " Ma guardami, non so neppure chi sono ! Non so cosa sono ! " - 
- " Sei una donna e nulla piú! A dispetto di una famiglia che ti ha cresciuta come un maschio, ti sei innamorata
di un uomo, l' hai amato ed ora quell' amore si é trasformato in vita dentro di te. É un dono Oscar. " - 
Da quando Alain era divenuto tanto saggio ? Dov' era finito quel soldatone sfacciato e maleducato ?
Si accasció sulla poltrona tenendo la mano al ventre, la prima carezza alla vita che le stava crescendo dentro
e con occhi lucidi sussurró :
- " É tutto ció che mi resta di Andre ! " -
Alain si inginocchió ai suoi piedi rassicurandola :
- " Quando avrai bisogno di me, io saró qui, devi farti forza per guarire completamente e cerca di mangiare di 
piú, al piccolo Grandier servirá una mamma in forze." - 
e strizzandole l' occhio, le strappó un timido sorriso, il primo dalla morte di Andre.
Oscar abbracció l' uomo in segno di gratitudine appoggiando la guancia sulla spalla robusta di Alain che, 
Imbarazzato le sussurró :
- " Oscar, quella mattina a Parigi...ecco io, non avrei dovuto alzare le mani ! " - 
- " Non ti preoccupare ê cosa passata . " - 
mormoró lei rimanendo sulla sua spalla,
- " Quando hai detto di non voler piú vivere, non so cosa mi sia preso ! La veritá é che ho avuto paura ...di 
perderti ! " -
- " Ma che stai dicendo ? " - 
rispose confusa, alzando la guancia dalla spalla dell' uomo.
Per un lungo istante i due si fissarono negli occhi, Alain era combattuto : gli si presentsva l' occasione 
agognata, avrebbe desiderato posare le labbra su quelle rosee, appena dischiuse di lei...un bacio, solo uno
per farle capire che le era accanto anche solo come amico, un bacio per ritrovare la sua anima, persa nel 
giorno in cui era morta Diane...
Oscar si alzó spezzando quel magico momento, uscendo dalle sue stanze, sopraffatta da emozioni contrastanti :
 era forse passione quella che aveva letto in fondo agli occhi neri di Alain ? 
Possibile che lui.....no, stava solo mantenendo fede alla promessa fatta ad Andre, che andava pensando ?
Alain si rialzó e guardando il giardino oltre la finestra pensó tra sé :
- " É presto, troppo presto, é innamorata di Andre, forse lo sará per sempre ! Cosa pretendevo ? " - 
                                                                                 *****
11 Ottobre 1789
Nel primo pomeriggio giunse alla Villa Jarjayes, Bernard accolto dalla dolce Rosalie che incurante degli sguardi,
corse ad abbracciarlo circondandogli in collo e baciandolo senza freni.
- " Lieto di rivederti Bernard benvenuto in Normandia ." - 
lo accolse con una sonora risata Alain,
- " Ben ritrovato Alain, ti vedo in gran forma, l' aria della Normandia ti giova. Ma dov' é Oscar ? " - 
- " É dentro ti sta attendendo. " - 
rispose Alain,
- " Che notizie porti da Parigi ? " - 
chiese Rosalie mentre faceva strada al marito verso la biblioteca, luogo dove Oscar trascorreva la maggior parte del
tempo,
- " La situazione peggiora di giorno in giorno, nei negozi non si trova piú neppure il pane! " -
Attirata dalla voce di Bernard, Oscar uscí dalla biblioteca,
- " Bernard che piacere rivederti." - 
- " Oscar vi trovo meglio, come vi sentite ? " - 
- " Sono in via di guarigione, il dottore dice che i miei polmoni si stanno risanando, per il resto...stiamo bene. " - 
- " Stiamo ? " - 
chiese Bernard corrugando la fronte,
- " Sí aspetto un figlio ! " - 
rispose Oscar portandosi la mano al ventre,
- " Di Andre ! " - 
concluse fugando ogni dubbio.
Un imbarazzante silenzio caló sui quattro e fu Alain, con la sua proverbiale audacia a gestire la situazione :
- " Oscar é una splendida giornata di sole, perché non ti copri e facciamo una passeggiata ? Lasciamo un po
da soli i piccioncini ! " - 
e mentre trascinava via la donna tenendola sottobraccio, si voltó verso Rosalie avvampata e le fece l' occhiolino,
- " Insolente ! " - 
riuscí a rispondergli fulminandolo con lo sguardo.
- " Aspettate un attimo Oscar, vi devo consegnare queste lettere, arrivano da palazzo Jarjayes. " -
Oscar prese le buste e si allontanó seguita dall' ormai onnipresente Alain.
Al limitare del grande parco, si trovava un piccolo gazebo di pietra in stile barocco, adornato di roseti rampicanti
oramai spogli.
Si sedettero sui gradini, ad Oscar tremavano le mani mentre cercava di aprire la prima busta nella quale riconobbe
la calligrafia chiara ed ordinata dell' adorata madre,
- " Vuoi che te  la legga ? Stai tremando come una foglia. " - 
le propose Alain notando la difficoltá della donna,
- " Sai leggere ? " - 
chiese lei in moto di stupore,
- " Hei per chi mi hai preso ? Ho frequentato l' accademia militare prima che la mia famiglia cadesse in disgrazia ! " -
rispose Alain simulando un certo risentimento,
- " Scusa non sapevo. " - 
- " Non importa , dunque vediamo :
                              Mia adorata figlia, ho appreso con molto sollievo che sei in salvo lontana dai luoghi
                              che ti hanno vista affiancarti ai rivoluzionari.
                              Saró sempre riconoscente alle persone che ti stanno accanto e sono davvero 
                              dispiaciuta sapendo che Andre, il tuo fedele amico e compagno di una vita, non 
                              ce l' ha fatta e riposa qui a Parigi.
                              Non abbatterti mia adorata Oscar e sconfiggi la tua malattia.
                              Conto al piú presto di raggiungerti per una breve visita.
                              Ti sono sempre vicina con il cuore.
                                                                                                     Marguerite De Jarjayes

Oscar chiuse gli occhi sollevando il viso al cielo, bloccando le lacrime sul nascere,
- " Oh madre ! " - 
sussurró piú a se stessa
- " Questa é del generale, te la leggo ? " - 
chiede Alain prendendo l' altra lettera.
- " Sí ti prego. " - 
- " Allora dice ;
                                 Cara figlia mia, benché sia felice di saperti ancora in vita, i miei obblighi non riescono
                                 a capire cosa ti abbia spinta a rinnegare il nostro lignaggio per abbracciare ideali che 
                                 non ci appartengono.
                                 É un momento difficile per noi nobili e per la famiglia reale stessa e mi rammarica non
                                 saperti al mio fianco in questa che sta sfociando in una rivolta.
                                 Il cinque Ottobre le donne di Parigi hanno invaso il palazzo di Versailles incutendo 
                                 terrore e la nostra amata Regina Maria Antonietta, per sedare la rivolta, si é vista
                                 costretta a prostrarsi al popolo in fermento.
                                 I tempi stanno cambiando mia cara Oscar e , come padre , sono grato al cielo di saperti
                                 in salvo e serena nella scelta di libertá che hai compiuto.
                                                                                                    Auguste Renyer De Jarjayes

Rimasero in silenzio per molto tempo.
Alain iniziava a capire il carattere di Oscar, sapeva che aveva necessitá di rielaborare i suoi dolori e le 
frustrazioni ed aveva imparato a rispettare i suoi tempi senza forzature.
Molti avvenimenti avevano sconvolto la sua vita negli ultimi mesi e la gravidanza non le era di stimolo per affrontare
il tutto.
Si sentí cingere le mani  con delicatezza, le mani di Oscar erano vellutate e fredde, sollevó lo sguardo incontrando
quello lanquido di lei,
- " Non sarei qui senza il tuo aiuto, voglio far nascere questo bambino e crescerlo ma  ho bisogno del tuo aiuto. " - 
- " Ci saró sempre per voi due, finché lo vorrai. - " 
rispose Alain ipnotizzato dal blu dei suoi occhi, era bellissima, fragile, donna e chiuse gli occhi quando lei si avvicinó
posandogli un bacio delicato tra la tempia e l' orecchio.
- " Grazie. " - 
gli sussurró all' orecchio poco prima di ritirarsi.
I suoi sensi maschili, da tempo sopiti, si erano risvegliati improvvisamente e...Dio se l' amava, ma proprio per questo
soffoccó i suoi istinti, Oscar non era quel genere di donna, lui non avrebbe approfittato della fragilitá di quel momento
Amare voleva dire rispettare ed aspettare.
Le sarebbe rimasto accanto come amico, venerando quella creatura tanto simile a lui come forza e coraggio.
Avrebbe atteso fosse lei ad avvicinarsi....se mai l' avesse voluto.


Dedico questo capitolo alla simpatica di dio Clara, che tanto lo desiderava
   
 
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