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Autore: VALE__97    22/05/2017    0 recensioni
Si sa che i migliori inizi arrivano dopo i peggiori finali e quel finale era di certo stato il peggiore in assoluto. Lo Shield era ormai a pezzi, e Wanda aveva appena perso il fratello Pietro, ucciso da Ultron. Gli Avegers ora sono costretti ad affrontare una sfida durissima, quella di rimanere uniti; difficile dopo che Thor, Bruce e Tony se ne sono andati momentaneamente. L'unico punto di riferimento rimasto ora è Steve che, sempre abituato a prendere ordini, ora si ritrova a dover guidare la squadra. Ma non è facile quando tutto sembra remarti contro, quando perdi ogni punto di riferimento, ogni ragione per continuare a lottare, quando il tuo migliore amico non sa più chi tu sia. Poi arriva lei: Wanda. Con il suo carattere freddo che si scioglie piano piano e il suo muro che crolla pezzo per pezzo davanti alla bontà e alle attenzioni di Steve. Lui, forse alla ricerca di una persona di cui potersi fidare dopo aver perso tutto ciò in cui credeva, si avvicina moltissimo, non senza sensi di colpa, alla ragazza ormai rimasta sola. Steve cercherà di non lasciare andare ciò che ora è diventata la sua ragione per continuare a lottare.
Genere: Avventura, Azione, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Natasha Romanoff/Vedova Nera, Nuovo personaggio, Steve Rogers/Captain America, Un po' tutti, Wanda Maximoff/Scarlet Witch
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 17

Emergenza

Natasha era seduta su una sedia scomoda in alluminio, era li seduta da quasi un'ora, in attesa. Sam era seduto accanto a lei, le braccia incrociate e la gamba che tremava incessantemente.
《Mi stai facendo impazzire》disse lei voltandosi a guardarlo. 《smettila!》
Sam si immobilizzò di colpo, erano entrambi agitati e in attesa di avere notizie del capitano. Poco dopo Wilson riprese ad agitare la gamba, l'ansia era davvero troppa e Natasha si alzò sbuffando e prese a camminare su e giù nervosamente per il corridioio dell'ospedale.
《Starà bene non è vero?》chiese Sam alla donna.
《Lo spero.》
《Wanda dov'è? Sta bene?》
《Non lo so, non so cosa l'abbia spinta ad andarsene...》rispose la rossa corrugando le sopracciglia.
《E tu come stai?》
La donna sospirò 《Ho fatto quello che dovevo...》rispose pensierosa.
I minuti passavano lenti, scanditi dal fastidioso ticchettio dell'orologio attaccato alla parete. L'agente Romanoff lo guardò e desiderò fermamente smontarlo e staccargli le lancette, per far cessare quel rumore fastidioso che le penetrava nella testa.
Alcuni minuti dopo la porta della sala di rianimazione si aprì e uscì un giovane medico vestito di azzurro.
Sam si alzò di colpo e Natasha si avvicinò. 《Come sta?》chiese lei.
Il dottore sospirò《È vivo.》

12 ore prima.
La luce del sole illuminò violentemente la stanza, colpendo in pieno volto Steve e Wanda, che a quel punto si svegliarono.
Né l’uno né l’altra furono certi di ciò che era successo la notte prima finché non si resero conto di essere completamente svestiti e di aver dormito abbracciati.
《Buongiorno》Mormorò lei, osservando Steve che la guardava sbattendo ripetutamente le palpebre non credendo a ciò che era successo.
《Buongiorno》rispose lui arrossendo. Non credeva che un giorno si sarebbe ritrovato in quella situazione, e nonostante fosse andato contro ai propri principi, non riusciva a pentirsi per ciò che era accaduto. Steve si sentiva in dovere di dire qualcosa, di stabilire che cosa fossero stati da quel momento in poi ma non riuscì ad aprire bocca.
《Posso farti una domanda》disse lei incerta.
Stive annuì senza dire nulla.
《Era...la tua prima volta?》
Rogers arrossì di colpo e balbettò in fretta alcune parole incomprensibili, alzandosi di colpo e cercando i pantaloni. Wanda si mise seduta sul letto, coprendosi con le lenzuola mentre Steve si infilava, goffamente, i pantaloni. In quel momento sembrava un ragazzino.
《Scusa Steve. Era una domanda inopportuna, non devi rispondere se non vuoi.》
Steve rimase immobile ai piedi del letto e sorrise. 《Si vede così tanto?》rise.
Wanda fu contenta nel vederlo sorridere, credeva di averlo offeso con quella domanda. Wanda scivolò sul letto fino ad abbracciarlo, appoggiò la guancia sul suo torso nudo e il capitano ricambiò l'abbraccio. Non si era mai sentito tanto vulnerabile ma allo stesso tempo al sicuro: è questo che provoca l'amore? Improvvisamente stava ammettendo di provare qualcosa per la ragazza e non resistette dal baciarla di nuovo.
《Ti preparo la colazione.》disse infine sorridendo.

Poco dopo Wanda si vestì e raggiunse Steve in cucina. L'uomo era girato di spalle, intento a tagliare delle fette di pane. Wanda arrossì nel guardare le larghe e muscolose spalle di Steve e si sedette sullo sgabello del tavolo.
《Scusa Wanda ma ho solo questo in casa.》disse, mettendo in tavola le fette di pane appena tagliate, un vasetto di marmellata alla ciliegia, delle posate e un bicchiere di succo all'arancia. 《Non ti preoccupare, va benissimo》sorrise lei.
La ragazza bevve quasi in solo sorso il succo all'arancia e poi prese una fetta di pane sulla quale stese sopra un grosso strato di marmellata alla ciliegia. Steve invece si preparò un bicchiere e prese dal frigorifero tre uova.
《Ti prego dimmi che con quelle vuoi fare dei biscotti...》disse Wanda aggrottando le sopracciglia. Steve sorrise e incurante della faccia esterrefatta di Wanda, ruppe le uova, le mise nel bicchiere e le 'bevve'. Wanda lo guardava a bocca aperta tenendo la fetta di pane e marmellata sospesa a mezz'aria mentre Steve appoggiò il bicchiere vuoto sul tavolo.
《Quella la mangi?》disse Steve alla ragazza.
《Mi è passata la fame.》disse Wanda dandogli la fetta di pane. Poi lei si alzò e andò a mettere dell'acqua nel bollitore elettrico.《Hai del caffè solubile?》
《Solo per casi di emergenza.》Rispose il capitano tra un morso e l'altro.
《Lo è.》disse lei strabuzzando gli occhi.
Steve rise e si alzò dallo sgabello per aprire l'anta della vetrinetta accanto a Wanda, prese poi un barattolino di latta e glielo diede. Le loro dita si sfiorarono.
Improvvisamente un telefono iniziò a squillare. Wanda sussultò, era la sua suoneria. Di corsa andò a cercare la borsa ed estrasse il cellulare; sullo schermo compariva il nome Natasha. Cos'era successo? Con riluttanza la ragazza premette il tasto verde e rispose alla chiamata.
《Dimmi》
《Wanda devi tornare alla base al più presto.》disse Natasha con tono agitato.
《Che è successo?》
《E dovresti portare con te Steve.》continuò lei ignorando la domanda della ragazza.
《Si va bene.》
Natasha chiuse la chiamata prima che Wanda potesse rifare la domanda, dal tono di voce che aveva poteva però dedurre che era successo qualcosa di piuttosto grave.
《Era Natasha》disse Wanda a Steve.
《Ti ha detto di tornare alla base ma non ti ha risposto quando le hai chiesto cosa è successo?!》
《Esatto.》
《Allora dobbiamo fare in fretta》Wanda lo guardò sorpresa ma Steve conosceva bene Nat e quando non fornisce dettagli sull'accaduto significa che è successo qualcosa di serio. Così il capitano andò velocemente in camera, si mise la maglia e prese il giubbotto in salotto dicendo a Wanda di sbrigarsi.
La ragazza sbuffò rumorosamente pensando al caffè che voleva bere, invece dovette spegnere il bollitore e raccogliere le sue cose per seguire velocemente Steve, che stava già scendendo le scale. 《Dammi le chiavi della macchina》
《Cosa? Non posso guidare io?》obbiettò la ragazza.
《Non mi fido》disse Steve allungando la mano aperta verso Wanda. Solo quando lei appoggiò le chiavi sul palmo della sua mano il capitano sorrise.
《Sei un maschilista!》continuò lei mentre attraversavano la strada e si avvicinavano all'auto.
《Dai sali》continuò a ridere lui.
Wanda non poté fare a meno di sorridergli 《Ti odio sai?》

   
 
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