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Autore: Lady_Michi1    29/05/2017    5 recensioni
..".cadde sulle ginocchia e portandosi la mano di Oscar alle labbra, scoppió in pianto ..."
Un finale alternativo per l indimenticabile manga
Genere: Drammatico, Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alain de Soisson, André Grandier, Bernard Chatelet, Oscar François de Jarjayes, Rosalie Lamorlière
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Padre Stefan si occupava di Andre già da alcune settimane, la ferita al petto era completamente guarita 
ma non si poteva dire altrettanto della sua memoria.
Tutti i soldati della Guardia Metropolitana sembravano scomparsi nel nulla, nessun cittadino si fidava ad 
aprir bocca e non vi era modo alcuno di risalire all' identità del soldato da lui aiutato .
Aveva carpito il nome del Comandante, recatosi a palazzo Jarjayes, il Generale suo padre gli dichiarò
la morte della figlia.
Le strade di Parigi brulicavano di cittadini affamati e divorati dall' odio crescente verso la regina.
Da giorni non si trovava più neppure il pane ed un mattino le donne di Parigi, marciarono verso Versailles,
decise a destabilizzare una volta per tutte, la monarchia.
Le famiglie nobili lasciarono in massa la Francia, alla volta dell' Inghilterra e padre Stefan, decise anch' esso 
di fuggire, almeno dalla capitale divenuta pericolosa.
Ovviamente il ronzino che possedeva, gli era stato rubato durante le prime settimane di permanenza a Parigi
così, lui ed Andre, viaggiarono a piedi come due pellegrini, di villaggio in villaggio, curando i poveretti
ammalati di consunzione.

                                                                                 *******?*

I mesi trascorsero in fretta, padre Stefan ed Andre, giungevano nelle case dei poveri come angeli inviati dal 
cielo, i medicamenti prodigiosi offerti alla gente, compivano miracoli e, benchè il monaco incutesse malfidenza,
il volto sorridente di Andre, rassicurava la brava gente.
Erano giunti a Le Havre con l' intento di imbarcarsi per l' Inghilterra a raggiungere dei parenti del monaco,
medici specializzati nelle cure sperimentali degli occhi.
Quel 25 Dicembre la neve cadeva lenta sopra ai tetti del piccolo villaggio dove sostavano padre Stefan ed Andre.
Erano ospiti in una fattoria, già da un paio di giorni,
- " Sei un bravo ragazzo, mi sei stato indispensabile in questi mesi ed in Inghilterra avrò la possibilità di sdebitarmi
con te, sono sicuro che troveremo una cura per il tuo occhio. " - 
- " Siete troppo generoso padre Stefan, vi devo la vita. Sono lieto di accompagnarvi a curare la gente che non si 
può permettere alcuna cura e potervi servire. Lo avverto come un dovere, forse ero un servo prima di divenire
soldato. " - 
ipotizzò Andre,
- " Sei molto istruito ed i tuoi modi sono distinti, potresti esser stato un precettore o qualcosa di simile....
chissà perchè mai sei finito arruolato nei soldati. " - 
rimurginò il monaco,
- " Padre vi devo confessare che ultimamente faccio sogni particolari : avverto il pianto disperato di una donna...
sono steso, lei mi è accanto, avverto la sua disperazione ma non riesco a muovermi, vorrei urlarle che sono vivo
e questo mi crea una profonda disperazione ! Mi sveglio di soprassalto sudato, non provo sollievo ma bensì
una morsa al cuore, sento che ho dimenticato una parte fondamentale della mia vita. Stamani associato a quel
sogno, ho sentito nella mente un nome : Oscar... " - 
Padre Stefan balzò dalla sedia e con un ampio sorriso, prese le mani di Andre,
- " Non è un sogno ma un ricordo : la donna disperata l' ho vista anch' io ! Oscar Francois De Jarjayes era il tuo 
Comandante ed era una donna . " - 
Andre sgranò gli occhi e con la bocca socchiusa ripetè il nome cercando invano un pertugio nella mente, in grado
di far riaffiorare quei ricordi soffusi in un tempo lontano, 
- " Chissà forse ti sei arruolato per amore, era una donna molto bella. " - 
ipotizzò padre Stefan ma Andre non rispose, rimase a guardare le fiamme che ardevano nel camino ed in cuor suo
avvertiva tanta nostalgia.
Sentiva quello come un giorno speciale e non perchè fosse il giorno di Natale, non perchè avrebbero pranzato alla
tavola della famiglia Mulette con i loro otto figli maschi del' età che andava dai due anni ai quindici.

                                                                                    ********

Con gran sollievo di tutti, Girodelle era ripartito per Parigi, subito dopo il suo arrivo a villa Jarjayes, a causa
dell' umiliazione subita e dell' indignazione.
Alain e Bernard si intrattenevano  spesso dopo cena, bevendo brandy e discutendo di politica mentre le donne, riunite
nella stanza accanto, preparavano il corredino per il nascituro.
Mentre Oscar leggeva i suoi saggi preferiti, beandosi dei teneri calcetti provenienti dal suo ventre, madame Marguerite, Nanny e Rosalie, si davano a gara su chi realizzava il ricamo più bello sulle copertine del piccolo in arrivo,
- " Sarà un bambino molto amato e coccolato, hai già pensato al nome ? " - 
chiese madame Marguerite alla figlia che, sollevando lo sguardo dal libro, rispose sicura :
- " Certo madre, se sarà maschio si chiamerà Jaques mentre se nascerà femmina, il suo nome sarà Isabeau, come i
genitori di suo padre. " - 
e strinse con tenerezza il pancione prominente abbassando lo sguardo.
Prontamente Nanny si avvicinò e preso il viso della giovane tra le mani, con le lacrime agli occhi le disse : 
- " Oh bambina mia, non è stato facile per voi due ma ora so che hai amato moltissimo il mio Andre . " - 
- " Lo amo ancora e lo amerò per il resto della mia vita.  Nessuno prenderà il suo posto, mai ! " - 
rispose con decisione e proprio in quel momento entrò Alain,
- " Signore vi auguro la buonanotte, domani dovrò alzarmi presto, ho molta legna da spaccare e portare ai caminetti. " - 
si congedò,
- " Naturalmente puoi contare sul mio aiuto . " - 
gli fece eco Bernard,
- " Buonanotte ragazzi e grazie ." - 
rispose Oscar con un timido sorriso rivolto ad Alain.
Quella notte faticò a prendere sonno, gli riecheggiavano nella mente le parole di Oscar : " Lo amo ancora...nessuno 
prenderà il suo posto..." 
Sentiva di meritare un po del suo affetto, in fondo le era sempre rimasto accanto rispettandola.
Erano mesi che non aveva una donna e questo, solo per lei, aveva capito di essersi innamorato, che senso aveva
giacere con un' altra ? 
Era così dolce e dannatamente femminile con quegli abiti, le mettevano in risalto il seno arrotondato e sodo della
maternità.
Si soffermava spesso a guardarle con tenerezza il ventre e, nella sua mente, piano piano si stava costruendo un
ipotetico futuro con lei :  sarebbe stato il padre del bambino e non sarebbe stato necessario cambiargli il nome, 
sarebbe rimasto un Grandier, per non dimenticare l' uomo straordinario ch' era stato il padre naturale.
Avrebbe poi chiesto ad Oscar di sposarlo e magari avrebbero avuto un figlio loro...

                                                                                                ********

25 Marzo 1790

Era giunta la primavera a Le Havre ed il sole tiepido aveva sciolto anche gli ultimi ricordi delle lunghe nevicate
di quell' inverno rigido appena trascorso.
Oscar era in splendida forma, non aveva più tosse ed attendeva con trepitazione l' arrivo imminente del bambino.
Quel giorno di fine Marzo, indossava un abito sobrio color bordeaux ed era avvolta in un pesante scialle grigio.
 Aveva lasciato crescere i capelli che le arrivavano sino alla vita e li teneva legati con un nastro.
Nessuno avrebbe potuto riconoscere in quella donna, il fiero Comandante De Jarjayes . 
A volte si lamentava di quel pancione che limitava molti dei quotidiani movimenti e non le piaceva doversi far
aiutare anche per lavarsi.
Madame Annette accompagnò Rosalie e Nanny al paese a far provviste mentre madame Marguerite ne approffittò
per riposare, i suoi attacchi di emicrania non le davano tregua durante il periodo primaverile.
In quella giornata limpida e fresca, Oscar ammirava il cielo terso e le gemme delle piante che, timidamente, 
s' affacciavano nuovamente alla vita, con il loro ciclo vitale, incuranti dello stravolgere degli eventi che colpiva 
la Francia.
Assorta nei suoi pensieri, fu raggiunta da Alain,
- " Osservi la fioritura della tua tenuta ? " - 
le chiese per rompere il ghiaccio,
- " Sto pensando al futuro : mia madre partirà con Nanny per l' Inghilterra, verso Agosto e desidera che la segua. Non 
so che fare, la Francia è il mio Paese, tutti i miei ricordi sono legati a questa terra. " - 
- " Sappi che ti seguirò ovunque andrai, ovviamente se lo vorrai anche tu. " - 
lei si voltò,
- " Alain cosa avrei fatto senza di te ? " - 
gli sussurrò guardandolo dolcemente, tanto che lui fraintese il gesto e posandole delicatamente la mano sulla guancia,
la baciò, un bacio tenero, appena accennato e lei, prima si ritrasse abbassando lo sguardo per qualche istante e 
successivamente si alzò di scatto precipitandosi verso l' ingresso della villa.
 - " Oscar aspetta. " - 
la chiamò Alain sorpreso dalla sua reazione ma non ottenendo risposta, la inseguì.
Oscar attraversò l' ampio giardino quasi di corsa, tenendosi la pancia con un braccio e , raggiunse le sue stanze 
barricandosi all' interno, non prima di avergli rivolto uno sguardo infuriato.
Alain la raggiunse e posando la fronte alla porta chiusa le disse :
- " Ti prego Oscar, cosa c' è ? Dimmi qualcosa. " - 
- " Vattene ! " - 
gridò lei,
- " Scusami Oscar, credevo lo volessi anche tu. " - 
cercò di giustificarsi Alain ed avvertì la donna scoppiare in singhiozzi all' interno della stanza chiusa.
- " Abitiamo sotto lo stesso tetto da mesi , sei sempre gentile con me ed ho pensato... " - 
- " Non hai pensato per nulla ! " - 
lo interruppe lei, 
- " Altrimenti avresti capito che tu non sei Andre ! Non sarai mai come lui e non potrai mai sostituirlo, mai ! " - 
gridò sconvolta Oscar,
- " Lo so, non sarò mai perfetto come Andre e non è mia intenzione sostituirlo. Sono stato un ubriacone ed ho 
avuto molte donne ma oggi sono un uomo diverso grazie a te, ti voglio bene Oscar e vorrei ci dessimo una 
possibilità, siamo entrambi soli. " - 
- " No ! Andre è stato l' unico uomo che ho amato, è morto a causa del mio egoismo e non disonorerò la sua 
memoria, per niente al mondo ! " - 
gridò ancora Oscar,
 - " Non sei l' unica ad avere sensi di colpa...mia sorella ....la mia Diane...doveva presentarmi il suo fidanzato, il
vigliacco che l' ha lasciata, ma io preferii trascorrere il mio tempo con la nuova prostituta della locanda ! Se 
avessi avuto modo di conoscerlo, forse il destino sarebbe stato diverso. Mia sorella è morta a causa della mia
superficialità! " - 
A quelle parole, Oscar smise di piangere ed aprì la porta trovando Alain prostrato dal dolore con le lacrime agli 
occhi,
- " Scusami Oscar, forse è troppo presto. " - 
le disse, 
- " Mi dispiace per la sofferenza che porti nel cuore ma non sono io la cura al tuo male. Voglio essere sincera con
te : non credo che riuscirei ad innamorarmi ancora, il mio cuore ha smesso di battere assieme al suo, in quella 
piazza, quella notte del 13 Luglio. L' unica persona in grado di farmi tornare ad amare, sarà mio figlio al quale
dedicherò il resto della mia vita . " - 
- " Capisco . " - 
rispose Alain guardando in basso,
- " Non dimenticherò mai quello che hai fatto per me e te ne sarò per sempre grata ma tu meriti una donna che 
ti ami e non posso esserlo io. " - 
In quel momento sopraggiunse madame Marguerite, attirata dalla lite : 
- " Ma che succede ? " - 
e dopo uno sguardo rapido al pavimento, la contessa esclamò : 
- " Oscar, ti si sono rotte le acque ! " - 

 
   
 
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