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Autore: _fioredineve_    10/06/2017    3 recensioni
[...] "Hai visto mamma e papà?" chiese poi lei, speranzosa di una risposta positiva "Loro..." lo sguardo del fratello era cambiato, gli occhi celesti gli si riempirono di lacrime ma sembrò trattenerle con tutte le sue forze "Fateci passare!" entrambi vennero spintonati mentre due barelle bianche e con due corpi coperti dai teli venivano trasportati all'interno della Sala "Michael..." il ragazzo non rispose, annuì solamente "Non è vero..." sussurrò appena, un suono così leggero da non essere udito neanche in un canyon "Non è vero..." la voce si alzò, gli occhi scuri come l'ebano fissi in quelli celesti del fratello [...]
Genere: Avventura, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Antonin Dolohov, Famiglia Weasley, George Weasley, Nuovo personaggio
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Da Epilogo alternativo
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Prologo
Prologo

"Per di qua!" urlò attirando l'attenzione dei presenti, cercando di sovrastare il suono dei colpi scaturiti dalle bacchette; si difendevano egregiamente, marciando verso l'esterno del castello, difendendo ciò che rimaneva delle mura di Hogwarts, ciò che rimaneva della loro vita.
Scansò egregiamente e con successo uno dei colpi a lei diretti da parte dei Mangiamorte, cercavano di colpire lei ed il suo gruppo per toglierli di mezzo una volta per tutte.
"Attenti!" ennesimo colpo, ennesimo crollo di muro, ennesima tragedia sfiorata "Tutto bene?!" urlò ancora controllando il suo gruppo uno per uno "Sì!" urlarono di rimando alcuni di loro, altro colpo "Protego... andate avanti, qui ci penso io"
"Ma..."
"Lucy, fidati" la ragazza guardò suo fratello con il cuore in crisi: ma si fidava di lui, ciecamente.
"Sopravvivi" fu il sussuro di entrambi, si sorrisero per poi dividersi, lei continuando a scortare il gruppo, lui a battersi lì da solo. Era forte, Michael ce l'avrebbe fatta sicuramente.
Erano quasi all'esterno delle mura, pronti ad aiutare gli altri, quando il crollo di un altro muro li spaventò, così come le urla disperate di alcuni ragazzi; non osò girarsi nonostante il suo carattere gentile e pronto ad aiutare le dicesse il contrario.
Se l'interno del castello era un disastro in decadenza e uno scenario pauroso, quello all'esterno era ben peggio: corpi a terra, sangue e puzza di bruciato allegiavano nell'aria. A stento trattenne i coniati di vomito, qualcuno alle sua spalle diede di stomaco. Le lacrime presero a scorrere sul suo viso: tutto ciò che più amava, il posto in cui aveva passato gran parte della sua vita era andato distrutto, tutto stava crollando e anche lei, lentamente, stava crollando.
"Presto, mettetevi in formazione, guardatevi le spalle a vicenda" disse uno dei ragazzi, se ricordava bene era come lei dei Grifondoro, ma al momento ciò non importava: ogni casa di Hogwarts era diventata in tutto e del tutto un unico esercito.
Tutti erano uniti per difendere la propria dimora, il proprio posto, la propria pace, la propria terra, il proprio tutto.
I colpi continuavano ad arrivare mentre tutti insieme avanzavano, alcuni si distaccarono dal gruppo per poter aiutare gli altri in difficoltà.
"Protego"
"Stupeficium"
Queste erano le parole che rieccheggiavano come un eco continuo all'esterno del castello. Lucy sentiva il suo cuore battere all'impazzata, quando sarebbe finito tutto ciò?
Tutto questo dolore?
Tutta questa morte?
Dinanzi a lei vedeva crollare sconosciuti, conoscenti, amici, affetti, Mangiamorte. Vedeva crollare i loro corpi inermi sul pavimento gelido del giardino ernome del castello. Vedeva crollare ogni speranza.
Vedeva crollare anche le sue sicurezze, anche se stessa.
E se non ce l'avesse fatta?
Se la paura l'avesse sopraffatta?
A casa ad attenderla c'erano Sophie e la sua adorata nonna Caroline.
Non poteva mollare, era anche per loro che combatteva. Soprattutto per loro.
Finito ciò tutto sarebbe tornato alla normalità: avrebbe ripreso a lavorare nel negozio di fiori della nonna, dove incontrava sia gente babbana che magica; avrebbe ripreso a giocare con i bambini che le sorridevano per la strada.
Avrebbe ripreso la sua vita in mano, nuovamente.
La voce del Signore Oscuro ruppe ogni rumore, sovrastandolo. Era così viscida e gelida, apatica. Lucy non avvertiva niente di umano in quell'essere.
"Harry Potter, consegnati e tutto questo finirà. Tra un'ora nella Foresta Proibita. So che non mancherai. Per ora miei cari seguaci, ritiriamoci" e lentamente tutti iniziarono a sparire, chi tra del fumo, chi su di una scopa.
Il silenzio tornò padrone dopo il caos totale.

"Presto, qui urge una medicazione!"
"Qualcuno mi porti qualcosa per disinfettare questa ferita" i ragazzi presenti nel castello e  gli insegnanti correvano da una parte all'altra della Sala Grande, ormai adibita con barelle, teli e medicinali.
Alcune famiglie piangevano i propri cari.
"Dov'è Michael?" aveva sussurrato una vocina dentro di lei, in tutta quella confusione ancora non l'aveva trovato.
Le porte della Sala Grande si spalancarono di botto attirando le attenzioni di alcuni presenti: Michael era lì, si manteneva una spalla e aveva lo sguardo triste. Lucy gli corse incontro abbracciandolo di slancio "Stai bene" era più un sussurro che una domanda, una costatazione per se stessa "Sì" rispose accarezzandole i capelli e lamentadosi appena per il dolore alla spalla "Hai visto mamma e papà?" chiese poi lei, speranzosa di una risposta positiva "Loro..." lo sguardo del fratello era cambiato, gli occhi celesti gli si riempirono di lacrime ma sembrò trattenerle con tutte le sue forze "Fateci passare!" entrambi vennero spintonati mentre due barelle bianche e con due corpi coperti dai teli venivano trasportati all'interno della  Sala "Michael..."  il ragazzo non rispose, annuì solamente "Non è vero..." sussurrò appena, un suono così leggero da non essere udito neanche in un canyon "Non è vero..." la voce si alzò, gli occhi scuri come l'ebano fissi in quelli celesti del fratello "Non è vero!" urlò poi lasciandosi cadere sulle ginocchia avvolgendo il busto con le proprie braccia "Lucy" anche il fratello si sedette di fronte a lei, stringendola in un abbraccio lasciando cadere qualche lacrima sul capo dai capelli scuri della ragazza.
Con il cuore infranto da una perdida tanto atroce la guerra riprese.
Lucy ormai sapeva che niente sarebbe tornato come prima, che il suo cuore non si sarebbe più risanato da quella perdita, sarebbe rimasto sanguinolento, a volte avrebbe fatto male, altre volte il dolore sarebbe stato atroce.
Perchè le ferite più grandi non erano quelle visive, ma quelle dell'animo e del cuore, quelle interne che nessuno mai avrebbe visto.

ECCOMI!
Avevo detto sarei tornata con una nuova storia, questa volta ho dato il meglio di me: ho inserito non uno, ma ben quattro personaggi nuovi!
Cioè, capite? Sono riuscita a mettere su quattro caratterizzazioni diverse di ognuno di loro, cosa che mi è riuscita a malapena in "Lost in the dark of the night".
Premetto che questa storia è nata in un momento di noia, la trama non è ancora ben definita come alcuni personaggi; non so ogni quanto riuscirò ad aggiornare, tanto meno se la storia piacerà, ma vi prometto che la porterò a termine (non amo lasciare le cose a metà).
Detto questo... cosa vi aspettate dopo un prologo simile? Si accettano scommesse!

Ah, e cercherò di rendere i capitoli un po' più lunghi e non noiosi.
Ditemi pure le vostre impressioni, le vostre correzioni o i vostri dubbi, non mi offendo, sappiatelo.
Ora vi lascio.
A presto (si spera).

Vera.
   
 
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