Fanfic su artisti musicali > Bangtan boys (BTS)
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Autore: chimbotae    13/06/2017    0 recensioni
All'improvviso sento qualcosa strusciarsi contro il mio braccio e controvoglia apro gli occhi. “ Ongaku cosa c'è?! “ dico con la voce che fa fatica ad uscire. Scende dal letto dirigendosi verso la cucina, guardando poi la sua ciotola. “ Vuoi dell'acqua? “. Prendo la ciotola mettendogli un po' d'acqua e la rimetto a terra. Torno in camera ma qualcosa cattura la mia attenzione facendomi immobilizzare sull'arco della porta.
Genere: Fluff, Romantico, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Min Yoongi/ Suga, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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L’immagine dei suoi occhi incatenati ai miei è ancora fissa nella mia mente.Il cuore continua ad accelerare sempre di più e non riesco a smettere di andare su e giù per la casa, pensando a come un essere magico e bellissimo come lui possa avermi guardata.

Fermi tutti! “ dico bloccandomi in mezzo alla stanza
Non mi ha solo guardata vero? Mi ha salutato con quella bellissima mano giusto? Non era un sogno?

Nuovamente, riprendo a camminare velocemente per le varie stanze salendo anche al piano di sopra. Un giro nelle altre stanze e ritorno di sotto.

Scendo le scale velocemente e sovrappensiero, ma ovviamente, sbadata come sono, qualcosa va storto. 
Mentre sto per appoggiare il piede sinistro sul prossimo gradino, questo scivola più avanti facendomi sbilanciare all’indietro e cadere con il sedere su due scalini più sopra.

 

Aish “ urlo massaggiandomi il sedere “ Come può quel suo bel visino non aver trasmesso nulla in quel momento?

Continuo a pensarlo non curandomi del dolore che ho causato al mio fondoschiena, continuando a chiedermi invece, se solo io mi ritrovo in questo stato.

Probabilmente è così...

Salgo nuovamente le scale dirigendomi nella mia stanza, togliendomi poi i vestiti e buttandomi a peso morto sul letto. 
Dopo qualche minuto, sento gli occhi stanchi e piano, iniziano a chiudersi sempre di più, facendomi addormentare con un pensiero in testa:

 

Ya, essere magico e apatico… Mi stai pensando anche tu?

La mattina, vengo svegliata dalla luce del sole che filtra i suoi raggi nella grande vetrata di fianco a me accarezzandomi il viso. Mi rigiro nel letto cercando una posizione migliore per riuscire a dormire qualche minuto in più, ma niente, dopo poco mi giro a pancia in sù ritrovandomi a fissare il soffitto bianco della mia stanza. 
Vari pensieri iniziano a scorrere nella mia mente e tutti arrivano in un unico punto, sempre e soltanto lui.

Sposto il mio sguardo sbuffando verso la finestra osservando come il sole splende al di là del vetro, notando anche quanto oggi il cielo sia azzurro e limpido. È proprio una di quelle belle giornate che io adoro tanto. 
All’improvviso mi sento più serena e tranquilla quindi decido che è ora di alzarsi e che nulla potrà andare storto in una giornata così

Una volta essermi fatta la doccia, vestita e aver fatto colazione dopo tanto tempo, prendo le chiavi della macchina e guido fino ad arrivare a casa della mia amica.

Una volta che ho parcheggiato davanti casa di Jeon Seol, scendo andando a suonare il campanello. Dopo un minuto la porta si apre rivelando la figura della mia amica, che sorridendo felice dice:

Onni è da un po' che non ci si vede “ unendo le mani con un battito e portandole al lato destro del suo viso

Ya sciagurata! Cosa stai facendo in questi giorni che non hai più tempo per venire a trovare questa tua onni?! "

Onni mi dispiace, ma lo studio mi riempie le giornate… Però ti ho pensata sempre giuro

Mmh… Va bene dai, per stavolta ti perdono. Ma solo perché sei tu sia chiaro! Guai a te se mi abbandoni ancora, la prossima volta vengo a prenderti di forza e ti porto a fare un giro

Arriviamo in un negozio alimentare e mentre lei cerca di comprare il meno possibile, io faccio rifornimento per un intero battaglione.
Woo queste devo proprio prenderle “ dico infilando la confezione di quelle gustose patatine che mi piacciono tanto nel carrello

Onni lo hai detto anche per altre 7 cose “ mi fa notare

Ya JeonSeol… Non puoi mai sapere se spunteranno ospiti dal nulla, o se dovrò chiudermi in casa per un lungo periodo

E cosa sarebbe peggio tra le due cose? “ mi chiede in modo sarcastico

Non prendere un barattolo di Nutella

Jeon Seol mi guarda un attimo basita per poi scoppiare a ridere dandomi della scema.

Ormai sono tre ore che sono qui distesa sul divano a mangiare e guardare drama, dei quali in realtà non ci sto capendo nulla.
Al momento, mi ritrovo ad essere nuovamente distratta da quello che risulta esser l’attore principale della mia vita in questi giorni.

Aigo avrei dovuto restare di più con Jeon Seol invece di riportarla subito a casa, almeno non mi ritroverei a pensare a lui

Continuo a rigirarmi sul divano, a camminare per la casa, perfino a chiamare qualcuno... Ma niente.

Ho deciso. Vado a vederlo “ mi metto in piedi prendendo le chiavi e avvicinandomi alla porta, ma non appena poggio la mano sulla maniglia torno indietro

Passano diversi minuti ed io continuo a fissare il soffitto pensando a come potrebbe reagire vedendomi nuovamente lì.~ Magari pensa che mi piace.. Anche se è così, non può capirlo. Però se lo capisse forse potrei scoprire se ricambia.. Ma potrebbe non farlo e io avrei fatto la figura dell’idiota ~

Di scatto, mi alzo dal divano prendendo le chiavi e fiondandomi sulla porta
Fanculo, ora ci vado

Arrivo alla stazione e mentre scendo le scale sento dei rumori strani. Quasi dei lamenti. 
Faccio qualche passo in più e quel che vedo davanti a me mi fa portare le mani su entrambe le guance, facendomi perdere il respiro.

Da quel momento in poi il tempo sembra procedere rapido, condotto dall’ansia che fa palpitare il mio cuore velocemente quasi voglia uscire dal petto.

~ Ora cosa faccio...non posso stare ferma! Devo fare qualcosa... Resisti ~

Sento delle voci farsi più vicine, così anche se presa dal panico, mi avvicino ad uno dei signori che stanno giungendo davanti a me e afferrandolo per un braccio gli indico la scena che si sta svolgendo poco lontano da noi.
La prego chiami la polizia “ urlo per farmi sentire anche dai 5 teppistelli che stanno picchiando il ragazzo.

I ragazzi, sentendo la mia richiesta d'aiuto si allontanano dal corpo disteso per terra​ e ormai inerme, iniziando a correre via.

Velocemente corro verso di lui, inginocchiandomi.
I suoi capelli sono scompigliati e bagnati dal sudore, il viso ricoperto da alcuni lividi e sulle sue labbra delicate e rosee vi è depositato un piccolo accumulo di sangue.
Sposto lo sguardo verso il suo addome e mi accorgo che la sua mano destra è ferma lì, anche questa con qualche livido.

Essere magico come stai? “gli chiedo scuotendolo un po' per fargli aprire gli occhi

Tranquilla posso sconfiggerli tutti “ farfuglia alzando il braccio sinistro e muovendolo a caso

Aigo! Non dirmi che sei anche ubriaco

Ubriaco? Io? Nessuno mai potrebbe sconfiggermi

Già, lo penso anche io… Riesci ad alzarti? “  provo a sollevarlo anche se con difficoltà, portando un suo braccio attorno al mio collo
Ti chiamerò un taxi quindi dimmi dove abiti

Abito? Oooh.. Non abito

Cosa vuol dire? Riprenditi ti prego

Mi hanno cacciato… Non abito

Il tassista gentilmente mi aiuta a farlo sedere dentro per poi chiedermi l’indirizzo.
Ci porti a ****

Apro la porta della stanza portandolo vicino al letto e facendolo poi distendere lentamente.Si sistema meglio da solo, abbassandosi il cuscino e lamentandosi per qualche dolore sparso sul suo corpo.

Lo osservo per qualche secondo soffermandomi su ogni piccolo lineamento del viso, in questo momento rovinati dalle botte, scendendo poi con lo sguardo verso quella mano che mi preoccupa un bel pò. Mi allontano da lui per uscire dalla stanza ma mi viene impedito.

La sua mano perfettamente aderita al mio polso mi causa una sensazione di calore che si propaga lungo tutto il mio braccio. Mi volto, guardandolo.Il suo sguardo supplichevole
5 minuti… Resta solo 5 minuti

La sua voce rauca e implorevole, la richiesta da lui fatta, mi causano dei brividi lungo la schiena, facendomi per un attimo illudere che i miei sentimenti fossero ricambiati.Anche se a conoscenza della sua sbornia e delle parole dette dall’alcool, non posso far altro che rimanere al suo fianco continuando a guardarlo, pur sempre da lontano.

La mattina seguente  mi sveglio ritrovandomi con il viso poggiato sul letto a fianco a lui. In un primo momento vorrei rimanere lì ancora per un po’ , ma cerco di alzarmi senza fare nessun rumore per non svegliarlo

Non appena muovo un passo un lamento risuona nella  stanza
Chi c’è lì? “ dice sottovoce

Oh… N-nessuno… Puoi continuare a riposare tranquillo “ gli dico senza voltarmi cercando di svignarmela velocemente

Ferma lì! Cos'è successo ieri notte?

Mmh… Un bel po' di cose direi “ avvicinandomi alla porta per uscire
Mentre penso a quanto la sua voce sia bella e realizzo il fatto che sia qui con me, una domanda mi fa pietrificare all’istante

La mia mano... Perché la mia mano è fasciata? “  


Ecco a voi il capitolo 3 ^^ Spero vi piaccia e che continuerete a seguire questa mia storia, baci baci :*
   
 
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