Anime & Manga > Inazuma Eleven
Segui la storia  |       
Autore: Alexiochan    14/06/2017    3 recensioni
Tenma Matsukaze era un ragazzino assai particolare. Poteva essere definito anche "strano" o addirittura "fuori di testa" a causa della sua indole allegra che gli impediva categoricamente di considerare i lati brutti di una qualsiasi faccenda. Perchè è molto piú facile arrendersi allo sconforto anziché cercare una via d'uscita. Per questo motivo i suoi amici e le persone che lo conoscono bene lo definiscono "coraggioso" o addirittura "intrepido". Ma come ogni persona, anche la piú solare e semplice conserva in cuor suo un segreto oscuro. E quello di Tenma Matsukaze è davvero uno fra i piú terribili.
Genere: Introspettivo, Sentimentale, Sportivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Matsukaze Tenma, Tsurugi Kyousuke, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Era trascorsa una settimana da quell'ultimo litigio in infermeria e Tenma aveva deciso di rimanere a riposo finché non gli fossero passate le mestruazioni. Certo non si aspettava di tornare a scuola e trovarsi Tsurugi davanti all'atrio ad aspettarlo. Non appena lo vide, distolse lo sguardo e tentò di oltrepassarlo senza incrociare il suo sguardo, non voleva essere "letto" da lui. Tsurugi fu piú svelto e gli si parò davanti, guardandolo freddamente. 
< Dimmi cos'hai > 
< Non sei capace di chiederlo gentilmente invece di dare ordini? > 
< No. Adesso dimmi cos'hai > 
Tenma lo guardò arrabbiato e fece per scansarlo, ma Tsurugi lo bloccò di nuovo. 
< Smettila! >
< Di fare che? >
< Di guardarmi in quel modo! Se ti irrito così tanto lasciami stare! >
Tsurugi serrò la mandibola e afferrò il compagno per il polso, trascinandolo fino alla biblioteca. Lo spinse dentro e richiuse la porta alle sue spalle con due giri nella serratura. Poi si voltò verso Tenma e puntò gli occhi in quelli del ragazzino. 
< Mi hai stancato. Voglio sapere perchè >
< Perchè cosa? >
Sembrava si fossero improvvisamente scambiati i ruoli.
< Perchè mi eviti! > Tsurugi cominciò a camminare avanti e indietro per il corridoio principale della sala, passandosi una mano sul viso con nervosismo < Sono settimane che mi eviti o che ti comporti in modo strano. Specie da quel giorno in infermeria, martedì scorso. E non dici niente! > tornò davanti a Tenma e lo prese per le braccia.
< Perchè ti comporti così? Se c'è qualcosa che ti preoccupa puoi dirlo, io non ti giudicherò. E se il problema sono io dillo lo stesso >
Lo sguardo di Tsurugi era così preoccupato e sinceramente dispiaciuto da tutta quella situazione che Tenma era sul punto di dirgli tutta la verità. Infondo erano migliori amici ed aveva un disperato bisogno di confidarsi con qualcuno al di fuori di sua madre e sua zia. Ma come avrebbe fatto a dirgli una cosa simile? Che cosa avrebbe pensato di lui? Non poteva, non conoscendo Tsurugi. 
< Non... Non posso dirtelo > disse in un soffio, guardando a terra. Tsurugi lo scosse, agitandosi di piú. 
< Perchè no? > 
Vedendo che non accennava a rispondergli o anche solo ad alzare lo sguardo su di lui, lo scosse di nuovo.
< Guardami e dimmelo. Smettila di tenerti tutto dentro. Tenma! >
< Basta! > urlò il castano, spingendo via l'altro con un'improvvisa ondata di violenza < Non te lo posso dire! >
< Perchè no?! > alzò la voce di rimando l'altro. 
< Perchè tu andresti via! > 
Tenma non lottò nemmeno per trattenere le lacrime di sconforto. Dopotutto, per quanto lo detestasse, era per metà donna, poteva permetterselo un pianto liberatorio ogni tanto. Indietreggiò fino a trovarsi con la schiena contro uno scaffale pieno di libri ma non ci fece caso. Ansimò per riprendere fiato, si sentiva ribollire, non riusciva più a trattenere le parole. 
< Tu andresti via! Lo hai sempre fatto... Perchè sei un codardo e scappi dai problemi o da ciò che non ti piace... > non lo guardò in viso < Anche durante il Gran Celesta Galaxy... Mi hai trattato come un nemico usando la scusa di averlo fatto per il mio bene e quello di tutti gli altri... Non voglio che succeda di nuovo, preferisco odiarti piuttosto che essere abbandonato da te ancora una volta! > 
Tsurugi lo guardava ad occhi sgranati, troppo sconvolto da quella reazione. Si aspettava che incalzando così tanto l'amico prima o poi sarebbe esploso e gli avrebbe urlato contro. Ma non poteva prevedere cosa gli avrebbe urlato. Si sentiva ferito, ma non da Tenma, bensì da se stesso. Non ebbe tempo di ribattere, peró.
< Tu... Forse non lo ritieni così importante, ma io ci sto davvero male quando ti allontani da me, quando mi guardi con quello sguardo deluso o infastidito... > Tenma si lasciò scivolare a terra, le spalle si alzavano e si abbassavano ritmicamente per i singhiozzi che lo percorrevano. 
< Come se non contassi niente per te, mentre tu, razza di insensibile, per me conti molto... >
Tsurugi si prese qualche secondo per riordinare le idee, poi si sedette accanto al castano guardando dritto davanti a sè. 
< Che cosa stai vivendo di così terribile da temere che io ti abbandoni? > scandì bene le parole e le pronunciò lentamente. Sentì Tenma trasalire ma non ricevette risposta. 
< Tenma... Ti fidi ancora di me? > 
Si voltò verso il ragazzo e lo scrutò con i suoi profondi occhi ambrati. Tenma annuì dopo un attimo di esitazione, aveva smesso di singhiozzare. 
< Allora parlane con me. Sai che non ti lascerò > 
Tenma alzò il viso verso Tsurugi e lo guardò con aria smarrita. "I suoi occhi sono letteralmente una tempesta in questo momento" pensò l'attaccante, circondandogli le spalle con un braccio.
< È una cosa che vorrei dimenticare, Tsu... Vorrei solo averti piú vicino, non voltarmi piú le spalle... > mormorò il castano, appoggiandosi con la testa sul petto del compagno. 
< Va bene, allora non ne parleremo. Ma ti avverto che se è una cosa con cui dovrai convivere per lungo tempo, faresti meglio ad accettarla il prima possibile. Lo dico per esperienza >
< Lo so e ci sto lavorando > rispose Tenma, intuendo il senso del discorso di Tsurugi riguardo il motivo del suo lavoro nel Fifth Sector: suo fratello Yuuichi.
< Io sono qui se hai bisogno. Non ti volterò piú le spalle > 
< Mai piú? >
< Mai piú >
< Promettilo >
< Lo prometto >
E mentre i due restavano seduti a terra in quell'angolo della biblioteca, fuori aveva cominciato a diluviare. Ma non piú dentro Tenma. La dolce sinfonia del cuore di Tsurugi lentamente placava la sua tempesta interiore. 

Quel pomeriggio i due ragazzi si ritrovarono a casa di Shindou per una partita all'ultimo sangue a Mario Kart 8 assieme al padrone di casa, a Kirino Ranmaru e Kariya Masaki. Le loro urla euforiche di sentivano anche da fuori la villa. 
< Ma sei una merda! Proprio a due metri dal traguardo mi tiri il guscio! > 
Questo era Kirino che discuteva "amorevolmente" con Kariya, il suo pseudofidanzato. 
< Mi sono vendicato per prima! >
< Ah-ha, ho superato Tsurugi! > rise Tenma, quasi isterico alla prospettiva di arrivare primo. Ma l'amico non era della stessa opinione e si stese praticamente sopra al ragazzo per impedirgli di guidare. 
< Tsu! Stai barando! > l'arbitro, alias Shindou, l'aveva sgamato. Ma nessuno dei due lo stava ascoltando. Entrambi erano arrossiti per quel contatto improvviso e così corporale, perciò avevano cominciato ad aggrovigliarsi come una matassa di fili nel tentativo di districarsi. Le loro vetture giacevano ferme al limitare della strada, tranne quella di Tenma, che ogni tanto compiva un giro in tondo su se stessa come in preda agli spasmi della morte. 
< Tenma, mi stai distuggendo le costole! > sibilò Tsurugi, cercando di scollarselo di dosso. 
< E tu mi stai facendo perdere! > brontolò l'altro di rimando. 
< Colpa tua che ti ingarbugli >
< Sei tu che mi sei saltato addosso! >
Gli altri tre ragazzi guardavano perplessi la scena, almeno fino a quando Kirino non ebbe tagliato il traguardo per primo e allora Kariya cominciò a strangolarlo silenziosamente per non disturbare i due amici ammatassati. 
< Sei tu che mi hai superato! >
< Ma che razza di logica è? > 
< Non ti permetto di giudicare la mia logica dopo tutte le bambinate che hai fatto! > 
< Ma sentitelo! > 
E in men che non si dica si ritrovarono a fare la lotta sul tappeto della camera di Shindou, ridendo e guardandosi con espressioni di sfida. Dopotutto erano anche rivali, oltre a migliori amici.
"Spero che tutto questo non cambi mai" pensò Tenma, arrendendosi alla forza senza dubbio superiore dell'amico che lo aveva premuto sul pavimento. Quel che non sapeva era che anche Tsurugi aveva pensato la stessa cosa. E quel che non sapeva nessuno era che molto presto avrebbero desiderato un cambiamento più profondo nel loro rapporto. 




Tana del disagio 

Shiao a tutti! Come potete vedere, i nostri Inazumiani hanno fatto pace (e sono piú sclerati che mai XD). Spero che adesso si sia spiegato il perchè della "rottura" nel loro rapporto. E Tsurugi ancora non sa niente del segreto di Tenma, farglielo scoprire al secondo capitolo non mi sembrava divertente :3
Mentre la scena di Mario Kart 8 ho dovuto metterla, io e i miei amici giochiamo così XD 
Nel caso qualcuno di voi non lo sapesse, Shindou non partecipava perchè al massimo si può giocare in quattro e siccome lui è il piú pacato e maturo si è messo a fare l'arbitro. Bene, ringrazio tutti per aver letto fino a qui e spero che la storia continui a piacere. A presto!


                          Alexiochan 
   
 
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inazuma Eleven / Vai alla pagina dell'autore: Alexiochan