Crossover
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Autore: Suikotsu    11/06/2009    4 recensioni
Un malvagio negromante cerca di impossessarsi degli artefatti più potenti del creato per realizzare i suoi diabolici scopi: quattro eroi, riuniti dalla volontà degli dei, uniranno le loro forze per sconfiggere lui ed i suoi spietati generali. Mentre la guerra infuria, un potentissimo elfo corrotto, seguendo la volontà del suo dio, ha liberato un terrificante esercito di demoni, per poi stringere un'alleanza con gli elfi oscuri.
Questa è la mia prima fic: all’inizio sembrerà un po’ banale, ma ci saranno numerosi personaggi e alcuni colpi di scena; consigliata a chiunque piacciano le storie ricche di combattimenti. Se vi ho incuriosito leggete, e lasciate un commentino!(ma non siate troppo severi)
Ho messo “non per stomaci delicati” perché le scene di combattimento spesso sono violente.
Importante: se dovessi commettere dei plagi fatemelo sapere. Grazie!
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anime/Manga, Libri, Videogiochi
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Violenza
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CAPITOLO 99: LA VENDETTA DI RANNEK

Nota: Per motivi top secret, il colore degli occhi e dei capelli di un personaggio sono stati modificati. Il re dei troll viene a sua volta da Demon Stone, dove viene ucciso dalle forze combinate di Zhai, Drizzt e Rannek.


Rannek superò un piccolo gruppetto di orchetti e proseguì la sua corsa.
"Troll! Io odio i troll! Li ucciderò tutti!" - pensò furioso.
Il guerriero arrivò in una parte della città devastata, e davanti a sé vide una decina di troll dei ghiacci che avanzavano.
"Bastardi! Fatevi sotto, ne ho per tutti!!!"
Uno dei mostri si avvicinò, ma venne decapitato; il secondo ed il terzo caddero a terra col collo rotto, colpiti dai guanti; i tre seguenti persero alcuni arti, ed i successivi non osarono avvicinarsi, almeno finché non arrivarono i rinforzi, composti da centinaia di troll.
"Maledizione! Troppi anche per me!"
"Stupido! Levati da lì!" - li gridò una voce femminile.
L'uomo si voltò e vide dietro ad una barricata alcune decine di arcieri pronti a scoccare delle frecce infuocate; alla loro guida c'era una donna con i capelli neri raccolti in due trecce e gli occhi azzurri.
L'uomo notò subito l'aria battagliera, gli abiti in cuoio e le asce dorate sporche di sangue. Per un attimo si chiese se non fosse parente di Zhai.
"Cosa fai ancora lì! Spostati immediatamente!" - comandò la donna.
L'uomo uccise un altro troll e corse dietro alla barricata proprio quando le frecce furono scoccate per uccidere i mostri.
"I troll dei ghiacci sono vulnerabili al fuoco." - spiegò la donna.
Rannek cominciò a guardarla per bene. La trovava attraente.
"Non capita spesso di vedere una donna nell'esercito. Come ti chiami?"
"Maresciallo Morwen. Qual è il tuo grado?"
"Sono stato capitano."
"Stato?"
"È una lunga storia."
"Beh, ti ho visto combattere, quindi la tua forza ci tornerà utile."
I troll avanzarono portando con sé delle pietre pronte per essere scagliate.
"Al riparo!" - gridò qualcuno mentre piovevano.
Rannek alzò la sua arma e con dei rapidi colpi tagliò a metà le pietre con estrema facilità.
"Corpo a corpo!" - urlò Morwen alzando un'ascia e correndo contro i nemici.
"Siiiiì!" - gridarono tutti i soldati, Rannek compreso.
I troll erano armati di mazze e pesanti spade, con le quali uccisero molti soldati, ma Morwen schivò un'arma e lanciò un'ascia contro il cranio di un mostro, spaccandolo, poi ne prese un altro alle spalle e gli tagliò la gola.
Rannek dimostrò ancora il suo valore, sbattendo un mostro a terra per poi infilzarlo ed ucciderne altri.
Ben presto però i troll dei ghiacci, più forti e numerosi, cominciarono a prendere il sopravvento e molti soldati morirono, mentre altri si dettero alla fuga.
"Non scappate!" - gridò il maresciallo tranciando una testa.
"Hanno paura di morire" - spiegò Rannek - "E non a torto."
I due si misero spalla a spalla, circondati da nemici.
"Sei il guerriero più forte che abbia mai conosciuto, e sì che sono molti!" - si complimentò la donna.
"Grazie! Tu invece mi ricordi molto una mia compagna d'armi."
"La tua donna?"
"No, lei è promessa ad un mio amico."
"Quindi non sei fidanzato?"
"Ehm...no."
Il pugno di un troll riportò i due alla realtà: Rannek lo evitò e tagliò il braccio di netto.
Un troll stregone alzò il suo bastone e da esso fuoriuscì un raggio che congelò le gambe dei due.
"Siete morti!" - urlò con la sua voce rauca.
Il troll fece per attaccare, ma un dolore atroce lo fermò: un guerriero lo aveva preso alle spalle; la lama fuoriuscì dal suo petto, venne rigirata ed il bestio cadde morto, mostrando il samurai che lo aveva ucciso.
"Ciao Rannek, stai bene?"
"Goshiro! Cosa ci fai qui?"
"Io e la mia gente siamo venuti per partecipare alla battaglia. Volevi che perdessimo questo momento?"
I tre si avvicinarono gli uni agli altri.
"Chi è questa donna?"
"Una guerriera della città, mi chiamo Morwen."
"Muto Goshiro."
"A dopo i convenevoli, ora dobbiamo lottare."
I tre si misero in posizione.
"Addosso!"
Morwen attaccò due troll e li decapitò entrambi, poi lanciò un'ascia e con essa spaccò un cranio.
Rannek colpì un troll con un pugno e con la sua spada ne sbaragliò tre in un attimo.
Muto colpì al viso un nemico, uccidendolo, poi tagliò una gamba di un mostro e per finirlo la testa.
I troll indietreggiarono davanti alla potenza dei tre guerrieri.
Alcuni mostri ruggirono qualcosa, poi tutti si misero in due file e si inchinarono: un altro troll stava camminando verso il trio.
"Il re del clan." - capì Morwen.
Il mostro era distinguibile dai suoi simili per il pelo, bianco anziché azzurro.
Rannek lo fissò e per un attimo provò paura, al punto che cominciò a tremare: terribili immagini del passato riaffiorarono.
"Lui...il re del clan..."
Il guerriero aveva riconosciuto quel marchio che portava, rappresentante alcune montagne bianche, e strinse più forte la sua arma mentre la paura si trasformava in rabbia. Rabbia per il responsabile della distruzione del suo passato.
"È MIO!!!" - urlò lanciandosi all'attacco.
Rannek urlò e cercò di colpire il mostro con la sua arma, ma la creatura era rapida e non venne colpita che di striscio una sola volta.
"Pugno congelante!"
Il pugno del mostro colpì il terreno, congelandolo, ma lo spadaccino schivò il gelo con un balzo e dette un calcio al nemico, si aggrappò alla pelliccia e lo colpì sulla testa con una spadata, stordendolo.
Il troll indietreggiò, poi spinse indietro il guerriero con un vento gelido.
"Che grinta! Mi servi rancore?"
"Sì! Tu hai distrutto la mia città, Nesme!"
"Ho, Nesme, ricordo quel giorno! I bambini urlavano di dolore e paura mentre li divoravo, perché non li hai aiutati?"
"AAAAAAAA!!!!"
Rannek sferrò un pugno, ma il troll afferrò il suo polso, cominciando a congelarlo, ma un colpo di spada lo fece indietreggiare.
Il bestio fece un salto indietro, unì i pugni ed urlò:
"Tifone di gelo!"
Il vento ghiacciato investì Rannek, gettandolo a terra.
"Rannek, no!" - gridarono i suoi compagni in coro.
La mano dello spadaccino si alzò per fermarli.
"Ce la posso fare da solo...questa è la mia battaglia...la mia vendetta!"
Il guerriero ruppe il ghiaccio, poi camminò con passo deciso sul nemico.
"Hai fallito con Nesme! E fallirai anche ora!" - disse questi cercando di colpirlo.
Rannek parò il pugno e lanciò al troll un'occhiata carica d'odio.
"Ora basta...te la farò pagare per quello che hai fatto..."
L'umano strinse il polso del troll fino a far gemere la creatura per il dolore.
"Ha una forza inumana!" - pensò Morwen.
Il troll riuscì a liberarsi.
"Non mi puoi battere!"
Il guerriero saltò all'indietro, poi alzò i guanti: il suo corpo era circondato da un piccolo alone, segno che stava caricando i suoi poteri.
"Pugno degli dei!" - gridò.
L'attacco fu potentissimo e trapassò il troll da parte a parte sotto gli occhi esterrefatti dei presenti.
Il mostro si accasciò a terra e sputò del sangue.
"So bene che solo il fuoco può ucciderti..."
Lo spadaccino riprese la spada e la scaldò sopra a delle fiamme: l'arma magica ne assorbì il potere e divenne incandescente.
Rannek si mise davanti al nemico che lo fissava con sguardo implorante.
"Questo è per Nesme!" - gridò.
La lama venne conficcata e la bestia lanciò un grido di dolore, scomparendo in pochi secondi.
"Giustizia è fatta." - disse l'uomo fissando la cenere rimasta.
Lo spadaccino fissò truce i troll, che si dettero alla fuga.
"Bel combattimento!" - si congratulò Morwen.
Rannek si voltò verso i due compagni e sorrise, soddisfatto di aver potuto compiere la sua vendetta.
"Mi fermerei volentieri con voi, ma adesso devo andare"
"Già, la battaglia ci attende."
"No, sono sulle tracce del comandante supremo, in modo da poterlo uccidere."
"Quello? Si sta dirigendo verso il centro della città, ma nemmeno tu hai speranze, sembra che da solo abbia distrutto un battaglione!"
"Non c'è problema, me la so cavare, ed i miei amici sono altrettanto in gamba."
"D'accordo, promettimi però che non ti farai ammazzare." - disse la donna.
"Uno come me mantiene sempre le promesse! Ci vediamo!" - disse prima di partire di corsa.
Non appena l'uomo si fu allontanato, Morwen si rivolse a Muto."
"Ehi, tu allora lo conosci? Parlami un po' di lui! Quel tipo mi interessa!"


Grazie ai lettori e sopratutto ai commentatori!

  
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