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Autore: Rossoakemi    01/07/2017    2 recensioni
I fratelli Winchester, in piena apocalisse zombie, si dirigono verso Alexandria sotto suggerimento di Castiel che ha detto loro di cercare un certo Rick Grimes.
Genere: Angst, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Impala, John Winchester, Sam Winchester
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione, Contesto generale/vago
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Vengono scortati da almeno cinque persone che non li perdono di vista.
I due fratelli si guardano ma non proferiscono parola. E’ chiaro che sono preoccupati e non solo per la situazione in cui si trovano. La loro auto sta per essere controllata, e quello che ci troveranno non piacerà affatto ai loro “ospiti”.
 
Il posto assomiglia a un tranquillo quartiere residenziale da ricchi borghesi, se non fosse per quello che c’è lì fuori, per le armi che li tengono sotto tiro, per la palpabile tensione che Dean, ne è certo, non dipende solo da loro. L’aria è pesante. Molto pesante e non possono essere due sconosciuti adesso disarmati ad averla resa così.
 
Li fanno entrare in una delle tante villette, e ritrovano Rick e Michonne. Accanto a loro, una ragazza dai capelli scuri e l’aria buffa. Seduto al tavolo del soggiorno, un ragazzino, con un cappello da sceriffo e un occhio bendato.
 
Rick è in piedi, dall’altra parte del tavolo, e fa loro un brusco cenno di sedersi.
 
L’uomo è nervoso, troppo. Tiene sempre la mano sull’impugnatura della pistola, ora di nuovo nella fondina.
“Ricominciamo da capo, va bene?”
I fratelli si guardano solo un momento poi tornano su Rick, in attesa delle sue domande.
“Voi venite qui, a casa mia, dicendo che volete parlare con me…. mostrandomi la foto di un uomo che stareste cercando” si passa una mano sulle labbra come a contenere parole di odio
“e guarda caso quell’uomo è il primo della mia lista. No. Mi correggo. E’ l’unico della mia lista”
Tutte le parole sono soppesate. Pianta un’occhiata feroce negli occhi di Dean
“Non ve lo chiederò di nuovo: chi vi manda? LUI?”
Dean non capisce. Lui? Lui chi?
“Senti amico”
“IO NON SONO TUO AMICO!” sbotta Rick lasciando Dean di ghiaccio. La situazione ha preso una piega davvero brutta e mentalmente si ritrova a pregare Castiel di intervenire.
“Qui dentro” dice Rick indicando le persone intorno a lui e con un gesto anche quelle fuori dalla stanza “nessuno è vostro amico”
Si prende qualche secondo “Ora sarò magnanimo, e vi permetterò di darmi una spiegazione. Quindi parlate”
Dean guarda il fratello e gli fa gesto di cominciare. D’altro canto è lui quello che ci sa fare con i discorsi.
Sam si compone sulla sedia, poi si schiarisce la voce.
“Ecco…quello nella foto è…nostro padre. Ci è stato detto che è in zona, e che tu potevi aiutarci a trovarlo”
“Vostro…padre?” una risata quasi divertita esce dalla bocca del loro interlocutore. Gli altri nella stanza hanno uno sguardo che definire stupito è dir poco.
“Esatto” prosegue Sam “John Winchester è nostro padre”
 
John? Questo dunque era il vero nome di Negan?
“E chi vi ha detto che noi vi avremmo aiutato a trovarlo?”
stavolta a parlare è il ragazzino, con un atteggiamento che vuole essere da duro.
 
E adesso?
Come rispondere a una domanda simile?
“Sono stato io”
 
Una voce che i due fratelli conoscono fin troppo bene. Castiel è dietro di loro, appena apparso nella stanza.
Rick prende di scatto la pistola e gliela punta tremando. Michonne estrae la sua spada. La ragazza paffuta e, incredibile, anche il ragazzino, puntano una pistola verso l’angelo
“Chi…chi sei? Come sei entrato qui? Cosa hai fatto a Mike!”


“Io sono Castiel, e le vostre armi sono inutili contro di me”

l’angelo non si scompone e avanza lentamente.
“Tara” dice Rick rivolto alla ragazza mora “Vai a vedere se Mike sta bene” riferendosi all’uomo che era stato messo di guardia alla porta. Rick è certo che quell’uomo appena entrato –apparso?- nella stanza lo abbia fatto fuori.
Tara corre e apre la porta d’ingresso, con grande stupore di Mike, che si gira verso di lei vivo e vegeto “Tutto bene?” chiede intuendo lo stupore negli occhi della ragazza.
Tara si volta verso gli altri e guardando Rick negli occhi “Mike sta bene”
 
“Come sei entrato?”
Castiel è ora accanto ai due fratelli. Solo il tavolo lo separa da Rick.
“COME SEI ENTRATO?”
 Castiel risponde serafico
“Semplicemente, sono arrivato qui. Dean mi ha chiamato.”
 
Dean l’ha chiamato? Come …quando?
 
“Chi sei?”
“Sono un angelo del Signore”
Questa frase è troppo. Rick preme il grilletto e centra in pieno la fronte di Castiel, per poi essere percorso da un’ondata di terrore, e con lui tutti gli altri, nel vedere che il colpo non l’ha nemmeno fatto indietreggiare.
 
Castiel si porta una mano sulla fronte. Estrae il proiettile e lo posa sul tavolo di fronte a lui
“Come ho detto, le vostre armi sono inutili contro di me”
In preda al panico si trova sommerso da una scarica di proiettili. I due fratelli si riparano sotto al tavolo. L’angelo è immune ai proiettili: loro no!
 
Scaricata l’arma, Rick resta comunque con la pistola in mano, di fronte all’Angelo.
Ancora, Castiel estrae i proiettili che gli sono rimasti in corpo e li posa a uno a uno nel tavolo.
Decide quindi di avvicinarsi a Rick, pietrificato.
Passa accanto a Michonne e la supera per poi trovarsi di fronte all’uomo.
“Lascia che ti mostri” e fa per alzare una mano sulla sua fronte quando sente la lama della katana di Michonne sul suo collo.
Non si scompone e allungando il braccio tocca Rick, delicatamente.
La donna indietreggia, sconcertata, e scosta la spada.
Rick lascia andare la pistola e i suoi occhi si riempiono di lacrime mentre si accascia in ginocchio, fissando sempre l’Angelo che mantiene la mano sulla sua fronte.
In un pianto dirotto e liberatorio, Rick posa le mani sul pavimento, quindi si scosta in una risata quasi isterica, appoggiando la schiena contro il bancone della cucina dietro di lui.
 
Castiel, sotto gli occhi sgranati degli altri, torna dai due fratelli, che ora sono in piedi e guardano con pena quell’uomo ora seduto in terra che, in quel pianto e in quella risata, mostra tutto il dolore e la rabbia che lo costringevano da anni.
 
“Papà” il ragazzino corre dal padre che lo stringe a se.
“Sto bene Carl, sto bene” finalmente, in un respiro profondo, si rilassa e bacia il figlio in fronte “Sto bene”.
 
Si alza, quindi, e va a prendere una bottiglia di liquore. Prende tre bicchieri, anche, poi si siede al tavolo e indica ai due fratelli di fare lo stesso. Si versa da bere e ne versa a loro.
Butta giù il primo bicchiere “Quindi sarebbe questo…Angelo che vi ha mandato da me”
Dean si rigira il bicchiere tra le mani “Esatto”
“E Negan sarebbe vostro padre”
 
Negan? E che nome è mai questo?
“Non conosciamo nessuno con quel nome”
Rick li osserva, poi si rivolge a Castiel “Tu invece sai, non è vero? Per questo li hai mandati da me”
 
Castiel abbassa lo sguardo. Non aveva informato i due Winchester della reale situazione.
“Potreste spiegarci che succede?” la voce di Sam è stizzita. Quello scambio tra Rick e Castiel l’ha messo all’erta.
“Succede che quello che voi dite essere vostro padre, si fa chiamare Negan, ed è un mostro”
Dean ha un sussulto “Come un mostro?”
Che Rick sapesse dell’esistenza di altri mostri, oltre ai vaganti che avevano devastato il loro mondo?
“Ha messo su un esercito. Ha molti uomini fidati…e molti schiavi” inizia Rick
“Ma soprattutto… ha ucciso due dei miei migliori amici, e altre brave persone che vivevano qui, ad Alexandria”
I due fratelli si guardano
“No. Non nostro padre” esordisce Sam
“Oh sì. Se quello della foto è vostro padre, Negan è vostro padre. E Negan ha spaccato la testa dei miei amici con una mazza da baseball chiodata”
Un groppo in gola impedisce ai fratelli di dire qualsiasi cosa.
Dean guarda Castiel “Ha ragione lui. Tu lo sapevi. Per questo ci hai mandato qui”
Castiel annuisce.
“E sei proprio certo che sia lui?”
Annuisce ancora.
“E che sia…umano?”
A queste parole Rick e gli altri trasaliscono “Che vorrebbe dire –se è umano-?”
Dean si rivolge di nuovo a Rick “Ecco…nostro padre, il padre che io e Sam conoscevamo…è morto ormai da molti anni. Da prima che tutto questo cominciasse. Non sappiamo perché sia di nuovo in vita, ne’ chi l’abbia riportato qui tra noi, ma da quello che mi dici…temo che”
“Che sia tornato senza anima” conclude Sam.
   
 
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