Anime & Manga > Vocaloid
Segui la storia  |       
Autore: haku yowane    04/07/2017    0 recensioni
Ciao. Sono Haku, Yowane Haku. Sono albina, ho gli occhi rossi, e sono triste… tanto…
Voglio farla finita. Morire. Soffocare tutti i miei dispiaceri e tristezze e lasciarli sulla faccia della terra… però, sono fatta solo di essi, solo dei miei demoni interiori… per questo bevo, per soffocarli e dimenticare tutto il male che esiste… ma se continuo così, finirò per dimenticare la cosa più importante per me,
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Haku Yowane
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Cap.2
Cosa dovrei fare a questo punto? Sono così confusa… e poi perché dovrei stare ferma e muta?? D’altro canto quell’uomo mi ha fatto del male più di una volta, e poi non ha fatto del male solo a me, anche a Dell! Deve pagarla e anche amara! Il problema è che ha non pochi fratelli dalla sua parte, mentre io sono sola, come sempre… però… questa è la prima volta che mi ritrovo davanti a una scelta così importante per Dell, cosa dovrei fare?! Cosa??? Che diavolo, non sono abituata a queste situazioni.
Mi ripeto sempre…  ma rimane il fatto che Dell corre un grosso rischio, e anch’io! Io ho visto la sete di sangue di quell’uomo. e di cosa è capace, dopo quello che ci fece non ho più via di scelta: proteggerò il mio migliore amico a costo della vita. Però, sono così avventata... faccio tutto senza contare alla mia salute, e lo faccio solo per lui, solo per la mia ossessione… ahhh, sono così sciocca. agisco sempre di pancia e non di testa, e ciò mi costerà caro.
***
Passarono 2 giorni da quel giorno, tutto andava secondo la normalità: Dell fumava e lavorava quasi regolarmente, tutti i vocaloid cantavano senza preoccupazioni, e il tempo portava avanti la natura e l’ecosistema delle foreste di Osaka. Solo io stavo male, semplicemente ero sconvolta e impaurita… da Akaito, che se avessi fatto passi falsi mi, anzi, ci avrebbe dato un’amara lezione a suon di pugni o forse peggio! Però Dell non sospettava niente, ormai sono diventata brava a mentire a tutti, persino a lui stesso... mi sentivo così male… non perché Akaito mi avesse tirato uno schiaffo o altro, perché ero una bugiarda, e perché l’avevo provocato sapendo che non gli siamo mai andati a genio io e Dell dopo quello è successo…comunque mi decisi, dovevo comunque uscire da quella caverna del mio monolocale! E poi avevo del sakè da comprare insieme alle… sigarette… (-_-*)
Mentre mi avviavo controllavo che non ci fosse Akaito nei paraggi e che non si notasse il livido del ceffone tiratomi da lui, finche non arrivai al supermarket più vicino. Era pieno di gente quel giorno, tra cui un ragazzo e una ragazza che scherzavano alla cassa, lui era alto e moro, lei invece bruna, e un po’ più bassa di lui, ma si volevano bene… e sembravano senza problemi. Ero così sola, eppure in quel momento mi si scaldò il cuore alla loro vista… semplicemente perché immaginavo me e Dell al loro posto, e solo allora compresi quanto lo amavo… lo avevo sempre saputo, ma non l’avevo mai capito. I miei sogni ad occhi aperti vennero spezzati nel preciso istante che un uomo più alto di me di 15 cm con i capelli e gli occhi rossi mi mise una mano sulla spalla per farmi avvertire la sua presenza, sentivo il suo respiro caldo e calmo sul collo:
 “rieccoci qui dolcezza!”
 era di nuovo lui, Akaito…
“Akaito cosa vuoi adesso??” dissi tremando,
 “calmati, dolcezza... volevo solo congratularmi con il tuo essere ubbidiente! Vi lascerò in pace, ma solo se fai quello che ti dico… intanto usciamo fuori”
detto ciò uscimmo da quel locale subito dopo che ebbi pagato il sakè, le sigarette e anche l’alga per fare i maki al salmone…
 “cosa vuoi? Fai in fretta ti prego”
“vieni a casa mia domani che ti devo affidare un lavoretto solo per me, ma non devi scappare, altrimenti vi vengo a prendere entrambi a casa e ve le do di santa ragione amore mio...”
“Akaito non ci pensare… falla in fretta andiamo!”
 “devi venire a casa mia per alcuni servizi, che secondo me sei brava! E ricorda di non opporti, o ti ammazzo.”
 L’ultima frase la disse stringendomi la coda che mi ero fatta con il fiocco che mi regalò Dell al mio 11° compleanno per non farmi scappare via. Voleva che gli facessi cose da… puttana... come una vera Escort. È per questo che gli tirai un pugno sulla mano per far lasciare la presa sui miei capelli e scappai via correndo a perdifiato… ma non prima di avergli detto
“MAI E POI MAI! IO SONO UNA PERSONA NON UN TUO GIOCATTOLO BRUTTO STRONZO!!”.
Ero consapevole del pericolo in cui c’eravamo cacciati io e Dell per colpa mia, infatti piangevo mentre correvo... ma fortunatamente non mi prese. Non avevo però constatato, il fatto che avevamo un testimone, Hatsune Miku, che passava di lì per il mio stesso semplice motivo… fare la spesa.
   
 
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Vocaloid / Vai alla pagina dell'autore: haku yowane