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Autore: Bunny17    13/07/2017    6 recensioni
"Signorina, le sto per raccontare una storia. La storia di come la più bella del paese è riuscita a diventare anche la più forte delle donne del Giappone."
Lo guardo divertita mentre sfioro la chiave con le dita e il luccichio mi sembra sempre più forte.
Ce la farà la nostra Akane a combattere le sue paure e a risolvere tutto il caos nella sua vita?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno
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La mia divisa è cambiata. Guardo il calendario che mi sono fatta regalare dalla principessa Sayuri e mi rendo conto che mancano pochi giorni a Natale. Sposto di nuovo lo sguardo verso lo specchio e i capelli sono cresciuti ancora di più, ora li lego in una coda alta dato che in combattimento potrebbero essere pericolosi. A prova di ciò, Kazuma per convincermi a legarli, me li ha tirati tantissime volte. Maledetto! Per non parlare del fisico, quasi non mi riconosco più. La principessa Sayuri dice che sono dimagrita troppo, io invece penso di essere molto più tonica di prima! Altro che vita larga Ranma, tra pochi mesi ti farò vedere io! Nonostante provi la sua mancanza in fondo mi sento serena.

La divisa è-ovviamente- aderente di colore bianco dalle definiture blu e non lascia nessun lembo di pelle scoperta. I soliti stivali alti fini al ginocchio ormai sono diventati parte di me. Spesso indosso anche un mantello quando le giornate sono particolarmente fredde, come appunto quella di oggi. Ne sistemo i lacci intorno al collo mentre cammino fuori dal balcone e inspiro profondamente l'aria gelida. Tutto il castello, la sorgente è il bosco sono innevati e io penso che i miei occhi non siano degni di questo spettacolo. Non vedo l'ora di raccontare a tutti questa esperienza -che nonostante mi stia togliendo tutte le energie fisiche e mentali- rimane comunque magnifica. Più passano i giorni e più mi rendo conto che probabilmente tutto questo mi mancherà. La principessa Sayuri è come se fosse una mamma per me, la sera è solita venire nella mia stanza e quasi pretende che io le racconti la mia giornata. A volte ero così stanca che a stento mi accorgevo di addormentarmi con le sue mani tra i capelli. Ayano è l'amica più cara che ho, non la cambierei per nulla al mondo. Ho instaurato con lei il rapporto che ho con le mie sorelle. È così energica! E Kazuma... è sempre glaciale. A volte però il luccichio dei suoi occhi lo tradisce, sembra fiero di me. Sto migliorando sempre di più nonostante non riesca ancora a sconfiggerlo con la spada. In questi giorni ci stiamo allenando soprattutto sul combattimento aereo e anche se ho le mie solite difficoltà, cerco di fare del mio meglio. Non so ancora quale sia la prova che mi aspetti, ne tantomeno so se sopravviverò o meno, ma mi sento diversa. A volte sono riuscita ad ottenere qualche tipo di informazione, sono così curiosa che ho anche chiesto al personale del castello. Tutti mi danno risposte vaghe ed io adesso quasi mi sento rassegnata. In realtà ho scoperto che nessuna è mai riuscita a spezzare la maledizione e quindi a raggiungere l'ambita forza. Non si hanno testimonianze semplicemente perché una volta conclusa la prova tutte le prescelte perdono la memoria. In più la chiave una volta indossata non risponderá più in base alle loro sensazioni e se venisse indossata più di una volta potrebbe ucciderle. È per questo che di solito la principessa affida il compito al venditore-che conobbi sei mesi fa- di tenere la chiave al sicuro. Non so nient'altro. Sorrido mentre vedo Kazuma nel giardino, il vento tra i capelli che volano quasi mischiandosi alla neve. Prendo la rincorsa per saltare sul cornicione del balcone e sprofondo con i piedi nella neve. Ne prendo una manciata in mano e corro così velocemente che Kazuma mi guarda quasi come se fossi impazzita. Gli lancio la palla di neve contro e mi blocco quasi come se mi fossi scottata. 

Lo conosce il gioco, vero? 

Da come mi sta guardando... no. È furioso ed io sono una donna morta.

"Kazuma... stavo solo... io stavo scherzando"

Tentenno di qualche passo mentre una palla di neve mi arriva dritta in faccia e mi fa cadere a terra. È stato lui a tirarmela. Come fa ad essere così veloce?

"Brutto stupido ti faccio vedere io"

Ci rincorriamo lanciandoci palle di nevi mentre mi ritrovo a ridere felice e di cuore. L'espressione di Kazuma sembra quasi non mutare ma spesso innalza un angolo della sua bocca in un sorriso. Sorride per me. Il mio cuore perde un battito quando me lo ritrovo dietro le spalle. 

"Ok, hai vinto. Ti va di fare un pupazzo di neve?"

"E che cos'è?"

Lo guardo sconvolta. 

"Come hai vissuto la tua vita senza giocare con la neve?"

Gli prendo la mano con uno scatto e lo faccio inginocchiare accanto a me. 

"Allora inizia a prendere più neve possibile e cerca di fare un palla come la sto facendo io."

Come è possibile che la sua sia più perfetta della mia? 

Assembliamo i pezzi mentre cerco dei rametti per creare le braccia. 

"Questo è lo sgorbio che ti diverti a costruire?"

"Kazuma non essere crudele! È divertente, soprattutto da bambini."

Mi guarda come se fossi un'aliena e mi rendo conto che forse ho esagerato con le parole. 

"Kazuma, non hai mai in vita tua giocato con la neve?"

Glielo chiedo dolcemente ma non mi risponde, anche se ormai lo conosco così bene che ho già capito. 

"Nemmeno le altre prescelte hanno mai giocato con te?"

"Le altre avevano paura di me."

È così io sono l'unica che affronta questo glaciale demone? Non ricordo un momento in cui sia rimasta in silenzio o in cui non l'abbia affrontato. All'inizio ogni volta sembrava furioso a differenza di questi ultimi due mesi, in cui sembra quasi essersi abituato alle mie maniere da... maschiaccio. Abbasso lo sguardo come se mi fossi ferita da sola. Noto che anche la chiave ha assunto il mio stato d'animo: il grigio.

Kazuma fa un passo verso di me e capisco che vuole che io sposti l'attenzione su di lui. Come faccio a guardarlo in questo momento? Lui è bellissimo con i suoi capelli bianchi e con i suoi occhi blu che quasi mi sembra vogliano perforarmi, mentre io? Anche io da lui vengo considerata un maschiaccio. 

"Kazuma io..."

"Sei diversa... ma unica, Akane."

Il cuore batte forte nel mio petto, sembra quasi voglia uscire dalla gabbia toracica ormai troppo stretta. Come ha fatto a capire ciò che mi passava per la testa? 

"Volevi dire che sono solo un maschiaccio vita larga, non è così?"

Stringo forte i pugni attorno ai fianchi mentre mi rendo conto che le lacrime mi pizzicano gli occhi. Probabilmente non riuscirò mai a superare questa inferiorità dato che continua a farmi male come il primo giorno. Lo sento quel dolore che torna sempre prepotente a ricordarmi di non essere alla sua altezza, all'altezza del mio Ranma. 

Rialzo gli occhi verso Kazuma e vedo che mi fissa senza nessuna espressione particolare del viso. Si avvicina e mi mette un braccio intorno al fianco. 

"Non mi risulta che tu sia una vita larga."

Stringe forte la presa mentre le mie lacrime mi bagnano le guance senza che io le possa comandare. Mi stacco velocemente da lui e gli do le spalle. 

"Sì, ma rimango un maschiaccio. Lo hai detto anche tu, le altre ti hanno sempre temuto."

Perché ci tengo così tanto al suo parere? Non abbiamo mai parlato così tanto, ma nonostante i continui litigi abbiamo instaurato un rapporto profondo. Un rapporto fatto di sguardi e complicità. Ricordo che tutte le volte in cui sono riuscita in un esercizio non ho mai ricevuto un complimento da lui. Ricordo anche però che a differenza degli altri non mi ha mai fatta sentire inadeguata. Non ho nemmeno ricevuto nessun tipo di rimprovero da parte sua anche quando fallivo o quando mi sentivo demoralizzata. Kazuma in nessun occasione esprime un giudizio, lascia che sia l'altra persona a riflettere sui suoi errori. A differenza di Ranma sa scrutarmi l'animo e si comporta di conseguenza, senza che io glielo faccia notare. Senza che io parli lui già sa.

"Akane, le altre non sono degne della mia fiducia."

Sento l'impugnatura della spada scivolarmi nella mano destra. La guardo mentre mi rendo conto che quella che ho tra le dita non è la mia spada. Mi giro verso di lui mentre inizio a piangere a singhiozzi. Ha lasciato che io possa impugnare la sua fedele spada. Lo guardo riconoscente e con gioia mentre inizio a muoverla così agilmente che quasi me ne stupisco da sola. 

"Anche la tua spada mi parla, sai?"

"E cosa ti sta dicendo?"

"Mi sta dicendo... che non sono un maschiaccio."

 

"Kazuma, cosa c'entri tu con la maledizione?" 

Ok, gliel'ho detto. Respiro profondamente prima di scoccare la freccia che ho tra le dita, la chiave con il suo colore arancione mi appoggia nella scelta. Kazuma mi ha aiutato ad affinare i sensi, ma nonostante mi stia concentrando sull'udito, non riesco nemmeno a percepire un minimo rumore. Mi volto verso di lui e vedo che mi sta fissando. Gira le spalle e va in prossimità di un albero ormai spoglio delle sue foglie. Sono felice che voglia che mi riposi, gli allenamenti al gelo e con la neve sono molto più pesanti di quelli fatti all'inizio. In silenzio mi avvicino a lui e mi metto comoda sulla neve mentre strofino le mani quasi stessi ascoltando la storia che mi cambierà la vita. 

"È una domanda sciocca la tua. Sono il demone più forte che esista al mondo. Ti fa pensare a qualcosa?"

Eccolo, con tutta la sua arroganza. Ci sono così abituata che quasi non mi da più fastidio. 

"Non saprei, forse perché la principessa non ha minimamente idea di cosa sia la forza?"

"Esattamente. Quel ridicolo mezzodemone per poter far riuscire la maledizione necessitava dell'essere più potente e forte al mondo."

"Quindi tu andresti a compensare ciò che non ha la principessa? Automaticamente aiuti i cuori puri e quindi le prescelte a raggiungere la loro forza. Come hai reagito quando ti sei ritrovato rinchiuso per secoli in questa sorgente?"

Mi guarda fisso in un tempo che sembra infinito.

"Pensavo fosse uno scherzo. Ho cercato il mezzodemone per secoli, fin quando mi sono rassegnato."

Lo guardo e mi viene da ridere. 

"Sai, pensavo tu fossi innamorato della principessa e che le avessi dichiarato fedeltà."

"Non dire sciocchezze, Akane. Io non provo amore."

Lo so. Lo percepisco, ma allora cosa provi per me? Non è indifferenza la tua. 

"Lo vedo. Io invece penso che..."

"Signorina Akane! Avevate detto che ci avreste aiutato con i preparativi!"

 Mi alzo mentre mi scuoto i pantaloni per far cadere la neve. 

"Arrivo! Scusami Kazuma. Ci vediamo per gli allenamenti di domani... e grazie, a modo tuo sei stato gentile."

 

 

"Ayame, vi ho spiegato milioni di volte come si fa l'albero di Natale!"

"Akane, ci dispiace, davvero. Ma è la prima volta che ne sentiamo parlare!"

Nessuno in questo palazzo ha mai trascorso l'anno come invece noi siamo abituati a fare. Ho infatti contato i giorni sul calendario segnalando i giorni festivi. Oggi è la vigilia di Natale ed è necessario che si festeggi! Io amo il Natale, mi ricorda i momenti tra me e Ranma di pura dolcezza. Ricordo l'anno in cui sparí tutta la giornata ed io insieme alle pazze lo cercammo ovunque. Al parco me lo ritrovai con tutti i regali che avevo desiderato. Ricordo che il cuore mi batteva così forte che quasi ero tentata a dichiarargli i miei sentimenti. Un altro anno organizzammo una festa, ci divertimmo davvero tanto! Ovviamente le altre misero il loro zampino, così riuscimmo a scambiarci i regali sul tetto. Quella notte espressi un desiderio. Lo stesso desiderio che mi tormenta ancora oggi e che è realizzato solo a metà.. essere la sua donna. 

Io, Ayame e la principessa abbiamo deciso di addobbare tutto il castello con rami di abete, decorati da piccoli fiocchi rossi fatti a mano e da candele di numerosi grandezze. Tutte le tovaglie sono di colore rosso e l'albero di abete è stato gentilmente preso da Kazuma. Ho spiegato a tutti loro cosa prevede la tradizione e mi hanno guardata quasi come se fossi una persona che non proviene da questo pianeta. 

"Akane, piccola mia. Che ne dici se ti occupi delle portate più semplici che ci hai detto di cucinare?"

"Dite sul serio, principessa?"

"Certo! Sei migliorata tanto e questa idea del Natale sta entusiasmando tutti in questo castello." 

In effetti tutti i servi si stanno impegnando per addobbare l'albero. Le tovaglie con tutti gli oggetti decorati li abbiamo creati in queste sere davanti al camino e con una cioccolata calda. Per non parlare degli angioletti fatti con la plastica. Poi è stato così bello conoscerli tutti: Asuna, Kei, Takashi e tutti gli altri! Sono così gentili che la principessa Sayuri si è subito dimostrata il più disponibile del previsto. Nonostante lei non sia abituata a stare nella stessa stanza con dei servi si è subito ambientata e ha fatto altrettanto amicizia. Mi sento parte di un'unica famiglia ed è soprattutto per questo se riesco ad andare avanti nonostante la mancanza della mia vera, di famiglia. 

"Akane, va tutto bene. Ricorda sempre che..."

"Per loro è solo un giorno. Scusatemi principessa, a volte mi faccio prendere dai ricordi."

"Piccola mia, è assolutamente normale. Ma la tua presenza qui ha cambiato tantissime cose. Anche io provo questo senso di famiglia che ci accomuna tutti in questo castello. E dopo secoli per la prima volta credo di sentirmi felice."

Sento anch'io adesso la gioia invadermi l'animo, la principessa ha parlato con sincerità. La abbraccio perché non posso fare altrimenti. Ho bisogno di calore umano e voglio condividere con lei tutto ciò che sto provando qui. Ricambia l'abbraccio mentre mi accarezza dolcemente i capelli. 

"Riposa Akane, tra poche ore dovremo cucinare per il cenone."

"Avete ragione, principessa."

Sbatto le mani in cerca di attenzione da parte di tutti, che stanchi-ma felici-stanno ultimando le ultime faccende. 

"Mi raccomando stasera a cena saremo proprio tutti in questo castello. Alle 20:30 in punto ben vestiti. Va bene?"

Mi sorridono felici mentre io penso che sarà un anno che anche se volessi, non potrò mai dimenticare. 

 

 

 

Angolo autrice

 

Salve a tutti! Grazie per le recensioni precedenti e per chi ha inserito la storia tra le 'seguite'. Vi prego nuovamente di non fraintendere il rapporto tra Kazuma e Akane. Kazuma sarà un personaggio molto importante e forse questo capitolo già vi chiarirà qualcosa sul suo ruolo. Grazie ancora, spero che nonostante questa precisazione continuerete a dirmi la vostra!

   
 
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