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Autore: Fuuma    19/07/2017    2 recensioni
Addosso ha il grugno incarognito di un orso svegliato in anticipo dal proprio letargo e, un po' (tanto), orso lo sembra anche per come si muove da un'anta all'altra della piccola cucinotta non-proprio-abitabile.
{ rogan }
Genere: Fluff, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: James 'Logan' Howlett/Wolverine, Marie D'Ancanto/Rogue
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Characters: James Logan Howlett - Wolverine; Marie D'Ancanto - Rogue;
Pairing: Logan/Rougue { rogan }
Genre: Fluff (kinda?); Introspettivo;
Warning: movieverse; age difference;
Prompt di: Giulia Athousandsuns ~  Wolverine/Rogue: lui non è certo tipo da smancerie... E allora perché sta preparando una cena romantica?
Diclaimers: I pg di X-Men appartengono a chi di diritto.
Scritta per il Colore Arancione della 7 Days of Pride @We are out for prompt

 

Rogue è un animaletto rannicchiato tra i cuscini del divano, le ginocchia sollevate al petto e le braccia chiuse intorno alle gambe.

Ha lo stesso odore di Logan e questo lo disturba, perché sulla pelle di lei il proprio bagnoschiuma assume una nota più dolce, quasi caramellata, che gli fa storcere il naso e grugnire un insulto a mezza bocca che la ragazzina non può sentire.

L'ha raccolta per strada manco si fosse trattato di un gatto randagio e, come non bastasse, ha dovuto prestarle dei vestiti puliti. Se si volta verso la porta d'ingresso può ancora vederla con gli abiti resi trasparenti dalla pioggia che si incollano alla pelle e alle curve delicate e femminili, si arricciano sul seno piccolo e morbido e lasciano troppo poco all'immaginazione.

Deglutisce, tornando a fissare il tavolo della cucina. Addosso ha il grugno incarognito di un orso svegliato in anticipo dal proprio letargo e, un po' (tanto), orso lo sembra anche per come si muove da un'anta all'altra della piccola cucinotta non-proprio-abitabile. È troppo piccolo quello spazio per lui ed i suoi muscoli, ma non ha mai avuto particolare bisogno di sostarci più di un paio di minuti, il tempo di cuocersi qualcosa al microonde e recuperare una birra dal frigorifero.

Questa volta, però, ne sono già passati dieci, il bancone è una tavolozza di salse e colori e i pensili sono stati svuotati delle poche pentole e dei tre unici piatti che possiede, per trovare il maledetto vassoio su cui troneggia la cena appena preparata. E, per Wolverine, preparare una cena con le proprie mani equivale ad una dichiarazione d'amore o a tutte quelle stronzate melense che una persona normale saprebbe esprimere a voce { Andrà tutto bene, piccola. Ci penso io a te. Sei al sicuro. Passerà. } e che lui, invece, si ritrova a condensare in un gesto secco del braccio, quando getta il vassoio sulle gambe di Rogue.

«Toh. Mangia» è un ringhio basso il suo, in cui alla voce si intreccia un verso animale che la rende calda e vibrante. Minacciosa.

Rogue, però, non ha paura di lui e forse non ne ha mai avuta. È sempre stata brava a interpretarlo, anche ora lo legge come un libro aperto, sorridendo timidamente ad un vassoio colmo di sandwitch.

«Non osare commentare, sai» la avverte lui, sopracciglio inarcato e indice puntato.

«Non ci pensavo nemmeno» risponde lei, ma il commento ce l'ha dipinto negli occhi brillanti che finalmente hanno abbandonato la tristezza con cui si sono presentati alla sua porta. Trattiene una risata genuina, sollevando tra dita bianche uno dei sandwitch: la crosta è stata tagliata e il sandwitch straborda in maniera imbarazzante di burro d'arachidi.

È una cena pessima – una che giusto un'adolescente potrebbe apprezzare – ma c'è tutto l'impegno di Logan in quel disastro culinario, c'è lui che pesante si lascia cadere seduto sul divano, in uno scricchiolio pericoloso delle gambe di legno e le circonda le spalle con un braccio. La tira malamente più vicino a sé, rischiando di far rovesciare tutto quanto e Rogue oppone forza contraria, controllando che lui non poggi sulla pelle esposta. Ne ha fin troppa con la maglia che indossa – trattandosi di una di Logan le fa praticamente da vestito.

Ma a Wolverine non frega niente, maglia o pelle, la tocca senza chiedere, la avvicina con la forza e quando Rogue si accoccola contro il suo petto, abbandonando il capo alla sua spalla, lui si china ad addentarle il panino, rubandone un morso.

«Puoi stare qui per 'sta notte. Se vuoi parlare, parla. Se non vuoi, non farlo.»

Non indaga. Non gli serve e non perché abbia già capito (è pur sempre di Logan che si parla: di donne, è risaputo, non ne capisce un cazzo, figurati quando si tratta di teenager), non gli serve perché le sta già dando tutto ciò che ha da offrire: se stesso.

Rogue abbozza un sorriso – e non c'è davvero nulla di cui abbia più bisogno.

«Grazie, Logan.»

«Mhm.»

«Grazie anche per la cena~»

«Falla finita.»

 

   
 
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