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Autore: pokepony10    21/07/2017    0 recensioni
Alex è un ragazzo calmo è totalmente nella norma, bravo a scuola e circondato spesso dal suo ristretto gruppo di amici. Molte volte però viene perseguitato da una strana ragazza conosciuta da tutti col nome di Morte Bianca. Molti eventi coinvolgono i due in un mistero che ha le sue radici a molti secoli fa. Riusciranno a scoprire il segreto di questo mistero o moriranno provandoci?
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Dei, demoni e amore '
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POV Alex
La gamba continuò ad emanare un forte calore, e riprendendo la collana tra le mani la mia mente tornò all'epoca in cui la ebbi. 

Ero piccolo quando mi trasferì dalla mia città di origine, certo non mi spostavo chissà quanto, giusto qualche regione più a sud, ma per me erano troppi anche 2 metri. Quando io e mia madre eravamo in viaggio, lei mi diede un pacchetto -tieni, è un regalo di mia madre, spero lo apprezzerai- mi disse. Vicino vi era una lettera -"alex, ti chiedo un grande favore, ti chiedo di prenderti cura di questa collana. È un oggetto molto speciale che nasconde un prezioso segreto, l'ho avuto da una mia amica quando ero molto giovane. Ho passato molti anni a cercare di capire a cosa servisse, l'unica cosa che so è che riconosce il suo proprietario reagendo in modo particolare. Ho avuto anche altre notizie sulla collana ma faccio prima a dirti di leggere i fogli nella scatola. Stai attento che i fogli hanno molti secoli e sono molto fragili. Scusa se passo a te questo fardello ma sono certa che sei la persona ideale. Ti voglio bene. Buon viaggio piccolo alex."-. A quel tempo quelle parole sembravano solo una favoletta inventata, ma forse era ora di trovare il significato di tutte quelle parole. 

Suonò la campanella dell'ultima ora -finalmente- sospirò la nuova arrivata -che?- chiesi sorpreso -è finito il primo giorno di scuola- disse entusiasta -c…cosa? Finito?- domandai spaventato -si, tutto bene?- chiese -si, tutto bene. Scusami ma io devo andare- risposi lasciandola in classe -va bene…- rispose abbassando la testa. Appena usci dall'aula sentì i miei compagni provarci con la mia ipotetica amica. -allora carina? Con chi vai questa sera alla festicciola?- le chiese un mio compagno -ma ovviamente con me - rispose un suo amico -certo che no! Lo so io con chi dovrò andare- rispose la ragazza -dai non fare la difficile- le disse un altro compagno ancora -lasciami!- urlò lei. A quel punto decisi di entrare -ti ha detto di lasciarla!- gli dissi -dai voglio solo sapere con chi esce- mi rispose lasciandola -va con me- risposi guardandola -ma non farmi ridere- rispose il compagno -ed invece è vero- rispose la ragazza correndomi in contro. Io la strinsi a me, non avrei permesso a quegli idioti di farle male, si fidava di me, era mio dovere aiutarla. Uscimmo insieme dalla classe e ci avviammo agli armadietti. 

Stranamente non vidi in giro morte bianca fino a che non usci dalla scuola. Salutai la mia amica -ci vediamo questa sera- le dissi -certo- rispose con un sorriso e poi scappò via. Era bello vederla così spensierata e per un istante mi scappò un sorriso. Di colpo mi sentì le spalle al muro -noto che sei felice…- mi disse morte bianca spingendo il braccio sul mio collo -che vuoi?- chiesi con un filo di voce - sapere perché sei contento- rispose togliendo il braccio - a parte che mi hai lasciato andare?- chiesi toccandomi il collo -dai, non ti ho ancora fatto male- mi disse -mi spiace averti lasciato solo oggi- continuò cacciando il suo coltellino -spero non ti sei sentito solo- continuò -no, non temere. La nuova compagna sembra essere felice della mia compagnia, almeno ho a che fare con una ragazza che non tenta di uccidermi- le dissi in tono sarcastico. -sai vi ho visti all'entrata- continuando a fissare il coltellino -e allora?- chiesi aspettandomi il peggio - stai attento a lei…- mi disse facendo cenno di andarsene -perché mi dici ciò?- chiesi incuriosito -ci sono segreti che non conosci solo tu, e alcuni segreti forse è meglio non svelarli- disse lanciandomi un'occhiata fulminante per poi andarsene. Io rimasi impietrito mentre il calore della collana sembrava farsi sentire più forte ancora.

Corsi subito a casa, le sue parole mi avevano colpito come una freccia che mi squartava il petto. Il cuore mi batteva forte e la tasca sembrava andare a fuoco. Entrai in casa e spalancai le ante dell'armadio. Presi la scatola che avevo avuto anni fa da mia madre, ero solo in casa quindi non dovevo provare ansia, eppure provavo tanta paura. Mi sentivo osservato. Andai in bagno a sciacquarmi la faccia. Alzai il volto e sullo specchio notai un foglietto -"alex, fammi un favore, puoi andare a fare a spesa? Baci, mamma."-. Mi misi una felpa e uscì, dovevo distrarmi in qualche modo.

 Entrai nel supermercato e mi avviai al reparto frigo. Presi del latte e del formaggio e andai alla ricerca dello yogurt. -dove è lo yogurt…- balbettai -cerchi questo?- mi chiese una ragazza -si, grazie- dissi alzando la testa -ciao alex- mi disse lei -hey, ma tu sei la ragazza nuova- dissi salutandola -sono venuta a comprare un paio di cose, ti va di fare un giro?- mi chiese. Dovevo distrarmi e stranamente il suo sorriso era capace di farmi dimenticare tutto, la paura e l'inquietudine, ma una cosa non me la faceva scordare, quel calore. La collana bruciava, sentivo la pelle quasi ustionarsi, o forse era solo un'impressione. 

Usciti dal super mercato ero piuttosto distratto e non mi accorsi che con la busta colpì una persona che cadde a terra con tutta la mia spesa - mi perdoni- dissi porgendo la mano allo sconosciuto. Non riuscì a vederlo in viso, e non sapevo nemmeno se era proprio un uomo o una donna. Si alzò rifiutando il mio aiuto e si allontanò -stai più attento- urlò la mia amica, l'individuo non le rispose si giro lanciandoci un'occhiata gelida ed entrò nel supermercato. Quegli occhi erano familiari -quello sguardo…- balbettai -dai non ci pensare, andiamo via- disse la mia amica e mi trascinò via, il calore era ancora più intenso, come il desiderio di arrivare fino in fondo alla storia iniziata anni prima.
   
 
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