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Autore: elesti    23/07/2017    5 recensioni
Una Parigi illumimata.
Il noto e famoso modello parigino Adrien Agreste.
La stagista di suo padre,la franco-cinese Marinette Dupain-Cheng.
I due kwami della creazione e distruzione ,impazienti di rivedersi,con il loro straziante sentimento che provano da secoli.
Scoperte rivoluzionarie di lui,decisioni importanti di lei.
Confessioni,amore,urla,rabbia,confusione,baccano,musica ad alto volume,bevande dal gusto ormai indistinguibile e una bottiglia vuota.
Una fabbrica di pensieri e idee in continua lavorazione.
Quale posto è meglio se non all'interno di un locale di Parigi,durante una festa di riconciliazione di una vecchia classe del liceo,per poter contenere tutto questo?
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Plagg, Tikki, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non sapeva cosa fare, come impedire tutto questo.
Come poteva Rose chiedere a Marinette di ...di fare quello? Di..dargli un bacio per tutti gli anni che si conoscevano in vari punti differenti?! Eppure fino a poco fa aveva cacciato un enorme respiro di sollievo nel credere che sarebbe stata il più ingenua possibile. Aveva pensato che ,Rose è Rose,è buona dolce e tenera quindi non le avrebbe mai chiesto chissà quale cattiveria...ma invece...ECCOME SE ERA STATA MALEFICA NEI LORO CONFRONTI! NEMMENO FOSSE TORNATA AD ESSERE LA PRINCIPESSA FRAGRANZA PRONTA A VENDICARSI SU DI LORO!Non che non volesse che Marinette gli desse quei...agognati baci..ma...se l'amore di Marinette era per un altro uomo...per lei non sarebbe stato come tradirlo...?Pure lui si sentirebbe di tradire il suo amore per LadyBug se si mettesse a sbaciucchiare con un altra!Perché come poteva aver ragione Plagg poteva anche avere torto! Non sapeva che fare..era confuso..scombussolato...come poteva salvarla adesso la sua principessa da quella situazione alquanto assurda?Possibile che fosse così inutile lui nelle vesti civili rispetto a quelle di eroe parigino? Eppure erano la stessa persona dannazione! 

Ad interrompere la fabbrica dei pensieri che era ripartita,anche se molto probabilmente non era così tanto in funzione come quella sera,fu la vista della sua Marinette che si alzava dal suo posto. Più che altro fu pure il rumore delle gambe della sedia strusciare contro le mattonelle del pavimento,facendo notare quanto repentino fosse stata l'azione compiuta. In più dopo nemmeno dieci secondi, Marinette aveva cominciato a camminare verso la sua direzione. La stavano osservando tutti i presenti, anche dopo le brutte occhiatacce veloci che lanciava agli spettatore Adrien prima di ''distrarsi'' nuovamente. La vide fermarsi davanti a se,mentre la guardava dal basso in alto,mentre lei fissava ostinatamente le punte delle loro scarpe che leggermente si toccavano che al momento sembravano molto più interessanti.

Doveva dirle qualcosa,doveva impedire tutto questo, fermarla,anche se dentro di se,desiderata non farlo. Ma non era giusto per lei, non era giusto baciarsi così,se realmente provavano qualcosa l'un l'altro,ma sopratutto come già detto non lo era per Marinette. La stessa Marinette che adesso si era seduta per terra,davanti a lui che d'istinto si era sporto verso di lei,pensando che le si fossero cedute le gambe per l'emozione o l'imbarazzo che ogni tanto sapeva accadesse,non più guardandola dall'altro in basso. Ma rispetto alle altre volte, le sembrava più rilassata di un comune cedimento...ma allora... Che cosa stava facendo..?

<< Marinette...? >> la chiamò piano,per far si che quella neo-discussione rimanesse tra di loro,sapendo che l'aveva sentita ,seppur gli schiamazzi tremendi e continui degli altri,non appena la senti quasi squittire mantenendo lo sguardo basso. E sebbene volesse porle un milione di domande, non poteva parlarle così,doveva..voleva guardarla negli occhi,non sopportava vederla così,come fosse una sottomessa. Quindi mosse la mano verso il suo viso, per poterglielo per lo meno alzare se non aveva intenzione di farlo << Marinette,se non vuoi non -? >>
 
Non ebbe l'occasione di alzarle il viso o di finire ciò che stava dicendo,che Marinette gli aveva preso la mano che stava avvicinando tra le proprie,alzando finalmente lo sguardo verso la mano di lui. Adrien rimase col fiato sospeso,non aspettandoselo,guardandola intensamente,come se nel farlo avrebbe compreso il motivo di tale gesto. Per lo meno adesso riusciva a guardarle il viso ma... ora che voleva fare..? E cos'era quello sguardo strano? Quei occhi languidi...che quasi risplendevano di luce propria per via dei riflessi,nascosti  un po' dalla frangia sfatta. Quelle guance rosse distinguibili dal colore del resto del viso tutto arrossato,forse per via del caldo che c'era in quel luogo...o per la situazione che stata affrontando. Quelle labbra che si stava mordendo da non si sa quante tempo sia per la tensione sia per le continue provocazioni di lui,rendendole più gonfie,più rosse,più irresistibili, dal cedere al desiderio di farsi baciare da lei. Non riusciva a distoglierle lo sguardo..era così..così...

Stava per dare voce al suo pensiero. Aveva aperto le labbra per pronunciare la parola che lo avrebbe senza ombra di dubbio identificare come Chat Noir. Stava per pronunciare quel '' Puuur-fetta'' che lo avrebbe messo in un mare di guai se qualcun'altro al di fuori di LadyBug l'avesse sentito. Stava per darsi la zappa nei piedi da solo, non pensando alle conseguenze. Ma poi finalmente lei si mosse in avanti lentamente, fermando ogni azione di dire e fare del biondo, chiudendo ,con il dispiacere del biondo, gli occhi e ....poggiando le sue labbra sul dorso della mano di lui. Annaspo,più sorpreso di prima,senza però muoversi,come se ne dovesse della sua incolumità mentale,mantenendo lo sguardo fisso su di lei...mentre allontanava leggermente quelle labbra che al solo sfiorargli la mano,aveva avvertito il come fossero più bollenti del fuoco. Ma era durato troppo poco il tempo del contatto per poterne accertare con sicurezza. 

E rimase fermo,anzi no,si sporse maggiormente in avanti col corpo,con gli occhi leggermente spalancati,anche dopo il vederla alzarsi stando sulle ginocchia,sempre per terra ovviamente ,e alzare di più lo sguardo,ma non abbastanza per vedere il viso di lui,e di come fosse arrossito.

Poi finalmente ripartì, sotto lo sguardo attento del biondo,chinandosi in avanti,richiudendo gli occhi e questa volta posare le labbra sul suo petto,precisamente sul pettorale,nella zona dove si trovava il cuore,che stava battendo così forte da far invidia agli spari dei cannoni dei vecchi vascelli da guerra francesi. Come prima sentì, per quel breve seppur bellissimo contatto, le labbra bollenti di lei poggiarsi e subito dopo togliersi,ma non sapeva più se ,a bollire erano le sue labbra, o il proprio corpo,che dopo essersi sentito in fiamme il viso,quel calore si stava estendendo fin tutto il suo corpo. Ma poco gli importava al momento. Aveva spento ormai da molti secondi,se non minuti, il cervello. Concentrandosi unicamente su di lei.
 
Trattenne un sussulto quando la sentì issarsi su,per avvicinarsi di più a lui,poggiando i gomiti sulle gambe del biondo. Normalmente ,avrebbe potuto far leggermente male quella pressione,ma tutto poteva provare in quel momento Adrien tranne che dolore. Sopratutto se era lei a provocarglielo. Marinette continuava a non alzare abbastanza lo sguardo per vederla in viso quasi facendolo a posta. Perché non lo guardava? Perché non voleva guardarlo negli occhi nel mentre gli faceva tutto questo? Era un tormento doloroso e incessante il non vederla dritta negli occhi. Che cosa aveva fatto di male per meritarsi una tortura del genere?!
 
Marinette ripartì per il terzo bacio,indirizzandolo questa volta verso la spalla ,divenuta dopo anni di allenamenti palestrata di lui,nello stesso modo dei precedenti,poggiando le mani leggermente tremanti sul petto di Adrien come per sorreggersi ancor di più per non gravargli addosso. Adrien questa volta chiuse gli occhi,per goder appieno quel contatto anche se sapeva sarebbe stato un tocco lieve e veloce. Di nuovo quelle labbra si poggiarono sulla sua pelle nuda, e anche se poteva sembrare un desiderio abbastanza ambiguo o perverso o qualsiasi altra cosa, per lui, e sperava anche per lei, non poteva che essere nient'altro che dolce.

Pensava,o per lo meno aveva già anticipato che sarebbe accaduto, che anche questa volta si sarebbe separata e sarebbe passata al prossimo posto per il quarto bacio,ma invece separò le labbra leggermente dal punto appena baciato...per poi...strusciarle su,verso il collo del biondo. E questo cos'era? E adesso come doveva reagire? Cosa doveva fare dopo questo? Ammattire? Andare in paradiso? Entrambi? Fatto sta che gli sfuggi un lieve sospiro,che cercò di trattenere il più che pote', al quale sperò che nessuno abbia sentito...se non lei. Perché anche se l'imbarazzo era a livelli magistrali,ed erano purtroppo in un luogo non appartato,con centinaia di occhi fissi su di loro,voleva che sapesse cosa stava causando al proprio corpo e anche al proprio cervello ridotto ormai in pappa,con solo quei sfioramenti tra labbra e pelle. Che lei lo avesse avvertito quel lieve sospiro di piacere non sapeva dirlo, non riusciva a vederle il viso,ma scommetteva che lo avesse fatto per via dell'attimo in cui il percorso delle labbra di lei si fosse fermato per poi ripartire.
 
Il percorso finì a metà dell'altezza del lungo e muscoloso collo,lasciando finalmente il quarto bacio,questa volta trattenendo di più la permanenza delle labbra pressate sullo strato di pelle circostante. Fu l' accensione dell'interruttore,oppure lo spegnimento,ma comunque in quel caso, dopo quel bacio appena dato,la pazienza e trattenersi dal toccarla fu pari a zero se non meno. Non potette più resistere,ne valeva per la sua incolumità,così le afferrò,con tutta la gentilezza e fermezza che aveva e che riusciva ad avere,le braccia della ragazza. E Marinette al sol tocco sobbalzò,forse non aspettandosi un azione del genere da lui al momento, e separò le labbra dal collo di Adrien.

<< Marinette..? >> sospirò di nuovo chiamandola, per attirare la sua attenzione, per farsi guardare, per vederla,per vedere la sua reale espressione,perché non gli bastava il sentirla trattenere quei piccoli sospiri che ogni tanto scappavano dalle sue labbra tra un bacio e l'altro per prendere aria,che magari sperava non sentisse o magari fosse troppo distratto per percepirli. Ma purtroppo nulla di lei gli sfuggiva,mai, e figuriamoci adesso. Quindi doveva vederla in faccia con i propri occhi per averne una ulteriore prova,che a godere,se così si poteva dire, di tutta quella situazione non fosse solo lui,ma anche lei. Ma solo per una questione di accertamenti. Ma anche per il solo poterla guardare dritto in faccia. Da quanto era che non si vedevano il viso a vicenda? Un ora? Minuti? Secondi? Fatto sta che per Adrien sembra fosse passata per lo meno un'intera giornata e non forse si e no qualche minuto dall'inizio dell'obbligo dettato da Rose.
 
Perse poi un battito del cuore quando la sentì salire da sopra il collo. Aprì gli occhi quasi all'istante,volendo vederla anche per quel poco che poteva, e lei l'attraversò di lato,fino al raggiungere la mandibola pronunciata,tenendo quei occhi chiusi,occhi che bramava più di ogni cosa rivedere ,impazzendo per quelle lunghe ciglia che le accarezzavano le gote rosse,sin dal bacio dato alla spalla,quasi invidiandole per avere un così stretto contatto con lei. Ora però sentiva quelle bollenti..meravigliose...gonfie...morbide ...di sicuro rosse...labbra..lasciargli un nuovo bacio dove era giunta. Il quinto bacio.

Come avrebbe voluto prenderla per il viso e farsi guardare da lei. Ma perchè allora non lo faceva? Che non volesse che quella meravigliosa e afrodisiaca tortura finisse prima del dovuto? A quanto pare si,di fatto non l'aveva fermata.

Marinette continuo a salire,mentre lui stava pian piano cadendo in uno stato di trans,nel sentire nuovamente quelle labbra trascinarsi fino alla propria tempia. Ma si risveglio subito dopo. Trattenne il respiro come in apnea quando avverti che il viso non era solamente sfiorato dalle sue labbra,ma anche dai lievi e piccoli polpastrelli delle punta delle dita di lei, che si posarono sulle sue guance. Erano cosi fresche che sentiva come se fossero delle gocce d'acqua fredda buttate contro un ferro rovente,mandandogli  cosi dei brividi. E le dita si erano spostate pian piano verso gli zigomi e poi sempre di più verso la nuca,cominciando poi a stendersi, infilandosi o nascondendosi tra le ciocche d'orate.

Adrien sospirò di nuovo..sospiro di nuovo il suo nome...e lo rifece subito dopo che finalmente la senti respirare dopo non sapeva quanti secondi,sentendo un leggero soffio fresco sulla propria tempia. Che finalmente anche lei si stesse lasciando andare a quella piacevole pazzia totalmente? Che anche lei non riuscisse più a trattenersi? Che anche in lei ,dentro di se, si stava pian piano ingigantendo il folle desiderio incontrollabile di toccarlo?  Chiuse gli occhi,durante il sesto bacio. Rafforzando la presa sulle sue braccia di conseguenza,forse per farle capire, se anche lei era nella sua stessa situazione,il come il suo trattenersi fosse ormai ai limiti.
 
Possibile che Adrien stesse andando quasi a fuoco dentro di se? Che non riuscisse più a capire nulla? Che fosse normale che i sensi del biondo nella loro quasi inattività, riuscissero ad avvertire solo e soltanto Marinette?  Poteva dare la colpa all'alcol bevuto nella serata...ma ovviamente più ci pensava più sembrava una stupida scusa a cui affibbiare la colpa delle proprie azioni. Sopratutto se sapeva che la causa di tutto era soltanto la vicinanza di Marinette. Una vicinanza mai ottenuta negli anni che si conoscevano se no per sbaglio,o quando lui era nei panni di Chat Noir mentre flirtava con Marinette o LadyBug. Che fine avevano fatto tutti poi? Non li sentiva,o forse non voleva sentirli. E poi gli importava davvero di loro? Ovvio che no,che domande,gli importava solo di Marinette. Per essere realistici,al momento gli importava delle labbra di Marinette, semmai. Le stesse labbra che lo stavamo facendo pian piano ammattire. Ed era in pace e appagato con tutti i sensi ma allo stesso tempo non lo era. Era egoistico forse pensarlo,ma voleva di più,voleva di più di tutto. Voleva più di tutto quello che stava accadendo adesso. 

Rieccola spostarsi di nuovo nello stesso modo di prima,verso la fronte coperta dei ciuffi biondi sfuggiti dalla solita pettinatura. Pian piano che tutto questo andava avanti,più lei si spostava sempre più su e lui leggermente in giù. E poco gli importava al momento della visuale che aveva Adrien davanti gli occhi,ovvero la vista del petto di Marinette da sotto la maglietta. Non gli interessava al momento. Non voleva vedere quello al momento. Quindi aveva portato le iridi puntate in alto,verso il collo niveo di lei, ,pur di non guardarla senza il suo permesso e per rispetto. Ma anche se l'avesse fatto,al momento non gli importava un fico secco di quel libero accesso,se si poteva definirlo così,di sotto la maglietta di Marinette,visto che la cosa che realmente voleva vedere erano i suoi occhi che dannatamente ostinavano a rimanere chiusi.
 
"Perché tieni gli occhi chiusi Marinette?!Perché non mi guardi? Perché non guardi cosa mi stai facendo solo con dei baci che ti hanno imposto di darmi,anche se di costrizione non sembra per niente?! Non immagini come potrei reagire se fossimo da soli? Il come farei prendere il sopravvento del mio lato da sempre nascosto, senza che io prima chiesa a Plagg di trasformarmi?!" E questo era soltanto la minima parte del discorso che stava occupando l'ultimo briciolo di lucidità ,se possiamo chiamarla così, all'interno della testa bionda. Il tutto durante il settimo bacio.

Quando la pressione diminuì,sebbene la sua principessa fosse leggera come una piuma, tenendola ancora saldamente per le braccia con le mani,sfiorando le gambe con quelle di lei,le avvertiva tremare. Forse stava cedendo ,non riuscendo più a reggersi ,dovuta alla posizione decisamente scomoda. Era stato istinto,come molte volte agiva quando era un eroe. Non voleva che soffrisse. Semmai che godesse tutto quel momento come lui e insieme a lui. Aveva lasciato la presa sulle sue braccia che subito scattarono verso i suoi fianchi. E nel sentirsi non più sorretta da lui , a Marinette era scappato un sussulto e stava leggermente cadendo verso il basso non riuscendosi più a sorreggere , con le gambe che sentiva ormai di gomma. Ma lui la riprese all'istante, afferrandola per la vita. La tirò su,appurando ancora una volta il come Marinette fosse leggera. Una volta che la vide aprire le gambe,forse intuendo le sue intenzioni,la adagiò tra le proprie. Adesso era finalmente più comoda rispetto a prima,e lo capì maggiormente quando la sentì rilassare le gambe e le spalle,non più in tensione per la strana e assurda posizione assunta fin'ora.
 
<< Grazie..Adrien... >> gli sentì dire sussurrando lievemente, come se le mancasse il fiato,Marinette.
 
E Adrien perse un battito.










Angolo Autrice:
emh....Salver! Cioè volevo dire, SALVE! E' passato un po di tempo dall'ultimo aggiornamento...molto di più rispetto al tempo messo per gli altri...e chiedo venia^^' ma in questo periodo tra mare, caldo asfissiante e controlli per le analisi,la volontà del scrivere si è fatta meno! In più,mentre stavo scrivendo questo capitolo che tutt'ora è ancora in corso,mi è stato fatto notare che sia..beh molto lungo! Sia per le lunghe descrizioni dei baci e delle sensazioni di Adrien! E anzi pensando che devo ancora finirlo,chissà quanto lungo sarebbe se tutto completo! Si avrei potuto tipo, accorciare o addirittura eliminare alcune parti però...come dire...non mi avrebbe reso soddisfatta possiamo dire...quindi..perché non dividerlo? Così intanto faccio notare che sono ancora viva , non dovrò modificare nulla e continuare ciò che resta senza rischiare di fare un capitolo dove ci vuole più di una vita per finire di leggere! Quindi così spero saremo felici tutti con questa decisione,presa al momento!

Andando avanti,ricompaio,e quando ci sono rimasti pochi posti in cui dare dei baci, e fermo tutto? Si,molto probabilmente , se voi sapesse dove io vivo,vi troverei sotto casa con torce e folconi!

Passiamo ai ringraziamenti!Questa volta a :
Giada Love Shadamy  ((La quale è stata lei a buttarmi dentro il fandom,quindi è colpa sua se assistete tutti ai miei orrori grammaticali e verbali e dovete sopportarmi con questa mia storia. (ti voglio bene) ))
tempestabig
fairytales lover
Itacina
Crisan
Stella cometa 94 
ed infine chanmin!
E davvero,vi ringrazio tantissimo! Perché anche se siamo solo al quinto capitolo,so che in questo sito e in questo fandom,ci sono persone davvero bravissime,che hanno un loro stile nello scrivere e nel incitare i lettore a seguirli, e rispetto a loro questa storia forse non può nemmeno comparire nella classifica TOP 50! Quindi ritrovarmi anche solo 2 recensioni a capitolo diciamo che sono felicissima! Perché vuol dire che alla fine,nella sua non correttezza,piace! Pur per il fatto di chi commenta ogni capitolo e chi continua a seguirla! Spronano a chi come me,ha poca autostima e sicurezza, di continuare a scrivere e pubblicare nuovi capitoli! Perché si,si potrebbe anche solo scrivere per una soddisfazione personale,ma se poi si pubblica una storia,è pure per cercare un approvazione esterna, e vedere se,per davvero, al di fuori di se stessi e amici, è davvero una buona storia o no. Quindi,ancora 235464 volte, grazie. E come ho detto le altre volte, spero continuerete a leggere ed a visualizzare questa storia anche senza per forza recensire.

Ah,e per chiarire la cosa,siccome molti mi hanno chiesto spiegazioni,si,questa stessa storia è pubblicata anche su WattPad.

Cooooooooooooooooon questo,dopo aver messo questo angolo,il quale è kilometrico e facendolo cosi lungo non ho risolto nulla dal salvare il capitolo per via che sarebbe stato eterno quasi,vi saluto! E  al prossimo aggiornamento!

A presto,
Elesti
   
 
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