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Autore: sole51    14/06/2009    1 recensioni
Il vialetto d’accesso era completamente intasato. Calcinacci ovunque. Stavolta quell’idiota mi avrebbe sentita, Oh sì!! Parcheggiai in doppia fila, dietro il furgone degli operai e mi diressi a passo di carica dentro la casa. “La mia casa” mi corressi automaticamente e quel pensiero mi bastò per darmi una calmata ..salvo poi inciampare in una cassetta degli attrezzi e quasi schiantarmi a terra.
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Maria De Luca, Michael Guerin
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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Altro piccolo regalo che arriva fresco fresco dal Circeo

Altro piccolo regalo che arriva fresco fresco dal Circeo.

Che bello è di nuovo estateeeeeeeeee!!!!!!!!

Buona lettura e per le fortunate buon mare.

Baci Sole.

Man mano che passavano i minuti l’ansia invece di diminuire saliva..esponenzialmente.

Ancora cinque minuti così e un bell’infarto non me lo toglieva nessuno..altro che matrimonio!!!Brooke si sarebbe ritrovata ad organizzarmi un bel funerale..MALEDETTO PACEY!!

E Kyle..e Jack..e tutto il mondo.

Presa dalla lista delle persone da maledire mi accorsi dell’arrivo di Michael solo quando mi si inginocchiò davanti.

Se io ero in crisi, non credo ci fosse modo di descrivere come stava lui.

Continuava a guardarsi intorno circospetto e bisbigliava.

Nemmeno quando ci nascondevamo dall’FBI era così nervoso.

-Michael..

-Shhh!!!!!-mi mise una mano sulla bocca. –Sono qui in giro..forse mi stanno già cercando..

Ecco, grazie tante Pacey!! Adesso avevo anche un fidanzato fuori di testa..più del solito!!

-Amore non c’è nessuno..-gli accarezzai piano una guancia.

Lui mi bloccò la mano e si avvicinò ancora un po’ per evitare che qualcuno sentisse. –Sono scappato.

-Come?

-Stavano provandosi i vestiti..io ho finto di entrare nel camerino e poi ho tagliato la corda..meno male che ti ho trovata subito..abbiamo poco vantaggio..

Vantaggio?-Che vuoi dire?

-Per scappare no?

-Scappare?-avevo iniziato a sussurrare anche io. –Per andare dove?

-A casa..al sicuro. –disse serio.

-Michael siamo a Las Vegas..casa non è proprio dietro l’angolo sai?

Mi tirò per il braccio e fece alzare in piedi. –Intanto andiamo via.

Sempre come se si trovasse nel mezzo del territorio nemico cominciò a dirigersi verso l’uscita.

-Ma come? Siamo a piedi..e i nostri documenti..-mi zittì di nuovo.

Proprio davanti a noi c’era Peyton. Parlava al telefono. Di fiori.

Deglutimmo entrambi. –E ora? –dissi più piano che potevo.

Abilmente mi guidò dietro uno di quei carrelli per portare le valige.

Era carico, così fu semplice uscire senza farci vedere.

Wow.- Come ai vecchi tempi.-dissi non riuscendo a trattenere un sorriso.

-Solo che stavolta il nemico è più pericoloso.

Mmm. Forse avrei dovuto cominciare a sentirmi un po’ offesa. –Che vuoi dire?

Neanche a dirlo non mi stava minimamente ascoltando. –Michael?

Niente. –Michael ..che vuoi dire con “più pericoloso”?

-Non adesso. –Eh no!! Zittita tre volte in meno di dieci minuti era troppo.

Mi piantai a terra come un mulo rifiutandomi di fare anche solo un altro passo. –Invece proprio adesso.

-Huh! –GRRRRRRRR.

-Huh???? HUH???????

Finalmente si voltò a guardarmi. –Maria..

Gli piantai un dito in pieno viso. –Vuoi forse dire che essere seguiti..-abbassai la voce guardandomi intorno - ..dall’ F..da chi sai tu..

-Maria non qui..

-Invece proprio qui..proprio adesso..

-Ci stanno guardando tutti..-incurante delle mie proteste mi spinse di lato, lontano dall’ingresso. –Ci troveranno.

-E con questo? Stanno organizzando un matrimonio mica

un’impiccagione!!!-cavolo forse mi era uscita un tantino a voce alta .

Smise di guardarsi intorno e prese a fissare me..come se all’improvviso mi stessero per spuntare delle antenne.

E dire che l’alieno era lui!!!

-Non guardarmi così .-dissi irrigidendomi.

-Parli di questo matrimonio come di una catastrofe.

-Aspetta un attimo..sbaglio o prima stavi per uccidere Pacey..sbaglio?

Pestai i piedi innervosita.-Non c’entra questo!!-possibile che fosse tanto zuccone?

-Certo che sì..mi sembra che non fossi molto contenta  di quello che stavano organizzando quanto me..

-Certo!!..perchè..insomma..non era questo..cioè ..non era in programma..ma..-mi bloccai e iniziai a fissarmi la punta dei piedi.

-Ma?

Smisi di fissarmi le scarpe e rialzai la testa fino a incontrare il suo sguardo.

-Ma non credo che sarebbe tanto male farlo..-impallidì di botto. -..non adesso..però..voglio dire..più in là..-indietreggiò di un paio di passi.

-Tra qualche..ma allora avevo ragione io..TU VUOI SPOSARTI!!!-accidenti sembrava un’accusa più che una semplice constatazione.

-Beh..immagino di sì..

-Immagini? IMMAGINI?

Incrociai le braccia sul petto. –Forse no dopotutto.-adesso sì che ero offesa.

Dato che non diceva niente mi voltai e feci per rientrare.-Ecco appunto. Fai finta che non abbia detto niente, ok?

Mi bloccò e mi riportò indietro. –Che vuoi ancora?

-Avevi detto che non era importante..-mi disse sempre tenendomi per un braccio.-..o vuoi dire che me lo sono immaginato?

Mi scrollai di dosso la sua mano. –AHI.

-Maria..-lo ignorai di proposito fingendo di massaggiarmi il braccio.

-Maria..-mi sollevò il viso con due dita.

-Sì, va meglio così? L’ho detto. Ecco ora puoi essere felice. Avevi ragione.-tolsi le sue dita da sotto il mio mento piuttosto bruscamente.

-Non volevo avere ragione. –questa sì che era una novità!!!

-E allora cosa vuoi?

-Capire.

Alzai le mani al cielo esasperata. –Ma che c’è da capire!! –inizia a camminare avanti e indietro. –Sono una donna giusto? Beh alle donne..a TUTTE le donne piace l’idea di sposarsi. Cavolo, la prima volta che ho pensato al matrimonio è stato quando è arrivato Ken!!

-E chi è adesso questo Ken!! –lo guardai a bocca aperta. –Mi prendi in giro vero?Vuoi farmi una scenata mentre IO ne faccio già una a TE?

-Certo che sì!! Allora chi diavolo è questo Ken?

-Non ci posso credere..-dissi più che altro a me stessa.

-Quindi c’è stato qualcuno oltre quello strimpellatore..MI HAI MENTITO!!

Mi misi le mani nei capelli mentre quasi urlavo per l’esasperazione. –Michael, Ken è un bambolotto. Mai sentito parlare di Barbie e Ken?

Mi fissava scettico. –Dio..va bene venire dallo spazio..ma sei qui già da un po’ no? –chiaramente ancora non si fidava. –E va bene, allora pensa quello che v..-mi afferrò e mi baciò.

Ma non era un vero bacio. Il bastardo voleva accertarsi che dicessi la verità e quale metodo era più efficace del sondare la mia mente?

Lo spinsi via. –Michael!!! –adesso ero davvero furiosa.

-Ok..scusa.-disse grattandosi il sopracciglio.

-Huh!

-Ehi mi copi le battute!! –si meritò un pugno nello stomaco.

-AHI Maria!!! –disse piegandosi.

-Così impari..

-Ti ho chiesto scusa!!

-E per cosa? Per aver dubitato di me? O per aver frugato a tradimento nei miei pensieri?..o per non volermi sposare?

-Ok. Direi che è davvero il caso di parlare di questa cosa.

Alzai di nuovo platealmente le braccia al cielo. –Alleluja!!! Il miracolo è avvenuto!! Dopo solo otto anni vuoi parlare !!!!

Liquidandomi con un’occhiataccia riprese a guardarsi intorno, poi lesto come il baleno mi si caricò in braccio e tornò verso l’albergo.

-EHI!!!!-inutilmente come al solito protestai.

Pensavo volesse portarmi in camera, invece lui puntò dritto verso il parcheggiatore e non appena lui uscì da un’auto mi infilò sul sedile del passeggero e poi si mise alla guida.

Diede persino la mancia. –Ma che fai?-sussurrai basita.

-Oh grazie e auguri signore e signora Price!!-disse lui, evidentemente era rimasto soddisfatto dalla mancia.

-Michael stai rubando questa macchina?

Invece di rispondermi partì.-MICHAEL!!

-Che c’è?

-CHE C’E’?

-Consideralo un anticipo di anniversario.

Coosa? Ma dimmi tu!!! Proprio quando una aveva deciso di strozzarlo lui faceva riferimento al nostro primo incontro..scontro.

Si voltò a guardarmi e mi fece uno di quei suoi sorrisi malandrini..uno di quelli che già mi avevano fregato più di una volta.

-Come la prima volta ti ricordi? Quando ti ho rubato la macchina..

-..e mi hai rapito. –finii per lui. –Me lo ricordo.

-Sorridi, stavolta la macchina non è nemmeno tua!

Incredibile!!!-E questo dovrebbe tranquillizzarmi? Abbiamo rubato la macchina a una coppia di sposini..e probabilmente adesso DAVVERO qualcuno ci sta seguendo.

Senza parlare mise una mano fuori dal finestrino fino a toccare la carrozzeria e ne cambiò il colore.

-Contenta? Così abbiamo un bel vantaggio sui nostri inseguitori.

Ripeto:incredibile!!!!

-Comunque..dove stiamo andando? –ci stavamo lasciando la città e le sue luci alle spalle.

-A parlare.

-E non era più semplice andare a farlo in camera?

Scosse la testa.-Dobbiamo parlare in pace..senza interruzioni.

Fu il mio turno di scuotere la testa. –Che c’è?

-Viviamo insieme e tu devi aspettare di venire a Las Vegas..in mezzo al deserto per parlare in pace?

-Non avevamo mai avuto bisogno di farlo prima di adesso. –ma che faccia tosta!!!

-Oh no caro mio!! Il motivo per cui non abbiamo mai parlato e tu grugnisci e chiudi il discorso!!

-Questo era un tempo..ora sono cambiato..

-Ok, mi arrendo!! –era inutile discutere con lui quando faceva così. Avrei ricavato di più parlando con il muro.

Rimasi in un ostinato silenzio finchè lui non fermò la macchina..praticamente nel nulla. –Qui?

-Qui è perfetto.

-Beh di certo non rischiamo di essere interrotti.

DRIIIIIIINNNNNN

-Come si dice? Le ultime parole famose? –lo presi in  giro.

Prese il cellulare dalla tasca. –E’ Pacey.

-Strano. –mi guardò male prima di rispondere.

-Pronto? –mi offrì la telefonata più breve della storia –Abbiamo da fare, non ci aspettate.- e mise giù.

-Complimenti per la sintesi.

Si voltò verso di me. –Adesso parliamo.

-Sembra una minaccia.

-Non era questo che volevi? .adesso gli avrei fatto cambiare io tono.

-Quello era prima..adesso voglio altro.-colpito in pieno. Di nuovo il colore aveva lasciato la sua faccia.

-E dai, scherzavo.-se voleva davvero parlare forse era il caso di farlo per bene.

Non è che lo Spaceboy facesse di queste offerte così spesso da poterle sprecare.

-Ok, parliamone. –mi disse lui probabilmente dopo aver fatto la mia stessa riflessione. –Ma prima..

-Non ci posso credere!! Lo sapevo che non poteva essere vero..io lo sapevo..io..

Mi tappò la bocca..però stavolta lo fece con la sua..meglio.

-TU, dovresti lasciarmi finire di parlare.-gli feci cenno di continuare.

-Volevo dire-e si girò per indicare fuori dal finestrino –che prima vorrei vedere questo spettacolare tramonto nel deserto con te.

Mi voltai a guardare dove stava indicando.

-Wow..oh.

-Già.

Che dire? Questi spaceboy sanno come farti restare senza parole.

-Sembra un secolo dall’ultimo che abbiamo visto. –non c’è niente come un tramonto nel deserto. –Non è bello?

-Non ricordavo più che colori aveva. –dissi in estasi.

-Ben tornata a casa. –mi disse prendendomi la mano.

Sentii le prime lacrime pizzicarmi gli occhi. –Sei sleale..come posso arrabbiarmi e litigare con te se mi dici certe cose?

Alzò di nuovo il sopracciglio e poi mi sorrise.

-Fascino alieno piccola. –sorrisi e gli accarezzai la guancia.

Ecco il mio Michael. Pensavi che finalmente avesse capito cosa voleva una ragazza..e poi tornava ad essere se stesso.

-Il mio Spaceboy.-sospirai mentre mi avvicinavo per baciarlo.

Non credo avesse capito il perché di quel bacio, ma non importava.

Importava che sapessi io il motivo.-Ti amo Spaceboy.

-Anch’io ti amo piccola.

Poggiai la testa sulla sua spalla e poi restammo a guardare in silenzio quel tramonto così familiare. Così carico di ricordi.

Per tutto il resto c’era tempo.

Non avevo forse aspettato otto anni?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

  
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