Altro piccolo
regalo che arriva fresco fresco dal Circeo.
Che bello è di
nuovo estateeeeeeeeee!!!!!!!!
Buona lettura e
per le fortunate buon mare.
Baci Sole.
Man mano che passavano i
minuti l’ansia invece di diminuire saliva..esponenzialmente.
Ancora cinque minuti così e
un bell’infarto non me lo toglieva nessuno..altro che matrimonio!!!Brooke si
sarebbe ritrovata ad organizzarmi un bel funerale..MALEDETTO PACEY!!
E Kyle..e Jack..e tutto il
mondo.
Presa dalla lista delle
persone da maledire mi accorsi dell’arrivo di Michael solo quando mi si
inginocchiò davanti.
Se io ero in crisi, non credo
ci fosse modo di descrivere come stava lui.
Continuava a guardarsi
intorno circospetto e bisbigliava.
Nemmeno quando ci
nascondevamo dall’FBI era così nervoso.
-Michael..
-Shhh!!!!!-mi mise una mano
sulla bocca. –Sono qui in giro..forse mi stanno già cercando..
Ecco, grazie tante Pacey!!
Adesso avevo anche un fidanzato fuori di testa..più del solito!!
-Amore non c’è nessuno..-gli
accarezzai piano una guancia.
Lui mi bloccò la mano e si
avvicinò ancora un po’ per evitare che qualcuno sentisse. –Sono scappato.
-Come?
-Stavano provandosi i
vestiti..io ho finto di entrare nel camerino e poi ho tagliato la corda..meno
male che ti ho trovata subito..abbiamo poco vantaggio..
Vantaggio?-Che vuoi dire?
-Per scappare no?
-Scappare?-avevo iniziato a
sussurrare anche io. –Per andare dove?
-A casa..al sicuro. –disse
serio.
-Michael siamo a Las
Vegas..casa non è proprio dietro l’angolo sai?
Mi tirò per il braccio e fece
alzare in piedi. –Intanto andiamo via.
Sempre come se si trovasse
nel mezzo del territorio nemico cominciò a dirigersi verso l’uscita.
-Ma come? Siamo a piedi..e i
nostri documenti..-mi zittì di nuovo.
Proprio davanti a noi c’era
Peyton. Parlava al telefono. Di fiori.
Deglutimmo entrambi. –E ora?
–dissi più piano che potevo.
Abilmente mi guidò dietro uno
di quei carrelli per portare le valige.
Era carico, così fu semplice
uscire senza farci vedere.
Wow.- Come ai vecchi
tempi.-dissi non riuscendo a trattenere un sorriso.
-Solo che stavolta il nemico
è più pericoloso.
Mmm. Forse avrei dovuto
cominciare a sentirmi un po’ offesa. –Che vuoi dire?
Neanche a dirlo non mi stava
minimamente ascoltando. –Michael?
Niente. –Michael ..che vuoi
dire con “più pericoloso”?
-Non adesso. –Eh no!! Zittita
tre volte in meno di dieci minuti era troppo.
Mi piantai a terra come un
mulo rifiutandomi di fare anche solo un altro passo. –Invece proprio adesso.
-Huh! –GRRRRRRRR.
-Huh???? HUH???????
Finalmente si voltò a
guardarmi. –Maria..
Gli piantai un dito in pieno
viso. –Vuoi forse dire che essere seguiti..-abbassai la voce guardandomi
intorno - ..dall’ F..da chi sai tu..
-Maria non qui..
-Invece proprio qui..proprio
adesso..
-Ci stanno guardando
tutti..-incurante delle mie proteste mi spinse di lato, lontano dall’ingresso.
–Ci troveranno.
-E con questo? Stanno
organizzando un matrimonio mica
un’impiccagione!!!-cavolo
forse mi era uscita un tantino a voce alta .
Smise di guardarsi intorno e
prese a fissare me..come se all’improvviso mi stessero per spuntare delle
antenne.
E dire che l’alieno era
lui!!!
-Non guardarmi così .-dissi
irrigidendomi.
-Parli di questo matrimonio
come di una catastrofe.
-Aspetta un attimo..sbaglio o
prima stavi per uccidere Pacey..sbaglio?
Pestai i piedi
innervosita.-Non c’entra questo!!-possibile che fosse tanto zuccone?
-Certo che sì..mi sembra che
non fossi molto contenta di quello che
stavano organizzando quanto me..
-Certo!!..perchè..insomma..non
era questo..cioè ..non era in programma..ma..-mi bloccai e iniziai a fissarmi
la punta dei piedi.
-Ma?
Smisi di fissarmi le scarpe e
rialzai la testa fino a incontrare il suo sguardo.
-Ma non credo che sarebbe
tanto male farlo..-impallidì di botto. -..non adesso..però..voglio dire..più in
là..-indietreggiò di un paio di passi.
-Tra qualche..ma allora avevo
ragione io..TU VUOI SPOSARTI!!!-accidenti sembrava un’accusa più che una
semplice constatazione.
-Beh..immagino di sì..
-Immagini? IMMAGINI?
Incrociai le braccia sul
petto. –Forse no dopotutto.-adesso sì che ero offesa.
Dato che non diceva niente mi
voltai e feci per rientrare.-Ecco appunto. Fai finta che non abbia detto
niente, ok?
Mi bloccò e mi riportò
indietro. –Che vuoi ancora?
-Avevi detto che non era
importante..-mi disse sempre tenendomi per un braccio.-..o vuoi dire che me lo
sono immaginato?
Mi scrollai di dosso la sua
mano. –AHI.
-Maria..-lo ignorai di
proposito fingendo di massaggiarmi il braccio.
-Maria..-mi sollevò il viso
con due dita.
-Sì, va meglio così? L’ho
detto. Ecco ora puoi essere felice. Avevi ragione.-tolsi le sue dita da sotto
il mio mento piuttosto bruscamente.
-Non volevo avere ragione.
–questa sì che era una novità!!!
-E allora cosa vuoi?
-Capire.
Alzai le mani al cielo
esasperata. –Ma che c’è da capire!! –inizia a camminare avanti e indietro. –Sono
una donna giusto? Beh alle donne..a TUTTE le donne piace l’idea di sposarsi.
Cavolo, la prima volta che ho pensato al matrimonio è stato quando è arrivato
Ken!!
-E chi è adesso questo Ken!!
–lo guardai a bocca aperta. –Mi prendi in giro vero?Vuoi farmi una scenata
mentre IO ne faccio già una a TE?
-Certo che sì!! Allora chi
diavolo è questo Ken?
-Non ci posso credere..-dissi
più che altro a me stessa.
-Quindi c’è stato qualcuno
oltre quello strimpellatore..MI HAI MENTITO!!
Mi misi le mani nei capelli
mentre quasi urlavo per l’esasperazione. –Michael, Ken è un bambolotto. Mai
sentito parlare di Barbie e Ken?
Mi fissava scettico. –Dio..va
bene venire dallo spazio..ma sei qui già da un po’ no? –chiaramente ancora non
si fidava. –E va bene, allora pensa quello che v..-mi afferrò e mi baciò.
Ma non era un vero bacio. Il
bastardo voleva accertarsi che dicessi la verità e quale metodo era più
efficace del sondare la mia mente?
Lo spinsi via. –Michael!!!
–adesso ero davvero furiosa.
-Ok..scusa.-disse grattandosi
il sopracciglio.
-Huh!
-Ehi mi copi le battute!! –si
meritò un pugno nello stomaco.
-AHI Maria!!! –disse
piegandosi.
-Così impari..
-Ti ho chiesto scusa!!
-E per cosa? Per aver
dubitato di me? O per aver frugato a tradimento nei miei pensieri?..o per non
volermi sposare?
-Ok. Direi che è davvero il
caso di parlare di questa cosa.
Alzai di nuovo platealmente
le braccia al cielo. –Alleluja!!! Il miracolo è avvenuto!! Dopo solo otto anni
vuoi parlare !!!!
Liquidandomi con
un’occhiataccia riprese a guardarsi intorno, poi lesto come il baleno mi si
caricò in braccio e tornò verso l’albergo.
-EHI!!!!-inutilmente come al
solito protestai.
Pensavo volesse portarmi in
camera, invece lui puntò dritto verso il parcheggiatore e non appena lui uscì
da un’auto mi infilò sul sedile del passeggero e poi si mise alla guida.
Diede persino la mancia. –Ma
che fai?-sussurrai basita.
-Oh grazie e auguri signore e
signora Price!!-disse lui, evidentemente era rimasto soddisfatto dalla mancia.
-Michael stai rubando questa
macchina?
Invece di rispondermi
partì.-MICHAEL!!
-Che c’è?
-CHE C’E’?
-Consideralo un anticipo di
anniversario.
Coosa? Ma dimmi tu!!! Proprio
quando una aveva deciso di strozzarlo lui faceva riferimento al nostro primo
incontro..scontro.
Si voltò a guardarmi e mi fece
uno di quei suoi sorrisi malandrini..uno di quelli che già mi avevano fregato
più di una volta.
-Come la prima volta ti
ricordi? Quando ti ho rubato la macchina..
-..e mi hai rapito. –finii
per lui. –Me lo ricordo.
-Sorridi, stavolta la
macchina non è nemmeno tua!
Incredibile!!!-E questo
dovrebbe tranquillizzarmi? Abbiamo rubato la macchina a una coppia di
sposini..e probabilmente adesso DAVVERO qualcuno ci sta seguendo.
Senza parlare mise una mano
fuori dal finestrino fino a toccare la carrozzeria e ne cambiò il colore.
-Contenta? Così abbiamo un
bel vantaggio sui nostri inseguitori.
Ripeto:incredibile!!!!
-Comunque..dove stiamo
andando? –ci stavamo lasciando la città e le sue luci alle spalle.
-A parlare.
-E non era più semplice
andare a farlo in camera?
Scosse la testa.-Dobbiamo
parlare in pace..senza interruzioni.
Fu il mio turno di scuotere
la testa. –Che c’è?
-Viviamo insieme e tu devi
aspettare di venire a Las Vegas..in mezzo al deserto per parlare in pace?
-Non avevamo mai avuto
bisogno di farlo prima di adesso. –ma che faccia tosta!!!
-Oh no caro mio!! Il motivo
per cui non abbiamo mai parlato e tu grugnisci e chiudi il discorso!!
-Questo era un tempo..ora
sono cambiato..
-Ok, mi arrendo!! –era
inutile discutere con lui quando faceva così. Avrei ricavato di più parlando
con il muro.
Rimasi in un ostinato
silenzio finchè lui non fermò la macchina..praticamente nel nulla. –Qui?
-Qui è perfetto.
-Beh di certo non rischiamo
di essere interrotti.
DRIIIIIIINNNNNN
-Come si dice? Le ultime
parole famose? –lo presi in giro.
Prese il cellulare dalla
tasca. –E’ Pacey.
-Strano. –mi guardò male
prima di rispondere.
-Pronto? –mi offrì la
telefonata più breve della storia –Abbiamo da fare, non ci aspettate.- e mise
giù.
-Complimenti per la sintesi.
Si voltò verso di me. –Adesso
parliamo.
-Sembra una minaccia.
-Non era questo che volevi?
.adesso gli avrei fatto cambiare io tono.
-Quello era prima..adesso
voglio altro.-colpito in pieno. Di nuovo il colore aveva lasciato la sua
faccia.
-E dai, scherzavo.-se voleva
davvero parlare forse era il caso di farlo per bene.
Non è che lo Spaceboy facesse
di queste offerte così spesso da poterle sprecare.
-Ok, parliamone. –mi disse
lui probabilmente dopo aver fatto la mia stessa riflessione. –Ma prima..
-Non ci posso credere!! Lo
sapevo che non poteva essere vero..io lo sapevo..io..
Mi tappò la bocca..però
stavolta lo fece con la sua..meglio.
-TU, dovresti lasciarmi
finire di parlare.-gli feci cenno di continuare.
-Volevo dire-e si girò per
indicare fuori dal finestrino –che prima vorrei vedere questo spettacolare
tramonto nel deserto con te.
Mi voltai a guardare dove
stava indicando.
-Wow..oh.
-Già.
Che dire? Questi spaceboy
sanno come farti restare senza parole.
-Sembra un secolo dall’ultimo
che abbiamo visto. –non c’è niente come un tramonto nel deserto. –Non è bello?
-Non ricordavo più che colori
aveva. –dissi in estasi.
-Ben tornata a casa. –mi
disse prendendomi la mano.
Sentii le prime lacrime
pizzicarmi gli occhi. –Sei sleale..come posso arrabbiarmi e litigare con te se
mi dici certe cose?
Alzò di nuovo il sopracciglio
e poi mi sorrise.
-Fascino alieno piccola.
–sorrisi e gli accarezzai la guancia.
Ecco il mio Michael. Pensavi
che finalmente avesse capito cosa voleva una ragazza..e poi tornava ad essere
se stesso.
-Il mio Spaceboy.-sospirai
mentre mi avvicinavo per baciarlo.
Non credo avesse capito il
perché di quel bacio, ma non importava.
Importava che sapessi io il
motivo.-Ti amo Spaceboy.
-Anch’io ti amo piccola.
Poggiai la testa sulla sua
spalla e poi restammo a guardare in silenzio quel tramonto così familiare. Così
carico di ricordi.
Per tutto il resto c’era
tempo.
Non avevo forse aspettato
otto anni?