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Autore: SwanShine    30/07/2017    1 recensioni
Once Upon a True Love era nata come una piccola fanfiction/passatempo qualche anno fa, ma col tempo ha preso forma e l'ho curata nel migliore dei modi. È quasi completa, mancano gli ultimi capitoli da finire, per cui ho deciso di pubblicarla qui (di nuovo) fino all'ultimo capitolo. Spero che vi piaccia, ci tengo molto~ (I capitoli verranno pubblicati una volta al giorno)
La fanfiction è incentrata sulle SwanQueen, che nel corso della loro storia troveranno più ostacoli che dovranno superare per riuscire a stare insieme, loro ed Henry, proprio come una vera famiglia e trovare così il lieto fine.
Genere: Angst, Avventura, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Emma Swan, Henry Mills, Regina Mills, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Una cerchia di persone dall'aspetto bizzarro si era riunita nella grande grotta dove Malefica era tornata in vita. 

Vi erano tutti i cattivi delle favole, perfino quelli che ormai erano morti, Ade li aveva riportati lì.

Emma era vicino al Dio dei morti e teneva le braccia conserte, osservando tutte quelle persone dall'animo oscuro, si chiedeva cosa dovessero fare ora. 

Perché tutti i cattivi delle fiabe sono qui? Anzi, quasi tutti.chiese riferendosi alla mancanza della Regina cattiva.

Vedrai.si limitò a dire Ade Tu intanto... perché non vai dalla tua amica? La Regina Cattiva?

Emma assottigliò lo sguardo e si allontanò dall'uomo nervosa. 

 

Pochi passi e si accorse di una persona, che si era girata e aveva sorriso in modo... perfido. 

Zelena. 

Oh, eccola qua la nuova signora Oscura!esordì spalancando le braccia. 

L'Oscura si avvicinò fulmineamente Tu...

Zelena inclinò il capo di lato mantenendo quel suo odioso sorrisetto Come si ci sente, mh? Con tutta quell'oscurità in corpo dev'essere una vera goduria...

Ti sbagli.disse Emma fra i denti, facendo scattare la mano dentro al petto della strega che spalancò gli occhi. 

Ade comparì fra loro e le separò. 

Oscura, la Perfida Strega dell'Ovest ci serve. E poi, non ne vale la pena di consumare così la magia, non trovi?

Emma lo guardò in cagnesco stringendo i pugni, mentre Zelena ritornava con il suo sorrisetto. 

Ora va.

E la Signora Oscura scomparì in una nuvola di fumo nero. 

Scontrosa la tua nuova amica...mormorò Zelena

Taci.fece Ade piuttosto dopo va dalla tua sorellina, appena ritorna Emma, e dille... 

 

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Delle torce si accesero nella piccola grotta dove vi era stata confinata Regina. 

Emma avanzò verso la figura inginocchiata a terra con il capo chino. 

Chi sei?mormorò la bruna

Lo sai.

Regina alzò la testa di scatto e il suo viso parve illuminarsi per un attimo alla vista della bionda, ma poi si ricompose e fece scomparire quell'ombra di sorriso dalle sue labbra. 

...che vuoi?

Nulla. Assolutamente nulla.disse piano Emma, avvicinandosi lentamente ed abbassandosi alla sua altezza. 

Regina alzò il viso abbastanza per incontrare lo sguardo della bionda, che le parve diverso dal solito. 

Regina...mormorò facendo per poggiare una mano al suo viso, ma la bruna si ritirò istintivamente. 

Emma rimase bloccata e la osservò attentamente. Regina aveva paura. 

Alla bionda balenò un ricordo di quando Regina si stava perdendo nell'oscurità e Henry era scomparso. Era seduta su una panchina con Robin Hood, e parlavano della bruna. 

 

'«Devi amarla proprio tanto..» Emma annuì e continuò «Amo il modo in cui mi abbraccia... Amo quando mi sgrida perché faccio qualcosa di sbagliato e si mette le mani sui fianchi come per darsi autorità. O allora quando io ho torto e lei ragione.. Incrocia le braccia al petto e mi guarda divertita... Non ho ancora avuto l'occasione di vederla spaventata, ma scommetto che è sempre bellissima...»'

 

Ed aveva ragione. Regina era bellissima anche quando era spaventata. Ma non voleva che avesse paura di lei, questo no. 

Regina... perdonami...mormorò nuovamente, sentendo una stretta al cuore non volevo spaventarti...farti del male...

Regina dischiuse le labbra e inclinò leggermente il capo di lato 

Io non ho paura di te, Emma... Ho paura di perderti...

Emma accarezzò il viso di Regina, sembrava che tutta l'oscurità che l'aveva avvolta fosse sparita, poi si rialzò e si allontanò dandole le spalle. 

La bruna rimase in quella posizione, sentendo ancora il tocco delicato di Emma sulla guancia. 

La signora Oscura, prima di scomparire, voltò appena il capo e sussurrò Salvami... 

Poi scomparve. 

 

Che cosa commoventedisse la voce di Zelena, che entrò in scena. 

Regina sgranò per un attimo gli occhi tu cosa ci  fai qui? Sei morta!

Ho già sentito dire questa cosa dalla tua fidanzata, sii più creativa.e si poggiò ad una parete mettendo le braccia conserte. 

Che vuoi?mormorò la bruna, tenendo il viso basso.

Volevo raccontarti una storiella sai? Una lunga storiella.

Ovvero un resoconto di tutto quello che hai combinato a me e Emma?

Intelligente la mia sorellina. 

 

Eravate convinti che fossi morta per sempre, ma, miei cari, vi sbagliavate. Perfino il caro vecchio Tremotino era convinto di avermi fatta fuori!

Devi sapere, sorellina, che io ho SEMPRE un asso nella manica. 

Comunque sia, saltiamo tutta la storia del mio ritorno fra i vivi, mi annoia andare troppo nel dettaglio e non voglio svelare certe cose.

Mi ero accomodata tranquillamente al Granny's, con l'aspetto di una normale cittadina, nessuno avrebbe sospettato di me. 

Tu eri al bancone a parlare con la vecchia nonna di Cappuccetto Rosso di quello che, capii, era il tuo lieto fine.  

La stupida nipotina di Granny non ne sapeva nulla e, chi poteva essere più adatta da usare per ricevere informazioni se non lei?

Si era allontanata nelle cucine, io andai da lei. Neanche il tempo di girarsi e la poveretta si è trovata  a terra sotto l'effetto della polvere dei papaveri di Oz.

Mi è bastato un semplice gesto della mano per farla sparire e prendere le sue sembianze. Il tuo cibo era già pronto, non ho nemmeno dovuto scomodarmi per cucinare, vedi?

Poi è arrivata Emma, il tuo lieto fine tanto atteso. 

Quanta rabbia, ho sempre odiato vederti felice, sai? 

Ho adorato essere Ruby e combinare tutto quello scompiglio senza che nessuno sapesse  chi ero in realtà! Poi, alla fine, l'ha scoperto la tua fidanzata. Ti avevo fatta fuori, finalmente, ma quell'imbecille si è spezzata il cuore dandotene una metà. 

Poi non capisco cosa ci trovi in lei, ha le labbra così sottili! È magra come uno stuzzicadenti e senza forme. 

Ma si sa, tu hai gusti strani. Lo stalliere utile quanto una mollica di pane, il ladro che puzza di foresta e quella bionda gracilina. 

Forse la bionda è un po' interessante solo ora, sai? 

 

Regina aveva ascoltato la sorella in silenzio, senza dire nulla. 

Zelena sorrise nel vederla così impotente

E... c'è dell'altro mia cara. Notizie fresche fresche da Ade. Mi sa che vuole fare qualcosa alla tua adorata..

La bruna a quel punto alzò il viso, i ciuffi corvini davanti gli occhi. 

Vuoi sapere cosa?

Parla e renditi utile, pistacchio.

Oh, è un nuovo nomignolo quello? Che dolce.

Ti decidi a parlare?

Zelena si mise seduta a terra con le gambe incrociate, a misura di sicurezza da Regina. 

Il nostro amico dai capelli infuocati... ha portato qui tutti i cattivi. C'è anche mamma, sai?

La bruna aggrottò la fronte 

Cosa diamine ci fanno qui?

Quanto sei scontrosa! Ci stavo arrivando!disse la strega Perfida  come se stesse per raccontare un pettegolezzo vedi, Ade, ha intenzione di prendere l'oscurità di tutti quanti... E darla a lei.

Cosa!? Ha solo mezzo cuore, non sopravviverebbe!

Regina cominciò ad andare in panico, non poteva perdere Emma in quel modo.

Potrebbe, invece. So solo questo, il nostro amico non ha voluto dirmi altro.

Zelena si alzò da terra e fece un gesto con le mani facendo illuminare per un attimo le catene di Regina

Fra un po' dovrebbero scomparire.

Ora mi aiuti anche?

La strega fece una smorfia

Non proprio. Mi piace quando si smuovono le cose. Diciamo che sto facendo un favore ad entrambe. Tu tenti di salvare la tua bionda e io mi godo lo spettacolo.

disse, per poi scomparire in una nuvola verde smeraldo. 

 

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Emma stava camminando verso la grande cavità della grotta dove avrebbe dovuto fare qualcosa con Ade e tutti quei cattivi. Si fermò a metà strada quando sentì delle urla e la voce del Dio dei morti. 

Suvvia, non fate così, mi state solo dando una mano. Non è un onore servire Ade?

E un rumore strano seguito da un urlo. 

Chi è il prossimo?

Emma avanzò lentamente con le spalle al muro, e si avvicinò abbastanza da poter intravedere Ade con una sfera scura in mano. Vide Zelena comparire e guardare in basso confusa 

Che succede qui?

Oh cara, giusto in tempo! Ti sei persa la dipartita della tua dolce madre, ma possiamo rimediare facendoti vivere direttamente la sua esperienza!

Il Dio mosse una mano e fece uscire dei filamenti di magia oscura dal petto di Zelena, che urlava cercando di muoversi, invano. Poco dopo, la strega cadde a terra senza vita. 

Emma indietreggiò tremando, forse Ade voleva fare lo stesso anche con lei. Ma a cosa doveva servire tutta quell'oscurità?

Doveva fuggire, prendere Regina e fuggire di lì.

Dove vai, bellezza?

Chiese la voce di Ade da lontano; delle sbarre infuocate chiusero il passaggio che Emma avrebbe dovuto utilizzare per raggiungere Regina 

Io non scomparirei per andare da quella parte, sai?

Emma corse dall'altra parte, il Dio della morte si mise davanti a lei bloccandola. 

La signora Oscura ha paura? Sai, non dovresti. La mia mietitrice non deve aver paura.

Mietitrice?

Ade sorrise. 

La bionda sgranò gli occhi e scosse la testa

Che ne dici di lasciarmi lavorare? Va a farti una passeggiata.

Disse l'uomo, facendo scomparire Emma in un falò dalle fiamme azzurrine, che la fecero ricomparire davanti alla porta della biblioteca. 

 

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Regina muoveva le braccia il più possibile per liberarsi da quelle catene, Zelena le aveva sicuramente detto una bugia e lei non sarebbe riuscita a salvare Emma da Ade. 

Si sollevò da terra e cominciò a tirare, in quel momento le catene scomparvero e lei cadde a terra, graffiandosi mani e viso. 

Nonostante il bruciore dei graffi e il dolore alle spalle e alle ginocchia, la bruna si alzò da terra e corse fuori da quella grotta che, scoprì, aveva un'apertura di lato che dava su un tunnel. 

Percorse il tunnel velocemente, non sentiva alcun rumore  e si spavento di aver fatto troppo tardi; in poco tempo arrivò alla grande cavità dove Malefica era tornata in vita e non vi trovò nessuno, nemmeno Ade. 

Avanzò lentamente guardandosi bene intorno, poi vide un corpo a terra, quello di sua sorella. 

Vicino al suo ce n'erano tanti altri, quello di Cora, Crudelia, Ursula, Jafar, Malefica, e tanti altri che non era in grado di riconoscere, alcuni indossavano dei mantelli neri che, con il cappuccio, gli coprivano il viso.

Per un attimo pensò che quella fosse stata opera di Emma, ma non poteva essere così. 

Tuttavia, mancava Ade, e questo era male. Doveva trovarli. Lui e Emma. 

Regina salì con il montacarichi in libreria, quando arrivò in cima sentì una bufera provenire da fuori. 

Spalancò le porte, il cielo era ricoperto di nuvole scure che partivano dalla Torre dell'orologio della biblioteca formando una spirale inquietante. 

Tutti gli abitanti correvano per le strade coprendosi il viso dal vento, Regina riconobbe Henry che correva vicino a Robin e al piccolo Roland. 

Regina corse verso di loro urlando 

Robin! Henry!

I due si girarono verso di lei

Mamma! Mamma sei qui!disse Henry alzando la voce, mentre teneva per mano Roland

Cosa sta succedendo!?chiese Robin con lo stesso tono di Henry

Non lo so, Robin! Ma non è niente di buono! Tu, Henry e Roland andate a rifugiarvi nella mia cripta, sarete al sicuro lì!

Va bene!

E i tre corsero verso il cimitero, per fare come aveva detto Regina. 

 

La bruna si voltò correndo verso una meta non precisa e riuscì ad intravederla. 

Emma stava girovagando come disperata, i capelli quasi bianchi stavano sfuggendo al sobrio chignon. 

Emma! EMMA!

Regina urlò per sovrastare gli ululati del vento, Emma la vide e le si illuminò il viso

REGINA!

cominciò a correre verso di lei, Regina anche. 

Un tuono violaceo squarciò il cielo andando a toccare la punta della Torre dell'orologio e cadde con un tonfo enorme sullo spalto della città. 

Le lampadine dei lampioni esplosero, il maggiolino giallo di Emma esplose appena qualcosa gli passò vicino. 

Le due erano riuscite a raggiungersi, ora stavano immobili, ad osservare con terrore quello che stava accadendo alla loro città.  

Che facciamo adesso!?

Urlò Emma, il vento si era alzato ancora di più, Regina sgranò gli occhi e scosse la testa velocemente. 

Forse stava per finire tutto quanto. 

Prese il viso della bionda fra le mani e la baciò, come non la baciava da tempo. Poteva essere l'ultima volta che lo faceva. 

Qualcosa spinse Emma indietro con violenza, sembrava un'ombra dalle dimensioni enormi

REGINA!

Le loro mani si lasciarono, Regina cadde all'indietro e Emma fu scaraventata contro il muro di un edificio da quella sostanza oscura che la stava intrappolando. 

EMMA! NO!

   
 
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