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Autore: paige95    16/08/2017    2 recensioni
Al piccolo Goten sorge un dubbio: perché nessuno gli ha mai raccontato che fine hanno fatto i suoi nonni paterni? Questa semplice domanda porterà Goku ad una conoscenza molto speciale ed emozionante.
Spero possa piacervi! Buona lettura :)
Dedicata a Marlena_Libby, grazie alla quale questa storia è stata scritta
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bardack, Chichi, Gine, Goku, Goten
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Viaggio nella Terra di Mezzo
 
Goku non riusciva a non pensare alla domanda che gli era stata rivolta qualche ora prima da suo figlio. Come poteva essergli sfuggito un dettaglio simile? Tante volte era stato riportato in vita con quelle sfere e con lui anche i suoi amici. Non aveva mai pensato di ridare la vita ai suoi genitori, vittime innocenti di quel spietato mostro di Freezer?
Forse in fondo al suo cuore aveva sempre desiderato inconsciamente di conoscere coloro che lo avevano messo al mondo. Non aveva molte informazioni su di loro e, come giustamente gli aveva fatto notare Goten, non ricordava nemmeno i loro volti.
Provava una certa malinconia, come se all’improvviso avesse preso coscienza di essere orfano, forse una consapevolezza che arrivava un po’ tardi, ma che comunque favoriva quei pensieri e un insensato senso di abbandono. Lui non era solo, aveva sempre avuto una famiglia ad attenderlo e che con amorevolezza si era presa cura di lui, semmai era stato lui ad averla abbandonata per anni, ma alla fine era sempre tornato.
Goku aveva potuto scegliere se tornare a casa in quei sette lunghissimi anni, ma i suoi genitori non avevano potuto scegliere se morire, erano stati vittime incoscienti di un destino crudele, avevano difeso il loro pianeta fino alla fine e, a detta di suo fratello, si erano addirittura presi il disturbo di salvarlo da quello stesso destino che pendeva sulla loro testa.
Quindi, alla resa dei conti, era in debito con loro, era grazie a quegli sconosciuti genitori se lui era vivo e aveva potuto creare a sua volta una famiglia.
 
“Papà”
Goten lo riscosse da quei pensieri.
“Dimmi, figliolo”
Goku era tornato solo da un paio d’anni e non c’era occasione che il bambino perdesse di trascorrere del tempo con suo padre.
“Mi rimbocchi le coperte?”
Lo fissava con degli occhioni speranzosi, il sayan non avrebbe potuto negare quella richiesta a suo figlio.
Mille volte aveva augurato la buonanotte a Goten e ancora prima a Gohan, ma solo in quel momento si rese conto di non aver avuto un padre o una madre che accompagnasse il suo innocente sonno, o almeno lui non lo ricordava; solo nonno Gohan lo faceva e forse grazie a quell’uomo non aveva percepito la mancanza di quelle due figure accanto a sé, aveva colmato un vuoto e di questo gli sarebbe stato sempre grato.
 
Lo accompagnò nella sua cameretta e, come gli era stato chiesto, gli rimboccò amorevolmente le coperte. Ma quell’espressione pensierosa non sfuggì al piccolo sayan.
“Papà, perché sei triste?”
Fissò il figlio ancora sovrappensiero e un po' interdetto.
“Non sono triste” gli sorrise per allontanare ogni sospetto
“È colpa mia, vero? Sei diventato silenzioso da quando ti ho chiesto dei nonni”
Goku rimase senza parole davanti a quelle considerazioni. Aveva c’entrato nel segno.
“Goten, ora dormi che è tardi. Altrimenti la mamma si arrabbia e noi non vogliamo che si arrabbi, giusto?” un altro malinconico sorriso
Il bambino ignorò la domanda del padre, tanto la risposta era scontata; era diventato nuovamente serio.
“Papà?”
“Dimmi, piccolo”
“Domani andiamo a cercare le sfere? Così riportiamo in vita i nonni”
Passò un flash nella mente del sayan alla domanda del figlio, guardava difronte a sé, ma non era l’immagine del bambino a passare davanti ai suoi occhi. Si portò con risolutezza due dita alla fronte e si concentrò per percepire l’aura della persona di cui necessitava in quel momento.
“Papà, dove vai?”
Gli sorrise “Torno presto. Tu però dormi, altrimenti la mamma se la prende con me”
Scomparve senza ulteriori spiegazioni, lasciando il bambino senza parole. Goten percepì solo i pensanti passi di Chichi venire verso di lui.
“Dov’è finito tuo padre?”
Il piccolo sayan si girò verso la madre, aveva un’espressione profondamente interdetta.
“È scomparso all’improvviso, non so dove possa essere andato”
Un'abituale rassegnazione si dipinse sul viso della donna.
 
Comparve esattamente al centro di quel piccolo pianeta. Anche lì il cielo era ormai costellato da luminosi corpi celesti. Si guardò intorno in cerca della divinità e quando la scovò gli si avvicinò rapidamente.
“Re Kaioh!”
Quella voce l’avrebbe riconosciuta tra mille, si voltò nella sua direzione e trovò davanti a sé esattamente la persona che sospettava. Nessuna sorpresa quindi.
“Goku. Che ci fai qui a quest’ora?” una paura improvvisa nei suoi occhi “Non mi dire che è successo qualcosa di grave” diede un’occhiata furtiva in direzione della Terra “Ma non ho percepito alcun nemico!”
Il sayan si affrettò a placare quell’ansia che la sua presenza aveva scatenato.
“Tranquillo, Re Kaioh, nessun pericolo” gli sorride serenamente “Sono qui per un altro motivo” rifletté sulle parole più adatte da impiegare “Diciamo, per una richiesta personale”
La divinità lo guardò interdetto con una certa diffidenza “Che cosa vuoi chiedermi, Goku?”
“Ecco, vede, oggi Goten mi ha insinuato nella mente un pensiero fisso ed anche una curiosità” scrutava le reazioni del suo interlocutore e sperava davvero di essere convincente “Vorrei chiedere alla Sibilla Baba se fosse possibile conoscere i miei genitori”
La richiesta l’aveva formulata, ora doveva solo attendere il verdetto.
Il volto di re Kaioh perse quell’alone di diffidenza e si rilassò, traspariva una certa dolcezza.
“Figliolo, capisco come tu possa sentirti, ma a cosa servirebbe. Non potrai riportarli in vita”
Quelle parole lasciarono interdetto il sayan.
“Aspetti, cosa significa che non posso riportarli in vita?”
“Quello che hai sentito, Goku” una voce alle sue spalle rispose alla sua domanda
“Baba”
Chiaro che la veggente fosse già al corrente di tutto, avrebbe dovuto aspettarselo.
“Non metterti idee strane in testa, Goku. Le sfere del drago non serviranno a nulla stavolta”
Non riusciva ancora a capire per quale ragione la situazione fosse talmente tragica da non poterla risolvere alla solita vecchia maniera.
“Ok, ma spiegatemi almeno il motivo” una finta rassegnazione sul suo volto, non si sarebbe di certo arreso al primo ostacolo, non era nella sua indole, quindi nemmeno ora avrebbe preso in considerazione quella possibilità
Re Kaioh prese un respiro, quell’espressione la conosceva bene, la mente di quel sayan non aveva segreti per lui. Tentò comunque di mantenere una certa dose di tatto, dopotutto Goku era coinvolto personalmente in quella storia e non voleva urtare la sua sensibilità ulteriormente.
“Vedi, figliolo, Bardack e Gine non si trovano né negli Inferi né in Paradiso”
“E dove sono allora?” era tutto molto strano, sul fatto che fossero morti era tristemente certo
Intervenne Baba che di delicatezza ne aveva molta poca “Oh, insomma, sono nella Terra di Mezzo, Goku. Possibile che tu non sappia mai niente?!”
“N-nella Terra di Mezzo?? E cosa sarebbe?” non l’aveva mai sentita nominare, nonostante l’Aldilà fosse un luogo da lui spesso frequentato
La Sibilla riprese con una palese irritazione “Sul tuo pianeta viene chiamato Limbo. In quel posto si trovano tutte le anime che son sospese” l’espressione di Goku parlava da sé, non stava capendo una parola, quindi proseguì nella spiegazione “cioè coloro, che a causa di conti in sospeso con i vivi, non posso proseguire il loro cammino di ascesa in Paradiso o di discesa agli Inferi”
Il sayan rimase in silenzio per interminabili secondi, poi si decise ad esplicitare i suoi dubbi.
“Ma non riesco a capire perché non posso riportarli in vita. Che cosa cambia?”
“È molto più complesso di quello che pensi, figliolo” Re Kaioh percepiva la tristezza di Goku, avrebbe tanto voluto aiutarlo, insomma tante volte quel ragazzo aveva rischiato la sua vita per salvare gli altri ed anche stavolta chiedeva una grazia per liberare due anime innocenti, ma non sapeva davvero come esaudire quel suo desiderio, non ne aveva il potere
“Posso almeno parlare con loro? Vederli?”
Sia la Sibilla che la divinità rimasero in silenzio a quella nuova richiesta, non sapevano cosa rispondere. Potevano leggere negli occhi del sayan la sofferenza, una sofferenza che non era uscita per anni, quindi maggiormente rafforzata dal tempo e insolita.
Fu inaspettatamente Baba a rispondere “Va bene, Goku. Ma ti avverto, sarà doloroso. Sei disposto a rivivere quel distacco?”
Che cosa voleva dire la chiaroveggente?
“Certo. So di doverli salutare per sempre. Ma voglio almeno conoscerli. Non mi ricordo di loro”
“No, Goku, non intendo quel genere di dolore. Quel posto per certi versi è peggio degli Inferi, specie per i vivi”
 
Il sayan non riusciva a capire cosa intendesse la Sibilla con quelle parole. L’unica cosa di cui era certo in quel momento era di non volersi tirare indietro, qualunque cosa lo aspettasse in quel luogo.
 
Continua…
 
Spazio dell’autrice
 
Salve di nuovo a tutti!
Ho osato citare la Divina Commedia, spero di non essermi addentrata in un terreno scivoloso. Comunque il riferimento è veramente molto blando.
Una sorpresa per il povero Goku, che credeva di risolvere il tutto con le tanto amate sfere del drago XD
Ero indecisa se proseguire in questo capitolo con la storia o fermarmi, ma alla fine (lo so, sono cattiva XD) vi ho lasciato la suspence! Mi farò perdonare ;)
Che cosa troverà Goku nella Terra di Mezzo? E a cosa avrà fatto riferimento Baba?
A presto con il seguito 😊
Baci :3
   
 
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