Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug
Segui la storia  |       
Autore: Avery Silver    20/08/2017    5 recensioni
ATTENZIONE: VARI SPOILER DELLA SECONDA STAGIONE
Thomas ha voluto regalarci un pezzetto di anteprima di un episodio della seconda stagione: Troublemaker.
In questo episodio Jagged Stone è al Bakery per fare pubblicità a Marinette e accidentalmente mentre cercava una stanza si è ritrovato nella sua camera, sommersa da foto su foto su altre foto di Adrien ovviamente, la troupe lo segue e Adrien che stava seguendo la live vede tutto. Questa storia si basa sull'ipotetico seguito, spero vi piacerà.
AVVISO CHE GLI AGGIORNAMENTI VARIANO A SECONDA DELLE RECENSIONI, PIÙ L'ULTIMO CAPITOLO È APPREZZATO E PIÙ VELOCEMENTE NE PORTERÒ UN ALTRO.
Genere: Romantico, Sentimentale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

AVVERTENZA MINUSCOLO SPOILER DELLA SECONDA STAGIONE

« Buongiorno ragazzi! » salutai con un sorriso sereno entrando in classe, i miei compagni ricambiarono mentre mi sedevo al mio banco.

« Vedo che oggi siamo di buon umore. » notò Alya con il sorriso di chi la sapeva lunga, la guancia appoggiata alla mano con il gomito sul banco.

Ieri sera siamo state quasi due ore al telefono per parlare di quello che era successo con Adrien e dopo aver analizzato nel dettaglio tutta la conversazione lei si era intestardita sul voler sapere chi fosse la ragazza di cui era innamorato, mi disse che l'avrebbe scoperto entro quella settimana. 

Inutile cercare di farla desistere… infondo erano affari di Adrien e dubitavo che lui avrebbe approvato. Ma sinceramente ero curiosa anche io di sapere che tipo fosse quella ragazza, magari avrei potuto prendere spunto su come conquistarlo da lei.

« Ho dormito bene e mi sono svegliata in ottima forma, più del solito. » inventai anche se non era vero per niente, quella notte avevo fatto molta fatica a chiudere occhio per l'eccitazione e i pensieri che mi frullavano per la testa.

« Ah-Ahn, certo… » commentò con una risatina capendo subito che stavo mentendo.
In quel momento entrò Nino, con un muso lungo fino al pavimento e le cuffie alle orecchie. Non ci degnò nemmeno di un saluto e si sedette al suo posto.

Scambiai un'occhiata perplessa con Alya che sospirò e si sporse sul banco per sollevargli una cuffia e dirgli con ironia: « Buongiorno anche a te, raggio di sole! ».

Nino sobbalzò e fece scivolare le cuffie sul suo collo, risentito.
« Scusate ragazze, buongiorno anche a voi. » borbottò controvoglia.

« Cosa ti è successo? » chiesi stranita dal suo malumore.
Nino aprì la bocca per ribattere ma Alya lo precedette.

« Ecco… diciamo che per avere un parere maschile ho deciso di raccontare quello che è successo a Nino… » rispose con una risatina imbarazzata lei.
Sì certo, come no!

« Alya! » la rimproverai arrossendo fino alla radice dei capelli, un po' per la rabbia un po' per l'imbarazzo.

Lei alzò le mani in segno di difesa.
« Pensavo che lui avesse qualche informazione in più! Ma quando finii di raccontare… lui mi disse che non sapeva niente di questa ragazza che gli piace e si è offeso, perché Adrien non gliel'ha confidato… » 
Sospirai coprendomi la faccia con la mano scuotendo la testa con disappunto. 

Aveva raccontato tutto a Nino per sapere chi era la ragazza, non ci potevo credere.

« Pensavo fossimo amici, insomma quando avevo una cotta per Marinette gliel'ho confessato! » si sfogò Nino incrociando le braccia al petto.

« Non essere così esagerato, sai che Adrien non ha mai avuto amici prima di quest'anno e che è introverso, forse si vergognava a parlartene. » cercò di consolarlo Alya, poco prima che Adrien entrò in classe salutandoci.

« Parlando del diavolo… » sussurrò facendogli un segno di saluto con la mano.

« Buongiorno Marinette, oggi dovrebbero arrivare anche Alex e Tam vero? » chiese voltandosi verso di me mentre si sedeva, il braccio sul bordo del mio banco.
« S-Sì, è vero! Probabilmente arriveranno con la professoressa… » gli sorrisi cercando di evitare i suoi occhi il più possibile per evitare di balbettare « … pensandoci, avete mangiato insieme ieri sera giusto? Come è andata? » chiesi sincerante curiosa di sapere come aveva reagito alla personalità esplosiva di Tam. Lo vidi ridacchiare infatti, sapendo a cosa mi riferivo.

« Dopo cena la loro manager e mio padre si sono chiusi in ufficio a lavorare e noi siamo rimasti in camera mia, alla fine sembrava fosse appena passato un uragano. » scosse la testa con un finto risentimento che mi fece ridacchiare.

« Però sono simpatici, una coppia… particolare direi. » disse alla fine.
Non riuscimmo a dire altro perché arrivò la prof, seguita da Tam e Alex.

« È troppo strano e dolce vedervi parlare normalmente. » mi riuscì a sussurrare Alya con un sorriso malizioso, le tirai una gomitata mentre sentivo l'imbarazzo colorirmi le guance.

« Dunque ragazzi, come vi avevo già annunciato, avremo Tamara e Alexander come ospiti per alcune settimane. Fateli sentire accolti. » li introdusse Mrs Bustier con un sorriso di incoraggiamento. 
Tam non sembrava riuscire a stare ferma e appena l'insegnante finì lei salutò la classe con un cenno della mano e un occhiolino.

« Hey guys! Come butta? » ridacchiò retorica lei venendo a sedersi con passo deciso di fianco a me, le sorrisi e la salutai con un bacio sulla guancia poi tese una mano ad Alya da dietro la mia schiena.

« Piacere, puoi chiamarmi Tam! » si presentò lei con un sorriso entusiasta. Alya era perplessa dal carattere di Trilly, forse si aspettava una snob tutta composta, come biasimarla.

« A-Alya! È un vero piacere conoscerti! » rispose riprendendosi dalla sorpresa per stringerle la mano.

« Il piacere è tutto mio, adoro il tuo nome! » disse lei rimettendosi composta, permettendomi di appoggiarmi allo schienale, Alya fece appena in tempo a balbettare un "grazie" che lei saltò su dalla sedia sventolando il braccio come se stesse chiamando qualcuno da molto lontano.

« Dai Alex vieni a sederti anche tu! » lo incitò lei.
Lui sospirò ridendo e si sedette di fronte a lei, di fianco ad Adrien che lo salutò battendogli il pugno.



Le lezioni passarono tranquillamente ma quando finì la prima parte tutta la classe circondò i nostri banchi chiedendo autografi e riempiendo di domande i nuovi arrivati, arrivarono anche ragazzi dalle altre classi per curiosare e sembrò andare tutto nella norma… finché non arrivò lei.

La classe sembrò ammutolirsi appena varcò la soglia.

« What… » sussurrò Alex confuso dalla reazione dei ragazzi, gli posai una mano sulla spalla facendogli cenno con l'altra mano che avrei spiegato dopo.

Lilà camminò verso Chloè a testa alta senza degnare gli altri di uno sguardo, iniziai a sentire i mormorii dei ragazzi e mi sentii male per lei.

« Perché non sono stata invitata alla festa di benvenuto dei Syren? » chiese con la stessa calma che c'era prima d'una tempesta.
« Beh Super Bugiarda, perché la festa l'ho organizzata io ed io penso che tu non sia la benvenuta. » le fece un sorriso sincero come Giuda prima di passare la borsetta firmata a Sabrina che subito la afferrò prima di continuare e dire: « Nessuno vuole avere a che fare con una ragazza talmente disperata di sentirsi speciale da mentire spudoratamente sulla propria vita. E soprattutto una che odia l'eroina di Parigi e che farebbe di tutto per vederla sconfitta, non credi? ».

Già… dopo quel incidente nessuno aveva più osato rivolgerle la parola e non potei fare a meno che sentirmi in colpa nel pensare che in parte fosse stata colpa mia, nemmeno Adrien sembrava essere a suo agio, era imbarazzato e nervoso.

« I'm sorry girls… » intervenne Tam attirando l'attenzione di tutti « … la festa è in nostro onore e dovremmo decidere noi chi invitare alla festa. » sentenziò guardando Alex come a chiedere conferma, lui si limitò ad annuire.

« Ed è qui che annuncio che tutta la scuola sarà invitata, senza eccezioni, altrimenti non verremo. » disse poi rivolta a Chloè, scatenando l'eccitazione degli alunni delle altre classi.

Chloè strinse le labbra contrariata ma ingoiò la frustrazione, sapendo che loro erano persone troppo importanti per essere contraddette. 
« Se proprio volete… » disse infine forzando un sorriso.

Lilà sorrise vittoriosa e fece per uscire ma sembrò ricordarsi di qualcosa all'ultimo secondo perché si fermò di colpo.

« Ah e per la cronaca, quella che non si dovrebbe sentire la benvenuta sei tu… » disse girandosi con un sorriso compiaciuto « …visto che nemmeno tua madre ha voluto avere a che fare con te, sai i miei genitori l'hanno vista in vacanza a Ville Franche con la sua nuova famiglia. » la informò per poi ridacchiare malignamente « E ti assicuro che questa non è una bugia. » e se ne andò.

Passarono secondi in cui nessuno aveva il coraggio di fiatare o muovere un muscolo, tutti fissavano Chloè con emozioni diverse impresse sul volto: sorpresa, pena, perplessità o indifferenza.

Io non sapevo assolutamente come reagire ma Chloè sì, boccheggiò per un attimo… poi la sorpresa si trasformò in rabbia.

« Quella… come osi parlarmi in questo modo?! » gridò, il volto rosso quando alla fine anche la rabbia si trasformò in lacrime.

Adrien fu più veloce di me a reagire, scattò in piedi nel tentativo di consolarla ma lei ormai non voleva farsi toccare e gridava a Sabrina di passarle il cellulare.

Decisi anche io di fare qualcosa dando un colpetto ad Alex e, schiarendomi la gola, gli diedi un'occhiata sperando che capisse cosa intendessi. Lui dopo qualche secondo in cui si guardò intorno per capire cosa fare si alzò attirando soprattutto l'attenzione delle ragazze.

« Guys volete vedere un mini concerto dal vivo in cortile? » chiese scatenando l'entusiasmo generale riuscendo a svuotare quasi tutta l'aula.

Rimanemmo lì solo io, Adrien, Nino, Juleka, Rose, Max, Kim e ovviamente Chloè e Sabrina, la quale le teneva una mano cercando di consolarla mentre lei guardava qualcosa sul telefono che la fece piangere di più.

« Lilà ha decisamente esagerato, non si toccano tasti del genere. » sentenziai rivolta a Nino che si limitò ad annuire, d'accordo con me. 

« Quella sporca bugiarda non doveva osare nominare mia madre! » strillò lei, grosse lacrime le deturpavano il volto e nonostante tutto mi chiesi come fece a non colarle il trucco.

Ad un certo punto si sentì un telefono squillare, Adrien sussultò e lo tirò fuori dalla tasca dei jeans per controllare chi fosse. Si accigliò e si allontanò un po' dalla cerchia, rispondendo.

« Sì padre? » 
Sentii vagamente la voce dell'uomo ordinargli di tornare immediatamente a casa facendo sbiancare il figlio non appena percepì il suo tono infuriato.

« S-Sì arrivo… » mormorò prima di riagganciare, guardando nervosamente Chloè piangere sui gradini delle scale: non voleva lasciarla da sola. Era il suo amico d'infanzia e sicuramente lui poteva capirla meglio di chiunque altro visto che, come lei, non aveva la madre. 

Scossi la testa per schiarirmi le idee e spingere in un angolino della mia testa la mia gelosia, avevo già fatto abbastanza disastri per colpa sua.

Mi avvicina ad Adrien mettendogli una mano sul braccio per attirare la sua attenzione.

« Vai pure, ci penso io a lei. » lo rassicurai cercando di trasmettergli sicurezza, decisa a prendere in mano la situazione.

Lui mi regalò un sorriso bellissimo mettendomi una mano sulla spalla.
« Grazie mille Marinette, sei la migliore. » disse avvicinandomi per darmi un bacio veloce sulla guancia che mi fece andare in fiamme le guance.

Rimasi per un attimo imbambolata e in apnea, poi quando incrociò di nuovo i miei occhi aprii la bocca senza pensare veramente a quello che stavo dicendo.

« N-Non c'è du chi… di ca… di che! Sei tu che sei fantastico… insomma… » balbettai arrossendo ancora di più finché non vidi un sorriso furbo su quelle labbra irresistibili, un sorriso che non avevo mai visto in lui… da chi sapeva esattamente cosa avesse appena fatto. 

Non feci in tempo a dire nulla che lui uscì velocemente dalla classe.
Non potevo credere che l'avesse fatto apposta!

Mi imbronciai, un po' offesa, ma non durò molto perché appena ripensai alle sue labbra sulla mia pelle la mia bocca si curvò in un sorriso involontario e mi coprii la guancia con una mano come se stessi custodendo un tesoro.

ANGOLO MANICOMIO:

THEY CALL YOU CRYBABY, CRYBABY BUT YOU DON'T F*CKING CARE C:

Ok ok la smetto giuro 😂😂
Salve tipiniii ecco a voi un nuovo capitolo! 

Duuunque da qui ci saranno un bel po' di sviluppi, sul personaggio di Chloè e su Papillon soprattutto nonché l'arrivo di una nuova Akuma che sconvolgerà tutti e anche questo sarà uno spoiler perché succederà veramente.

Lo spoiler del capitolo riguardava solo il fatto che Chloè scoppiava a piangere in classe ma non hanno detto il perché quindi tutto il resto l'ho immaginato da me.

Facciamo una preghiera per Adrien perché si ritroverà nei guai fino al collo e niente…

Ringrazio INFINITAMENTE tutti quelli che hanno recensito, siete il mondo per me ❤️
Al prossimo capitolo gente!
Avery💎
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Miraculous Ladybug / Vai alla pagina dell'autore: Avery Silver