Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones
Segui la storia  |       
Autore: _Giuls17_    28/08/2017    1 recensioni
[Storia ispirata alla settimana stagione del Trono di Spade, contiene Spoiler per chi non ha ancora visto la serie: c'è sempre qualcosa che vorremo vedere e che in realtà non accade, qualche scena che desideriamo o qualche parola che se detta ci riempirebbe il cuore di gioia, questa ff parte prorpio da questo.]
2:ma gli occhi di Jon Snow riuscivano ad arrivare al suo cuore e a trascinarla in luoghi che non conosceva...là dove il suo cuore di drago giaceva.
3: Li ho persi.
Li ho persi entrambi.
‹Se il Drago deve avere Tre teste ed io sono sola, Jon, allora vuol dire che un altro dei miei figli dovrà morire?-
5:-Tu mi appartieni Jon Snow.-
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Daenerys Targaryen, Drogon, Jon Snow, Tyrion Lannister
Note: Missing Moments, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Free Image Hosting at FunkyIMG.com
Beyond the wall
 
Jon aveva riletto quel messaggio per quasi tutta la mattinata e se da un lato era preoccupato per quello che aveva letto dall’altro lato, quella parte di lui legata alla famiglia, non era riuscita a reprimere un sorriso: Bran era vivo ed anche Arya.
Ed erano a Grande Inverno.
Quella consapevolezza gli permise di tornare per qualche secondo ai tempi in cui viveva ancora al castello, ai tempi in cui sfidare Robb erano le sue uniche preoccupazioni, ai tempi in cui Arya era ancora una bambina come Brann e dove Rickon era ancora vivo, quando ancora sansa lo ignorava come Lady Catelyn.
Tempi che comunque non sarebbero mai più tornati.
Robb era morto ed anche Rickon, ma gli altri suoi fratelli erano vivi ma in cuor suo sapeva che anche loro avevano visto cose terribili e che non sarebbero più stati gli stessi.
A lui in fondo era successa la stessa cosa.
E la stessa cosa era successa a Daenerys Targaryen, e lui lo stava capendo solo in quel momento.
Quando aveva accettato il messaggio che lei stessa gli aveva mandato credeva che il suo unico scopo sarebbe stato sfruttarla per i suoi draghi, eppure lei non solo gli aveva negato quell’aiuto ma a modo suo lo stava trattenendo non proprio come ospite, ma gli stava dando qualcosa di molto più prezioso, qualcosa che forse non aveva neanche pensato di poter dare a qualcuno altro, ma Jon stava conoscendo la sua storia.
E come lui stesso aveva imparato sulla sua pelle, era la storia di una persona a fare la differenza, perché solo conoscendo una persona lui sarebbe stato capace di affidargli il suo popolo.
Jon però scosse la testa, stava divagando ed in qualche modo era riuscito a farsi influenzare da lei, dai suoi occhi viola e dai capelli bianchi come la neve.
 
Chissà, come sarebbe vederla girare per Grande Inverno.
“Tu non sai niente.”
 
Ed infondo anche quello era vero, non conosceva ancora Daenerys, non la conosceva così bene da sottomettersi, ma aveva dovuto ammettere a se stesso che era una ragazza straordinaria, tenace e incredibile, aveva il fegato di fare quello che andava fatto anche mettendo in gioco la propria vita.
 
“Ed in fondo oltre tutte queste cose, lei ti piace. Ti piace davvero.”
 
Non aveva più provato quel genere di sentimento da quando era morta Ygritte, con lei aveva imparato ad amare e con lei quel sentimento era morto e sepolto, aveva capito che nella sua vita non ci sarebbe mai stato spazio per quello, ma che l’avrebbe dovuta dedicare all’onore, alla guerra e a Grande Inverno.
 
Eppure quando la guardo negli occhi, mi sembra che mi sia concessa una seconda possibilità e che sia proprio lei ad avermela data.
“E penso anche che tu ti sia accorto del modo in cui ti guarda.”
Si, me ne sono accorto.
 
-Sono felice per te.- la sua voce lo riportò al presente.
Si voltò a guardarla e anche in quel momento capì di non aver mai visto qualcosa di così bello come Daenerys, Nata dalla Tempesta.
Aveva i capelli più liberi quella mattina ma l’abito che indossava era nero, come i tempi che si addicevano ma non riuscì a scacciare l’immagine di lei in camicia da notte, seduta di fronte al fuoco e di quanto fosse stata bella in quel momento, di quanto l’avesse desiderata in quell’istante.
-Anche se non sembri particolarmente felice.- le fece nuovamente notare.
-Brann ha visto il Re della Notte dirigersi al Forte Orientale, cercherà di far passare il suo esercito.-
-La Barriera li ha sempre tenuti distanti.- gli fece notare Varys.
-Non è quello che ha visto Brann.-
-Vuoi andare a combattere? Con quale esercito?-
-Nessun esercito, solo pochi uomini valorosi sempre che tu non ti voglia unire.-
-Se andassi via lascerei Roccia del Drago a Cersei e non posso permetterlo.-
-Forse no, se la convinciamo che l’esercito dei morti esiste riusciremo a stringere un’alleanza.-
-Come intendi fare?-
-Ne porteremo uno ad Approdo del Re.- disse Tyrion, guardando Jon, -Si può fare?-
-Aye.-
-E chi lo porterà qui?-
-Io.- rispose Jorah, guardando la sua Regina, -Mi ha chiesto di trovare una cura per serviti ed adesso lascia che io ti serva.-
Daenerys annuì per poi tornare a guardarlo negli occhi, Jon notò l’ansia tratteggiare il suo viso pallido e i suoi occhi viola, anche se non aveva creduto alla sua storia qualcosa la stava tormentando.
-Il popolo libero non seguirà mai Ser Jorah- gli fece notare Varys.
 
Ed in quel momento il suo sguardo si posò su di lei, l’avrebbe lasciata sola, e quel pensiero gli fece rivoltare lo stomaco, in fondo sarebbe voluto rimanere lì a Roccia del Drago, per imparare a conoscerla, per capire chi fosse davvero Daenerys e per aiutarla nella sua battaglia e per permettere a quel sentimento che stava covando di crescere, ma avrebbe dovuto fare un passo indietro.
Aveva una missione da finire, da portare a termine e lei per il momento non ne faceva parte, non ancora.
E per quanto l’idea di lasciarla andare non le piacesse, dovette comunque farlo.
-Non puoi guidare un’incursione, non sei più il Lord Comandante, sei il Re del Nord e no…-
-Sono l’unico che li ha già combattuti, e sono l’unico assieme a pochi in grado di portare a termine questa missione
-Non ti ho dato il permesso di andare.- la sua voce lo incatenò al suo sguardo, sapeva cosa stava facendo.
Lo stava leggendo nei suoi occhi, in quegli occhi viola che aveva visto pieni di lacrime ma che nonostante tutto non aveva versato, in quegli occhi viola pieni di rabbia e di follia, voleva che rimanesse ma non l’avrebbe potuta accontentare.
-Con tutto il rispetto sua maestà non ho bisogno del suo permesso, sono il Re. Ed ho riposto la mia fiducia in te, in un’estranea pensando che fosse la cosa migliore per il mio popolo ma ora sono io a chiederti di dare fiducia ad un estraneo.
È la nostra migliore possibilità.-
Daenerys non rispose ma si limitò a guardarlo negli occhi e ad annuire impercettibilmente.
Lo avrebbe lasciato andare.
Ma in quegli occhi vi lesse qualcosa di molto più profondo, qualcosa che in fondo sperava anche lui di poter realizzare.
 
Torna da me, Jon Snow.
 
Quando quel pensiero gli attraversò il cuore anche uno dei suoi draghi ruggì in lontananza e Jon seppe per certo che sarebbe tornato.
In un modo o nell’altro.
 
*
 
Daenerys si stava avvicinando a lui, il vento muoveva i suoi capelli nello stesso modo in cui si muovevano quando cavalcava sopra Drogon, e dovette ammettere che era molto più bella quando i suoi capelli non erano troppo rigidamente acconciati.
Nessun sorriso però stava abbellendo il suo viso e di questo Jon ne aveva tutte le colpe.
Dany si fermò accanto a lui e come lui stava osservando gli uomini che a breve sarebbero salpati presso il Forte Orientale.
Qualcosa però nel suo cuore gli fece dubitare per un secondo della sua scelta.
 
E se non dovessi più rivederla?
 
Jon Snow era un uomo che dava molto valore alle azioni, alle decisioni che ogni persona riusciva a prendere con la propria testa, soprattutto quando queste decisioni riuscivano a prevalere sui sentimenti, anche la sua era stata quel tipo di decisione ma adesso stava provando rimpianto e rimorso per ciò che aveva scelto, anche se questo non gli avrebbe mai fatto cambiare idea.
Era il figlio di suo padre, anche se il figlio bastardo ma aveva imparato molto da lui e anche sull’onore.
 
Se dovessi sopravvivere potrei anche riuscire a rivederla in caso contrario, dovrò ringraziare gli Antichi Dei per avermela fatta almeno incontrare.
 
-Se non dovessi più fare ritorno almeno non dovrai più sopportare il Re del Nord.-
-Mi ero abituata alla sua presenza.-
 
Anche io.
 
Avrebbe tanto voluto risponderle che anche lui trovava confortevole la sua vista, che trovava piacere nel vederla, e nella sua compagnia, anche lui aveva trovato giovamento anche se il motivo per cui era arrivato a Roccia del Drago era così lontano da quello che aveva ottenuto.
Aveva ottenuto la possibilità di riaccendere quel cuore coperto di ghiaccio, quel cuore che credeva di non aver riportato con se dalla morte, ma Daenerys gli aveva dato questa possibilità.
La possibilità si essere capito, di essere guardato come ogni persona meritava di essere guardata, gli aveva concesso fiducia, gli aveva concesso qualcosa di così prezioso che lui lo avrebbe conservato per sempre: un pezzo di se stessa.
Un pezzo della storia e del dolore che si era portata dietro, un pezzo di quella follia che gli era stata tramandata.
Jon Snow non era una persona avida ma avrebbe conservato gelosamente nella sua mente il suono della sua voce, e le curve del suo corpo che aveva intravisto sotto la camicia trasparente, avrebbe ricordato per sempre il viola dei suoi occhi e il bianco neve dei suoi capelli, pallidi e morbini come la neve di Grande Inverno.
Non avrebbe mai dimenticato e se fosse morto quei segreti sarebbero morti con lui ma se fosse tornato, ne avrebbe voluti altri.
Avrebbe voluto passare altro tempo con lei.
 
La salutò brevemente, dandole le spalle dopo pochi attimi, se si fosse girato a guardarla sapeva per certo che non avrebbe risposto delle sue azioni e che qualsiasi gesto impulsivo lo avrebbe portato alla morte per mano dei suoi uomini, e nonostante volesse girarsi, volesse guardarla per un’ultima volta, non lo fece, tirò dritto fino alla barca e poi fino alla nave.
Ma i suoi occhi non lasciarono mai la sua mente.
 
***
 
 
Daenerys prese un sorso dal bicchiere di vino che si stava rigirando tra le mani da un sacco di tempo, il fuoco era accesso nella Sala del Dipinto ma il suo cuore non era per niente calmo o in pace, da quando lo aveva visto partire qualcosa turbava la sua mente e non dava pace al suo cuore.
Un oscuro presentimento.
 
-Tu non sei un eroe.- disse rivolendosi a Tyrion, inaspettatamente.
-Ho compiuto delle gesta eroiche, io…-
-Gli eroi fanno cose stupide e poi muoiono.- disse rigirandosi il calice tra le mani e guardandolo, -Drogo, Jorah, Daario ed anche Jon Snow.
Fanno a gara a chi è più bravo e a chi farà la cosa più stupida.-
-Tutti quelli che hai nominato, Drogo, Jorah, Daario ed anche Jon Snow, si sono innamorati di te.- Tyrion la guardò negli occhi ma lei dovette distoglierlo brevemente.
-Jon Snow non è innamorato di me.-
-Errore mio.
Immagino che ti fissi con desiderio perché spera che la vostra alleanza abbia successo.
Alleanza militare intendo.-
-Lui è troppo basso per me.- disse, anche se cercò di correggere il tiro di quella battuta ma Tyrion la precedette.
-Forse è basso per essere un eroe.-
Daenerys sorrise ma quel sorriso svanì subito dopo, Tyrion non sarebbe riuscito a tirarle su il morale, non sarebbe riuscito a distrarla dall’attesa, poiché ormai si trattava solo di quello.
Ser Jorah sarebbe tornato? Jon Snow sarebbe tornato?
Quelle domande non avevano lasciato la sua mente da quando li aveva visti partire, da quando lo aveva visto darle la schiena per non girarsi più, eppure sapeva per certo che lui aveva compreso quello che aveva urlato nella sua mente.
 
Torna da me, Jon Snow.
 
Forse era diventata semplicemente pazza, o forse aveva deciso troppo velocemente di cedere a quel sentimento che per anni aveva nascosto dentro il suo cuore, a marcire nel passato, o forse aveva solo ceduto troppo velocemente a qualcuno che le aveva portato via le ali.
Jon Snow non aveva fatto niente per metterla in quella situazione, l’aveva semplicemente sfidata quando nessuno si era mai azzardato a farlo.
Dany chiuse un attimo gli occhi e guardò la finestra, in attesa.
Strinse le mani a pugno in attesa.
 
*
 
Daenerys aveva visto o fatto cose incredibili nella sua breve vita, e credeva che sopravvivere alle fiamme per ben due volte fosse il massimo che le sarebbe successo, eppure si era sbagliata.
Quando aveva ricevuto il corvo non aveva esitato un attimo a partire, nonostante Tyrion le avesse urlato che non fare niente era già qualcosa, lei ormai era troppo distante, troppo lontana e non lo avrebbe lasciato morire.
Quella consapevolezza le aveva dato la forza di salire su Drogon, di chiamare Viserion e Rhaegal per dirigersi verso l’ignoto ma ciò che l’aveva accolta era uno spettacolo terrorizzante.
I Non-Morti erano reali, il loro esercito era reale e Jon sarebbe morto se lei non si fosse sbrigata.
Le fiamme circondarono i nemici, ma i suoi occhi non riuscirono mai a staccarsi da lui, la stava raggiungendo e in poco tempo vide la sua mano vicino alla sua, si erano quasi toccate ma un rumore poco distante lo fece allontanare.
Ed ecco che quello che aveva detto a Tyrion era risultato semplicemente verità: gli eroi fanno cose stupide.
E Jon Snow era un eroe anche se non lo avrebbe mai ammesso.
Alzò lo sguardo e vide i suoi figli bruciare l’esercito, ma poco distante non poté evitare di guardare il Re della Notte, finalmente aveva dato un viso al volto che Jon aveva menzionato più volte e in qualche modo seppe che non l’avrebbe mai dimenticato.
Riabbassò lo sguardo in cerca di Jon ma quello che successe dopo la lasciò senza parole, senza cuore, senza più anima.
Viserion.
Il Re della Notte aveva ucciso Viserion davanti ai suoi occhi, aveva seguito la sua traiettoria e lo aveva viso affondare nel lago ghiacciato, il dolore di Drogon e di Rhaegal gli perforò il cuore e dentro di se qualcosa si ruppe: il suo cuore stava sanguinando, stava urlando, come i suoi figli la perdita del fratello ma esternamente non riuscì a dire niente, non riuscì a proferire parola.
L’intero mondo per lei si era bloccato, l’intero mondo era crollato.
-Via! Vai via!-
L’urlo di Jon la fece voltare e solo alzando lo sguardo vide il Re della Notte prepararsi a colpire per la seconda volta, senza pensarci guardò Jon ma in poco tempo venne sommerso da alcuni Non-Morti, Drogon si alzò in volo subito dopo e Daenerys si voltò un ultima volta per guardare quel lago.
Là dentro c’era suo figlio e c’era anche Jon.
Li aveva persi entrambi.
 
“Gli eroi fanno cose stupide e poi muoiono.”
Li ho persi.
Li ho persi entrambi.
 
Si portò una mano al cuore e non percepì niente, il suo cuore di drago era freddo, freddo come la neve che la stava circondando, freddo come il posto da cui veniva Jon Snow, aveva giurato di proteggerla ma lei non era riuscita a salvarlo ed adesso lo aveva perso, ed aveva perso anche uno dei suoi figli.
Posò una mano su Drogon e riuscì a percepire il suo dolore, posò lo sguardo anche su Rhaegal, anche lui stava soffrendo.
E seppe per certo che quel dolore non sarebbe mai andato via.
 
***
 
Jon aprì lentamente gli occhi e la prima cosa che vide fu lei.
Daenerys lo stava guardando, gli occhi ricolmi di lacrime e le mani strette tra di loro, per mantenere in qualche modo la lucidità.
-Mi dispiace.- sussurrò subito.
La vide scuotere leggermente la testa, mordersi il labbro per non parlare.
-Mi dispiace tantissimo.-
Jon senza pensarci prese una delle sue mani e la strinse alla sua, la sentiva ancora congelata per via del freddo ma quella di Daenerys era ancora più fredda, portava in sé il dolore per la morte di un figlio e anche se lui non aveva mai provato quel sentimento, seppe per certo che non sarebbe stato facile uscirne.
-Se potessi tornerei indietro.-
-Non puoi.- disse, guardandolo negli occhi, -E se non avessi visto non ci avrei creduto ma adesso so.-
La vide alzare lo sguardo per non piangere, per trattenere il più possibile le lacrime.
-Lui era mio figlio e sono gli unici figli che potrò mai avere, lo capisci?-
-Sì.- disse, adesso capiva, forse prima l’aveva dato per scontato, o meglio non aveva capito perché lei non potesse più avere figli ma in quel momento ripensando a ciò che aveva detto su suo figlio e su quella pira funebre qualcosa era scattato dentro di lui.
Jon però evitò di fargli quella domanda che l’avrebbe semplicemente distrutta ed era certo di non poter tollerare quella visione, anche se avrebbe portato per sempre sulle spalle la morte di Viserion, non avrebbe permesso che anche Daenerys si spezzasse, anche se era certo che fosse già successo.
-Ti aiuterò, ti aiuterò a sconfiggere il Re del Nord, e lo faremo assieme. Hai la mia parola.-
-Grazie, Dany.-
Quella frase le strappò un sorriso che durò pochissimo, Jon alla vista di quel sorriso percepì il suo petto riscaldarsi.
-Nessuno mi aveva più chiamato in quel modo. Chi era stato l’ultimo? Forse mio fratello, una compagnia che non gradiresti.- ammise, guardandolo.
-Allora non Dany ma mia regina.-
Per un solo secondo vide l’incredulità nei suoi occhi e così disse: -Mi inginocchierei… solo…
-Ma… e il tuo popolo? Coloro che hai scelto di proteggere?-
-Ti seguiranno, e vedranno quello che io ho visto in te.-
-Spero di meritarmelo.- disse, stringendo nuovamente le mani di Jon nelle sue.
-Lo meriti.- gli fece notare gentilmente.
Jon non poté evitare di rimanere a guardarla, era così bella e nonostante il lutto i suoi occhi viola in quel momento erano molto più vivi, molto più veri di quanto se li ricordasse.
Ed in fondo era riuscito anche a mantenete la sua promessa, era ritornato da lei, era ritornato per lei, anche se il costo era stato troppo alto si ripromise di prendersi cura di lei, di prendersi cura della Regina di Fuoco baciata dal ghiaccio.
 
-Penso che non fosse destino.- disse alzandosi dal letto di Jon per guardare oltre la finestra.
-Di cosa parli?- chiese, perso nei suoi capelli.
-Il Drago deve avere tre teste, Jon, tre teste per tre cavalieri di Drago, ma io sono rimasta sola dopo la morte di Viserys ma anche stesso lui non era un Drago, non avrebbe mai potuto cavalcare uno di loro.
Eppure credevo che nonostante tutto io potessi farcela, potessi essere l’unica Testa di Drago, una per comandarle tutte, ma ciò non è successo.
Ora mi domando, anche Rhaegal mi verrà portato via? Se il Drago deve avere Tre teste ed io sono sola, Jon, allora vuol dire che un altro dei miei figli dovrà morire?-
Daenerys si voltò a guardarlo e in quel momento vide le lacrime lungo le sue guance, lei così testarda, così bella e così forte, stava piangendo, stava piangendo per tutto quello che si era tenuto dentro fino a quel momento e la possibilità di perdere un altro figlio la stava distruggendo dall’interno.
 
Pochi giorni fa avevano colpito Drogon, oggi Viserion è morto, e Rhaegal? Toccherà anche lui lo stesso destino?
“No.”
Non lo permetteremo.
 
Jon senza pensarci troppo e nonostante il dolore che il freddo gli aveva causato al corpo, scostò le pesanti coperte e si alzò, ringraziò Davos per non averlo denudato del tutto e fece qualche passo avanti, qualche passo verso di lei e la strinse al suo petto.
Credeva che le cicatrici l’avrebbero fatta indietreggiare eppure lei non lo fece, passò le braccia attorno alla sua schiena e strinse.
Strinse forte e lui strinse lei.
Non aveva più stretto una donna dopo Ygritte, se non sua sorella Sansa ma in quel momento loro assieme gli parve la cosa più giusta che potesse esistere al mondo.
Dany era coì piccola in confronto a lui, così fragile e si rese conto che quella fragilità che vi aveva letto negli occhi alla fine era un dato di fatto; come lui ne aveva viste tante nella vita ma era riuscito a non spezzarsi, lei si era spezzata e la colpa era stata sua.
Percepì le lacrime di lei scenderle lungo il viso, bagnargli il petto nudo e chiuse gli occhi, strinse le sue braccia attorno a lei e posò le mani in quei capelli bianchi come la neve.
-Non permetterò che succeda, ti do la mia parola che non succederà mai più una cosa del genere.-
-Come puoi promettermelo, Jon Snow? Hai visto Viserion cadere. Ed io sono caduta con Drogon, cosa succederà invece a Rhaegal?-
-Niente, Daenerys. Ti prometto che non gli succederà niente, faremo in modo di proteggerli.-
L’aveva chiamata con il suo nome senza pensarci, non si era mai rivolto a lei in quel modo, e per un secondo ebbe il presentimento che lei gli facesse notare il suo errore ma non lo fece e non lo richiamò, così lui la strinse più forte e si lasciò trasportare da quella corrente.



∞Angolo autrice: Buonasera a tutti, ma forse dovrei buongiorno, sono le 2:08 del mattino e sono in attesa della diretta, quanti aspettano con me il momento tanto atteso? Io sono impaziente di vedere cosa accadrà, e soprattutto se Dany e Jon concluderanno o meno qualcosa prima dell'ottava stagione!
Sono molto positiva ma la speranza è l'ultima a morire!
Detto ciò questo capitolo è lungo ma non lungo come i successivi due che ho scritto, qua troverete scene in più e una maggiore presa di coscienza di Dany su quello che è successo, anzi vi dirò questo è il mio punto di vista, credo che la freddezza di Dany sia dovuto a un dolore molto più grande, anni di perdite e di lotte l'hanno forgiata e le hanno fatto ereggere un muro attorno al cuore.
Il fatto che non abbia pianto, non abbia urlato non vuol dire che il suo cuore non si si spezzato in quel momento e spero veramente che questo sentimento sia analizzato anche nell'ultimo episodio!
Vi lascio alla puntata e buon finale di stagione!

Spoiler:  [...] Ho visto come la guardavi, Jon Snow ed ho visto come lei ti ha guardato.
A me non ha mai guardato in quel modo, e neanche a Daario, solo Drogo. E dopo d lui nessuno ha più avuto accesso al suo cuore, ma tu sì.
Quindi Jon Snow non permettere che si perda nel dolore o dovrò uccidere il Re del Nord.
Salva la mia Regina.- disse prima di dargli le spalle e lasciare la stanza.

*

Vuole che io la baci.
Ed io?
Voglio baciarla?
“Certo che vuoi.”
Si che lo voglio.

  Image and video hosting by TinyPic
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Il Trono di Spade/Game of Thrones / Vai alla pagina dell'autore: _Giuls17_