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Autore: TeamFreeWill    29/08/2017    8 recensioni
“Fanfiction partecipante al contest “ByeBoys&Girls Hellatus”
Storia ambiantata nella terra paralella. Si svolge subito dopo la 12*23. Attenzione spoiler.
Simili, ma diversi come guardare attraverso uno specchio. Questo sono gli abitanti di questa terra, dove l'apocalisse tra angeli e demoni, si svolge senza esclusioni di colpi. Mary ci si ritova in mezzo. :)
Genere: Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Gabriel, Mary Winchester
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nel futuro
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Note autrice
Scusate il ritardo, ma ora che il contest è finito posso procedere a pubblicare i capitoli successivi. ^^




Doveva reagire. Una Winchester non si sottomette mai ad una situazione. Una Winchester la situazione la prende di petto e cerca di risolverla. Per quanto di merda fosse. Perciò, Mary prese in mano la "sua" situazione.

Decise di sfruttare gli insegnamenti di anni e anni di caccia sul campo e di quello che aveva imparato nell’ultimo anno dai suoi figli e da quei letterati inglesi.

Spiegò ogni cosa che sapeva su angeli e demoni e mentre parlava, i due “sergenti” la guardavano rapiti da cotanta conoscenza.

Mary, di fronte a loro, prese dalla tasca della sua giacca un tirapugni e lo mostrò ai due. Sembrava un tirapugni normale, ma osservandolo attentamente, si potevano scorgere strani simboli che in quel mondo evidentemente non sapevano fosse enochiano, la lingua degli angeli.

Nel giro di poche ore ogni abitante dell’accampamento aveva con sé un tirapugni uguale a quello di Mary. Gabriele li replicò senza batter ciglio. Era felice di aiutare.

L’arcangelo era veramente simpatico come aveva detto Donna, solo che non la smetteva di fare scherzi al povero Kevin, che iniziò ad avere mal di testa.

“Lascialo in pace però...non vedi che lo esasperi ?” disse la donna sorridendo e ricordando suo figlio maggiore che tormentava Cass.

Gabe sbuffò e si rimise a mangiare il suo leccalecca. Linda Tran ringraziò la donna con un cenno della testa e poi diede uno scappellotto all’arcangelo, facendo ridere tutti e imbarazzando il povero profeta.

Intanto Mary stava distribuendo degli occhiali, le cui lenti erano state imbevute nell’olio santo e passate sul fuoco per riuscire a vedere i cerberi.

Questa era la notizia migliore che potevano mai sentire. Quelle bestie infernali avevano causato tantissime morti, tra cui la morte del marito di Ellen, ma ora potevano uccidere senza pietà anche loro.

“ I tuoi figli devono essere orgogliosi di te. Sei una vera leader!” disse Ellen a una Mary a cui erano venuti gli occhi lucidi sentendo quelle parole.

“Ho fatto degli sbagli, li ho molto delusi, ma ci eravamo appena ritrovati…Il mio Dean mi ha riportato indietro…Io lo devo essere! Sono più che orgogliosa di loro” rispose tirando su col naso. Una lacrima ribelle scese solitaria.

Ellen non capì a cosa si riferisse la donna, ma sorrise comunque. Poi si allontanò e andò da sua figlia, abbracciandola. Era una cosa che facevano sempre prima di ogni possibile attacco. Eh si…Ognuno aveva il suo rito portafortuna.

Erano ancora tutti persi nei loro pensieri quando un boato e un grido in lontananza li fece sussultare.

Mary disse a tutti di prepararsi e immediatamente Gabriele sparì con Kevin e sua madre avvolgendoli con le sue sei ali.

In quel mondo i demoni avevano le corna e gli angeli si poteva riconoscerli grazie ad uno speciale tatuaggio dorato visibile a forma di ali che avevano sul dorso della mano destra. Più era luminoso più il grado angelico era alto.

Comunque Mary fu la prima a uscire da quella capanna, il fucile ben stretto in mano. Guardò in direzione del grido e riconobbe quella che doveva essere Abbadon affiancata da un altro cavaliere infernale, Caino.

Poi alzò la testa verso il cielo. L’arcangelo Raffaele sguainò la propria lama vedendola e la puntò.

Ma lei rispose all’attacco sferrando un pugno ben assestato al viso dell’arcangelo, che si ritrovò a sanguinare copiosamente dallo zigomo. Poi cominciò. Inferno e paradiso. Loro nel mezzo.

Fu una lotta molto cruenta, ma gli umani, questa volta, colsero di sorpresa le creature sovrannaturali.

Molti cerberi e anche alcuni serafini particolarmente bastardi perirono, colpiti dai proiettili angelici.

In quel deserto ora, non più un cimitero di soli umani, si potevano scorgere le ombre delle ali impresse sulla sabbia e il sangue nero di demoni e cerberi.

Alcuni demoni tentatori furono catturati grazie a delle manette speciali riproducenti una trappola del diavolo e poi portati all’interno del campo per essere esorcizzati da Pamela e Missoury. Lo stesso fecero con alcuni cherubini, bloccati anch’essi con delle manette riproducenti dei sigilli enochiani.

Vedendo come si stavano mettendo le cose il primo a ritirarsi fu l’esercito infernale, seguito dall’esercito celeste. Rabbia e frustrazione da entrambe le parti.

Era una cosa che le due fazioni non avevano preventivato. Avevano fallito.

E ora? Come avrebbero potuto contenere l'ira dei loro Signori, quando, questi, avrebbero saputo della inaspettata sconfitta?
 

  
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