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Autore: Moglyo    03/09/2017    1 recensioni
La scuola dei nostri eroi è stata scelta per rappresentare un opera in teatro molto importante, con un insegnante d'eccezione. Nuovi nemici e nuovi amici, misteri e intrighi forse verranno svelati. Una speranza di scoprire cosa è successo alla signora Agreste si accende nel cuore di Adrien.
Si alza il sipario su questa nuova avventura.
Genere: Commedia, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Adrien Agreste/Chat Noir, Marinette Dupain-Cheng/Ladybug, Nathanaël, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Movieverse, What if? | Avvertimenti: Triangolo
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Kwami • Miraculous Ladybug: not exactly an anime. But almost. Watch it.  It's full of beauty.
“Bip-bip…bip-bip”
La mano di Marinette si posò sul cellulare per spegnere quel bip fastidioso, erano le nove di domenica. Un gesto talmente manuale da non farle aprire gli occhi; ancora assonnata sentiva qualcosa di pesante e caldo su di lei, alzò lo sguardo offuscato per capire da dove veniva quella sensazione; un braccio che le cingeva il fianco mentre le gambe erano intrecciate con altre due. La mora ripenso al giorno,  , quest’ultima cosa la fece diventare paonazza girandosi per vedere il biondo che dormiva beatamente abbracciato a lei.

Poi erano successe varie cose ed erano crollati sul letto, anche se lui aveva detto che sarebbe andato a dormire sul divano. Proprio in quel momento il bel addormentato si tirò un po' su per arrivare all’altezza di lei, che immersa nei suoi pensieri non sentiva nulla, si allungo all'orecchio “ciao mon chery” le sussurro.
La mora si sentì scorrere una scarica elettrica per tutto il corpo, girandosi ancora rossa in viso venne baciata da Adrien, all’inizio sulla bocca in modo passionale poi sempre più giù.
“A-adrien do-dobiamo anda-andare da Fu” parlare le era difficili quando le faceva certe cose. Lui la guardo malizioso per poi beccarsi una cuscinata. Risero e si prepararono, alle nove e cinquanta furono da Fu che li accolse con Waizz.

“Prego di qua, sedetevi comodi. È giunto il momento che sappiate chi erano i kwami; la loro storia è stata tramandata a per secoli nella mia famigli a di guardiani”. Fu era molto serio ma cordiale, fece accomodare tutti in una stanza appartata da occhi indiscreti. Solo una persona c'era dietro la porta che li separava, solo lei poteva e doveva essere li. 
“Tanto tempo fa, in una terra lontana nacquero dieci bambini, nove di loro portavano in sé lo spirito di un animale sacro mentre il decimo la voce degli dei.

I nove animali erano:
• Il gatto nero;
• La coccinella;
• La tartaruga;
• La volpe;
• L’ape;
• Il pavone;
• La farfalla;
• Il lupo nero;
• La volpe bianca;
 
Nel mentre che raccontava Fu mise sul tavolo che c'era nella piccola stanza, dei pupazzetti raffiguranti i dieci ragazzi.
 
“Loro vivevano in un villaggio su nelle montagne, circondato da potenti regni, ma tutto sommato vivendo tranquilli.

Essendo nati secondo una profezia, tutti loro vennero addestrati per proteggere la sacerdotessa.

Il tempo passo velocemente e tutti e dieci i ragazzi diventavano sempre più forti, iniziando anche a provare dei sentimenti fra di loro; ma un giorno il principe del nord decise di prendere in sposa la sacerdotessa, senza sentire ragione. 

Lei si oppose, era innamorata e ricambiata dal lupo nero.
 
Il principe dichiarò guerra.” 
 
I due ragazzi si tenevano per mano stretti, assorto più che mai nel racconto, che sembrava prendere vita davanti ai loro occhi. 
 
Tutti si prepararono a combattere, ma la loro battaglia sapevano bene sarebbe stata solo un azione suicida.

Il principe Tulekan arrivo con cinquanta cavalieri scelti, scatenando l'inferno in quel villaggio.

Uno a uno i nove guerrieri iniziarono a cadere.

I primi furono il pavone e l'ape, poi la volpe e la tartaruga che erano i primi alle porte del villaggio.

I ragazzi sentivano le urla di dolore dei compagni, distrutti dovevano continuare a lottare per il domani.

 
La farfalla e la volpe bianca proteggevano le porte del santuario, dopo di loro c'erano il gatto nero e la coccinella, e nell’ultima stanza il lupo nero e la sacerdotessa.

Quest'ultima sentiva le anime dei guerrieri uno a uno andarsene che fossero amici o nemici, un dolore innimaginabile provava per ogni singolo caduto. 

Questa guerra ingiusta era solo un massacro per il divertimento del principe. 

 
La notte scese sul campo di battaglia e con essa anche la fine di quello scontro, in cui non ci furono ne vincitori ne vinti, ma solo morte e disperazione.

Allora gli dei dal cielo avendo assistito impotenti decisero di rimediare a quelle morti ingiuste, interpellando la morte stessa.

Cercando di rimediare a quella tragedia.”
 
“Da qui in poi la leggenda si offusca e non si sa bene cosa sia successo. Due cose sono sicure i per essere dei portatori bisogna avere un cuore giusto e sacrificare qualcosa a noi importante per qualcun altro che sia amico o sconosciuto per onorare il loro sacrificio.” Fu finni il racconto con un pizzico di malinconia, guardando i tre kwami che giocavano tranquilli.

Poi si rivolse ai ragazzi “questo è quello che mi è stato tramandato, se avete domande…” in quel momento suono il telefono di Adrien, aveva un servizio alle due del pomeriggio e doveva correre a prepararsi. "scusi della fretta ma mio padre mi ammazza se faccio tardi” chiari il biondo, inchinandosi davanti a Fu e poi baciando sulla guancia Mari scappò al servizio.
 
La mora parlo ancora un po' con il guardiano, lo ringrazio e si diresse a casa con Tikki. Si era scordata dei bozzetti da preparare per la recita, domani era lunedì non le sembrava ma era solo passata una settimana fantastica e ricca di sorprese.
 
 Fu aspetto che la mora uscisse del tutto dal negozio. “oggi dovevi dirgli la verità…, come mai non l’hai fatto?” chiese il vecchietto alla persona dietro alla porta.
 
“Non potevo, guardarli come faccio a dirgli adesso devi mollate tutto e venire in Tibet con me? È una cosa rischiosa e ci sono molte possibilità che non torniamo indietro. Come faccio a togliergli tutto questo?! Non deve soffrire come me” replicò la figura misteriosa.
 
“So bene che non è giusto ma se riuscirete a portarla indietro anche lui tornerà a essere libero dalla oppressione di Tulekan. Tu conosci molto bene la leggenda, ormai l’ora è giunta dovete essere tutti uniti per sconfiggerlo.” Disse Fu con fervore.
 
“Per ora portiamo avanti lo spettacolo, The show must go on” E con quest’ultima frase la figura misteriosa se ne andò.
 
 
 
Marinette passo tutto il pomeriggio a fare schizzi, guardarli, buttarli e ricominciare finché non si addormento sul tavolo di lavoro. La sveglia suono le 7.30 di Lunedi, aveva dormito tutta notte sulla sedia d'ufficio, molto comoda, senza essere super convinta dei suoi ultimi bozzetti; ma ormai era tardi doveva andare a scuola con quelli e sperare il dio che andassero bene, per giunta era anche in ritardo.
 
La campanella suono due minuti dopo del solito, lasciando la mora entrare in classe per il torto della cuffia.
 
Tutti salutarono miss Angel e iniziò la lezione. Passarono le prime tre ore tranquille il suono della campanella che annunciava la pausa, risvegliò mari dalla sua trance. Era ancora sconvolta dalla leggenda di ieri e non poteva stare con Adrien per alimentare i sospetti di Alya con cui aveva messaggiato il giorno prima. Consegnando i bozzetti alla prof, usci con gli altri in cortile. 
 
Parlavano tutti del bacio fra Chatnoir e Ladybug, facendo mille teorie e allusioni, mentre i due diretti interessati si sentivano osservati da sguardi accusatori. Poco dopo suono la campanella di fine pausa e le altre due ore filarono veloci, più del solito.

Da lì a tre mesi ci sarebbe stata la recita.
 
Tre mesi che per Marinette ed Adrien passarono così in fretta da sembrare un secondo. Si era giunti alle prove in teatro. 
 

   
 
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