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Autore: Kim WinterNight    03/09/2017    2 recensioni
In codesta composizione aulica (?) si narrano le appassionanti vicende concernenti i personaggi indicati nel primo capitolo intitolato "Presentazione della band" (quindi, se volete sapere di quali artisti si parla, entrate a leggere), i quali saranno per l'occasione riuniti in una super band a caso di cui non si può esattamente definire il genere né l'entità delle loro “canzoni”.
Il loro nome grind/hardcore è Death of Mortadella Roots, il quale spiega perfettamente la demenza in stato avanzato dei suddetti, nonché l'infermità mentale della sottoscritta.
Se volete sfatare questa mia convinzione, fatemi sapere cosa ne pensate e ditemi che non sono cerebralmente inetta.
All'interno della narrazione troverete vari personaggi originali, tra cui un componente della band.
Se non conoscete tutti gli artisti di cui scriverò, non preoccupatevi: nella Presentazione ho inserito dei link che vi permetteranno di ascoltarli e di farvi un'idea sul genere delle loro band originarie.
In ogni caso, la storia è accessibile a tutti e si può benissimo prendere come un'originale.
Insomma, buona lettura efpiani!
Genere: Comico, Demenziale, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio
Note: Lime, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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ReggaeFamily

Si parte?




Tutti sono pronti per partire, si sono riuniti in aeroporto e stanno aspettando che Dave li raggiunga. Manca solo lui, ma tanto è sempre in ritardo e non cambia niente.

«Scusate, ragazzi... ma perché siamo arrivati in aeroporto cinque ore prima dell'imbarco?» chiede Aurélien perplesso, grattandosi il mento con fare pensoso.

Si trovano all'aeroporto internazionale di Kingston già da mezzora, ma di Dave non c'è ancora traccia.

«Mustaine dice che ci sono delle cose di cui dobbiamo parlare prima di partire... sarà una data pazzesca, ci pensate?» strepita Fred, girovagando nervosamente intorno ai suoi amici.

«Certo! Sarà incredibilmente figo!» concorda Daron, gridando come suo solito. La sua voce acuta rimbomba per tutto l'enorme spazio attorno a loro e diverse persone si voltano a lanciargli occhiatacce.

«Ma Mustaine dove cazzo è?» si infervora subito dopo Tim C.

«Chi lo sa? Sarà stato investito da un tram...» ipotizza malignamente Joey, saltellando sul posto per scaldarsi. Ha un po' di freddo, deve avere la febbre.

«Non essere cattivo, Joey, la morte non si augura a nessuno!» lo ammonisce Damian, accostandosi a lui.

I due sono veramente ridicoli uno vicino all'altro, la differenza di centimetri tra loro è quasi insopportabile da guardare.

«L'elefante e la formica» sghignazza ancora Daron, strepitando per la voglia di fumarsi una bella canna. È stanco di stare fermo là ad aspettare il niente.

«Secondo me non si presenta, ci prende per il culo» commenta Jens, le braccia incrociate e lo sguardo serio e pensieroso.

Kelsey riflette: «Non credo. Sembrava entusiasta per questo viaggio, non siamo maliziosi. Sembra essersi pentito di...»

«Pentito? Chi, Mustaine?» sbottò Fred, esplodendo in una fragorosa risata.

Proprio in quel momento, qualcuno si avvicina al gruppetto di ragazzi in attesa...


Un uomo dai capelli lunghi e arruffati è stravaccato su un divano, sta guardando una partita di football e ha stampata in viso un'espressione indecifrabile.

Non sa che fare, sa solo che quella partita non gli interessa granché; cambia canale e sintonizza il televisore su una rete che trasmette in diretta una famosa radio americana, con tanto di videoclip e interviste esclusive.

Ha tutta la giornata davanti, non ha impegni e si sente piuttosto rilassato. Afferra la sua birra dal tavolino posto di fronte al divano e ne sorseggia un po', poi si esibisce in una smorfia schifata.

«Questa merda è già calda» borbotta tra sé, tornando a sistemarsi più comodo sul suo sofà.


«Scusate?»

I componenti dei DOMR si voltano, sorpresi: hanno quasi sperato che si trattasse di Dave, ma di fronte si ritrovano una ragazza sui venticinque anni, parecchio sovrappeso e con i rimasugli di una grave acne giovanile ancora ben visibili sul viso paffuto.

Joey smette di saltellare sul posto e trotterella verso di lei, sorridendole con fare da iena. «Ciao bellezza, in cosa posso servirti?» la interroga, porgendole la mano.

Lei è alta almeno trenta centimetri in più di lui e rimane basita nel ritrovarsi di fronte una specie di nano.

«Caspita, sei davvero un tappo!» gli dice infine, chinandosi appena per potergli stringere la mano. «Non penserò più di essere bassa...»

«Ehi, non offendermi!»

«Tu sei Joey Jordison, vero? Okay, sapevo della tua altezza, cioè, bassezza... ma... cristo, un nano! Possiamo fare una foto?!»

«Ragazzina, senti un po'... stai cercando grane?» si infervora allora il batterista, puntandosi le mani sui fianchi.

«No, dai, scherzo.... è che sei proprio carino, assomigli un po' a... Pisolo, ecco! Ce l'hai presente?» infierisce la sconosciuta.

Daron e Tim C si scambiano un'occhiata, poi scoppiano a ridere come due deficienti, contagiando in fretta e furia anche Fred e perfino il povero Aurélien, il quale stava cercando fino a ora di trattenersi e mantenere un minimo di contegno.

«Te ne vai o devo chiamare la sicurezza?» abbaia Joey.

«Non ti arrabbiare, tesoruccio. Sai, in effetti... oddio, mi viene in mente che...» La ragazza si inginocchia di fronte a lui in maniera piuttosto goffa e giunge le mani a mo' di preghiera. «Puoi perdonarmi?»

Lui la guarda, dubbioso, si sente ancora irritato dal suo atteggiamento.

«Puoi? Vorrei tanto essere la tua groupie, posso? Sei così attraente e... non sono mai stata con un ragazzo molto più basso di me!»

Ormai il resto dei DORM è fuori controllo: tutti ridono come pazzi e stanno attirando l'attenzione di mezzo aeroporto.

«Cosa?! Sparisci, ragazzina, posso avere tutte le donne del mondo, non mi accontenterò certo di una megattera come te!» sbraita lui.

Lei si allunga verso di lui e gli molla un leggero buffetto sulla guancia, sorridendogli con condiscendenza. «Sei tanto dolce, sai? Prima o poi accetterai di stare con me, me lo sento!»

Joey le volta le spalle e barcolla nella direzione opposta; rischia quasi di cadere e Tim C lo sorregge appena in tempo.

«Sei già ubriaco?» chiede il bassista.

«Secondo me ha la febbre» commenta la nuova arrivata. «Portatelo in bagno e bagnategli la fronte con un po' d'acqua fresca, gli farà bene. Io ora devo scappare, mio dolce Joey! La prossima volta mi farò più bella solo per te!»

Detto questo, la tizia gira sui tacchi e se ne va senza salutare il resto della band.

«E non ha voluto la foto con tutti noi? Ehi, ragazzi, non è che stiamo perdendo visibilità?» si rabbuia Carlo.

Fred gli posa una mano sulla spalla. «Vedrai, amico, il concerto in Nuova Zelanda ci farà scalare le vette del mondo!» afferma.


L'uomo, dopo un'altra ora trascorsa a poltrire sul divano, si alza e decide di fare una telefonata.

«Pronto?» risponde il suo interlocutore all'altro capo del telefono.

«Sono io. Come procedono le cose?»

«Direi piuttosto bene.»

«Meglio così, tutto deve andare secondo i piani.»

«Certamente, capo!»

«Non voglio problemi.»

«Nessun problema. Non pensare a nulla e rilassati, goditi le tue vacanze, eh?»

«D'accordo. Ciao Nat.»

«Ciao, capo!»


Ultima chiamata: i passeggeri del volo internazionale K522 diretto a Christchurch delle ore 12:40 sono pregati di recarsi con la massima urgenza all'imbarco 36.

Aurélien sobbalza. «Ragazzi, perderemo l'aereo! Andiamo, magari Dave arriva all'ultimo minuto, vedrete... ma almeno noi cominciamo ad avvicinarci, no?» strepita.

«Ha ragione: andiamo, che si arrangi. Se non viene, sono cazzi suoi e suoneremo senza di lui come abbiamo fatto a Natale» concorda Tim C, afferrando i suoi bagagli.

Il resto della band decide di seguire quel consiglio e tutti insieme si incamminano verso l'uscita a loro destinata.


Appoggiata al bancone di un bar dell'aeroporto di Kingston, una ragazza sorride tra sé e sé, annuendo.

«Ce la farò» mormora tra sé.

«Nathalie! Hai finito? Possiamo andare?» le chiede la sua amica Jessica, tornando dal bagno.

«Ah, sì, certo! Possiamo andare, ovviamente...»

«E poi mi spieghi che cazzo ci facciamo qui?»

«Per ora non posso.»

«Un'altra delle cazzate di tuo zio, me lo sento...»

«Sì, ma non te ne posso parlare. Andiamo.»

Le due si avviano verso l'uscita.


Chi saranno mai?



SONO TORNATA!!!!

Questo, come vedete, è un “capitolo di transizione” (?); sono stati introdotti dei nuovi misteri e personaggi, chissà cosa significherà tutto questo...

Avrete senz'altro dubbi e sospetti... chi era quella ragazza che vuole diventare la groupie di Joey? E Dave che fine ha fatto? E chi è quell'uomo che sta guardando la tv e che ruolo ricopre?

Avete qualche risposta a queste domande?

Io sono curiosissima di scoprire i vostri pareri, vi aspetto quindi nelle recensioni e spero di avervi fatto ridere, anche se mi rendo conto che questo capitolo è stato più breve e transitorio...

Prometto che non vi farò aspettare a lungo per il prossimo, è già in fase di elaborazione, quindi...

STAY TUNED AND WAIT FOR MORTADELLA!!!! ♥

  
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