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Autore: flavsxx    04/09/2017    2 recensioni
A causa di un errore Alison si troverà a convivere con tre ragazzi molto diversi tra loro.
Nell'appartamento 3A nasceranno nuove amicizie,ma soprattutto proprio lì,Alison conoscerà Alex,
un ragazzo difficile,che si ribella alla vita dopo aver perso la madre.
Lui dapprima non vuole la sua presenza nella casa,ma dopo non potrà più farne a meno.
A tal punto che quando lei deve andare via...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
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“Allison,sei matta? È un posto pericoloso. Come gli è venuto in mente di portarti lì?”

Mike era incazzato ed elettrizzando nello stesso tempo,quando,la mattina dopo,raccontai cosa era accaduto.

“Ragazzi,lo so! E’ stato terrorizzante! Avevo così paura per lui.“

“Pensavo che Alex avesse smesso con quella merda.”disse Derek mangiando la sua tazza di cereali.

“E’ così. Probabilmente aveva solo bisogno di soldi e non voleva chiederli al padre. Lo conosci.” Lo ammonì Mike.

Guardai l’ora.
“Mike,è ora di andare. La lezione inizia tra 20 minuti!” dissi prendendo la borsa.

Posò la tazza di caffè e prese le chiavi della macchina.

Guardai Mike mettere in moto l’auto,era pensieroso da tutta la mattina.

“C’è qualcosa che non va? Sembri pensieroso.” Chiesi preoccupata.

“Non so come tu faccia,ma hai dei poteri! Leggi nella mente delle persone per caso?” disse ridendo.

“Mi hai scoperto,accidenti!” risi “sai che con me puoi parlare quando vuoi.”

“C’è una ragazza molto carina che sta nel tuo corso di psicologia,l’altro giorno vi ho viste parlare.  Vorrei chiederle di uscire e magari tu potresti darmi una mano.”

“Descrivimela.”

“Bionda,occhi scuri..alta più o meno come te. O forse dovrei dire “bassa” come te.” Ironizzò.

“hey,la mia altezza è del tutto nella norma,fratello. Comunque si chiama Sarah,e da quello che so,non è fidanzata.” Replicai.

“Sarò fuori la tua classe quando finirai la lezione. Cercherò di parlarle.” Disse uscendo dall’auto.

“Va bene.Ci vediamo alle 11:30.”

 “A dopo nana.” Rise scompigliandomi i capelli.
 
Tra me e Mike si era da subito instaurato un rapporto di fratellanza. Era il mio punto di riferimento nella casa,la sua sola presenza mi tranquillizzava.
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Le due ore di psicologia mi avevano dato modo di incontrare Sarah.

Con la scusa di un caffè le avevo presentato Mike,e dopo l’iniziale imbarazzo,tra i due si era creata una bella alchimia.
Già si piacevano ed io ero fiera del mio ruolo di Cupido.

A Mike era venuta l’idea di organizzare una cena nel nuovo ristorante Italiano.
Voleva rivedere Sarah a tutti i costi,ma era decisamente troppo presto per chiederle un appuntamento

“Faremo un’uscita di gruppo,così non avrà la pressione di un classico appuntamento,ma potremo conoscerci meglio. Tu verrai con uno dei ragazzi così non ti sentirai la terza incomoda.” mi bisbigliò Mike nell’orecchio.

“Cosa? Nessuno dei due accetterà mai di venire ad un appuntamento a quattro. E poi no Mike,non ho voglia…” Replicai.

“Ti prego,proviamoci. Ti ripagherò il favore in ogni modo.”

Gli occhi a cuoricino di Mike mi convinsero,così stabilimmo l’appuntamento per sabato sera e a me aspettava l’arduo compito di convincere Alex o Derek ad accompagnarmi

“Grazie! sei la migliore!” Mike mi alzò e mi fece ruotare in aria.

Sarah era andata via e noi eravamo rimasti nel parcheggio.

“Mi devi un favore” risi.

 “Torno a casa,vieni con me?” mi chiese indicando la sua macchina rossa.

“Grazie,ma vorrei fare delle compere al centro.”

Sapete com’è. Noi donne abbiamo l’armadio pieno ma non sappiamo mai cosa indossare. Avevo urgenza di comprare nuovi maglioni in vista del gelido inverno di NY.

“vuoi un passaggio?”

“no,grazie,preferisco fare una passeggiata. Ci vediamo dopo.”  Feci cenno con la mano.

 “Ci vediamo a casa.Fai attenzione.” Si raccomandò.

La macchina di Mike sfrecciò fuori dal parcheggio nell’esatto momento in cui il mio telefono cominciò a squillare nella mia tasca.


 “Buongiorno. Come va la vita da quelle parti?”
Riconobbi la voce famigliare della mia migliore amica dall’altra parte del telefono.

Viola mi mancava da morire.
Prima di partire stavamo insieme ogni giorno e condividevamo ogni momento della nostra vita,proprio per questo,adesso che non era più possibile,sentivamo la necessità di raccontarci le nostre giornate per telefono.

Le nostre conversazioni,infatti,non duravano mai meno di mezz’ora.

Ci raccontammo tutto.
Le parlai dell’università,delle nuove conoscenze,del cibo e della convivenza con i miei inquilini.


 “mmh,questo alex mi incuriosisce. Non vedo l’ora di sapere i risvolti della storia.” Azzardò prima di attaccare.

di cosa parli?” risi. “non è successo niente.”

“Vedremo. I tipi come lui si innamorano sempre delle ragazze come te.”


 “Non è un film,Viola.” Risi. “Se conoscessi Alex capiresti che stai parlando dell’impossibile. Da quando sono qui,si sarà portato a letto 30 ragazze!” continuai.

“Il tempo mi darà ragione. Comunque devo attaccare assolutamente,devo uscire tra dieci minuti. Ci sentiamo presto,mi manchi amica!” mi disse.

 
“Anche tu tesoro,non vedo l’ora di riabbracciarti.”  Replicai prima di attaccare.

Avevo ancora gli occhi sul display del telefono quando sentì un clacson suonare.

Alzai lo sguardo e notai un Audi nera accostarsi vicino a me.

Il finestrino si abbassò e vidi il ragazzo con cui avevo dato l’esame di fisica qualche giorno prima.

“Ryan,giusto?” chiesi.

“Wow! Ti ricordi di me?”  mi sorrise sorpreso.

“Non si scorda mai chi ha preso A+ all’esame di fisica,credo.” replicai ironica.
Lui rise imbarazzato.

 “Sto andando a casa. Vuoi un passaggio o stai aspettando qualcuno?”

“Ti ringrazio,ma vado a fare un giro al centro e mi farò una camminata.” Abbozzai un sorriso.

“abito proprio in centro,e a piedi ci impiegherai come minimo 40 minuti. Non ti sentire obbligata,ma sappi che per me non c’è alcun problema.”

40 minuti? Io che mi stancavo anche solo per arrivare in bagno dalla mia camera?

Okay,non lo conoscevo abbastanza,ma mi sembrava tutto fuorchè un cattivo ragazzo.

L’apparenza inganna,è vero,ma avrei rischiato. Per quei 40 minuti di camminata avrei rischiato.

“okay,accetto.”
Quando mi aprì lo sportello,entrai in una meravigliosa auto dagli interni in pelle.

“quindi,tu sei di quì?” chiesi per evitare il silenzio imbarazzante.

“no,sono di Londra,Inghilterra. Ma mi sono trasferito quì con i miei genitori quando avevo circa 6 anni,ormai posso considerarmi del posto. Torno a Londra solo durante le feste,per stare con il resto della famiglia.”

“wow,notevole. Non si direbbe dal tuo accento.” Osservai.

“I primi tempi odiavo che mi prendessero in giro per il mio accento,così ho cercato di attenuarlo fino ad arrivare ad oggi,che non saprei neanche parlarlo senza sembrare un cretino.” Rise.

“Perché hai lasciato l’inghilterra? Se posso chedertelo.” Domandai curiosa.

“I miei genitori sono medici rinomati e quando gli è capitata una buona offerta di lavoro qui,hanno accettato.” Disse mantenendo lo sguardo dritto sulla strada.

“mmh,educazione esemplare,fascino inglese..hai tutte le carte in regola per essere l’uomo perfetto.” Osservai divertita.

 “Non credo basti così poco,Ally. Ho così tanto da migliorare.” fece scuotendo la testa.

“Ho saputo che convivi con Alex Miller e Mike Rooney.  Beh…perché?” mi chiese ironico.

“Wow,le voci corrono veloci qua.” Osservai divertita.

“In realtà quando mi sono trasferita non sapevo neanche chi fossero,non essendo del posto.

Mi serviva una stanza in cui stare,e loro ne avevano una disponibile ad un buon prezzo. Tutto qui.” Spiegai.


“ A prescindere dalle loro reputazioni,stai convinvendo con tre uomini. Sei coraggiosa.” Osservò divertito.
 “Ci siamo organizzati da subito per i turni e sui compiti da svolgere. Loro sono molto rispettosi,soprattutto della mia privacy.” Constatai.

 “E’ assurdo pensare che vivi con Alex Miller. È il piu grande sogno di tutte le ragazze qua fuori. Non hai idea di quante ti invidiano.
Conosco Alex da una vita ed è strano pensare che possa convivere con una ragazza ed averne addirittura rispetto.” Continuò.

“Volevo solo avvisarti che si è portato a letto l’intera università e mi dispiacerebbe molto se ti illudesse…”

 “A dire il vero non ci ha mai provato con me. Probabilmente non gli piaccio.” Replicai con leggerezza.

“o forse gli piaci troppo.” Constatò.

Calò un lungo silenzio per quei tre,quattro minuti che mi separavano dalla mia destinazione.

Ryan accostò l’auto vicino al marciapiede per farmi scendere.

 “siamo arrivati,Ally.”

“Non so come ringraziarti. Ci vediamo presto.” Gli sorrisi.

“E’ stato un piacere conoscerti meglio,Allyson. Ci vediamo.” Ammiccò.

Era bello,elegante e ricco. Poteva essere considerato il ragazzo perfetto,eppure mi sentivo troppo distante da lui.
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NEL PROSSIMO CAPITOLO:
“Non posso credere che lo sto facendo davvero.” Alex si stava abbottonando la camicia bianca,che lasciava trasparire i suoi addominali.
“il mio primo appuntamento.” osservò poi scuotendo la testa. 

“Dillo a me! E poi te l’ho detto,non è un appuntamento,stiamo solo facendo un favore ad un amico.” Dovetti fare leva su tutte le mie forze per non fissarlo.
Era di una bellezza disarmante.

“E' comunque un appuntamento.E poi tu non hai niente di cui lamentarti,c’è gente che pagherebbe oro per uscire con me.” Osservò spavaldo.
“Beh,è chiaro che non faccio parte di quella gente.” Puntualizzai io mettendomi il rossetto rosso.



HEY!
GRAZIE DI CUORE PER AVER LETTO QUESTO CAPITOLO.
FATEMI SAPERE COSA NE PENSATE TRAMITE UNA RECENSIONE.
IL PROSSIMO CAPITOLO SARà AGGIORNATO SOLO SE VEDRò UN RISCONTRO DA PARTE VOSTRA,QUINDI DELLE RECENSIONI,ALTRIMENTI SARò COSTRETTA A SOSPENDERE LA STORIA.
UN BACIO GRANDE,F.
  
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