Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: flavsxx    07/09/2017    2 recensioni
A causa di un errore Alison si troverà a convivere con tre ragazzi molto diversi tra loro.
Nell'appartamento 3A nasceranno nuove amicizie,ma soprattutto proprio lì,Alison conoscerà Alex,
un ragazzo difficile,che si ribella alla vita dopo aver perso la madre.
Lui dapprima non vuole la sua presenza nella casa,ma dopo non potrà più farne a meno.
A tal punto che quando lei deve andare via...
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Universitario
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Salì in macchina sfregandomi le mani e stringendomi la felpa al corpo.
Fuori si gelava.
Alex mi osservò prima di accendere il motore dell’auto.

 “Al?” chiamò la mia attenzione.
Lo guardai.

“Sono stato davvero bene stasera. Grazie.”
“Anche io.”

Avvolsi le mie braccia intorno al suo corpo,abbracciandolo.
Avrei potuto dare colpa al freddo cane o all’ora indecente,ma no,avevo semplicemente voglia di abbracciarlo.
Posai il viso sull’incavo del suo collo.

“Ti voglio bene.” Confessai.

Sentì il suo pomo d’Adamo muoversi e la sua mascella contrarsi.

Poi sentì le sue braccia stringermi così forte da togliermi il fiato.

Quando l’abbraccio si sciolse,tornai al mio posto e fissai la strada dal finestrino.

Mi rattristì quando pensai che tutto quello sarebbe durato poco.

Alex era instabile e questo mi confondeva perché non sapevo mai come comportarmi.
A volte passavamo ore a parlare ed era premuroso,fin troppo. Altre mi evitava e diventava freddo.

Quando arrivammo sotto casa,Alex si accostò sul marciapiede,senza parcheggiare.

 “Scendi,Al. Devo fare una cosa,torno subito.” Disse mantenendo lo sguardo sulla strada.

Guardai l’orologio che segnava le due e mezza di notte.

“A quest’ora?”

“Ce la fai a non fare domande, per una dannata volta?”

Il tono della sua voce aumentò facendomi sussultare.

Aprì lo sportello e lo chiusi alle mie spalle con la rabbia e la forza di un uragano.

Alex aspettò finché non fui entrata nel portone, poi sentì la sgommata della sua auto.

Non appena fui a casa,le lacrime cominciarono a scendere copiose dai miei occhi.

E continuarono a scorrere sulle mie guance finchè non mi addormentai.
-----------------------------------------------------------------------------------------------
La mattina dopo mi svegliai con un forte mal di testa.

Mi preparai velocemente,poi andai in cucina a fare colazione.

Mike e Derek erano sul divano a giocare ai videogame,e fui contenta quando non vidi Alex tra di loro. Probabilmente stava ancora dormendo.

 “Buongiorno ragazzi”

“Buongiorno bellezza” mi risposero in coro.

“Ti devo raccontare una cosa!” mi disse Mike posando il joystick sul tavolo.

“Stanotte,dopo esser rientrato,ho sentito un rumore assurdo. Sono andato in salotto per controllare e indovina? C’era Derek steso a terra,era caduto!”
Stava ridendo così tanto che non riusciva a riprendere fiato.

 “Molto divertente amico,grazie! Ora ho un livido enorme sul gionocchio!” commentò Derek fingendosi offenso.

“ohw,mi dispiace così tanto.”

Derek allargò le braccia,ed io mi ci tuffai dentro in un grande abbraccio.
Era così bello aver trovato dei nuovi amici.

Posai lo sguardo a terra e vidi un reggiseno.

Eppure ero sicura di essermi spogliata nella mia camera,la notte prima.

Sciolsi l’abbraccio e mi chinai per raccoglierlo.

Guardai i ragazzi,con espressione curiosa e divertita.

Doveva essere di qualche loro ospite.

“Non guardare me. Sono mesi che non porto a casa nessuno.” Commentò Derek divertito.

Mike scosse la testa.

“Lo sai,sto uscendo con Sarah. Non farei mai una cosa del genere.”

Ci volle poco per far connettere il mio cervello.


Ecco cosa aveva fatto Alex alle tre di notte.

Era andato a prendersi qualche sua amica da scopare.


Avevo sentito la porta di casa chiudersi in tarda notte,ma ero sicura fosse Derek che rientrava da lavoro.

E invece no. Era la sua amica che tornava a casa sua.

Mi lasciai cadere sulla poltrona mentre la mia mente non smetteva di riflettere.

 “Buona Domenica,ragazzi.”

Alex ci raggiunse in salotto,con un sorriso da ebete stampato sul viso.

Il sangue mi ribolliva nelle vene. Rimasi in silenzio.

“Buongiorno Al. Sei silenziosa stamattina?”

Si posizionò di fronte a me e cercò di incrociare il mio sguardo.

“cos’hai?”

Il tono della sua voce si fece serio quando capì che c’era qualcosa che non andava.


Come faceva a non capirlo?

Mi alzai dalla poltrona senza dire una parola.

Riuscivo a vedere gli sguardi confusi dei ragazzi seguirmi con gli occhi.

Che cazzo hai combinato Alex?”

Sentì Mike ammonirlo .

Entrai in camera e mi buttai sul letto,chiudendo gli occhi.

Non avevo il diritto di essere incazzata,eppure non potevo farne a meno.

 “Posso entrare?” Sentì la voce di Alex fuori la mia porta.

“entra”

Entró nella stanza con aria preoccupata.

 “Non me ne vado da qui finchè non mi dici cosa hai. Che ti prende,Al?”

“Ho solo mal di testa.” Mentì evitando il suo sguardo.

Cosa avrei dovuto dirgli? Mi rode il culo perché ti scopi un’altra? Non ne avevo alcun diritto.

“Sappiamo tutti e due che non è vero.”

“La tua ragazza si è scordata il reggiseno qui ieri sera.”

Alex mi fissò per qualche istante cercando di capire cosa intendessi.

Poi abbassò la testa,stringendo i pugni.

“Prima di tutto non è la mia ragazza,e poi…”

“Non devi darmi nessun tipo di spiegazioni. E’ solo che..non capisco. Avevamo passato una bella serata,tu stesso me l’hai detto. C’era davvero bisogno di…”

“Mi dispiace. Sono stato un coglione. Avevo solo bisogno di distrarmi un po’” Replicò.
Distrarsi?

 “Distrarti da cosa? Hai detto di aver passato una bella serata e..”

“Ed intendevo esattamente ciò che ho detto. Sono stato così bene,come non stavo da anni,ma è complicato Al..”

Più andavo avanti e più non lo riuscivo a capire.

Cosa lo bloccava?

“mi perdoni?”

Mi guardò con gli occhi più dolci che avessi mai visto.

Sorrisi istintivamente quando pensai che probabilmente ero l’unica ragazza ad aver mai visto quella parte di Alex.

“Ma certo stupido! Mi dispiace,non ho nessun diritto di arrabbiarmi. Puoi fare quello che vuoi.” Commentai.

 “Invece no. Al posto tuo io avrei dato di matto.” Replicò.

"e mi dispiace per come ti ho trattata ieri in macchina. Sono un cretino,ma credimi,sei già troppo importante per me."

I nostri sguardi si incrociarono e per qualche istante il tempo sembro fermarsi.

“Dai,andiamo,che sto morendo di fame!”
Alex prese la mia mano e mi trascinò in cucina.



NEL PROSSIMO CAPITOLO.
Lo sentì tremare ancora sotto il mio corpo.
 “Hai ancora freddo? Stai tremando.” Osservai.
“Non e’ per il freddo,Al.”
Il mio viso avvampò e sentì il mio stomaco contorcersi.
Annullammo i pochi centimetri di distanza che separavano le nostre labbra, facendole sfiorare.



HEY! 
GRAZIE PER AVER LETTO QUESTO CAPITOLO!
VI PREGO DI LASCIARE UNA RECENSIONE.
SOLO IN QUESTO MODO POSSO CAPIRE COSA NE PENSATE 
E SE NE VALE LA PENA ANDARE AVANTI.
SE NON RICEVERÒ RECENSIONI,SARÒ COSTRETTA A SPOSPENDERE LA STORIA,MIO MALGRADO.

GRAZIE A CHI SPENDE 1 MINUTO DEL SUO TEMPO PER ELEGIORMI E COMMENTARE. 
VI VOGLIO GIÀ BENE.

UN BACIO GRANDE,F.
  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: flavsxx