Ringrazio
anche solo chi legge.
★Autore:
Kamy
★Fandom: DBZ.
★ Iniziativa:
Questa storia partecipa al Contest di
scrittura “Back to school” a cura
di Fanwriter.it!
★ Numero
Parole: 694.
★ Prompt
traccia: 14. A si
sveglia nel letto di B
dopo una festa al campus.
Cap.2
Le errate conclusioni di Goten
Goten
mugolò, socchiuse un occhio e vide sfocato, la
testa gli pulsava. Si portò la mano al capo e se lo
massaggiò, strinse gli
occhi con forza e li riaprì. Vide un armadio bianco panna,
circondato da una
serie di scatoloni e un calendario appeso alla parete grigiastra.
Si
alzò seduto di scatto, facendo cigolare il letto e
abbassò lo sguardo. Indossava un pigiama color cielo due
volte più lungo della
sua misura e leggermente stretto all’altezza del petto, si
girò e vide Trunks.
Il
giovane era addormentato a faccia in giù, con il
viso affondato nel cuscino.
<
C-cosa ci faccio qui? > si chiese. Avvertì
salire un senso di nausea, il capo gli doleva sempre più
forte.
<
Ieri devo aver bevuto davvero troppo. Però non
capisco perché mi stia ritrovando qui nel suo letto. Ho
dormito con lui perché?
> si domandò. Osservò la pelle pallida del
collo di Trunks, ascoltò il suo
respiro regolare e scostò la coperta. Il lenzuolo era
aggrovigliato intorno
alla gamba del Briefs.
Goten
guardò le sue labbra sottili e rosse, allungò la
mano in quella direzione avvertendo un calore al basso ventre e la
ritirò.
<
Che si sia ubriacato anche lui, ieri? > si
domandò. Alzò lo sguardo sul comodino e vide gli
occhiali del giovane
abbandonati su un libro, insieme a un pacchetto di fazzoletti.
<
No, lui è troppo perfettino. Sicuramente ero solo
io ubriaco. Non mi ricordo se ieri se n’era andato come
sempre o è rimasto
>. Impallidì e sgranò gli occhi.
<
Che ieri mi sia dichiarato e me lo sia fatto?!
No, impossibile. Non possiamo essere andati a letto insieme…
o sì? In fondo mi
faccio una ragazza dopo l’altra proprio per dimenticare che
ca*zo di sedere da
favola che ha. Io fare una lode al suo cul*, lo incornicerei.
No,
non lo avrei mai fatto… o meglio, lui non lo
avrebbe mai fatto. A un ragazzo come lui come posso piacergli? Rimane
mio amico
solo perché ci conosciamo sin da quando eravamo bambini.
All’epoca era lui che
sembrava il grande conquistatore del gentil sesso, ed io il bambino
ingenuo.
Ora lui si sta facendo largo per diventare un rispettabile inventore
geniale ed
io mi adagio sugli allori della mia borsa di studio.
Ho
il genio di mio fratello Gohan, ma non ho un
briciolo della sua passione. Non voglio diventare un fallito come mio
padre, un
contadino incapace di gestire la sua famiglia >. Si nascose il
viso tra le
mani e sospirò.
“Se
solo riuscissi a ricordarmi qualcosa di ieri”
gemette piano.
Trunks
mugolò, iniziando a svegliarsi, sbadigliò e si
alzò in ginocchio sul letto. Si voltò verso di
lui e sorrise, i capelli color
glicine gli ricadevano disordinati intorno al viso.
“Come
ti senti?” domandò.
“Mi
hai vestito tu, ieri?” chiese Goten.
Trunks
annuì.
<
Ok, l’ho fatto, sono un pezzo di idiota. Ci sono
andato a letto da ubriaco e ho dimenticato la nostra prima volta, il
momento
più bello e più desiderato di tutta la mia vita
> pensò Goten.
“Senti,
mi dispiace. Tu meriti di meglio” piagnucolò.
“Come
scusa?” chiese Trunks.
Goten
lo abbracciò stringendolo a sé.
“Io
ti amo davvero. Ti giuro che cercherò d’impegnarmi
di più nello studio. Beh, ora potremmo ricominciare a
studiare insieme.
Insomma, con qualche incentivo. Per un tuo bacio penso che riuscirei
anche a
impegnarmi sul libro per più di cinque
minuti…”. Iniziò a dire.
Trunks
lo allontanò da sé.
“Che
stai farneticando?!” sbraitò.
“Emh, ecco,
noi due non ci siamo accoppiati come criceti ieri, mentre ero ubriaco?
No,
perché avrei preferito dichiararmi in un altro modo. Non
sono tipo da rose
rosse, ma…” disse Son.
Trunks
ridacchiò.
“Ti
piaccio?” chiese.
Goten
annuì.
“Sappi
che non abbiamo fatto niente ieri, nemmeno
immaginavo di piacerti. Inoltre, non andrei mai con un ubriaco.
Però, se alla
prossima festa rimani sobrio, potremmo anche…”.
Iniziò Trunks.
Goten
gli avvolse le spalle con il braccio, scosse la
testa sentendo ancora un leggero sentore di nausea.
“Perché
aspettare la prossima festa?” chiese. Si
sporse e lo baciò con foga, Briefs socchiuse le labbra con
un mugolio di
piacere e ricambiò al bacio.