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Autore: jarmione    15/09/2017    2 recensioni
“Ma…ma!” Amy indicò l'uscita della Fondazione
“Vuoi la mamma?” Chiese Michael “mamma torna presto, adesso c'è papà, ti va di stare con papà?”
Amy scosse la testa
“Grazie!” Esclamò lui “la tua considerazione è ammirevole”
Per tutta risposta la piccola rise.
Genere: Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments, OOC, What if? | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Knight family '
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FINE! Chiedo scusa se ci sembra che io corra troppo, ma non volevo fare nulla di complicato.

Buona lettura 

 

 

 

Fu il viaggio più lungo che Michael ebbe mai affrontato.

Ma perché capitavano sempre a lui?

Nel giro di due ore aveva pensato ad almeno un migliaio di modi in cui Bonnie poteva mandarlo all'altro mondo.

Una pistola non ci sarebbe riuscita ma una donna infuriata si.

La parte più dura del viaggio fu circa a metà quando…

“Michael, c'è Bonnie in linea”

“Accidenti!” Michael pensó in fretta ad una soluzione ma non ne trovò “ok passamela e stai zitto” sì raccomando.

Sullo schermo apparve l'immagine di Bonnie.

Stava seduta ad una scrivania, in qualche studio in California.

“Ciao Michael”

“Bonnie!” Sorrise lui, cercando di non lasciar trapelare la minima emozione “come stai? Già al lavoro?”

Lei alzò le spalle “Devo preparare il discorso e tra poco ho un brench con il presidente del convegno”

“Decisamente una giornata movimentata”

“E voi state bene?” Chiese Bonnie, facendo sentire a Michael un peso sullo stomaco e facendolo sudare freddo “Amy ti dà problemi? Vuoi che torno?”

“Stai scherzando? Amy è un angelo” disse “la stavo portando a fare un bel giro al parco”

“Posso vederla?”

“Meglio di no!” Disse con troppa foga

“Perché?” Bonnie iniziò a preoccuparsi “Michael se è successo qualcosa torno indietro subito e…”

“Bonnie!” La zittì lui “sta calma, Amy sta solo dormendo sui sedili di dietro”

Bonnie fece un sospiro di sollievo “Mi hai fatto prendere un colpo”

“Rilassati, ho tutto sotto controllo”

“Mi fido più di KITT in questo momento”

Michael alzò gli occhi al cielo “Ti amo anche io Bonnie”

“KITT mi raccomando tienila d'occhio”

“Sarà fatto Bonnie”

“Grazie ad entrambi” sbuffó Michael “ci sentiamo più tardi Bonnie”

“Ciao Michael e sta attento”

Ci mancava solo Bonnie.

“Avresti dovuto dire la verità”

“Perché? Per farla correre fino a qui ad uccidermi?” Domandò Michael “sto bene così”

Il resto del viaggio lo passarono in silenzio.

KITT aveva ritrovato le tracce della macchina ed erano giunti fino ad un garage nella periferia.

Erano esattamente a due chilometri dal luogo dove si trovava Bonnie.

La macchina era proprio lì.

“KITT rilevi qualcosa?”

KITT fece una scansione del garage

“Rilevo tre uomini, dalla corporatura direi che sono parecchio robusti”

“Ed Amy?”

“C'è anche lei e sta bene”

Michael si sentì già meglio.

Almeno una notizia buona dopo un viaggio disperato.

“Riesci a vedere chi sono?”

KITT cercò il modo di identificare i tre uomini collegandosi al circuito delle telecamere presenti nel garage.

Una di esse puntava proprio Amy.

Che stava seduta in un angolo e sbatteva le mani ridendo, come se volesse attirare l'attenzione dei rapitori.

Su quello aveva preso da Bonnie.

Il coraggio non era di Michael.

Le altre puntavano verso gli uomini.

“Ma quello sono…”

KITT fece dei fermo immagine e a fianco delle foto apparvero i nomi.

“Sam Danford, Glenn Summer e Thomas Print” mormorò Michael

“Sono le ex guardie esterne della Fondazione” precisó KITT “sono stati licenziati tre mesi fa a causa di una continua infrazione alle regole”

“Mi ricordo” affermo Michael “erano stati trovati nella stanza dell'archivio che guardavano le pratiche delle indagini”

“Più precisamente delle indagini che i media non hanno mai saputo”

Michael scosse la testa

“Non mi interessa, voglio riprendere Amy” e, senza preavviso, saltò fuori dalla macchina e si diresse verso il garage.

KITT non fece in tempo a fermarlo ma attivò il suo sistema di sorveglianza.

Passare dalla porta era rischioso.

Michael notò una scala sul fianco e ci andò.

Salì fino sul tetto, dove trovò una finestra aperta che dava proprio sulla stanza dove stavano i tre uomini ed Amy.

Si avvicinò e rimase in ascolto.

“…il tutto entro domani mattina”

“Quando sarà la conferenza?”

“A mezzogiorno, all’hotel Hilton”

Michael rabbrividì.

All'hotel Hilton alloggiava Bonnie con Devon.

Non voleva sapere altro, sapeva già troppo.

Scosse la testa e cercò Amy.

Era ancora seduta nello stesso angolo.

Batteva le mani e faceva dei versi, come se volesse cantare una canzone.

Poi alzò lo sguardo e incroció quello di Michael.

Michael ebbe un sussulto ma non poteva mostrarsi debole difronte alla bambina, anche se piccola per capire.

Le fece un sorriso e un ciao con la mano.

Non lo avesse mai fatto 

“Pa..pa!” Esclamò con quanta voce aveva in gola Amy, indicando il soffitto e facendo voltare gli uomini.

Inizialmente Michael fu lieto di sentirla dire papà, visto che lo diceva poco, poi ebbe uno strano istinto omicida.

-Grazie Amy- pensó -non ti userò mai come diversivo-

“È Knight!”

“Prendetelo!”

Due uomini uscirono e il capo rimase a sorvegliare la bambina.

Michael torno verso la scala, ma la trovò occupata dai due che stavano salendo.

Una volta in cima iniziarono a colpire Michael, che però si difese.

La cosa durò poco.

Michael ricevette un pugno in pieno volto e cadde da basso, per fortuna su una piccola montagna di sacchi di sabbia.

Non era il massimo ma almeno attutivano la botta.

Appena riuscì ad alzarsi, non fece a tempo a realizzare che i due uomini sul tetto erano scesi e lo avevano afferrato.

“Salve signor Knight” il capo era uscito e teneva fra le braccia Amy, che non sembrava felice di stare in braccio al tizio.

“Sam Danford!” Tentò di liberarsi ma con insuccesso “lasciala andare altrimenti…”

“Altrimenti cosa?”

Michael gli lanciò uno sguardo di fuoco.

“Ci avete sbattuto fuori senza ritegno” disse Sam “le nostre famiglie sopravvivono a stento mentre voi andate avanti”

I due che tenevano Michael risero.

“Che vuoi fare?”

“Mostreremo a tutti chi e che cosa è la Fondazione, del marcio che c'è dentro e di ciò che hanno fatto a noi” poi ordinó agli altri due di sistemarlo e lui andò via con Amy.

“Amy!” I due legarono Michael “Amy! Sta tranquilla Amy!”

“Pa…pa!” La piccola iniziò a piangere, mentre il cuore di Michael si frantumava.

Sentirla piangere era l'ultima cosa che voleva.

Venne portato dentro al garage e gettato, nel vero senso della parola, in un angolo del garage.

“Amy!” Ma ormai erano lontani “ti troverò Amy…” mormorò “papà ti salverà”

Fece un profondo respiro “KITT riesci a vederli?”

“Hanno cambiato piano, si stanno dirigendo all’hotel”

“Dobbiamo fermarli, dammi una mano!”

KITT mise in moto e puntó dritto alla porta del garage, sfondandola.

Poi si mise dietro a Michael e con un piccolo laser brució le corde che lo legavano.

“Grazie amico” salì in macchina

“Di nulla”

Si misero all'inseguimento.

La macchina con i tre uomini era già a buon punto.

Quando furono vicini, Michael poté sentirsi più rilassato.

KITT aveva i sensori attivi e sentiva Amy che piangeva e chiamava la mamma e il papà.

Evitò di far sentire a Michael.

“KITT avvicinati e aprì il tetto” mollò il volante, obbligando KITT ad usare il pilota automatico, salendo sul tetto e mettendosi in piedi sul cofano.

“Michael attento!”

Il baule della macchina davanti si aprì e i due uomini, che avevano legato Michael, erano pronti a sparare con delle pistole.

“KITT a zigzag!” Michael si resse agli specchietti e KITT eseguì, iniziando a fare a zigzag per evitare i colpi di pistola.

“Michael, mi fanno il solletico”

“Tu avvicinati al resto ci penso io!”

Quando KITT fu abbastanza vicino, Michael approfitto delle pistole scariche per saltare dentro al baule.

I due uomini si trovarono presi alla sprovvista e per Michael fu facile metterli ko e scaraventarli fuori dalla macchina.

Passando dal baule si ritrovò sui sedili dietro, dove stava Amy.

“Pa…pa!” Sorrise la piccola

“Te l'avevo promesso”

Sam Danford cercava di far finire la macchina fuori strada, ma l'istinto di sopravvivenza era tale da fargli prendere paura all'idea.

“KITT ferma le ruote”

KITT obbedì e fece inchiodare la macchina.

Sam sbattè la testa contro il volante e Michael strinse Amy evitando che prendesse un colpo contro al sedile.

Una volta sicuro che la bambina stesse bene, scese dall'auto e trascinó Sam fuori.

“Adesso ti mostro io chi e che cosa è la Fondazione” gli diede un pugno in pieno volto “e questo è per Amy!”

La bambina battè le mani e rise.

“KITT?”

“Ho già provveduto a chiamare la polizia Michael”

“Ottimo lavoro”

Poi prese Amy e la strinse a se “Adesso ci sono io”

“Pa…pa!”

Le diede un bacio sulla fronte, facendola ridere.

Michael attese che la polizia arrivasse e arrestasse i tre uomini

“La pagherai Knight!”

“Sempre dopo di te Danford”

Quando la strada fu sgombrata poté finalmente rilassarsi.

“Michael, che intendi fare adesso?”

“Non lo so” disse fingendo di pensare “forse andrò a fare una sorpresa a Bonnie”

“Ma…ma!”

“Esatto Amy, dalla mamma”

 

********************

 

Devon stava osservando gli operai abbellire il salone dell’albergo.

Amava le conferenze in California, anche se un po' noiose.

Bonnie, invece, era nervosa e faceva avanti e indietro.

Odiava le conferenze e odiava stare lontano da Amy.

“Rilassati Bonnie” la rassicurò Devon “Amy sta bene e Michael sa quello che fa”

“Lo so ma…è solo che non l'ho mai lasciato solo con la bambina e…in effetti non ho mai voluto che stesse solo con lei”

“Puoi fidarti di lui”

“È questo che mi preoccupa”

“Grazie!” Esclamò Michael dall’ingresso dell'hotel “è sempre un onore essere considerato!”

“Michael?”

“Michael!” Bonnie sgranó gli occhi ne vederlo davanti a lei che teneva Amy per mano “Amy!”

La prima cosa che fece fu abbracciare la piccola.

“Che ci fate qui?” Chiese Devon, felice di vederli

“Ci annoiavamo e abbiamo deciso di farvi una sorpresa”

“Una sorpresa più che gradita” sorrise Bonnie prendendo Amy in braccio “ciao amore”

“E a me?” Anche Michael ricevette un bacio.

All'improvviso, Bonnie iniziò a scrutare Michael da cima a fondo “Che hai sulla giacca?”

Lo ispezionò ancora “Ma questa sembra…”

“Terra per edilizia” si intromise KITT, suscitando l'istinto omicida di Michael

A quel punto Bonnie guardò Amy e noto che anche Amy ne aveva un po' suo vestiti, in quanto Michael l'aveva presa in braccio.

“Michael Knight esigo una spiegazione…adesso!”

“Bonnie rilassati…” cerco di intervenire Devon 

“No!” Sbottó lei “ti do cinque secondi prima di prenderti e mandarti all'inferno!” Passo Amy in braccio a Devon e si avvicinò pericolosamente a Michael, obbligandolo ad indietreggiare.

“Posso spiegare”

“Ti conviene!” Gli diede una bordata in testa, prima che Michael si chiuse dentro KITT per proteggersi

“Non voglio finire in mezzo”

“Tu sta zitto KITT o ti mando a rottamare!”

Devon, in disparte, rideva assieme ad Amy, che batteva le mani felice.

“Io e te godiamoci lo spettacolo, va bene piccola?”

“No…no!”

A Devon scomparve il sorriso

  
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