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Autore: RigelWhite    16/09/2017    0 recensioni
Una misteriosa ragazza irrompe nell’apparente tranquillità di Camp Legacy. Sono passati 20 anni dalla guerra contro Gea: quello delle armi e del sangue è solo un ricordo lontano, o almeno così pensano i giovani legati, separati dal resto dei semidei in un campo tutto loro. Bianca Di Angelo ha una missione da compiere, un padre scomparso da ritrovare, un passato nascosto da conoscere. Gli astri tramano all’orizzonte, le Parche intessono i fili di quelle vite in bilico. La Terza Grande Profezia non è che appena iniziata. Un cerchio sta per essere chiuso.
Dal testo:
- Ti fidi di me?
Le chiesi improvvisamente, vedendola per la prima volta smarrita.
Ormai niente avrebbe potuto impedire alla buca di crollarci addosso.
Bianca mi guardò, uno dei suoi sguardi indecifrabili, di quelli che riescono a vedere l'anima nuda nascosta dentro di te.
Mi vidi riflesso in quegli occhi neri, scuri, profondi come un abisso. Due buchi neri senza via di uscita: ti risucchiavano dentro di loro per portarti verso rotte misteriose e ignote, che dovevano ancora essere scoperte.
Bianca aveva un mondo dentro di sé, un mondo inesplorato, che aspettava solamente qualcuno che ci mettesse piede.
Non mi rispose mai.
Genere: Avventura, Sentimentale, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuova generazione di Semidei, Quasi tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Logan

 

-No perché?! Non è giusto! Voglio sapere cosa gli è successo lasciatemi andare!

 

Queste erano le parole che quella strana ragazza comparsa dal nulla continuava a ripetere e ad urlare, mentre io e Carson la trascinavamo a fatica fuori dall' Ufficio Maggiore, cercando invano di calmarla e di farla smettere di dimenarsi come un uragano.

 

Perché quella ragazza era un uragano. 

 

Un uragano molto violento.

 

O almeno era questa l'idea che mi ero fatto di lei.

 

-Mi dispiace ma dovrai aspettare. I Sette hanno bisogno di una riunione urgente per parlare degli ultimi avvenimenti. Si tratta di una questione molto importante

 

Disse Carson, cercando di essere comprensibile e stringendo la presa sulle braccia di Bianca che continuava a ribellarsi imperterrita.

 

Avevamo ormai raggiunto, anche se a stenti, l'ingresso dell'Ufficio. Con il braccio rimasto libero, spinsi in giù la maniglia della porta, facendoci letteralmente investire da una fresca folata d'aria che ci aprì i polmoni. 

 

Davanti a noi la spettacolare vista di Camp Legacy, ci tolse il fiato, come faceva ogni giorno da quanto potessi ricordare.

 

Perfino sul volto di Bianca, finora rimasta diffidente e scorbutica, lessi un'espressione di stupore, meraviglia, che la fece smettere di strattonarmi per il braccio dolente.

 

Ne rimanevo affascinato ogni volta che lo vedevo, ogni mattina che aprivo la porta della mia cabina e il dolce profumo delle fragole mi invadeva la mente, facendomi rendere conto di essere vivo.

 

I miei genitori avrebbero voluto che frequentassi il Campo Mezzo Sangue, visto che è stato lì dove loro si sono conosciuti e sono cresciuti insieme. 

 

Ma ormai era aperto solo ai semidei, dai tempi della Guerra le leggi sull'accettazione e sulla divisione dei discendenti degli Immortali erano diventate molto ferree e selettive, così come al Campo Giove.

 

Erano molte le occasioni in cui mio padre mi chiedeva di tornare a stare da loro per almeno brevi periodi, a Nuova Roma dove vivevamo, ma io rifiutavo sempre e restavo a Camp Lagacy anche durante l'inverno. 

 

Al campo riservato ai legati avevo tutto ciò che serviva: degli amici, alloggi confortevoli, la scuola, una biblioteca (quella era di fondamentale importanza), un'arena per allenarsi. 

 

Amavo quel posto, era la mia vera casa.

Non mi andava proprio di andare a Nuova Roma, era piena di semidei romani che non facevano che prendersi gioco di noi legati. 

 

Le tensioni tra semidei e legati erano ormai all'apice, una bomba ad orologeria che poteva scoppiare in ogni momento. 

 

Io e Carson avevamo avuto un'infanzia molto difficile, prima di entrare al Campo. 

 

E poi tornare a Nuova Roma per cosa? Passare del tempo con quegli iperprotettivi dei miei? 

 

Non se ne parla proprio.

 

Ora all'aperto, potei finalmente lasciare la presa su Bianca, che sospirò sconsolata, ormai arresa all'idea di dover aspettare. 

 

Mi dispiaceva per lei, non osai immaginare quanto doveva essere difficile vivere da sola, senza nessuno, senza una famiglia. Avrei voluto aiutarla, Dei se volevo farlo. Appena posavo lo sguardo su di lei, sotto quella dura corazza impenetrabile, si nascondeva un animo sofferente e tremendamente solo.

 

-Stronzi

 

 Anche se Bianca era la ragazza più testarda e antipatica che avessi mai conosciuto.

 

-Era necessario. Ci sono questioni più importanti dei tuoi problemi famigliari, sta succedendo qualcosa di grave, potremmo essere in serio pericolo

 

Dissi, rispondendo allo sguardo fulminante di Bianca e parandomi di fronte a lei a braccia incrociate, come volessi sfidarla. 

 

Nonostante tutto era così che stavano le cose, le avevo detto semplicemente la verità.

 

Bianca scoppio, avvicinandosi a me ancora di più.

 

-Questioni più importanti?! Vengo improvvisamente a conoscenza delle uniche persone che possono darmi gli unici indizi per salvare mio padre che credevo morto...e ci sono questioni più importanti! Ho aspettato per quattordici fottutissimi anni!

 

-Be hai aspettato quattordici anni...giorno più giorno meno...

 

Si intromise Carson, ridendo nervosamente, per cercare di calmare le acque ormai bollenti.

 

Né io né Bianca lo degnammo di uno sguardo.

 

-Dimmi biondino cosa proveresti nella mia situazione?... Già dimenticavo, i tuoi genitori fanno parte dei Sette o come cazzo li chiamate voi, i grandi eroi dell'Olimpo. Tu sei sempre stato coccolato fin da quando eri piccolo, il principe della famiglia, cosa vuoi capirne!

 

Continuò la legata di Ade, puntandomi il dito contro, acida e senza alcuno scrupolo.

 

Ormai non ci vedevo più dalla rabbia che mi bruciava dentro. Tutto per colpa di quella stupida, testarda e violenta impertinente ragazza.

 

-Cosa vuoi saperne di me! Tu non mi conosci!

 

Dissi, rifugiandomi nella ragione per domare l'impulso che avevo di farle chiudere quella boccaccia.

 

Lei non poteva sapere, lei non sapeva niente! Sapere come era difficile avere gli eroi dei Sette come genitori. 

 

Tutti pretendevano tutto da me, troppo. Ed io non ero in grado di sopportare tutte le responsabilità, non ne ero degno, ero solo un fallimento. Avrei deluso tutte le persone a cui volevo bene, ero troppo debole. Per tutta la mia vita, le persone non hanno fatto altro che paragonarmi a mio padre, tutti dicevano che sarei diventato un grande guerriero. Ma la verità era questa: io non ero Percy Jackson, e non lo sarei mai diventato.

 

-Nemmeno tu non sai niente di me

 

 Disse Bianca, abbassando lo sguardo e oscurando i suoi occhi color pece, per poi cominciare a camminare spedita verso una meta inesistente.

 

Io e Carson, dopo un fugace sguardo d'intesa, la seguimmo per assicurarci che non si cacciasse in altri guai.

 

-Vacci piano Logan, è semplicemente sotto choc, non farla sentire peggio di come sta ora

 

Mi avvertì Carson fuori dalla portata di Bianca, facendomi rendere effettivamente conto di aver esagerato. 

 

Carson è sempre stato un ottimo consigliere, nonché il mio migliore amico da sempre, non immagino come potrei sopravvivere senza di lui, mi avrà salvato il culo innumerevoli volte. 

 

Non che io non lo abbia mai tirato fuori dai guai, hehe.

 

Ma, nonostante sapessi di essere in torto, l'orgoglio parlò prima.

 

-Ha iniziato lei a discutere, io mi stavo spiegando pacificamente

 

Stavamo scendendo verso gli alloggi del Campo, quando riuscimmo finalmente a raggiungere la ragazza, che stava tirando tutta dritta nella foresta.

 

-Dove credi di andare? Devi restare al campo. Non dimenticare che meno di un'ora fa eri ancora svenuta.

 

Cercò di farla ragionare Carson, costretto a fermarla afferrandola per un braccio. 

 

Bianca sembrò essere contraria all'inizio, ma alla fine sospiro e si decise a seguire i ragazzi in silenzio.

 

-Brava ragazza. Logan tocca a te

 

Continuò il legato dandomi la parola e ridendo già sommessamente per ciò che sarebbe successo.

 

Bianca continuava a fissarci confusa, come se avesse davanti due pazzi appena scappati dal manicomio. 

 

Non avrei potuto negarlo.

 

Mi aprìi in un grande sorriso, con gli occhi scintillanti. Era in momenti come quelli in cui l'eccitazione e il lato materno di me, prendeva il controllo del mio corpo.

 

-Allora...benvenuta al Camp Legacy. In latino "Castris Legatum" e in greco "στρατόπεδο κληρονομιά". Fatto apposta per i discendenti più prossimi degli Dei, molti di essi sono mezzi greci mezzi romani chiamati i "Metis", come per esempio Carson. Gli altri sono i "Pureblood" come me. Un' altra categoria di ragazzi accettati al campo sono i "Halfhuman", discendenti divini solo da un lato della loro discendenza. Il campo si trova in Nebraska, esattamente a metà tra il Campo Mezzo Sangue e il Campo Giove, è stato creato il 15 novembre del 20...

 

-Hey, va piano. Mi sono persa a benvenuta a Camp Legacy

 

Disse Bianca, probabilmente stufa di dover ascoltare il solito discorso di apertura del campo. Lo recitavo ad ogni singolo nuovo arrivato là, avevo un record personale da mentenere.

 

Carson scoppiò a ridere, come da copione.

 

-Legato di Atena, ci farai l'abitudine. Vedrai sembra uno stronzo quando lo conosci, ma non lo è

 

-Grazie...menomale che sei il mio migliore amico

 

Dissi, fingendomi risentito dalla sua affermazione, nascondendo però un sorriso.

 

-A proposito, non ci siamo presentati come si deve: io sono Carson Grace, legato di Giove e Afrodite, figlio di Jason e Piper Grace. Lui è Logan Jackson, legato di Poseidone e Atena, figlio di Percy e Annabeth Jackson. Ci conosciamo da quando eravamo bambini

 

Introdusse il galantuomo vicino a me, improvvisando un buffo inchino.

 

Bianca sembrò sorpresa, ma allo stesso tempo divertita per la prima volta da quando era arrivata al campo. 

 

Vedevo un accenno di un sorriso sul suo volto, che lei stava cercando a stenti di reprimere. 

 

Non sapevo perché, ma quando lo faceva era come se quella perenne oscurità che la circondava, si illuminasse per un attimo, come se non fosse mai esistita. 

 

Ma questa luce scomparve subito, e i suoi occhi profondi come il Tartaro tornavano ad essere inespressivi, vuoti, perennemente nell'ombra.

 

-Beh..io..io sono Bianca...Di Angelo. Legata di Ade, figlia di Nico Di Angelo

 

Disse la ragazza, subito però, bloccata dalla sua stessa affermazione, sprofondò nel più freddo dei silenzi, con un'incancellabile tristezza nel volto.

 

 

 

 

Era da circa un'oretta che io, Carson e Bianca stavamo girovagando per tutto il campo, spiegando alla nuova arrivata tutto ciò che c'era da sapere sul nostro mondo. 

 

Bianca non sarebbe piaciuta per niente al nostro professore di Storia dell'Olimpo, e nemmeno a quello di Creature Mitologiche, ma forse a Mitologia si salvava. 

 

Insomma, aveva vissuto gran parte della sua vita completamente ignara di essere una Legata, non era colpa sua infondo. 

 

L'unica che le aveva spiegato qualcosa era stata Era, che però le aveva solamente causato una grande confusione, come c'era da aspettarsi da una dea impicciona cancella memoria.

 

Tuttavia Bianca si mostrava interessata ai nostri discorsi, e molto spesso ci bombardava di domande. 

 

Mi sorpresi che quella ragazza così scorbutica e apatica potesse parlare così tanto, senza prenderci per il culo o uccidere qualcuno. 

 

Era impossibile, non ero ancora riuscito a capirla fino infondo. 

 

Chi era davvero Bianca Di Angelo?

 

Camp Legacy era di struttura simile al campo Mezzosangue, aveva un'arena, un'infermeria, un'armeria, la Casa Grande, i campi di fragole, una mensa, una foresta circostante, un lago e tutte le strutture che garantivano la vita e l'educazione di noi Legati, ma aveva una gerarchia simile a quella del Campo Giove.

 

In cima alla piramide c'era Grover, che era un po' il Chirone della situazione, lui era il nostro Capo Campo. 

 

Poi, subito sotto, c'era il Generale, una sorta di pretore, mentre al posto dei centurioni c'erano i vari capi cabine.

 

I dormitori erano divisi per schieramenti (tipo le corti) c'è ne erano tre: quella dei Metis, degli Halfhuman e dei Pureblood. C'erano circa cinque cabine per ogni schieramento, non divise a seconda della propria discendenza divina. 

 

In tutto i ragazzi del campo erano una novantina.

 

Nonostante ciò nel Campo non vi era la rigidità da accademia militare, come al campo romano. Anzi, i legati erano famosi per il loro totale non rispetto delle regole.

 

Avevamo spiegato a Bianca anche delle Guerre contro Crono e Gea, del ruolo dei Sette in tutta quella storia, dei poteri dei semidei e dei legati e un po' di Mitologia e Profezia che non fa mai male, nonostante Carson mi abbia tappato la bocca prima che potessi approfondire l'argomento.

 

Ora i stavano passeggiando insieme vicino al lago popolato dalle Ninfe dell'acqua. 

 

Era una bellissima giornata estiva quella, ed il sole splendeva nel cielo, specchiandosi nella superficie cristallina del laghetto. 

 

Faceva caldo, e praticamente andavamo tutti in giro con i pantaloncini e la leggera maglietta del campo. 

 

Anche Bianca si era decisa a togliersi quella soffocante giacca di pelle, restando praticamente in canotta (sempre rigorosamente nera), io stavo sudando solamente a guardarla, in quel momento mi sarei buttato nel lago immediatamente. 

 

Carson probabilmente la pensava come me, i suoi occhi erano così azzurri da sembrare ghiaccio che si stava lentamente sciogliendo sotto il tepore dei raggi solari.

 

-Quindi voi e i semidei non andate molto d'accordo?

 

Avanzò Bianca con una delle sue ormai solite domande.

 

Scossi la testa.

 

-No per niente. Da quando è nato il nuovo campo le differenze fra legati e semidei si sono accentuate. Loro sono più forti di noi, i favoriti degli Dei. Sai nessun'impresa è mai stata guidata da un legato nella storia. Tra noi c'è competizione, quasi disprezzo, un po' come fra greci e romani...

 

Mi fermai improvvisamente notando lo sguardo assente della Legata di Ade.

 

-Bianca mi stai ascoltando o no?

 

Dissi, anche con un tono un po' infastidito per aver parlato praticamente all'aria.

 

Ma lei continuava a non sentirmi, stando ferma immobile, guardando dritto nella mia direzione. 

 

Ma non stava guardando me.

 

Mi girai e vidi, poco lontano fra gli alberi, una ragazza dai capelli biondo sole che fissava Bianca, con in volto un'espressione a dir poco sconvolta. 

 

I suoi occhi, di un azzurro limpido come il cielo, scrutavano paralizzati quelli scuri e profondi della legata di Ade.

 

Carson sbiancò letteralmente, rischiando quasi di immobilizzarsi anche lui.

 

-Scusate, devo... devo andare ci vediamo dopo

 

Disse frettolosamente iniziando a correre per raggiungere la ragazza, ancora lì ferma all'ombra di una quercia.

 

-Ma chi è quella? Perché mi sta fissando?

 

Chiese Bianca, probabilmente cercando di apparire scontrosa come sempre, ma nella sua voce trasparì comunque un accenno di quella confusione che soffiava feroce dentro di lei.

 

La guardai in faccia, distogliendo gli occhi da Carson che si allontanava sempre di più.

 

-Paige Solace

 

 Risposi, immergendomi completamente nei miei pensieri.

 

 

 

Angolo dell'autrice 

 

Buonsalve miei venticinque lettori (riferimenti a Manzoni puramente casuali), inanzitutto vi ringrazio per aver ritagliato un po' di tempo per leggere questi primi della mia long, spero che vi siano piaciuti, o perlomeno non li abbiate insultato malamente. Avverto che la storia è stata pubblicata anche su Wattpad sotto lo stesso nome sul mio profilo Rigel_White (dove i capitoli sono già abbastanza in avanti, quindi se nel caso vi andrebbe di fare una capatina...).

So bene che probabilmente nessuno leggerà le mie note, mentre i pochi che lo faranno si chiederanno "Perchè si ostina a voler scrivere i fatti suoi? A noi non ci interessa!".

Beh vi dico che sbagliate! Perchè questo angolo non sarà solamente il mio momento di sfogo emotivo (è la terza volta che cerco di pubblucare su EFP questo capitolo, sto per sbattere il pc a terra), ma vi illustrerò anche curiosità, approfondimenti o spiegazioni sulla storia. In particolare potrete sapere meglio sulle mie headcanon o sul mio modo di vedere i personaggi, in modo da far si che la lettura e la comprensione risultino più scorrevoli. Infatti per iniziare sotto ogni capitolo presenterò uno alla volta le caratteristiche e la personalità dei miei personaggi. Spero che questo non vada contro il regolamento EFP, visto che qui tra un po' vietano anche di farlo proprio l'angolo autrice (la tua storia è stata bannata dopo questo commento).

Prima di cominciare questo viaggio, ci terrei a farvi una premessa:

Shippatori Solangelo, Percico, Thalico, Jasico, Valdangelo, Reynico e chi ne ha più ne mette, visto che Nico è shippato praticamente con tutto il fandom, ho deciso che la madre/secondo padre della nostra new entry Bianca non sarà MAI rivelata/o. Questo per due semplici motivi:

-Per evitare ship wars e insulti nelle recensioni, che ritengo oltretutto sia inutile e irrispettoso nei confronti di noi fangirl e fanboy, perchè ognuno ha il diritto di shippare quello che vuole

-Pochè, essendoci veramente tante ship, ognuno potrà dare la propria interpretazione sulla storia e su come si siano svolti gli eventi del backstory che hanno portato alla nascita di Bianca (potrebbe essere la figlia segreta di Nico e Percy? Nico e Gea?...e chi lo sa?)

Quindi di conseguenza rimarrà un buco nella trama da questo punto di vista abbastanza importante, chiedo umilmente perdono. Io stessa ho deciso di rinunciare ad inserire la mia ship con Nico, un giorno parlerò anche di questa e del perchè io lo shippi  proprio con quel determinato personaggio.

Detto ciò non mi resta che augurarvi buona lettura e implorarvi in ginocchio di continuare leggerla... fidatevi nei miei film mentali è bella! :-(

Le critiche e le domande sono ben accolte e non vedo l'ora di risponderviiii ( Numero di recensioni totali: 0 )

-Rigel White

   
 
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