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Autore: Iris_R_Chaucer    19/06/2009    2 recensioni
5 Ragazzi...
2 Segreti...
1 Destino...
Erano prigionieri. Prigionieri nella loro stessa casa.
Ame, e Demyx erano legati, appoggiati schiena a schiena. Lui le stringeva le mani, il suo tocco caldo le ispirava fiducia... Forse sarebbero usciti vivi da quella situazione.
Riku non aveva ancora ripreso i sensi.
Xemnas continuava a guardare i loro sequestratori, sentiva la rabbia ribollire dentro di se. Ma la paura prevaleva, non era la paura di morire... no, era una paura diversa... temeva che le persone che amava potessero perdere la vita, non l’avrebbe sopportato non un ‘altra volta.
Incrociò lo sguardo di Yoru, era appoggiata al muro. Il viso coperto da un rivolo di sangue. Un sequestratore si avvicinò a lei.
– Visto, la scena non è molto diversa dall’ultima volta...Anche oggi qualcuno morirà a causa tua-
Le due menti Malate ritornano con una nuova fanfic, anche se sta volta(in alcuni momenti) si sono date al drammatico. Una storia ricca di Azione e Dramma, Problemi di Cuore ma inevitabilemente variopinta con lampi di follia e demenzialità...
Genere: Romantico, Commedia, Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Demyx, Riku, Xemnas
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Avvertenza: contenuto leggermente Yaoi, niente di cui preoccuparsi comunque, niente scene di sesso tra uomini (per ora).

-MAMMAAAAAAA????!!!!!- Ame, Xemnas, e Riku non credevano alle loro orecchie… Loro padre, Xigbar, li aveva messi in guardi sul fatto che Xaldin fosse un tipo strano…
Ma non si sarebbero mai immaginanti che fosse strano in “Quel” senso.
- Voi sapete chi sono?- chiese Yoru

- Certo… sono i figli di un mio amico dei tempi della guerra….- disse Xaldin avvicinandosi alla “moglie” .

–Banana… fino a qui c’eravamo arrivati pure noi… dicci qualcosa che non sappiamo…. – rispose la Yoru.

- Dovete sapere che io e vostra “madre” ci siamo conosciuti proprio in quel periodo. Lui era una bellissima e sexy infermiera del campo in cui io e xigbar eravamo arruolati… un giorno, dopo un incursione al campo nemico, sono stato ferito ad una gamba e Vexen, mi ha amorevolmente curato, fu amore a prima vista, e poi, quella notte......non ho saputo resistere……. – Xaldin stava raccontando guardando il soffitto con fare sognante, quando fu interrotto da Demyx
–sisi… lo sappiamo…. In quel vestitino mini era proprio eccitante-

-La trovavi così attraente che avete sfondato quel povero lettino in infermeria- questa volta a parlare fu Yoru….

Xaldin attirò a se l’altro e appoggiò le sue labbra su quelle dell’amato….
A quel punto un tonfo provenì dal fondo della stanza. L’allegra familgliola si voltò e quel che videro fu: Riku sdraiato per terra, aveva perso i sensi, Xemnas guardava turbato la coppia e in fine Ame con gli occhi a cuoricino saltellava sul posto, battendo le mani ed esultando
–Che bella storia, com’è romantica!!!!!-.

Yoru si avvicinò a Xemnas, inclinando leggermente la testa – Mi sa che questo è andato- e detto questo con l’indice lo spinse leggermente.
Quest’ultimo cadde lungo disteso sul pavimento.




15 MINUTI DOPO


Xemnas socchiuse gli occhi, la sua vista era ancora leggermente offuscata, non riusciva a distinguere le immagini che lo circondavano per via della forte luce.

Dopo essere riuscito ad aprire del tutto gli occhi vide la figura che lo sovrastava. Era Yoru.
Gli aveva fatto appoggiare la testa sulle sue gambe, con una mano teneva la testa dell’uomo leggermente sollevata, e con l’altra sovrapponeva un panno bagnato sulla sua fronte, Xemans trovava il contatto della mano calda di lei, sulla sua pelle, molto piacevole.

Yoru si accorse che si era svegliato –Oh…. Ti sei ripreso come ti senti??- disse con fare gentile e sorridendogli amorevolmente.
Xemnas vendendo quel sorriso arrossì. Si alzò di scatto, ma un giramento di testa lo costrinse a tornare ad appoggiarsi sulle gambe di lei.
La bionda lo fissò con i suoi grandi occhi azzurri
– Vedi di non sforzarti tanto che sei appena svenuto-

Xemnas annuì.

–Fratelloneeeeeeeee!!!!!! Ti sei svegliato evvivaaaaaaaaaaa!!!!!!!!!!!!!- disse Ame buttandoglisi addosso. -A-Ame alzati… mi sta spappolando la milza- disse l’uomo in un respiro.

La ragazza si alzò e si mise a sedere vicino a Yoru.
-Riku si è addormentato, era svenuto anche lui come te niisan, Demyx sta parlando con i genitori.
AH!!!!! A proposito Yoru, non abbiamo ancora avuto il tempo di parlare e di spiegarvi il motivo per cui siamo venuti a cercarvi-

Yoru si battè una mano sulla fronte –è verooo!!!! Bene, approfittiamo di quest’attimo di tranquillità per parlare…. vai a chiamare papà, “mamma” e Dem-


5 MINUTI DOPO


Xemnas prese la parola
– Noi siamo qui perché.... perché sono riuscito ad entrare nell’università di giurisprudenza di questa città e mi serviva un posto dove stare per i primi tempi, e mio padre si ricordò che un suo caro amico aveva dei figli che vivevano proprio qui, a seattle, e quindi eccoci qua-

- Bhe, questo speiga perché tu sei qui, e loro invece?- chiese Demyx indicando Ame e Riku che si era svegliato.

- Nostro padre non si può prendere cura di loro per via del suo lavoro, allora sono dovuti venire con me- rispose Xemnas.

Xaldin si avvicinò a Xemnas e gli diede una calorosa pacca sulla spalla – Certo, Yoru e Demyx saranno molto contenti di ospitarvi, vero?-

- Cert…. COSA??? LORO…. NOI….. CASA…. INSIEMEEE???- Yoru cadde dalla sedia su cui si era seduta.

I fartelli Unmei la guardarono con gli occhi da cane bastonato.
La donna non seppe resistere a quello sguardo – E va bene, potete restare, ma solo il tempo che vi serve per sistemarvi-
Ame tutta euforica le saltò al collo –Grazie, Grazie, Grazie, Grazieeeeee!!!!!!-

- Ok ok… va bene… potete restare ma una sola condizione- Lo sguardo di Yoru era tornato serio, tutti la stavano fissando incuriositi…..

–Non osate più lavarmi il gatto!!!!- e detto questo si alzò e uscì dalla stanza.
I presenti si guardarono sbigottiti, poi, a Demyx si accese una lampadina si girò verso i genitori e chiese –A proposito, voi che diamine ci fate qui a Seattle??-

-Ah è vero caro,che sbadati che siamo, io e tuo padre abbiamo deciso di aprire un ristorante qui vicino!!!!! E già che c’eravamo siamo venuti a trovarvi!- fece Vexen.

-E poi volevamo vedere se vi eravate sistemati- disse Xaldin rivolto ai tre fratelli.

-Ora dobbiamo andare ci vediamo tesorucci!!!! Salutatemi Yoru!!!- fece la “donna”


ORE 21.30


-Wow che forza sta camera!!!! È gigante!!!! E questo materasso è troppo morbidoso!!!!!- disse Ame buttandosi a pesce sul letto.

Demyx la stava guardando dalla porta
–Vedo che è di tuo gusto-
Poi varcò la soglia e si sedette sul letto vicino a lei. Si mise a fissarla, era davvero carina. Esaminò attentamente ogni dettaglio del suo viso.
Gli occhi erano della stessa tonalità di viola dei capelli, sulle sottili labbra rosee era disegnato un dolce sorriso e le sue gote erano leggermente arrossate, forse per il freddo, o per il fatto che aveva deviato lo sguardo nella sua direzione e lo aveva sorpreso a fissarla.
Dem si diede dello stupido mentalmente, e per sdramattizzare la situazione le chiese….
- M-ma dimmi, perché hai deciso di trasferirti qui con tuo fratello? Cioè lasciare tutta la tua vita nella tua vecchia città…-

Ame si mise a fissare un punto indefinito nella stanza
–Ecco….. la decisiono non è dipesa da me…. E poi sono felice di essere con i miei fratelli. E tu invece come mai vivi con tua sorella???-

A Dem scappò un sorriso – Come avrai ben capito Vexen e Xaldin non sono i nostri genitori biologici ,Yoru è la mia unica famiglia, siamo stati addottati 12 anni fa dalla “strana coppia”, è così che la chiamavamo…-.

-Una domanda…… Ma in verità sei tu che badi a Yoru oppure Yoru che bada a te???-

Il ragazzo scoppiò a ridere che trasmise anche alla ragazza.
-Sembrerà strano ma Yoru è una persona molto responsabile, e protettiva, e ha sempre la situazione sotto controllo, anche se prende sempre la vita sottobraccio, è un suo modo per superare…. –
Demyx si accorse di aver parlato troppo, e la brusca interruzione non sfuggì ad Ame.

Lui cercò di cambiare discorso
– Così da domani verrai nella mia stessa scuola…. Quanti anni hai?-

- 17, frequenterò la 3…. Tu invece?-

- Peccato, io 18, sono un anno più avanti-.

-Com’è la scuola? E i professori sono simpatici?- disse Ame appoggiando la testa al cuscino.

- La scuola è grande, il primo giorno mi sono perso, è circondata da un enorme prato. Il preside non è tanto normale, è un pervertito, e non va molto d’accordo con mia sorella.
Per quanto riguarda i prof sono quasi tutti simpatici, uno è un po’ ebete, si mette a fissare le nuvole nel bel mezzo di una spiegazione, però è a posto… Se vuoi domani ti faccio fare un giro e ti presento a un po’ di gente… cosa ne dici???-
Demyx si voltò verso di lei; i suoi occhi erano chiusi, il suo volto aveva un espressione tranquilla e rilassata.
Dem sorrise dolcemente, la conosceva da meno di un giorno ma già sapeva che sarebbe nata una grande amicizia. Il ragazzo prese Ame dolcemente e la mise sotto le coperte.

Restò li a scrutarla, fermo, immobile, quando una forza sconosciuta lo costrinse ad abbassarsi e ad appoggiare le sue labbra sulla sua delicata fronte.
Restò così qualche attimo poi, si rese conto di quello che stava facendo. Si alzò di scatto e uscì dalla sua camera in un baleno.

Contemporaneamente dalla parte opposta del corridoio un affaticato Xemnas stava trascinando su per le scale 3 pesanti valigie mentre una spensierata Yoru gli saltellava davanti.

Arrivati in cima alla rampa la donna si girò verso di lui
– Vuoi una mano?-

L’uomo la fulminò con uno sguardo… -Non più, grazie-

-Ah….. meglio così…eccoci… la tua camera è l’ultima del corridoio… ora vado a mostrare la camera a tuo fratello…-
Xemnas sbuffò
– Perfetto… oltre a una sorella scleromane pure una coinquilina pazza doveva capitarmi-
Yoru che gli aveva già voltato le spalle, gli ritornò davanti, lo afferrò per le guancie con una mano, dicendo in falsetto
– Ma bello il mio coinquilino-
e, appena finita la frase posò le sue labbra su quelle di lui che rimase alquanto sbigottito per il suo comportamento….. pochi secondi dopo le labbra dei due si separarono.

–Notte cucciolotto- desse lei ammiccando.

Xemnas guradò Yoru mentre se ne andava, e lo lasciava li da solo come un fesso ancora troppo disorientato per quello che era appena successo.

Riku era nel soggiorno, solo, come era stato tutto il giorno del resto.
I suoi fratelli avevano già molta confidenza con i due, mentre lui era stato escluso essendo il più piccolo.

Preso dalla noia si mise a fissare le foto sul caminetto.

Un viso in particolare attirò la sua attenzione. Era quello di un ragazzo, doveva avere circa la sua età.

Aveva i capelli marroni, grandi occhi azzurri e sorrideva vicino a Demyx.

Aveva l’aria innocente; Riku non capiva perché nel vedere quel viso così dolce, sentiva una strana sensazione allo stomaco, come mille farfalle che battono freneticamente le ali.
-Quello è mio cugino, si chiama Sora- I pensieri del ragazzino furono interotti dalla voce di Yoru che gli era arrivata alla spalle, senza che lui la sentisse.

-Abita non lontano da qui. Domani comincerete a frequentare la stessa scuola, e chissà magari sarete anche nella stessa classe, sai ha la tua età-

-A-ah… davvero? Bene, almeno conoscerò qualcuno che magari non mi ignora tutto il giorno- rispose Riku guardando storto la donna.

-Ti chiedo scusa…. Ma oggi è stata una giornata molto stressante, poi tuo fratello mi fa venire certi nervi…-
-Ah….. è per questo che lo stavi baciando prima sulle scale?-

Sentento quelle parole Yoru arrossì.

-Q-quindi mi hai visto?-
- Sai è difficile non vedere essendo a circa tre metri e mezzo di distanza…. Ma fidati ne avrei fatto volentieri a meno-

- Ti prego…. Non dirlo a Demyx se no quello mi ammazza… e dice che importuno gli ospiti-

-Terrò la bocca cucita-

-Grazieeee!!!!- e detto questo la donna abbracciò il povero Riku che stava per soffocare.

-Ora vieni che ti mostro la tua stanza- sorrise lei spensierata.


IL MATTINO SEGUENTE
Ore 7.52


La pace regnava sovrana all’interno della casa. L’unico rumore a disturbare questa quiete era un piccolo uccellino che cinguettava felice fuori dalla finestra.

Yoru dormiva beatamente nel suo letto, tra le morbide lenzuola di seta nere.
Aprì un occhio per vedere quanto ancora poteva restare il quel meraviglioso stato di calma.

-Mhhhh…. Sono ancora le 7.52…. – disse lei rigirandosi nel letto.

-7.52…..7.52…… COSA????? 7.52????? MA DIOOOOOOOO!!!!!!!!!!-
Balzò giù dal letto con una grazia da fare invidia ad un elefante, cominciò a correre per il corridoio spalancando tutte le porte e urlando
– TUTTI SVEGLIIII!!!!! TRA MEZZ’ORA DOBBIAMO ESSERE FUORI DI QUI!!!!!! E ABBIAMO SOLO UN BAGNOOOO!!!!!-

- YAAAAAAAWWWN!!!!!! Cosa succede???- chiese Ame ancora mezza addormenta.

-Succede che siamo in super ritardo. Ame, vai in bagno, lavati, vestiti, e fai colazione, hai 5 minuti. Poi vai tu Demyx, tu di minuti ne avrai 3!!!-

-Ma sorellona, ci metto tre minuti solo a mettermi il gel sui capelli….- Disse Demyx che era appena uscito dalla sua camera.

- Non me ne frega niente, farai più i fretta! Riku poi ci andrai tu e sii svelto! Dove diamine è Xemnas??!!-

-Il fratellone ha il sonno molto pesante…- disse Riku che si stava strofinando gli occhi assonnato.

-AHHHHHH…. Davvero… il signorino ha il sonno pesante….Ci pensa Yoru a svegliarlo….- disse la donna afferrando un vaso e dirigendosi con fare spedito verso la camera dell’uomo.

-Oh oh… quando parla in terza persona non promette nulla di buono….- disse Dem terrorizzato.

Prima di varcare la soglia della camera di Xemnas, Yoru si voltò verso i tre ragazzi…
-Ame?- chiamò dolcemente,
-Si!- Rispose lei

-VAI IN BAGNOOOO!!!!!!!!-

-Signorsisignora!!!!!- gridò Ame catapultandosi in bagno.


Yoru si avvicinò al letto di Xemnas. Si chinò sopra di lui sussurrandogli alle orecchie, con voce sensuale…. –Xemmy, tesoro….-

-Mhhhhhhh…. Che c’è…..- rispose la figura sdraiata.

-Devo dirti una cosa, cucciolotto mio….. – disse lei passandogli un dito sulle labbra….

-Dimmi….. –

-SVEGLIATI CHE è TARDIIIIII!!!!!!- strillò versando il contenuto del vaso addosso all’uomo.

-MA SEI PAZZA????- Sbraitò Xemans alzandosi di colpo.

-È TARDIIIII!!!! MUOVI IL CULO!!!!!!- Yoru uscì dalla camera di lui dirigendosi a passi spediti verso il gabinetto.

-Ame hai finito???? Esci di li!!!!!-
-È entrata da poco…- disse Demyx che era alle sue spalle.
-Ame… rispondimi… a che punto sei???-

Nessuna risposta provenì dalla stanza.

-Ame… Oddio Ame… sei viva??? AMEEEEEE???- detto questo Yoru spalancò la porta.

Ame si stava lavando i denti mentre ascoltava l’ipod ballando con addosso solo mutande e reggiseno.

Demyx rimase a fissarla in imbarazzo, quando una reazione involontaria, che non sfuggì agli occhi della sorella, gli fece capire che era ora di darsela a gambe levate.


Ore 8.20


Tutti erano davanti alla casa ad aspettare Yoru, che non si decideva ad uscire.

-A che punto sei???- urlò Ame.

Demyx sentendo quelle parole si ricordò dell’evento di poco prima assumendo un colore rosso-violaceo.

-Ecome ecome-
Yoru uscì di casa, mentre si stava dirando su un paio di pantaloni con le scarpe in bocca.

Dopo che la donna ebbe finito di vestirsi i cinque si diressero verso uno dei tre garage.

-Oh…. Ma siamo così in ritardo da usare la bambina?- chiese Demyx stupito.
-Decisamente si… non voglio che quel maledetto preside mi rompa le balle anche su questo, quindi usiamo la bambina-
Rispose lei tirando fuori il telecomando del garage.

-Di grazie, potremmo sapere cos’è la bambina?- domandò Riku.
La risposta vennè da se quando la porta del box si aprì.

-WOW!!!!! è… è …. È quello che penso che sia???- chiese Ame con uno strano luccichio negli occhi.
-Si… è prorpio lei….. – disse Yoru accarezzando la macchina amorevolmente.
- WOW!!!!! è davvero la Jaguar XKR-S? Prodotta nel 2008 di cui ne esistono solo 200 copie. Fabbricata solo in Europa, che fa da 0 a 100 in 4.9 secondi con il massimo di 280 km all’ora???
Quella equipaggiata con motore 4.2 V8 sovralimentato, con doppio condotto di aspirazione e regolazione continua della fase dell´albero a camme di aspirazione per raggiungere l´elevata potenza di 416CV e un picco di coppia di 560 Nm….. è lei????-

Xemans, Riku e Demyx la guardarono sbalorditi…- N-non sapevo che ti intendessi di macchine- le disse suo fratello maggiore.

-È …..è un passatempo, comunque… è lei????-
- Proprio lei tesoro…. Importata dall’Europa alla bellezza di 256.052,00 dollari- dichiarò Yoru su di giri, perché finalmente aveva trovato una ragazza che si intendeva di macchine.

-Cosa???? 250 mila dollari??? Sia cosa avresti potuto farci con 250 mila dollari??? Avresti potuto salvare la Foresta Amazzonica.
O fare una donazione al WWF!- Riku era sconcertato.

Dem fece un osservazione molto acuta –Scusate, ma non eravamo in ritardo?-
-È vero!!! Tutti in macchina, Xemnas davnti, il resto dietro! Allacciatevi le cinture-

Dopo quello che era successo qualche minuto prima, Demyx sperava con tutto se stesso che Ame non si sedesse di fianco a lui.
Ma fortuna vuole che questo accadesse. La macchina era piccola, e stretta, lei gli era praticamente in braccio.

Yoru partì a tutto gas in retromarcia facendo un inversione a L che fece ribaltare Ame addosso a Demyx che in un disperato tentativo di fuga si spiaccicò contro la porta della macchina.

La donna in quel momento guardò nello specchietto retrovisore, e vide il fratello trattenere il respiro, il viso leggermente arrossato e gli occhi fissi fuori dal finestrino.

Cercando di farlo sentire meglio cominciò un discorsetto molto istruttivo
–Vedi Demdem, quello che è successo, posso garantirti che è una cosa assolutamente normale-

Il povero ragazzo strabuzzò gli occhi, al contrario degli altri, che non capivano cosa stesse dicendo Yoru, e ora lo stavano fissando, lui aveva afferrato al volo dove la sorella voleva andare a parare, e il suo colorito già abbastanza rossastro, si fece ancora più acceso.

La sorella senza farsi troppi problemi continuò
–Vedi… quando i maschi raggiungono una certa età, e vedono…. Vedono le apette senza cappotto, succedono queste cose involontarie-.

Riku cominciava a capire di cosa stavano parlando…. Anche lui era stato da poco istruito con un simile discorsetto.

Xemans e Ame, intanto, guardavano male Yoru non capendo cosa diamine erano le apette…. E i cappotti poi….

Demyx stava sprofondando nella sua vergogna. I tentativi della sorella di tirargli su il morale erano vani, o meglio, stavano peggiorando la situazione.
Ormai Riku non aveva più dubbi sull’argomento del disocrso.

-E poi Dem… Ma Dio!!!! Che cazzo stanno facendo sti brutti imbecilli??? Chi gli ha insegnato a guidare Nonna Papera???
Ma statevene a casa cretini- Yoru cominiciò a tirarne giù di cotte e di crude poi fece a Xemans –Xem apri un po il cruscotto e prendi la sirena, se no a scuoola ci arriviamo domani-

L’uomo ubbidì.
La donna fece partire la sirena, ingranò la marcia e partì a 113 km all’ora su una strada dove il limite era di 60.

-Ma sei pazza? Vuoi farci morire spappolati da qualche parte?- disse la persona che le stava accanto.
-Sono troppo giovane per morire- fece Riku che stava per scoppiare a piangere.
Ame era stranamente tranquilla come se la velocità pazzesca non le desse il minimo fastidio.
Demyx era troppo occupato a crogiolarsi nell’imbarazzo per pensare alla macchina.


ORE 8.37


Una macchina lussuosa, nera arrivò nell’immenso cotile della scuola.

- Porca miseria siamo in ritardo- Yoru scese dalla macchina sbattendo lo sportello ma poi scusandosi immediatamente con la sua bambina.
Demyx scese e scappò in classe chiedendo alla sorella se si sarebbe occupata lei del ritardo, ma fu fermato da Ame che gli chiese
–Ci vediamo a ricreazione? Così mi presenti qualcuno- il biondo acconsentì e poi filò in classe.

Xemans avvicinò Riku e gli domandò –Ehi, fratellino, ma tu hai capito di cosa cavolo stava dicendo quella pazza?-
-Vuoi che te lo spieghi o che te lo dica apertamente?- rispose lui.
-Apertamente, non li capisco i doppi sensi-
-Parlavano di un erezione di Demyx, deve aver visto la nostra sorellina mezza nuda-.
-Ah….capito…COSA???? LA MIA PICCOLA, ADORATA, INNOCENTE SORELLINA, MEZZA NUDA CON QUEL MANIACOOOO????
IO LO CASTRO; COSì VEDRAI CHE NON NE AVRà Più DI QUESTI PROBLEMI!!!!-
Disse non accorgendosi che il tono della sua voce era pericolosamente alto.

-Oh, ma senti, è una cosa naturale, succede a tutti i ragazzi!!!- si intromise Yoru.

-Succederà ma non con la mia sorellina!!!-
-Non sono un maschio, ma credo che queste cose non si possano controllare-
-Se ti impegni puoi benissimo controllarlo-

Yoru si avvicinò a Xemnas e gli sussurrò
-E allora impegnati- e detto questo la donna mise una mano in mezzo alle gambe di lui, sotto lo sguardo del povero Riku che fu assalito da un coniato di vomito.

Xemans ebbe la stessa reazione di Demyx, solo che lui non aveva un camera o un bagno a disposizione, in cui andare a rifugiarsi.

-Visto? Non si può controllare- Yoru,soddisfatta andò a parlare con Ame che stava osservando la sua meravigliosa macchina.
-Tieni- Disse Riku che si era ripreso dallo shock subito, ma che in fondo lo aveva divertito, dando a Xemans la sua cartella.
-Grazie- rispose lui molto imbarazzato portandosi la cartella potete immaginare dove.


UFFICIO DEL PRESIDE
10 minuti dopo


Ame guardò la porta verso la quale si stavano dirigendo.
Sentiva una strana sensazione di vuoto in fondo allo stomaco. Anche se all’apparenza sembrava tranquilla nel suo subconscio non era mai stata così nervosa.

Yoru aprì la porta della presidenza senza nemmeno bussare ed entrò con la massima calma come se si trovasse a casa propria.
-Ehilà presiduccio caro. Come va la vita?- annunciò allegramente.

I fratelli Unmei tutti a disagio per motivi diversi seguirono Yoru che si era già accomodata in una delle sedie poste davanti alla scrivania.
-Signorina Arashi, ci si rivede, da quanto tempo, cominciavo a sentire la sua mancanza. Voi prego accomodatevi – una voce si diffuse nella stanza, sembrava provenire dal cassetto della scrivania.
Ame si guardò in giro non riuscendo a capire chi fosse stato a parlare.

Yoru notando il suo stato confusionale disse – Non ti preoccupare, è quel soldo di cacio dietro la scrivania che ha parlato-
Il preside si sedette sulla poltrona in modo da essere visibile.
Era alto circa la metà di Yoru, forse anche più basso, aveva pochi capelli in testa, delle “gigaaaantesche” orecchie a sventola e un enooorme naso a patata. Faceva inquietudine.

-Voi dovete essere i nuovi studenti Ame e Riku Unmei, piacere io sono il preside Topolozzi. –
I due nuovi alunni guardarono Yoru in cerca di aiuto. Come risposta ricevettero un sorriso e un – IL TOPOLOZZO- che entrambi capirono come un “non vi preoccupate ci penso io…”.

-Salve- salutarono i tre fratelli, sedendosi sulle sedie rimaste,Xemnas teneva ancora la cartella di Riku nello stesso posto.

Il silenzio regnò per un attimo, durante il quale Rriku rimase a fissare il pavimento, Ame cercava di capire se il preside voleva alzarsi dalla sedia per guardare la sua scollatura, e Yoru e Xemnas si scambiavano uno sguardo, compiaciuto da lei e mooolto imbarazzato da lui.

-Ok, senti cocco noi qui facciamo muffa dacci un po’ i fogli di iscrizione noi gli compiliamo e loro intanto vanno a mettersi la divisa…- sbuffò irritata la “signorina Arashi”.
- Be, si credo che potremmo fare così, ma non siamo costretti, Ame potrebbe restare ancora un po’ in nostra compagnia, in mia compagnia.. – blatterò il “Topolozzo”.
Yoru lo fulminò – Io credo invece che se ne dovrebbero andare così potrai rimanere in MIA compagnia….-

Il preside annuì, ma nei suoi occhi si leggeva molto dispiacere.
Ame e Riku si alzarono, ma prima che potessero fare più di un passo il sig.Topolozzi saltò sulla scrivania, e con la stessa classe di Spiderman si attaccò alla gamba di Ame, che urlò terrorizzata.

Yoru con uno scatto felino afferrò il maniaco per i pantaloni gridando
– Staccati brutto pervertito,che un cane in calore ha più pudore di te !!!!!! LASCIALA !!!!!!-

Xemnas e Riku non capivano cosa stesse succedendo.
Il “Topolozzo” non dava segni di volersi staccare e Ame era completamente bianca come un lenzuolo.
Dei passi in corridoio si fecero più forti, e nella soglia della porta apparve Demyx, che prontamente afferrò la povera ragazza Unmei, e cominciò a tirarla dalla parte opposta rispetto al preside.

Ad un certo punto con un sonoro “STRAP” i pantaloni del Topolozzo si strapparono facendo volare Yoru all’indietro, che inciampò sulla sedia di Xemnas e precipitò oltre la scrivania con le braghe in mano.
Ame cadde addosso a Dem con il maniaco ancora attaccato alla gamba.
-Ma cosa succede qui ?- Una voce squillante fece girare tutti verso l’ingresso. Una donna alta quanto il preside aveva gli occhi sgranati.
Sul suo petto appariva una targhetta con sopra un grosso : SIG.ra TOPOLOZZI - Segretaria.



Fine secondo capitolo

By Hikari e Cisqua
  
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