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Autore: dragun95    30/09/2017    1 recensioni
[Attenzione i fatti e la trama, di questa storia non seguiranno quelle dei libri. Così come i personaggi che sono miei OC]
Da un po di tempo a Parigi si stanno verificando molte sparizioni di persone, la cosa non sarebbe strana se a distanza di poco tempo si rilevassero breve presenze di auree demoniache.
Proprio per questi fatti che Molock un cacciatore e ultimo membro del gruppo dei templari in questo mondo moderno è stato mandato ad indagare, ad aiutarlo nelle indagini e come guida al suo fianco ci sarà uno stregone, a cui il cacciatore vorrebbe tagliare la testa non appena apre bocca.
Tra le vie di Parigi questo improbabile due riuscirà a risolvere il mistero e capire che sta succedendo alla città della torre di ferro.
Genere: Azione, Erotico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yuri | Personaggi: Altri
Note: Lime | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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Capitolo 17



Vi era silenzio, un po troppo forse fu proprio questo a destare Yann dal suo sonno, con uno sbadiglio si issò mettendosi seduto sul materasso, uno schiocco di dita e accese delle candele, rendendosi conto che non era nella sua stanza, ma in una dai toni leggermente scuri e femminili, non appena iniziò a pensare dove fosse sentì una presenza al suo fianco e voltando la testa vide l'esile figura di Elise completamente nuda distesa dormiente sull'altro lato del letto ed improvvisamente il ricordo della notte precedente passato con lei e la consapevolezza di aver dato la loro prima volta l'una all'altro lo colpì ma non come un colpo violento, ma come un piacevole tepore o una carezza,

-Non posso credere che sia successo davvero!- affermò lui sorridendo e posando lo sguardo marrone sulla bella vampira bionda sentendo il respiro lento e regolare di lei, allungando un braccio le sfiorò il viso con le dita per poi sistemargli una ciocca di capelli che le ricadeva sul viso, sentendo quel leggero contatto lei aprì stancamente gli occhi incrociando la figura maschile che ben conosceva,

-Notte- disse sorridendole lui,

-N...no...notte- ricambiò la vampira imbarazzata per poi ricordarsi di essere ancora nuda ed istintivamente si coprì con le lenzuola, Yann sorrise trovandola tenera in imbarazzo,

-Non è...stato...un sogno?- chiese lei rossa, per poi sentire le labbra del ragazzo dai capelli multi colore che si posavano sulle sue in un dolce bacio che lei ricambiò dolcemente

-È tutto vero, mio tesoro- le rispose sdraiandosi sul materasso e lasciando che Elise si sdraiasse su di lui poggiando la testa sul suo petto e usandolo come cuscino, lei ispirò il suo odore sentendosi al settimo cielo,

-Hai sete?- chiese lo stregone ma la ragazza scosse la testa sfregandola contro il suo collo come a cercare delle coccole, e lui gli accarezzò dolcemente i capelli con calma e dolcemente, lei si lasciò cullare da quelle carezza avvertendo il calore che il corpo di lui emanava e sentiva irradiarsi nel suo come una lanterna che si scaldava lentamente.

-Ora che ci penso non ho chiesto a May come è andata la serata...- ci rifletté lei quando si ricordò che sicuramente non era andata come sperava, visto la notizia del quasi sequestro da parte di quattro tizzi ai danni della bionda e che la corvina era corsa subito da lei per assicurarsi che stesse bene, a quella consapevolezza si ritrovò a sospirare,

-Vedrai, avranno altre occasioni- la tranquillizzo il ragazzo intuendo i suoi pensieri e il suo ragionamento, a volte lei era come un libro aperto per lo stregone che le accarezzò dolcemente il viso,

-Vorrei solo che Mayling fosse felice. La vedo sempre prendersi cura di me, per una volta vorrei che trovasse la felicità e la gioia che non sia proteggere me...ma quei due sono cechi!- affermò storcendo leggermente le labbra passando le dita lungo il petto e gli addominali del ragazzo,

-Credo che per Molcky la cosa sia più difficile...rispetto agli altri!- affermò il giullare sospirando,

-Che vuoi dire?- chiese la vampira alzando il viso e guardandolo in faccia,

-Ti ho accennato che anni fa avevo un'amico a cui piaceva vestirsi e comportarsi da ragazza e che ora non c'è più...- Elise annuì con la testa ricordandosi che gli aveva accennato qualcosa in una delle loro conversazioni,

-...ciò che non ti ho detto è che lui/lei era il Parabatai di Molcky- concluse abbassando lo sguardo, lei sussultò sentendo quella notizia, conosceva il legame che univa i cacciatori che decidevano di diventare Parabatai, non in prima persona ma ne aveva sentito parlare e sapeva che la morte di uno dei due avrebbe causato una ferita nel cuore dell'altro che non si sarebbe mai rimarginata finché il cacciatore fosse stato in vita, 

-Deve essere stato terribile per lui- sussurrò lei comprensiva poggiando la mano all'altezza del cuore dello stregone,

-Com'era il suo Parabatai? Tu lo conoscevi?- 

-In pratica li ho presentato io- disse il ragazzo ridendo ma la sua risata si affievolì subito -Ti sarebbe piaciuto/a, di carattere era abbastanza simile a me- 

-Mi sarebbe piaciuto conoscerlo/a, vorrei visitare il luogo dove riposa- ammise lei abbassando lo sguardo, Yann portò la mano sotto il mento di lei per fargli alzare dolcemente lo sguardo e baciarla dolcemente,

-Un giorno ti ci porterò- le promise stringendola a se e venendo ricambiato dalla ragazza, quando si accorse dell'ora e che il sole era ormai tramontato da un po', lentamente si staccò da lei di malavoglia e si alzò recuperando i pantaloni sul pavimento, prendendo il suo telefono e notando che non vi erano chiamate da parte di Molock,

-Pensavo si sarebbe preoccupato della mia assenza...o almeno che lo sto piantando in asso, invece di aiutarlo con il caso- pensò grattandosi i capelli che erano tutti scompigliati e sudati, quando sentì Elise avvicinarsi al bordo del letto gattonando, girò la testa per regalargli un sorriso, ma in quel momento la porta si aprì,

-Ehy stregone sei qui, il tuo socio vuo...- iniziò la corvina entrando nella stanza e pietrificandosi quando intravide il ragazzo nudo come un verme, con gli occhi sgranati fece dietro front e chiuse la porta dietro di se,

-Cazzo stregone, possibile che devo vedere sempre cose che non voglio- sbraitò lei completamente in fiamme, mentre anche i due nella stanza erano totalmente in imbarazzo tanto che non riuscirono a parlare, la porta si riaprì e Mayling gli lanciò un cellulare ad occhi chiusi e richiudere velocemente la porta,

-Ti vuole il tuo amico- gli gridò da dietro la porta.

-Molcky?- chiese portandosi il telefono all'orecchio,

-Finalmente, ti sei divertito con la tua bella?- rispose lui dall'altro capo, facendo spuntare un sorriso imbarazzato sul volto del ragazzo che indietreggiò sedendosi sul letto ed attirando a se una Elise rossa come un peperoncino per imbarazzata,

-Ecco...diciamo che...è stato...piacevole........per entrambi- ammise mentre lei  nascondeva il viso contro il suo petto,

-Scusa se ti disturbo e capisco che vorresti restare con lei, dopo tutti gli anni passati a girarvi in torno. Ma mi serve andare ad interrogare uno dei quattro che tu e lei avete pestato...sai quando hanno cercato di rapirla- concluse il cacciatore, aspettando una risposta

-Si capisco...tranquillo, ora vengo a prenderti, dammi un paio di minuti- rispose richiudendo la chiamata e posando il cellulare sul comodino della stanza, per poi alzarsi e con uno schiocco di dita i suoi vestiti riapparvero addosso alla sua persona, per poi posare lo sguardo sulla figura della vampira ed accarezzarle la guancia,

-Scusa Elise ma io e Molcky abbiamo del lavoro da fare. Dobbiamo ancora risolvere il caso...- le disse, lei gli sorrise annuendo a si mise sulle ginocchia per arrivare alla sua altezza e baciarlo dolcemente,

-Va pure io ti aspetto qui. Ma sta attento- le disse lei porgendogli la maschera, il giullare sorrise passandosi le mani tra i capelli facendogli riassumere la loro acconciatura a cappello e prese delicatamente la maschera dalle sue mani ed indossarla.



L'orario di visite dell'ospedale era terminate da un pezzo, ma per i corridoi della struttura si sentirono il suono di passi di qualcuno, una giovane infermiera stava facendo la perlustrazione delle varie stanze, controllando in ognuna che tutto fosse in regola e dare un'ultimo sguardo alle cartelle cliniche, quando improvvisamente avvertì come una presenza alle sue spalle ma quando si voltò di scatto non trovò nessuno,

-Devo essermi sbagliata. Di notte questo posto mi fa venire i brividi- sussurrò l'inferno sentendo un brivido lungo la schiena e si allontanò velocemente da lì, peccato che dietro vi era davvero qualcuno protetto però da un velo di magia invisibile,

-Allora l'hai presa?- chiese Molock guardando il giullare che sorrise mostrando una cartella clinica che aveva sottratto qualche istante prima all'infermiera, per poi aprirla e sfogliarla attentamente,

-Allora dei quattro il più vicino è Philip Jasquan. Se ricordo bene è la persona a cui addosso ho trovato questa- con un movimento del polso fece apparire la moneta d'argento senza alcun disegno, che lanciò al cacciatore il quale la prese al volo,

-Stanza?-,

-26- rispose Yann indicando la terza porta a destra sul corridoio davanti a loro, i due si avvicinarono e Molock guardò lo stregone con il suo sguardo azzurro,

-Metti due barriere magiche intorno alla stanza e rendila insonorizzata- disse autoritario rivolta al ragazzo dai capelli multi colore,

-Sicuro?- chiese, ma lui non rispose limitandosi a scrocchiarsi le nocche e le ossa del collo e passare le sue armi al giullare.
All'interno della stanza disteso sul letto Philip un ragazzo di venticinque anni dai capelli scuri e gli occhi marroni era disteso sul letto nel dormiveglia, il ragazzo aveva la testa fasciata è un grosso cerotto sul naso, ma a parte questo non aveva altre ferite, il ragazzo si agitò nel sonno avvertendo un forte istinto aggressivo nella stanza lentamente aprì gli occhi ma non vide nessuno, così si alzò dal letto cercando di capire cosa fosse quella sensazione ed allora li vide due occhi azzurri e due sul rosso che lo guardavano nella penombra della stanza, il ragazzo fece un salto indietro dalla paura ed allora che i due uscirò dalla penombra,

-E voi chi cazzo siete?- chiese il ragazzo dai capelli scuri, in risposta Molock si avvicinò in tutta la sua statura arrivando vicino a pochi passi da lui sovrastandolo,

-Qui le domande le facciamo noi!- affermò lui serio estraendo la moneta d'argento, davanti a quella monete Yann poté notare che il ragazzo deglutì leggermente agitato,

-Siete sbirri?- chiese Philip restando freddo e arrogante, guardando prima il cacciatore e poi il giullare

-No- rispose Yann mantenendo il sorriso e rimanendo attaccato al muro con le braccia incrociate al petto,

-Se non siete poliziotti, allora non vi devo dare nessuna cazzo di spiegazione- rispose calmò il ragazzo dai capelli scuri, che mosse la mano cercando di riprendersi la moneta ma il templare fù più veloce lanciandola indietro al suo compagno che la prese al volo, mentre lui mise un sorriso inquietante in volto,

-Non ci crederai ma era la risposta che volevo!- affermò il moro guardando il mondano davanti a lui.
Subito lui lo afferrò per il camice e con un movimento del busto lo scaraventò contro la parete della stanza che si crepò per la violenza dell'impatto, il ragazzo urlò per il colpo subito sentendo l'aria mancargli dai polmoni mentre si metteva a carponi, ma subito si sentì afferrare per i capelli e sollevare con facilità, Molock l'aveva sollevato come una bambola e sbattuto di forza contro il letto sentendo qualcosa rompersi nell'impatto,

-Quella era la tua schiena?- chiese freddo il moro mentre il mondano ansimava per il dolore, non capendo perché nessuno veniva ad aiutarlo visto tutto il rumore che si era sentito, per sua sfortuna Yann aveva messo una doppia barriera prima di entrare, velocemente il cacciatore lo girò a pancia in su afferrandolo per il collo e sollevandolo ancora una volta come un fuscello, sbatterlo a terra e lanciarlo contro il vassoio con sopra delle siringhe,

-Allora?- chiese il cacciatore scrocchiandosi le nocche, Philip si rialzò dolorante tenendo in mano una siringa a mo di coltello,

-Ti prego- sbuffo l'altro, mentre il mondano tentava un'affondo ma il moro gli afferrò il polso colpendo la gamba per metterlo in ginocchio e sempre tenendolo per il braccio sbatterlo con la faccia a terra e tenerlo giu premendo il ginocchio contro la sua guancia, infine con uno strattone lussargli la spalla, facendolo gridare di dolore,

-Ora tu mi dirai cosa voglio sapere e niente scherzi, oppure...- Iniziò spingendo più in su la spalla e premendo il ginocchio contro la faccia del ragazzo che strette i denti, -...Ora che significa quella moneta?-

-È il simbolo- rispose Philip digrignando i denti per il dolore,

-Simbolo?- chiese Yann che fino a quel momento era restato immobile ad osservare,

-Il simbolo dell'Oeil sombre- rispose il mondano,

-Siete una setta?- a quella domanda il ragazzo annuì o almeno ci provò visto il ginocchio che gli schiacciava la guancia a terra,

-C'entrate voi con la sparizione delle ragazze e chi è il vostro leader?- continuò Molock furioso e assetato di informazioni,

-Non lo so, sono l'ultima ruota del carro...quelli come me hanno una moneta lucida e incidiamo l'occhio...quando abbiamo esperienza o ci ritengono degni.....per quanto riguarda il capo si fa chiamare Noir Maître- disse il mondano cominciando a piangere per il dolore,

-Dove lo troviamo? E quelli sono i suoi obbiettivi?- ringhiò il templare aumentando la pressione sulla faccia del ragazzo,

-Non lo so...solo in pochi...lo hanno mai...visto....contatta quelli con l'occhio con dei messaggi...che distruggiamo dopo averlo letto. Il suo obbiettivo...sono oscuro alla maggior..parte della setta...ma lui dice che ha visto il potere...nascosto nelle tenebre...e che una...volta ottenu...to...regneremo...come degli...dei- disse piangendo per il dolore,

-So solo...che qual...che...giorno fa....girava voce di...un...manufatto- ansimò per il dolore, 

-Che manufatto?- insistette il moro ma il ragazzo nego con la testa poiché non lo sapeva, stanco il templare spinse il braccio indietro rimettendoglielo a posto, ma il mondano era ormai svenuto da un pezzo per il dolore.

-La storia non mi tranquillizza- disse infine Yann, mentre Molock dava un calcio al mondano, piuttosto incazzato nero, aveva sentito parlare di sette di adoratori del male e conosceva alcune che erano state riportate negli archivi del clave, ma erano ormai secoli che nessuno ne sentiva più parlare,

-Cura questo verme, anche se non se lo meriterebbe. E rimetti in ordine la stanza- ordinò il cacciatore uscendo e chiudendo la porta verso dietro di se, al momento gli servivano informazioni e conosceva chi poteva darglielo anche se non avrebbe voluto chiamare quella persona a suo malgrado. 



Allo stesso tempo in America, in una stanza di lusso di un palazzo, una figura si mosse nella penombra con passo leggiadro,

-Casa dolce casa- disse una voce femminile battendo le mani e le luci si accesero, Abigail era una strega di venticinque anni o almeno ne dimostrava tali, era abbastanza alta ma non troppo dalla pelle leggermente scura, con un viso dai lineamenti delicati incorniciato da lunghi capelli marrone scuro lunghi fin sotto alle spalle con un ciuffo davanti di un color verde erba, occhi di un color verde foresta e delle labbra sottili e lucide, tra la massa di capelli si potevano intravedere delle orecchi di mammifero triangolare, di un procione per l'esattezza.

-Che stanchezza- sospirò slacciandosi il vestito anni ottanta viola brillante molto attillato con delle frange su gambe e braccia e togliendosi gli stivali dalla zeppa molto alta, in un'istante la strega si ritrovò prova di ogni vesti escluso l'intimo mettendo in mostra un fisico magro dalle forme sode, lentamente si avvicinò alla grande finestra della camera agitando dietro di se la folta coda da procione a cerchi marroni e verde foresta alternati,

-Un bel panorama- pensò osservando la città in tutto il suo splendore notturno completamente illuminata, quando sentì la vibrazione del suo cellulare che era attaccato ai suoi slip, lentamente lo prese e controllò chi era un numero sconosciuto,

-Si chi parla?- chiese la strega sorridendo,

-Ehy prociona, sei ancora a ballare?- chiese una voce che la ragazza conosceva molto bene,

-Molock. È insolito che tu chiami me!- affermò Abigail camminando per la stanza e sdraiandosi di pancia sull'enorme letto dalle coperte color verde menta,

-Non iniziare Abigail- rispose seccato il ragazzo dall'altra parte, facendo ridacchiare la castana che mosse allegramente la coda avanti e indietro,

-Allora dimmi un po' come sta il mio adorato Bartholomew?. Sai è da un po' che non mi fa visita, ed io inizio a sentirmi tanto sola- chiese lei abbassando le orecchie, mentre un cocktail fluttuava verso di lei,

-Che ne so, non sono molto aggiornato sugli spostamenti delle altre sette croci- rispose bruscamente il moro sentendo i nervi a fior di pelle, non riusciva ad avere una conversazione normale con quella donna,

-Uffa...se lo vedi allora dirgli che la sua Abigail, l'aspetta con ansia così potrei portarlo a scatenarsi in discoteca e fargli conoscere i piacere della vita notturna- disse lei prendendo il bicchiere e bevendone un sorso del liquido alcolico.

-Ascolta ho una questione importante, quindi niente giochi di parole o stronzate!- affermò il ragazzo innervosito dalla risposta della ragazza, che sospirando si alzava dal letto lasciandoci sopra il bicchiere,

-D'accordo che ti serve?- chiese lei sospirando,

-Tu sei un'esperta di manufatti, sai per caso se c'è n'è qualcuno in Francia?- a quella domanda lei rimase piuttosto stupita, era insolito che il ragazzo si interessasse di queste cose, al contrario lei era una vera esperta di manufatti che erano la sua passione inclusa la danza,

-Aspetta che controllo, resta in linea...- così dicendo eseguì il passo alla Jeckson arrivando fino ad una libreria e con una piroetta prendere una cartella e controllarla,

-Che genere di Manufatti stai cercando di preciso?- chiese Abigail ritornando verso il letto e sedendocisi sopra,

-Qualunque cosa che sia legato al mondo dei nascosti o dei cacciatori. Qualcosa di potente- rispose Molock battendo il dito contro il gomito del braccio con cui reggeva il telefono,

-Spiacente, non c'è nulla di simile laggiù. Perché ti interessa?- 

-Ho un sospetto per il caso che sto seguendo qui- rispose velocemente lui per essere evasivo,

-Così ti hanno affibbiato una missione in solitario...comunque non ho niente ritrovamenti di manufatti del genere segnalati in Francia- rispose la castana sentendo distintamente il ragazzo dall'altro capo digrignare i denti per la frustrazione,

-Va bene non importa...se hai delle informazioni chiamami subito- disse lui autoritario,

-Come vuoi...comunque tu potresti salutarmi Barthol...- non finì di pronunciare il nome che il templare gli chiuse il telefono in faccia, la ragazza ridacchiò, sapeva che sarebbe finita così conoscendo Molock, sapeva che il suo carattere non gli andava a genio ma a lei non interessava, se poteva aiutare il suo adorato ragazzo e i suoi compagni per lei era anche un piacere oltre che un divertimento, richiuse il telefono per poi appoggiarlo sul comodino e prendendo il giornale mettendosi a sfogliarlo tra i vari articoli ma si accorse che era vecchio di almeno una di una settimana fa, sospirando lo poggiò sul comodino senza accorgersi dell'articolo che diceva "Nave affondata recuperata nel mar mediterraneo, tutt'ora sconosciuta escluso per il fatto che risale del 1600 e che dalla bandiera e i dettagli, sembrerebbe essere un galeone francese".










Note dell'autore

Ecco il nuovo capitolo, sono stato più veloce di quanto mi aspettassi, comunque ecco il risveglio di Yann ed Elise e che dire questo due sono dei generi peluche sovrannaturali, e questa frase la dice lunga, così anche lei ora sa perché Molock ha difficoltà ad aprirsi con gli altri, e Mayling entra sempre in scena nei momenti sbagliati.
Molock e Yann ecco che vanno ad interrogare uno dei mondani responsabili del tentato sequestro della vampira e qui il povero ragazzo se l'è vista brutta, quando deve avere informazioni il nostro cacciatore non è un'agnellino e finalmente abbiamo un quadro chiaro di chi c'è dietro ai rapimenti, una setta chiamata Oeil Sombre (occhio ombra in francese)(ammetto che il nome può sembrare banale, ma suonava bene e non avevo altre idee).
E infine facciamo la conoscenza di una strega procione Abigail che sembra avere una relazione con le sette Croci sacre o almeno con un loro membro di cui conosciamo il nome (Bartholomew) e nel frattempo l'articolo sul giornale lascia intendere molti dubbi e misteri.
Io concludo dicendo che vi aspetto al prossimo aggiornamento, da Dragun è tutto per adesso.
  
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