La pista per l’allenamento era vuota. Persino i fari erano stati spenti e l’unica luce che entrava era quella delle grosse vetrate che proiettavano sul ghiaccio gli ultimi sgoccioli di tramonto.
Quello era un istante che era stato creato solo per loro. Un crepuscolo rosso che bagnava i loro volti seri mentre ballavano, danzavano su quelle lame, intonando coi loro corpi gli eleganti volteggi di note della musica che sceglievano.
Jurij sentiva un tiepido tepore inondargli il petto e tenergli caldo quanto bastava per renderlo felice. Perché quella era la loro personale danza, fatta di solitudine giusta per due, di tempi che correvano e che li avrebbero confinati distanti, ma non ancora. Potevano permettersi un ultimo ballo su ghiaccio, sulla musica malinconica di Billy Joel che accompagnava i loro sospiri. Il Russo amava sentire le braccia di Otabek stringerlo, tenerselo vicino prima di spingerlo lontano, ma solo per ritrovarsi poi dopo, in qualche altro punto della pista.
Libero. Mai si era sentito tanto libero come in quei momenti.
E adulto. Si vedeva più grande di quanto non fosse, perché quando era su ghiaccio metteva via il lato più indisponente per essere più maturo. Perché serviva un adulto per amare Otabek come voleva amarlo lui.
Il Kazako quasi non notava questi suoi piccoli sforzi: per lui era ancora perfetto come lo aveva trovato la prima volta.
Sing us a song, you're the piano man
Sing us a song tonight
Well, we're all in the mood for a melody
And you've got us feelin' alright
Angolo autrice:
La canzone usata è "Piano Man" di Billy Joel, di cui non detengo alcun diritto. Capitolo sperimentale, spero vi piaccia. E per completare l'aria malinconica della fic, vi consiglio di ascoltare la canzone mentre la leggete. Ho scelto questa, oltre per il tono triste, anche perché l'hanno ballata nel 2016 la Duhamel e Redford: grande prestazione che consiglio di guardare su Youtube.
A domani con 21 - Baking
Marauder Juggernaut