Film > Pirati dei caraibi
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Autore: Summerbest    22/06/2009    4 recensioni
~In revisione: sto lavorando per voi :P
Un potente oggetto richiama l’attenzione dei Caraibi, visto il suo potere di dare risposta alla domanda che più può angosciare un animo umano il famigerato Capitan Jack non poteva restare impassibile davanti ad esso. Con la compagnia di una fastidiosa ragazzina, la cui presenza non è del tutto casuale, e l’incontro con uno dei suoi più famigerati avversari, Sparrow si ritroverà davanti ad una nuova avventura. Che oltre a portare altri guai rivelerà un segreto a lui ancora sconosciuto…
Ero ancora lì impalata che lo fissavo, non dicevo niente, non urlavo, non sbraitavo, non mi fiondavo contro di lui prendendolo a calci.. non facevo niente, era come se il mondo si fosse fermato. Per lui era lo stesso, vedevo la sua bocca che si apriva tentando di instaurare un discorso, ma che poi si richiudeva subito dopo, indeciso su cosa dire. Non potevamo assolutamente continuare così, con questo snervante silenzio.
“tu.. sei.."
Genere: Avventura, Commedia, Mistero | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hector Barbossa, Jack Sparrow, Nuovo Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Last Tears'
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Ahoy ciurma! Tanti auguri a mee! oggi è il mio compleanno, ma sono io a farvi un regalo con il capitolo numero 29, qui diciamo che descrivo un po’ le emozioni di Alexis, una specie di viaggio nella sua mente, spero non lo troviate troppo noioso o scritto male, ci ho lavorato almeno un’ora, spero non sia stata sprecata passandola a scrivere cretinate, perciò fatemi sapere, spero di aver fatto un bel lavoro^^


Per emmawh: ehh mi piace mettere dubbi e confusione nella mente dei miei personaggi^^ comuunque si, sono stata promossa, niente 9 in italiano (tutta colpa di Manzoni è.é), anzi, il voto più alto era in inglese, la materia a rischio invece matematica (non la capirò mai -.-) spero ti piaccia anche questo cap, buona lettura =)

Per Fannysparrow: come sempre imbocca al lupo per gli esami! per il confronto ti basterà aspettare al cappy numero 30, perciò al prossimo! buona lettura =)

Per lua82: grazieee spero ti piaccia anche questo cappy ed il finale che ho in serbo... intanto buona lettura! =)


Buona lettura!!!
I Miei Ossequi
XOSummerbestXO




Capitolo XXIX
Triste Fine Di Un’Avventura





Dio da, e Dio toglie. Quando credevo di aver finalmente trovato la mia strada, il passato è tornato da me, riportando la confusione e l’incertezza nella mia vita. Ponendomi la domanda che fino ad allora avevo evitato: “è davvero questa la vita che vuoi?”, domanda ancora senza risposta. Sarebbe stato tutto più semplice poter fondere quei due lati di me, l’affetto verso mia madre, e l’affetto verso mio fratello. La vita a Port Royal con quella di mare. Purtroppo non esiste una via di mezzo in questo caso, perché chiedere a Jack di far scalo a Port Royal ogni mese, sarebbe stato egoistico almeno quanto lasciare mia madre da sola ogni mese. Egoistico ed anche sbagliato nei confronti di entrambi. Ma quanto mi sarebbero mancate le onde che la notte mi cullavano, che mi tenevano compagnia, con il loro canto immaginario prodotto dal mare che s’infrangeva contro lo scafo della Perla. Mi sarebbe mancato anche il tramonto, che si, era bello in ogni caso, ma vederlo come sfondo dell’oceano, era qualcosa di più speciale, qualcosa di magico. Che cambiava radicalmente quando veniva ammirato attraverso uno spesso strato di vetro. Perché allora alla fine sono tornata da mia madre? Una parte di me se lo chiede ancora, senza trovare una giusta motivazione, ma inconsciamente sapevo perché. La paura, già, quel sentimento che ti blocca e che ti proibisce anche cose che magari abbellirebbero la solita monotonia della vita ordinaria. Avevo paura di cimentarmi in un nuovo stile di vita, totalmente diverso da quello passato. Non sapevo cosa fossero realmente i pirati, fino a che non sono capitata sul ponte della Perla, per gli aristocratici i pirati non sono altro che fuorilegge intenti a distruggere i loro perfetti piani per una società che non sempre rispecchia gli ideali di tutti. Ma si sbagliavano, essere pirati vuol dire essere liberi, andare contro corrente, non seguire le regole imposte dalla società, vivere di questo, vivere di libertà. Essere liberi, però, non significa solo potersi ubriacare e divertirsi quanto si vuole, no, essere liberi significa poter raggiungere i confini della mappa ed andare oltre, poter raggiungere il proprio orizzonte e non pensare al fatto che ciò potrebbe infastidire coloro che creano le regole. Essere indipendenti, e, forse, era proprio ciò che desideravo, ciò che più mi attirava della vita da pirati, la libertà e l’indipendenza. Sono cresciuta nell’altro lato del mondo, quello dove la gente arriccia il naso al solo sentir parlare di pirati. Sono nata piena di regole da rispettare, piena di desideri poco nobili da eliminare. Non sto dicendo che la mia vita era tutta una tragedia, dove nessuno mi capiva, ecc. mia madre è sempre stata una brava madre, magari troppo apprensiva ed esigente a volte, ma è mia madre, e le voglio bene. A volte dico di odiarla, ma non lo penso realmente. Lei è un altro dei motivi per cui non mi sono ribellata e non sono rimasta con Jack. Dopo che avevo scoperto cos’aveva passato, come potevo abbandonarla? Mi aveva tirata su da sola, il suo cuore era stato spezzato, era stata ferita, ed ora temeva di venire nuovamente ferita, ma da me. Quando mi aveva vista con Jack, ero più che sicura che lo avesse riconosciuto, il figlio di Teague, e vedere come mi rivolgevo a lui... non voleva che Jack mi portasse via da lei.
La osservavo, gli occhi fissi verso il cielo, mentre la mente pensava a tutt’altro, persa nei suoi pensieri. Anche in quel caso non perdeva occasione per mantenere la sua eleganza, con il busto eretto, ed il mento all’insù. Perfetta...
“freddo?”
senza rendermene conto, Henry era seduto accanto a me. Non sapevo se si fosse accomodato da poco o se fosse rimasto seduto accanto a me per tutto quel tempo, non volevo infierire contro di lui, visto da un certo punto di vista, il suo gesto era stato molto cavalleresco oltre che romantico.
“Henry... ti chiedi mai se la vita che hai scelto... è giusta per te?”
gli chiesi, prendendolo in contropiede. Attesi, quando lo vidi in cerca di una risposta sorrisi scuotendo la testa.
“lascia perdere, una domanda stupida oltre che poco opportuna..”
mi resi conto solo dopo di non avergli dato del voi, un tempo forse avrei cercato di rimediare, ma ora non gli diedi peso. Ero cambiata, questo l’avevo capito...
“torno dentro a prendere da mangiare, voi volete qualcosa?”
mi domandò, alzandosi. Scossi la testa.
“ah Henry?”
lo chiamai prima che raggiungesse mia madre e l’accompagnasse sotto coperta, lui si girò verso di me.
“io non sono mia madre, puoi anche darmi del tu, comprendi?”
senza accorgermene avevo usato il “comprendi” di Jack! Si, la sua influenza cominciava a farsi sentire... il richiamo del mare è più forte di ogni altra cosa, te ne accorgerai da sola, ripensai alle parole di Jack, aveva ragione, il richiamo del mare è davvero più forte di ogni altra cosa, due anni, ancora due anni, ed avrei preso la mia decisone, pur sapendo inconsciamente quale fosse la strada da prendere... Mi alzai con l’intento di raggiungere Henry e mettere qualcosa nello stomaco, quando un rumore attirò la mia attenzione, quando mi misi in piedi qualcosa era caduto dalla mia tasca. Mi inginocchiai, prendendo in mano un sacchetto, umidiccio, a causa del tuffo di prima, lo aprii, rivelando una busta. Per mia fortuna, la lettera contenuta nella busta era, si rovinata, ma ancora leggermente leggibile:

Lo sai che non sono bravo in queste cose, perciò mi limiterò a dirti poche cose, mi dispiace. Ecco, lo sai questo... ma ci tenevo a precisarlo...ma non è l’unica cosa che devo dirti, io ci tengo a te, questo lo sai? Spero di si, insomma, ti prego non dimenticarmi, anche se sarà difficile, non dimenticarmi, questo è tutto, addio, forse.*

accanto, un ciondolo a forma di stella, bellissimo. Perché dovevo sempre essere così emotiva? Trattenni una lacrima, sorridendo. Perché piangevo? Non volevo piangere, iniziai a ridere, mi sentivo così stupida a ridere da sola, una risata mista al pianto, per fortuna anche mia madre era sotto coperta adesso, nessuno poteva vedermi. sono una Sparrow, noi non piagnucoliamo, mi tornò in mente pure la frase che avevo detto a Jack, perché quando ero triste mi tornavano alla mente questi ricordi? Che non facevano altro che farmi ridere-piangere di più!
“siamo arrivati!”
una voce annunciò il nostro arrivo a Port Royal, veloce mi asciugai le lacrime, prima che mia madre ed Henry tornarono sul ponte. Il porto di Port Royal era lo stesso di sempre, niente di eccitante... incontrai lo sguardo di mia madre, sorrisi, lei non ricambiò il mio sorriso, anzi, girò la faccia dall’altra parte, era offesa? Per cosa? Per la storia di Jack? Dovevo parlarle, e subito...


*la lettera è la stessa che compariva nel primo capitolo, adesso si scopre che l’autore era Jack^^


   
 
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