Rieccomi, ciao a tutti, sono veramente commossa dal numero crescente di gente che legge e che aggiunge a preferiti o seguiti, come si suol dire gongolo.
Vi posto questo capitolo perché é il mio preferito, dovevo postare L'antitodo, ma non ho resistito, spero che piaccia anche a voi, per la serie qualcosa comincia a muoversi. Fatemi come sempre sapere cosa ne pensate e ora :RISPOSTINE!!!!!
Shinalia, Si proprio una martire!!!! ahahah. GRAZIE CARA COME SEMPRE!!! BACIONI
JessikinaCullen, Ciao Tesorino, come leggerai, i risvolti della festa sono un po' particolari, ma non negativi, questo no, mai ^^ , infondo dovranno pur avvicinarsi in qualche modo? Per Alice sono d'accordo con te, anch'io l'avrei voluta come sorella, sicuramente più divertente di quella che mi è toccata in sorte, comunque è il destino ;). Come sempre aspetto il tuo commento. BACIONI
SweetCherry, Si schivare Tyler, la impegna non poco, sono contenta che ti sia piaciuto il cap. precedente, grazie per i complimenti, per la festa, no non cambia idea, ma leggi il cap. non credo rimarrai delusa. Aspetto un commento. Bacioni
ale03, Se vuoi parlare male di sorelle, con me sfondi una porta aperta, riusciamo a litigare anche adesso che abitiamo separate, vedi tu... Grazie per i complimenti e a prestissimo. Bacioni.
Uchiha_chan,Seguirò il tuo consiglio su Jake, hai ragione un po' di competizione serve a smuovere Ed, grazie del consiglio, a buon rendere, dimmi se ti piace questo capitolo, io personalmente l'adoro, ma voglio il tuo parere. Bacioni
Sara25, Ciao Sara!!! Per rispondere alla tua domanda, Ed conosce Angela da una vita e sa che lei avrebbe notato il cambio di atteggiamento di entrambi, quindi era a disagio. Tutto lì, il loro rapporto sta cambiando e gli altri se ne stanno accorgendo. Bella purtroppo non va alla festa, ma alla fine la serata andrà alla grande. Leggi e poi dimmi se ti è piaciuto ok? Bacioni
twilight_the best, Felicissima che la storia ti piaccia, per il bacio c'è ancora un po', ma spero che intanto ti piaccia l'avvicinamento tra i due. Fammi sapere. Bacioni.
Elfa sognatrice, poche ma buone, come sempre, le tue parole. Bacioni
luisina, O.O davvero ti piace??? e stai leggendo anche l'altra, che dire ti adoro!!! Troppi complimenti comunque, sono arrossita ;), grazie davvero di tutto. Bacioni e a prestissimo.
GRAZIE COME SEMPRE A TUTTI E IN SPECIAL MODO A CHI RECENSISCE E MI FA CAPIRE CHE NON FA POI COSì SCHIFO STA STORIA.
BACIONI
LISA
Cap. 6 – Perché non sei venuta?
Sono passati quattro giorni da
quando abbiamo deciso di essere amici, quattro giorni in cui ci siamo visti
praticamente ogni pomeriggio, quattro giorni in cui abbiamo passato almeno
un’ora a parlare.
A parlare di noi, di ciò che ci piace, di ciò che odiamo, mi
ha parlato di suo fratello, ma mai della sua famiglia, ogni volta che affronta
l’argomento dice che va sempre peggio, senza specificare, io non voglio
forzarlo, so che è dura quando ci sono problemi in casa, i primi anni della mia
vita sono stati un incubo proprio per questo, ma non glielo’ho ancora detto, non
è una cosa di cui parlo, ne sanno poco anche i miei fratelli.
Comunque ci stiamo conoscendo, lui si è anche offerto di proteggermi dai miei troppo assillanti ammiratori.
Oggi è venerdì e sono tutti in
fibrillazione per la festa, nessuno mi ha ancora chiesto chiaramente se ci
vado, ho detto ad Alice che li raggiungo quando torno dall’aeroporto se me la
sento.
La scappatoia l’ho tenuta, così
quando si arrabbierà perché non sono andata, potrò dirle che ero stanca e avevo
mal di testa per aver guidato di notte. Sono bravissima a trovare scuse per
schivare le feste, anni di esperienza, anni ad aggirare i miei fratelli che al
contrario di me le adorano.
Sono quasi le due, mi sono
attardata al computer fino a quest’ora aspettando i miei fratelli, in realtà
non avevo previsto che qui avere la casa vuota non è esattamente come a New
York, in cui sei sola, ma senti comunque il traffico e il rumore della
metropoli. Qui casa vuota è silenzio di tomba, devo dire anche un po’
inquietante, non avevo considerato la cosa da questo punto di vista, la
prossima volta mi sorbirò la festa di turno piuttosto che questo nulla assordante.
Finalmente sento due macchine parcheggiare in garage, sono arrivati e
chiaramente non sono soli.
<< Bella dove sei? >>
la voce un po' preoccupata di mia sorella mi fa scattare dalla cucina, dove mi
ero rifugiata, verso l'ingresso dove la vedo, seguita da Rose e dai ragazzi che
sorreggo.
Oddio Edward! Perché lo sorreggono così? Cos'è successo?
Corro verso di lui, e in quel
preciso momento mi rendo conto che indosso il mio pigiama con disegnati sopra i
gufi col cappello da notte. Cavolo che figura !!!
<< Edward?!? >> alza
gli occhi e si getta su di me abbracciandomi, è chiaramente ubriaco, molto
ubriaco.
<< Perché non sei venuta?
>> biascica appoggiandomi la testa nell'incavo del collo sulla spalla e
cingendomi la vita.
Alzo gli occhi verso gli altri
con un aria interrogativa. Che ha fatto? Perché è qui?
<< E' tutta sera che ti
cerca, non ha fatto altro che bere e chiedere di te >> mi spiega Jasper.
<< Non potevamo portarlo a
casa, quando abbiamo visto come si stava riducendo Em ha chiamato suo padre
dicendo che avrebbe dormito da noi >> mi spiega mia sorella.
Ok, ho capito la ragione per cui
è qui, ma perché si è ridotto cosi?
<< Beh sorellina pensi di
cavartela da sola con lui? Perché noi ... ecco... andremmo ... >> ottimo,
grazie Emmet, mi lasciate così.
<< Ed mi senti – Edward
emette un suono indistinto in risposta – non fare nulla a mia sorella che lei
non voglia, ci siamo capiti? Se no ti spezzo le ossa. E tu se hai bisogno urla
>> detto questo spariscono tutti e quattro.
Bell'aiuto, non c'è che dire!!!
Sono già sulle scale quando Jasper,
che evidentemente ha notato la mia perplessità, mi dice: << Tranquilla Bella di
solito in quando è così ubriaco non è aggressivo, tende a piangersi addosso
>> consolante.
Lui è ancora abbracciato a me,
non mi ha mai lasciato durante tutto questo scambio.
Mi scosto un po' per guardarlo in
faccia << Ed ce la fai a camminare? >> annuisce debolmente lo porto
in cucina per spegnere il portatile e le luci, lo faccio sedere su una sedia
<< Hai sete o fame?>> fa no con la testa.
Quando ho sistemato tutto
lo faccio alzare e lo trascino per le scale fino a camera mia, non abbiamo
camere per gli ospiti arredate al momento, non ho alternativa, e poi voglio
capire cos'è successo.
Gli apro la porta della camera e lo accompagno nel mio
bagno, nel mentre vado a recuperargli una maglia di papà e uno spazzolino
nuovo.
<< Edward posso entrare?
>> chiedo da fuori la porta del bagno.
Non risponde allora entro, è
seduto per terra. Gli allungo lo spazzolino e la maglietta, ma non si muove,
allora lo alzo e gli faccio lavare i denti, poi lo riaccompagno in camera.
<< Ce la fai a svestirti o vuoi una mano? >> dico sperando mi risponda di no, prende la maglietta e
si sveste, io mi giro, poi lo sento abbracciarmi da dietro.
<< Avevo bisogno di te,
avevo bisogno di parlarti, perché non c'eri? >> è triste, la voce è
rotta.
<< Scusa >> è l'unica
cosa che riesco a dirgli, mi giro e lo spingo verso il letto, lui si sdraia e
io mi stendo accanto a lui. È bellissimo alla luce della luna che filtra dalla
finestra, con i capelli in disordine e gli occhi chiusi.
<< Domattina, la prima cosa
che facciamo è scambiarci i numeri di telefono, ok? Così quando hai bisogno mi
chiami, ma non ridurti più in questo stato ti prego >> sorride e riapre
gli occhi per guardarmi, poi si sporge verso di me e mi abbraccia portandomi vicino
a lui, io appoggio la testa sulla sua spalla.
Dio che sensazione stargli così vicino, viene voglia di baciarlo.
Mentre sto pensando questo mi posa un leggero
bacio sui capelli, e il mio cuore prende a battere fortissimo.
<< Adesso, mi dici cos'è
successo? >> chiedo cercando di tenere la voce ferma.
<< Hanno litigato, ancora,
davanti a Seth, dovevi vederlo come piangeva, non può succedere di nuovo, non
può farlo anche a lui >> è un sussurro, ma il suo tono è così triste e
arrabbiato che sposto immediatamente la testa per incontrare i suoi occhi, è la
prima volta che mi parla dei suoi.
<< Ok, spiegami tutto,
dall'inizio >> dico piano, forse sfogarsi gli fa bene, forse vuole
dirmelo, forse siamo giunti al punto in cui è ora di dire la verità.
<< E' sempre la stessa
storia, come con mia madre, credevo che avesse capito invece, stasera in mio
fratello ho rivisto me stesso che mi nascondevo dietro il divano, con le mani
sulle orecchie per non sentirli, finché non l'ha esasperata a tal punto che se
n'è andata, lasciandomi qui, con lui. Non voglio che succeda di nuovo, ho
sofferto troppo, a mio fratello non deve succedere, quando ho cercato di
intervenire hanno urlato anche contro di me >> fa una pausa.
E io mi
sento in dovere di intervenire.
<< Ma Seth ha te, e poi non
è detto che si lascino, magari possono risolvere, nei matrimoni non è sempre
rose e fiori, Edward, si litiga è normale.>>
Scuote la testa.
<< E' lei! Cosa si
aspettava? Ha sposato un uomo che ha 12 anni più di lei, divorziato con un
figlio, cosa si credeva? Io avevo dieci anni quando hanno cominciato ad uscire,
lei 19, mio padre 31, ok era ancora giovane, ma ti sembra? All'inizio non
capivo, è la figlia di uno dei migliori amici di mio padre, da piccolo mi
badava quando mio padre andava a pescare, poi dopo pochi anni si sono sposati e
lei ha cominciato a comportarsi da madre, io una madre non la voglio, non mi
serve, mi ha lasciato che avevo sette anni da allora me la sono sempre cavata.
Ma lei si atteggiava alla donna sposata, una ragazzina ecco cos'è, sempre
dietro a lamentarsi, perché lui lavora troppo, perché la casa è piccola, perché
lei vuole tornare a
Lo stringo forte, infondo le nostre storie non sono così diverse, solo che a me è andata peggio, molto peggio, le liti erano solo l'inizio, poi c'erano botte, botte per tutti, finché non si sono ammazzati, una lacrima solitaria scende sul mio viso, e velocemente la faccio sparire.
Lui trema dalla rabbia, sembra
anche più sobrio, lo sfogo gli ha dato lucidità.
<< Edward, devi parlare con
lei, non puoi permettere che le cose peggiorino, forse se smettessi di odiarla e
cercassi di capirla ... lei ti vuole bene, mia madre dice che parla spesso di te e
lo fa con l'orgoglio di una madre, forse se lei avesse il tuo appoggio su
qualcosa, magari pretenderebbe meno, magari insieme potete ragionare con tuo
padre, trovare un accordo, forse tu non hai bisogno di una madre, ma forse lei
ha bisogno dell'appoggio dei suoi figli >> trema più forte, ho paura
della sua reazione, ma continuo << Edward i miei genitori, i miei
genitori naturali non si limitavano a litigare, loro si picchiavano, mi
picchiavano, alla fine si sono ammazzati di botte, davanti a me, so di cosa
parli, ma i miei erano pazzi, non si sono mai amati da quanto ne so, ma per
Leah e tuo padre è diverso, magari, se li aiuti, potrebbero trovare una sorta di
equilibrio, sei grande ormai, puoi parlare con tuo padre, potresti cambiare le
cose, non dico nel giro di due giorni, ma vale la pena di provarci, per tuo
fratello, non trovi? >>.
Rimane un attimo in silenzio,
forse l'ho fatto arrabbiare, infondo io che ne so, è la sua famiglia, forse non
dovevo dire nulla.
<< Cosa significa che si
sono ammazzati davanti ai tuoi occhi? >> chiede sconvolto.
<< Quello che ho detto, è
così che ho conosciuto mio padre, quando mi hanno portato al pronto soccorso
dove lavorava. Lui è morto durante il trasporto per le coltellate, lei qualche
ora dopo per una emorragia interna >> non l'ho mai raccontato a nessuno e
mi rendo conto che sto piangendo, sono passati dieci anni, ma il ricordo di
quella notte è indelebile nella mia mente.
Mi stringe con entrambe le braccia e io mi accuccio sul suo petto, come una bambina che ha bisogno di protezione, cerco di smettere di piangere, mentre lui mi culla dolcemente.
<< Ci proverò ok? Scusa non credevo di risvegliare brutti ricordi, non lo sapevo, scusa. Ora dormiamo ok? >> annuisco sul suo petto e dopo poco ci addormentiamo entrambi.
Ok finito, che ne dite? L'ho fatta troppo melodrammatica? O troppo diretta?
Ditemi voi.