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Autore: Alady    06/12/2017    2 recensioni
- Ma guarda, guarda… Light Yagami e Hideki Ryuga… le nostre nuove celebrità…
I due si voltarono subito verso la ragazza che si era appena avvicinata al loro tavolo, una giovane donna dal lineamenti occidentali, gli occhi azzurri e i capelli castani, corti e spettinati.
- Ci conosciamo per caso? - chiese Yagami.
- Mi chiamo Mel River. Scrivo per il To-Oh journal che, in caso ancora non lo sapeste, é il giornale della nostra gloriosa università. Mi hanno dato da scrivere un articolo su di voi. Ho pensato di intitolarlo "Light Yagami e Hideki Ryuga: fanno il discorso di inaugurazione insieme, giocano a tennis insieme, fanno merenda insieme… cos'altro faranno mai insieme?", allora che ve ne pare? -  chiese con un sorriso beffardo.
Genere: Azione, Commedia, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri personaggi, L, Light/Raito, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Mel

 

Mel uscì dalla doccia e si avvolse in un telo da bagno. I vestiti che si era tolta erano più sporchi che mai e Nate e Watari, che avrebbero dovuto portarle degli abiti puliti, non erano ancora arrivati. 

Che cazzo faccio adesso?

Mel aprì l'armadio di Ryuzaki. Era pieno di maglie e jeans tutti identici a quelli che il ragazzo portava di solito. Indossò una delle maglie. Per fortuna era abbastanza lunga e, su di lei, sembrava quasi una camicia da notte molto corta. Decise che sarebbe stata sufficiente, anche perché, in tutta sincerità, il pensiero di provocare un po' Ryuzaki non le dispiaceva affatto...

Tornò in soggiorno. Il suo nuovo look sembrò avere l'effetto sperato: Ryuzaki l'aveva squadrata con un certo interesse e poi aveva distolto velocemente lo sguardo. 

Mel, compiaciuta, si sedette proprio accanto a lui, che sembrò scosso da una strana agitazione.

<< Light mi ha chiesto di salutarti. >> esordì Ryuzaki << Matsuda ha accompagnato lui e suo padre a casa.  Sarebbe voluto rimanere, ma sua madre era già molto preoccupata... >>

<< Capisco... >> commentò Mel poco interessata all'argomento << Scusa, ho preso in prestito una delle tue maglie... te la restituirò appena arriveranno i miei vestiti puliti... >>

<< Nessun problema... >> rispose lui << Tienila pure quanto vuoi... >>

<< Grazie... >> disse lei con un sorriso.

Gli occhi di Ryuzaki accarezzarono fugacemente le gambe nude della ragazza per poi tornare subito a fissare lo schermo del computer. Al passaggio di quello sguardo così  intenso e sfuggente, Mel provò un brivido... quasi si fosse trattato di una carezza vera...

Sta veramente da Dio con questa camicia che Yagami gli ha fatto comprare, pensò la ragazza guardando Ryuzaki,  Chissà come è andata con la scacchista stalker... gli sarà saltata addosso quella stronza? Non vedo segni di rossetto... Però potrei inventarmi qualche pretesto per estorcergli qualche informazione in più... Maledizione! Oggi è successo il finimondo e io continuo a torturarmi con questi pensieri? 

<< Allora che mi dici di questi video? >> chiese Mel nel tentativo di distrarsi.

<< È stata una visione parecchio istruttiva... >> disse Ryuzaki << Vorrei che li vedessi tutti anche tu prima di discuterne... Non voglio influenzarti esponendoti subito la mia opinione... >>

<< D'accordo... >> rispose lei.

Mel cominciò ad analizzare il materiale cartaceo. Le istruzioni prevedevano che venisse mandato in onda il video numero 3 nel caso in cui la polizia avesse acconsentito a collaborare. In caso di rifiuto, invece, sarebbe toccato al numero 4. Mel fece partire il video numero 3. La voce contraffatta dava istruzioni dettagliate su come collaborare. Chiedeva di trasmettere molte più notizie sui criminali e, in particolare, su quelli che avevano ferito altre persone o maltrattato i più deboli. Sarebbe stato Kira poi a decidere se giustiziarli o meno. Inoltre, come prova dei propositi di sincerità della polizia, un alto ufficiale ed Elle sarebbero dovuti apparire in tv, annunciando a tutto il Giappone la loro piena intenzione di collaborare.

Mel si irrigidì.

 << In questo modo, conoscendo i vostri volti, se la polizia facesse qualche mossa sospetta, prima di tutto Kira ucciderebbe voi... >> commentò la ragazza rivolgendosi a Ryuzaki.

<< Proprio così... >> confermò lui lasciando cadere una zolletta di zucchero nel suo caffè.

Mel fece partire il video numero 4 che spiegava che, nel caso in cui si fossero rifiutati di collaborare, sarebbe accaduta praticamente la stessa cosa. Kira esigeva il sacrificio del capo della polizia giapponese o, in alternativa, di Elle. La polizia aveva quattro giorni di tempo per decidere.

Mel cominciò ad agitarsi.

<< Ti vedo assorta. >> osservò Ryuzaki masticando un biscotto. Non sembrava affatto turbato dal contenuto dei video. Parlava come se la faccenda non lo riguardasse affatto. << Immagino che tu stia riflettendo sul materiale che hai appena esaminato... Vorrei seguire il tuo ragionamento. Ti dispiacerebbe pensare ad alta voce? >>

Sto pensando che l'idea che tu possa morire mi  terrorizza, ma questo non è quello che ti aspetti che io dica adesso...

<< Sto pensando che c'è qualcosa che non quadra... >> disse Mel.

<< Spiegati meglio... >> la pregò lui.

<< Il linguaggio utilizzato nei video non è compatibile con il profilo psicologico di Kira, almeno per come lo avevo elaborato io... >> spiegò Mel.

<< Continua... >> la spronò lui.

<< Avevo ipotizzato un QI superiore alla media e un livello di scolarità elevato. La persona che ha realizzato questi video però si esprime in modo troppo semplice e ingenuo. Inoltre la sua condotta di ieri ha violato l'usuale codice morale di Kira, in quanto questo tizio ha ucciso persone innocenti  mentre, almeno fino ad ora, Kira ha evitato di sacrificare persone innocenti, a meno che non gli dessero la caccia. E poi i criminali di cui si è servito per convincerci della sua identità sono davvero delle nullità... Perché usare pesci così piccoli? >>

<< Rispetto a questo punto, aggiungo che i casi delle due vittime che Kira ha ucciso all'inizio del primo video erano stati resi noti solo dalle riviste per ragazze e dai programmi di gossip. >> disse Ryuzaki.

<< Allora è ancora più strano... >> commentò Mel << ma poi, soprattutto, se Kira ha bisogno di un volto e di un nome per uccidere, come si potrebbe spiegare la morte degli agenti ripresi dalla tv? >>

<< Giusta osservazione, River. >> disse Ryuzaki  << Il tuo ragionamento non fa una piega. Quale sarebbe quindi la tua conclusione? >>

<< La mia conclusione è che si tratta di un copycat di Kira. >> disse Mel << Ma è quello che pensi anche tu, non è vero? >>

<< Sì. È così. >> confermò Ryuzaki  << Anche io sono giunto alla stessa conclusione. >>

<< E ora come intendi muoverti? >>

<< Domani mattina farò vedere i video al resto della squadra e dirò al sovrintendente Yagami di comunicare alla Sakura tv che non abbiamo intenzione di collaborare e che possono trasmettere il video numero 4. Poi gli chiederò di mettersi in contatto con i leader dei vari paesi e di capire che aria tira. >>

<< Ma sei pazzo? >> Mel si alzò dal divano inferocita << Quegli stronzi ti obbligheranno sicuramente a comparire in tv per salvarsi il culo! >>

<< Sì. >> disse Ryuzaki placidamente << Le probabilità che questo accada sono intorno al 97%. >>

<< Appunto! >> urlò lei << Non c'è un posto sicuro dove puoi nasconderti? >>

<< Ce ne sarebbero molti. >>

<< Allora scegline uno e andiamoci subito! >>

<< Per il momento, preferirei che mi aiutassi ad escogitare un buon piano per aggirare il problema... >>

<< Sì ma se... >>

<< Cerchiamo di concentrarci su questo punto, River. >>

Mel si sentiva affogare nell'ansia. Era troppo agitata per pensare. Aveva bisogno di calmarsi.  Aprì il frigobar, prese due birre e se le scolò una dopo l'altra. Ne porse una terza a Ryuzaki.

<< No grazie. L'alcol peggiorerebbe le mie facoltà intellettive del 60%. >> disse Ryuzaki.

<< Però ti aiuterà. >> insistette River << Immagino che tu sia almeno un po' agitato, anche se non lo dai a vedere... mi sbaglio? >>

<< Credo di essere un po' in ansia, in effetti... >>

<< Bevi allora! Ti farà bene! >>

Ryuzaki diede un piccolo sorso e la sua faccia si contorse in una smorfia di disgusto.

<< Ha un sapore molto sgradevole... >>

<< Ti ci abituerai... avanti, bevi! >>

Ryuzaki bevve tutto il contenuto della bottiglia in una volta sola. Mel lo fissò sbigottita.

<< Tu non conosci vie di mezzo, vero? >>

Ryuzaki scrollò le spalle.

Poco dopo bussarono alla porta. Erano Watari e Nate.

<< Sei stata tu a fare irruzione negli studi della Sakura tv? >>

<< Sì. È così. Mi dispiace... Sei stato in pensiero? Non pensavo che ti fossi accorto che...  >>

<< Avreste potuto sospendere la fornitura elettrica dell'edificio. In questo modo non avrebbero potuto più trasmettere nulla. >>

Mel e Ryuzaki si guardarono sbigottiti.

Cazzo... nessuno ci aveva pensato...

 

Nate andò nella sua stanza. Mel si cambiò velocemente d'abito e tornò in soggiorno. Lei, Ryuzaki e Watari trascorsero la notte a passare in rassegna possibili strategie d'azione, che vennero scartate una dopo l'altra.

Verso le tre di notte, Ryuzaki insistette affinché  Watari e Mel andassero a dormire. Watari si arrese e si ritirò nella sua stanza, mentre Mel cominciò ad esaminare per l'ennesima volta i video, al fine di stilare un profilo del secondo Kira. Alla fine si addormentò senza accorgersene e, quando si risvegliò, erano le quattro e mezza del mattino.

Si guardò intorno. Ryuzaki non c'era. Il soggiorno sembrava deserto. Poi scorse la sua sagoma oltre i vetri della porta finestra. Se ne stava immobile in mezzo alla grande veranda di quella suite di lusso, sotto la pioggia battente.

Mel si precipitò verso di lui.

<< Ryuzaki! >> lo chiamò posando una mano sulla sua spalla. Lui si voltò verso di lei e le rivolse un sorriso un po' triste.

<< Sai, stavo pensando proprio a te... >> le confessò.

<< Ah sì? E cosa pensavi esattamente? >> chiese lei segretamente lusingata.

<< Pensavo che alla fine non ti ho mai permesso di finire la tua intervista... e che forse é giunto il momento di rimediare... >> rispose Ryuzaki con voce strascicata.

<< Cosa? >> chiese Mel ridacchiando divertita. Poi un pensiero atroce le stroncò il sorriso.

Ha detto quello che ha detto perché sa di avere le ore contate... realizzò terrorizzata, quindi, non ha intenzione di scappare?

Mel fu invasa da una nuova ondata di panico.

 << Mi sa che tutta quest'acqua ti ha dato alla testa... >> gli controllò la fronte e poi gli accarezzò il viso.

<< Dai, rientriamo... >> sussurrò dolcemente. Lui la bloccò per il polso.

<< Avevi quella canotta nera con su scritto Why so serious... >> disse sempre con quel suo irresistibile sorriso triste stampato in volto << La tua prima domanda é stata Da dove vieni? >>

<< Già... >> commentò lei << E tu ovviamente hai risposto in modo molto vago che venivi dall'Inghilterra... >>

<< In un certo senso è così... Mio padre era francese e mia madre inglese. Sono nato a Parigi il 31 Ottobre di 24 anni fa, ma i miei si trasferirono a Londra quando io ero ancora molto piccolo. Ho vissuto lì per circa otto anni. >> 

<< Poi? Vi siete ritrasferiti? >>

<< Non proprio... i miei sono morti e io sono andato a vivere in un orfanotrofio per bambini con abilità speciali, chiamato Wammy's House. >>

Mel rimase sconvolta da quella rivelazione.

<< Cavolo... >> disse << i tuoi sono morti quando avevi solo otto anni? >>

<< Sì. >> disse lui serenamente, come se stesse raccontando la storia di uno sconosciuto << Un serial killer di nome Husher Bronn li ha sgozzati con un coltello. Mi sono salvato solo perché mia madre mi fece nascondere dietro la grata dell'impianto di areazione. >>

<< Cazzo... ma è terribile... >>

<< Il caso dei miei genitori è stato il primo caso che io abbia mai risolto. >>

<< Vuoi dire che hai cominciato ad otto anni? >>

<< Sì. Inizialmente Watari non voleva che io facessi ricerche sull'omicidio dei miei genitori, ma poi ha capito che ero tagliato per queste cose e mi ha assecondato... >>

<< Come hai incontrato Watari? >>

<< L'orfanotrofio dove sono cresciuto è di sua proprietà. È stato lui ad occuparsi di me fin dal primo momento. È grazie a lui che oggi sono ciò che sono. >>

<< Watari è una bella persona. Si vede subito. >>

<< È vero. >>

<< Sono stata in diversi istituti nel corso della mia vita. Mi ci mandavano quando mio padre era in galera o mia madre in comunità. Ogni volta è stata un'esperienza terribile. >>

<< Invece la mia esperienza è stata molto positiva. Si sono sempre presi grande cura di noi. L'edificio era bello e imponente. Sai, a volte, soprattutto quando piove, mi capita ancora di sentire le campane di St. Peter church, la chiesa che si trovava accanto all'orfanotrofio. Le sentivo ogni giorno quando vivevo lì. Erano davvero assordanti. Mi sembra di sentirle anche adesso... >>

<< Mmm... temo che tu stia cominciando a delirare, Ryuzaki... >>

<< Il mio vero nome è Elle. Non é un nome in codice. È proprio il mio nome... Mi chiamo Elle Lawliet... >>

<< Ma sei impazzito? Qualcuno avrebbe potuto sentirti! Vieni, rientriamo... >>

<< Mi sono innamorato di te, River. >> disse lui di punto in bianco.

Mel lo guardò con gli occhi sbarrati. Aveva sentito bene? Era un sogno, forse? Un'allucinazione uditiva? 

   
 
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