Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: piccola_Calliope    03/01/2018    2 recensioni
Marco Castelli, il figlio di Alessandro e Gloria, un adorabile nanetto prepotente, diventato ora un adulto, un noto giocatore di basket dalla vita scellerata, che deve assolutamente trovare la donna adatta a lui...
Il fato vuole che incontri l'adorabile ma allo stesso tempo tagliente Margherita.
Saranno l'uno adatto all'altra? Non vi resta che scoprirlo.
La storia può essere letta indipendentemente da quella dei genitori.
Genere: Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
                                                         
Adesso tu

POV. IRENE
-Stupida cretina-do un calcio ad un sassolino, uscita da quella stupida festa a cui non volevo andare.
Le feste universitarie non hanno mai fatto per me, io non riesco e non sono mai riuscita a mescolarmi con quei figli di papà, però mia mamma aveva tanto insistito”Tesoro meriti di distrarti ogni tanto, pensi solo allo studio e al lavoro’’…Il reale motivo però forse non era stato quello spingermi da parte da mia madre, ma l’aver sentito che sua eminenza Edoardo Castelli ci avrebbe partecipato, va bene lo ammetto, Edoardo Castelli mi è sempre piaciuto, è stato il primo ragazzo che ho notato il primo giorno di lezione, di tre anni fa, indossava un aderente maglioncino beige che metteva ulteriormente in mostra il suo fisico da mozzare il fiato, ma non l’ ho notato solo per il fisico atletico e il sorriso cordiale, ma anche perché era stato l’unico nostro collega a chiacchierare con un ragazzo disabile che condivideva il nostro stesso sogno, l’ho trovato cosi dolce e umano mentre gli carezzava la spalla, che il mio cuore ha perso un battito quando per sbaglio i suoi occhi si sono posati sulla mia figura gracile. Poi però avevo capito che non era cosi umano come credevo, avevo cambiato idea, dopo quello spiacevole avvenimento in segreteria, in cui mi aveva dato della poco di buona, ma poi stasera…Mi aveva difeso e mi aveva accennato ad una tragedia avvenuta nella sua vita…Oggi mi era sembrato nuovamente il bravo ragazzo di tre anni fa…E per quello quando mi aveva baciato mi sono fatta trasportare e prendere fin troppo.
-Hai messo tu la lingua in quel dannato bacio-mi do uno schiaffo sulla fronte.
Mi rigiro a letto per vario tempo e quando finalmente mi addormento, purtroppo sogno…
‘’ Ero al locale di mio cugino, stavo facendo un numero sul cubo, più svestita che vestita, un tizio decisamente ubriaco sale sul cubo con me e inizia a strusciarsi davvero poco pudicamente, io sono molto infastidita da ciò. In lontananza noto Edoardo che mi osserva, con sguardo davvero scocciato, poco dopo si avvicina, sale sul cubo e colpisce il tizio.
-Sei il mio prode cavaliere?-domando, sorridendo, fin troppo per i miei gusti.
-Mi piace proteggerti-mi sorride e cattura le mie labbra.’’
Io mi sveglio immediatamente e do un pugno al cuscino.
-Pure nei miei sogni ti infili dannato Edoardo Castelli, i tuoi muscoli, i tuoi sorrisi, il tuo profumo , i tuoi modi cordiali e quelle tue labbra carnose e attraenti-borbotto tra me e me.
-Irene lo devi evitare da domani, evitare si per forza-mi ammonisco.
-E devi anche smetterla di parlare da sola-continuo.

POV. EDOARDO
-Come è stata la festa?-mi domanda mia madre il mattino seguente a colazione.
-Piacevole-sorrido, ripensando al bacio con Irene.
-E’ successo qualcosa in particolare?-indaga la mia adorabile mamma curiosona.
-Mi interessa una ragazza-affermo, questa notte ho pensato moltissimo a Irene, l’ho anche sognata, più che altro ho sognato molti baci come quello di ieri sera.
-Pure a te?-urla mia madre.
-Mamma non voglio sposarla-le dico, non si sa mai con mia madre.
-Chi è? Come si chiama? Come mai ti piace? Tesoro devi invitarla a cena-la mia mammina inizia a straparlare.
-Chi deve invitare?-esordisce mio padre.
-Amore a nostro figlio piace una ragazza-mia madre è fin troppo esaltata.
-Bravo figliolo-mio padre mi dà una pacca sulla spalla.
-Me lo sento, quest’anno ci sono grosse probabilità che diventiamo nonni-mia madre cattura le labbra di mio padre, in un bacio fin troppo passionale per i miei gusti per due che hanno passato la cinquantina.
-Voi e le vostre effusioni esagerate-roteo gli occhi.
-Va’ da lei, comprale dei fiori o dei cioccolatini-mi consiglio la signora Gloria Forti.
-Lei non è quel tipo mamma, è particolare-dico.
-Dote innata dei Castelli scegliere donne decisamente singolari-mio padre sorride mentre sorseggia il suo caffè.
-Sono le migliori-mia madre sorride.
-Si chiama Irene è una mia collega-informo mia madre, tanto vale dirle tutto il necessario, per evitare scomode domande in futuro.
-Oh che carini, due universitari-mia madre saltella.
-Tesoro tranquillizzati-la ammonisce mio padre.
Quel pomeriggio dopo la lezione a cui Irene non ha partecipato, mi reco al bar dove lavora e la trovo lì esattamente come la prima volta pattini ai piedi e grembiulino viola in vita.
Mi siedo ad un tavolo e finalmente lei mi nota.
-Salve cosa le porto?-domanda serissima.
-Magari un tuo sorriso-le faccio l’occhiolino.
-Le consiglio il frappè alle fragole, è squisito da noi-continua tichettando la matita sul blocchetto, indice di nervosismo probabilmente.
-Le fragole non mi fanno impazzire-dico.
-Peccato a me piacerebbe imboccare il mio uomo con delle fragole-afferma.
-Davvero?-domando con un sorrisetto malizioso, l’Irene post bacio è davvero diversa, un po' più ‘’morbida’’.
-Vuoi un caffè?-è nervosa, le sue guance rosse ne sono la conferma.
-Ci siamo baciati ieri Irene-le ricordo.
-E’ stato per colpa del gioco-mi risponde.
-Avevi detto niente lingua-sorrido di gusto nel vedere i suoi capelli quasi rizzarsi da soli per l’imbarazzo.
-Stavamo giocando, su Castelli-si accarezza i capelli concitatamente.
-Baci molto bene Irene-le faccio l’occhiolino.
-Anche tu…Cioè io…Castelli!!-sbuffa.
-Mi piace molto          quest’Irene agitata-sorrido.
-Io ti piaccio?-domanda squadrandomi con i suoi occhioni verdi.
-Mi piacerebbe baciarti di nuovo-ammetto.-L’ho anche sognato-le dico.
-Pure tu?-chiede scioccata.
-Mi hai sognato Irene?-chiedo ridendo.
-Io ho da fare, lo vuoi un caffè Castelli?-domanda.
-Vorrei un altro bacio-sorrido.
-Guarda che il nostro è stato un bacio senza importanza-chiarisce.
-Ci vieni a cena con me?-domando.
-Nemmeno per sogno-esclama fin troppo ad alta voce.
-Vorrei conoscerti di più-continuo a sorridere.
-Io no! Il nostro è stato un bacio senza importanza-ripete.
-Ma ti è piaciuto tanto da sognarlo-le regalo nuovamente un occhiolino.
-Quanto sei presuntuoso-sbuffa.
-Secondo me potremmo andare d’accordo-dico.
-Secondo me no-risponde.
-Sei prevenuta-le faccio notare sbuffando.
-Perdonami se un tempo sei stato uno stronzo con me-mi fulmina.
-Sono diverso e lo sai-le dico.
-Perché ieri mi hai difesa dovrei considerarti diverso?-chiede un puntino acida, non volevo si innervosisse, preferivo l’Irene maneggevole.
-Perché sono convinto che tu sia un’ottima osservatrice e ti ho detto qualcosa in più di me-ho accennato a Michael e io di lui non ne parlo con nessuno.
-Non verrò a cena con te-ribadisce.
-Non ti piaccio?-chiedo.
-Castelli-sbuffa.
-Si o no?-domando.
-Non voglio venire a cena con te e non voglio parlarti-si sta spazientendo.
-Io penso di piacerti parecchio, quel bacio è stata la dimostrazione-sorrido pavoneggiandomi un po’.
Irene mi afferra dal colletto della camicia  e mi bacia nuovamente, con lo stesso o con maggior impeto di ieri, io raggiungo un’altra dimensione mentre le sue labbra sono sulle mie.
-Adesso ti faccio vedere una cosa-mi regala un sorrisetto malizioso.
Afferra un tizio dalla maglia verde che le passa accanto e lo bacia, vedo la sua lingua infilarsi in quella dello sconosciuto.
-Irene!-un omaccione con i baffi da dietro il bancone la richiama, dev’essere il suo capo.
-Se mi cacciano ti taglio le palle Castelli-mi ammonisce Irene.
-Cosa volevi dimostrare?-affermo afferrandola dal polso, mi ero un puntino innervosito, lo ammetto.
-Che non era un bacio importante-risponde come se fosse ovvio.
-Tu verrai a cena con me, vuoi o non vuoi, detto questo portami quel frappè alla fragole-affermo.
Mi fulmina un ultimo istante e appena solo scoppio a ridere, Irene è davvero fuori di testa, ma mi piace davvero parecchio cosi.

POV. MARGHERITA
Sono accoccolata contro il possente corpo di Marco Castelli dopo aver rifatto l’amore per la millesima volta, si dopo quella partita e quella stramba ma allo stesso tempo dolcissima ed eclatante dichiarazione, ci siamo fiondati da lui a fare e rifare l’amore.
Marco Castelli è il mio ragazzo.
Castelli che salta di fior in fiore è mio.
Gli bacio la piccola cicatrice sul petto.
Lui borbotta qualcosa mentre è ancora addormentato.
Io carezzo il suo viso e sciolgo con le mie carezze il suo broncio.
Lui apre i suoi splendidi occhioni neri.
-Mi piace svegliarmi con te, potrei abituarmi e potrei essere altamente folle da invitarti a vivere da me-afferma.
-Sono disordinata Castelli-dico mentre disegno dei cerchi immaginare sul quel petto scolpito.
-Non più di me-risponde lui.
-Andiamo piano ok?-chiedo catturando le sue labbra.
-Mi piace svegliarmi con il tuo corpo nudo spalmato sul mio-sorride tra un bacio e l’altro.
-Anche a me piace svegliarmi con un sexy giocatore di basket nudo accanto a me-mordicchio il suo labbro inferiore.
-Mi piaci tanto-sorride ancora.
-Anche tu-sorrido anche io.
-Sei la prima donna a cui permetto di fare tanto, di avvicinarsi cosi tanto a me-ammette.
-Ti dispiace?-chiedo.
-No sono felice-mi cattura di nuovo le labbra.-E indovina? Ho voglia di rifare l’amore con te-afferma e inizia a carezzarmi ovunque.
-Sei insaziabile Castelli-scoppio a ridere.
Finalmente alle 16:00 del giorno dopo, della partita, siamo nella sua cucina a mangiare degli spaghetti aglio e olio.
-E se domani venissi a cena da me? Giusto per tranquillizzare i miei, mio padre-dico, ho paura di ricevere un no.
-Va bene-mi sorride Marco e mi sorprende.
-Sei adorabile e non l’avrei mai detto-catturo ancora una volta quelle sue stupende labbra.
-Potrei offendermi-sbuffa, per poi scoppiare a ridere, io lo seguo.

POV. MARCO
Sono le 20 e 30 e io sono fermo con una bottiglia di vino, davanti a casa di Margherita, sono parecchio agitato, conosco già i suoi, ma oggi sono qui in veste di suo ragazzo.
Silvio mi viene ad aprire la porta.
-Marco-mi sorride, ma sembra quasi studiarmi.
-Ho portato un pensiero-gli porgo la bottiglia di vino.
-Non dovevi-mi fa accomodare.
Tamara sua moglie, mi viene incontro.
-Marco è un piacere vederti-mi bacia le guance.
-Tamara sei in forma come sempre-le sorrido cordialmente.
Poi la mia attenzione viene catturata dalla mia Margherita che scende le scale con addosso un abitino viola a palloncino.
-Ciao Marco-mi sorride dolcemente.
-Sei bellissima-le faccio il bacia mano.
Ci sediamo a tavola e Silvio, sta molto attento a ciò che faccio, questa cosa mi terrorizza.
-Tuo padre mi sta studiando-sussurro al orecchio di Margherita.
-E’ solo geloso-mi sorride lei.
-Quindi non vedrai altre ragazze?-mi domanda il diretto interessato.
-Assolutamente, voglio vedere solo Margherita-stringo la sua mano.
-Cosa ti piace di mia figlia?-chiede.
-Papà non essere indiscreto-Margherita lo ammonisce.
-Mi piacciono moltissime cose, il suo sorriso, il suo essere sicura di sé anche se pensa di non esserlo, il suo sapersi rapportare con schiettezza, il suo essere buffa, goffa, il suo non avere filtri, è una folle e non si vergogna di esserlo, il suo cuore enorme, la sua immensa maturità ma anche il suo saper tornare bambina e poi una cosa che mi fa impazzire è il suo modo di guardarmi, nessuna mi ha mai guardato cosi, come se mi conoscesse da sempre-carezzo la sua gelata mana e sento i suoi occhi puntati su di me.
-Che dolce-esclama Tamara.
-La vuoi sposare?-chiede ancora Silvio.
-Papà-esclama alzando notevolmente la voce Margherita.
-Ho sempre cercato qualcuno come Margherita, che mi facesse desiderare di volere qualcuno accanto, è presto per parlare di matrimonio, ma in futuro potrei essere decisamente tentato-sorrido.
-Davvero?-chiede sorpresa Margherita.
-Te l’ho detto che cercavo un amore simile a quello dei miei genitori-continuo a sorridere.
-E pensi d’averlo trovato?-chiede ancora.
-Lo spero con tutto il cuore-le carezzo la guancia.
-Vuoi tanti figli?-domanda Tamara entusiasta.
-Finiranno mai queste domande idiote?-sbuffa Margherita.
-Provengo da una famiglia numerosa e vorrei una famiglia numerosa-faccio un occhiolino a Tamara.
-Mi voglio fidare Castelli-afferma Silvio.
-Fai bene, sto facendo sul serio-gli dico.
Tre ore dopo siamo a casa mia io e Margherita.
-I miei sono stati pesanti-sbuffa Margherita.
-Nessuno è più folle di mia madre-scoppio a ridere.
-Tua madre mi è molto simpatica-mi risponde Margherita.-Marco devo darti un regalo-mi passa una confezione.
-Cos’è?-chiedo sorridendo.
-Apri-sorride anche lei.
Apro e mi ritrovo davanti quattro buffe calze natalizie, un paio è decisamente grande, mentre uno è più piccolo.
-Un paio è per me e uno per te, le indosseremo insieme questo Natale, magari perché staremo sotto lo stesso tetto-mi sorride.
-Hai pensato a ciò che ti ho detto stamattina?-domando e lei annuisce.-E’ un regalo fantastico-catturo le sue labbra.
-E adesso? Me lo vuoi togliere si o no questo vestito?-chiede ridendo.
-No voglio farmi un selfie con te e pubblicarlo sul mio profilo facebook, tutti devono sapere che io sto con una ragazza magnifica-sorrido.
-Va bene-sorride anche lei.
Ci scattiamo una foto e io la posto, con una dedica…
-Pure la dedica-afferma Margherita appena le arriva la notifica.
‘’E ci sei adesso tu, a dare un senso ai giorni miei, va tutto bene dal momento che ci sei, adesso tu.’’
-Sono parole fantastiche-Margherita cattura le mie labbra.
-E’ quello che penso-le sorrido teneramente, sto cosi bene con lei.
Buonasere mie belle <3
Ecco il nuovo aggiornamento, allora probabilmente questo capitolo rispetto agli altri vi apparirà, un pò più breve, questo perchè non manca molto alla fine di questa storia, poichè avevo pensato ad un ''inciucio'' per rivoluzionare il tutto, ma ho deciso di cambiare idea, alla fine ho scelto per questa storia la serenità, volevo una storia simpatica, romantica al punto giusto senza drammi, ed eccola qui. Non so quanti capitoli ci saranno ma non molti.
Spero che questo sia di vostro gradimento.
Tanti saluti piccola_Calliope
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: piccola_Calliope