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Autore: Summer11    09/01/2018    3 recensioni
Brittany: BASTA!! Oliver, se te ne vai adesso non tornare mai più!
Oliver: Mi dispiace Britt, io ti amo, ma non sono pronto per questa cosa. E' troppo grande!
-Brittany riprese a piangere mentre Oliver si voltava per andare via. Alex non si trattenne e urlò.-
Alex: NON TORNARE MAI PIU', CHIARO?
Oliver: Stanne certo!
-Quella fu l'ultima risposta di Oliver, che, voltava l’angolo, anche lui con le lacrime che gli scendevano sul viso. Probabilmente non l’avrebbe più dimenticata, pensò.-
Genere: Generale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Unconventional Family
Capitolo 29
-Broke up.-


-Quel giovedì mattina a scuola, Daniel vide Lily passare in corridoio e subito corse per fermarla.-

Daniel: Lily, ehi!

-Lei lo guardò, ovviamente era ancora arrabbiata per la faccenda di Victoria.-

Lily: Che vuoi?!
Daniel: Volevo scusarmi per ieri. Non avrei dovuto lasciarti in mezzo alla strada. Mi dispiace! E’ solo che continuavi ad urlare…
Lily: E tu continuavi a mentire. Credo che tu vinca il jackpot!

-La ragazzina si voltò per andare via ma Daniel le prese il braccio avvicinandola a sé. La guardò dritta negli occhi per qualche secondo, quando lei sussurrò.-

Lily: Vorrei solo sapere come mai ti trovavi con Victoria. E’ chiedere molto?
Daniel: Non posso dirtelo, gliel’ho promesso!

-Lei si allontanò con uno scatto.-

Lily: Ah! Adesso vi fate anche le promesse?! Da quando il vostro rapporto ha fatto questo grande salto di qualità?!

-Daniel odiava quando la sua fidanzata usava quel genere di sarcasmo. Si infastidì anche lui.-

Daniel: Siamo amici da quando siamo nati. Abbiamo passato tutte le estati insieme a Malibù dai nostri nonni!
Lily: Quando mi sono trasferita qui, non mi sembravate così tanto amici
Daniel: Abbiamo litigato prima che arrivassi tu. Ma poi, perché diavolo mi sto giustificando? Sono cose che non ti riguardano, sono affari miei!

-Lei lo guardò sempre più sconcertata.-

Lily: C-cosa? Affari tuoi?! Sono la tua ragazza, la tua vita mi riguarda!
Daniel: Non credo!

-Lily si offese sentendosi completamente messa da parte. Quella sensazione la faceva infuriare.-

Lily: Bene, se sei di questa opinione, allora neanche la mia vita t’interessa. Mi comporterò di conseguenza!

-Lei si rivoltò proprio mentre la campanella della seconda ora suonava e Daniel le riprendeva il braccio. Odiava litigare con lei.-

Daniel: Ehi, se potessi te lo direi. Lo sai!
Lily: Tu puoi, ma non vuoi!
Daniel: Non è così
Lily: Pensa quello che vuoi. Questo pomeriggio non aspettarmi, mi faccio venire a prendere da mio padre per tornare a casa!

-Lily scosse il braccio staccandosi dalla presa del ragazzo e senza nemmeno salutarlo andò in classe.
Man mano che le settimane passavano, i litigi tra Lily e Daniel diventarono sempre più frequenti e tra loro c’era il ghiaccio più totale, specialmente perché Lily venne a conoscenza del segreto di Victoria in forma anonima mentre Daniel continuava a rimanere fedele alla promessa fatta alla ragazza dai capelli rossi, con la quale si riappacificò totalmente. Infatti passavano l’ora del pranzo seduti allo stesso tavolo. Quella mattina, Victoria parlava del comportamento di Lily.-

Victoria: Vi è bastato un piccolo segreto per entrare in crisi. Pensi possa essere un rapporto stabile? Io no!

-Lui la guardò.-

Daniel: Io non saprei, insomma, la amo. E comunque mi hai chiesto di mantenere il segreto e l’ho fatto, avendo un sacco di discussioni con Lily che, non so come, ha scoperto tutto. Ovviamente questo l’ha fatta infuriare ancora di più con me!
Victoria: Dan, te l’ho sempre detto. Lily è una bambina, deve sempre essere al centro del mondo. E’ gelosa, viziata e non è per niente matura. Riesco a vedere tutto questo solo da ciò che mi racconti. In una relazione non ci vuole solo amore
Daniel: Vivi non esagerare! Forse se io fossi stato al suo posto avrei reagito allo stesso modo. Però certi suoi comportamenti non li tollero. Anche io ho una vita all’infuori di lei. Dovremmo vederci per parlare, possibilmente senza litigare

-Victoria lo guardò con un ghigno sul volto.-

Victoria: Spreco di tempo!
Daniel: No, non lo sarà!
Victoria: Poi non dirmi che non ti ho avvisato. Quando uscirete?
Daniel: Questo pomeriggio, dopo scuola
Victoria: Oh!

-Victoria abbassò la testa sospirando, poi allontanò da sé il vassoio del pranzo con ancora l’insalata sopra. Daniel la guardò.-

Daniel: Ehi, che succede?
Victoria: Volevo passare a casa tua dopo aver fatto la nuova ecografia ma tu sarai impegnato con Lily!
Daniel: A che ora andrai?
Victoria: L’appuntamento è alle 17:00, però dato che i miei genitori non mi possono accompagnare andrò con l’autobus delle 16:00

-Lui la guardò sbalordito.-

Daniel: Cosa?! Tu non andrai con l’autobus! Sei incinta, diavolo!
Victoria: Schh! Cerca di non urlarlo al mondo
Daniel: Beh, tanto tra qualche mese tutti potranno vederlo. E comunque non andrai dal medico da sola
Victoria: Non ho altre possibilità!
Daniel: Ti ci accompagno io con la mia macchina!
Victoria: Dan, mi hai appena detto che vedrai Lily oggi...
Daniel: Tranquilla. Posso spostare l’incontro con Lily, la tua visita no!
Victoria: Va bene. Io però non voglio creare ancora più problemi tra voi
Daniel: Non preoccuparti! Ora però mangia. Digiunare non farà di certo bene al bambino!

-Daniel sorrise avvicinando il vassoio del pranzo alla ragazza. Proprio in quel momento, Lily e Rebecca passarono a fianco al tavolo andando a prendere il loro pranzo e Daniel colse l’occasione per fermare Lily che alzò gli occhi al cielo mentre le usciva il fumo dalle orecchie vedendo Victoria seduta a fianco al suo fidanzato.-

Daniel: Lily, possiamo spostare l’appuntamento di oggi?

-Lei lo guardò male.-

Lily: No, non possiamo!
Daniel: Ho avuto un imprevisto…

-Victoria si alzò dal tavolo accarezzando il braccio a Daniel.-

Victoria: Dan, allora oggi alle 16:30. Sii puntuale, okay?! Io ora vado, ci vediamo dopo. Ciao bambina!

-Salutò Lily con un ghigno sul viso e andò via, lasciando Daniel in un mare di guai. La ragazzina dagli occhi blu lo guardava infuriata.-

Lily: Ecco il grande imprevisto! Sei davvero senza pudore, stai con me ed esci con lei. Ho visto come ti ha accarezzato il braccio. Cosa diavolo dovrei pensare?!
Daniel: Siamo solo amici, Cristo santo! In che lingua te lo devo dire, arabo?
Lily: E’ già molto se riesci a dirlo nella nostra lingua
Daniel: Sei insopportabile quando fai così
Lily: Ha parlato!
Daniel: Senti, non ho tempo da perdere

-Lui si alzò dal tavolo per andare via e Lily lo bloccò.-

Lily: Ogni minima cosa sta diventando più importante di me. Se tu oggi non hai tempo per vedermi, allora non aspettarti che io lo trovi in futuro!
Daniel: E’ un ultimatum questo?! “O esci con Victoria o esci con me.” La stai davvero mettendo su questo livello? E’ una bambinata, Lily! Se non capisci quanto sia importante e delicata la faccenda di Victoria, allora credo proprio che lei abbia ragione. Sei una bambina!

-Lily non poteva credere alle sue orecchie. Le parole di Daniel la ferivano al cuore. Lo guardò con le lacrime agli occhi.-

Lily: E tu sei un vero babbeo! Bravo, vai da Victoria, la mammina ti aspetta!
Daniel: Perché ti comporti così?!
Lily: Non è incinta, come fai a non capirlo?!
Daniel: Vuoi tornare ancora sull’argomento?! Basta! Mi ha fatto vedere l’ecografia
Lily: Dan, ti sta prendendo in giro, lo vuoi capire? Tu cosa sai di ecografie? Un bel niente. Lei vuole solo rovinare la nostra storia e ci sta riuscendo perfettamente
Daniel: Non è lei a rovinarla, sei tu!
Lily: Non ho più voglia di ascoltarti

-Lily si voltò, proprio mentre le lacrime le marcavano le guance. Subito raggiunse Rebecca, non aveva senso continuare a parlare con un muro.

Quel pomeriggio, la ragazzina tornò a casa con un umore nero nonostante la sua amica le fosse stata accanto tutta la mattina. Subito corse nel cortile posteriore dove abbracciò Red che era davvero felice di vederla. Lily lo portò a fare una passeggiata, in modo da chiarirsi le idee.

Intanto, nella stessa via, Daniel parcheggiava la sua macchina e avviandosi verso casa di Victoria, vide casa di Lily. Fu preso dalla tentazione di suonare il campanello, ma poi si ricordò della discussione avuta la mattina. Così suonò il campanello di casa di Victoria che subito aprì la porta.-

Victoria: Oh Dan, scusami, ti stavo per mandare un messaggio. Il medico ha spostato il mio appuntamento a domani e mamma mi può accompagnare!

-Lui la guardò abbastanza deluso, ma cercò di non darlo a vedere.-

Daniel: Oh, va bene. Meglio così. Ci vediamo domani a scuola?
Victoria: Certo! Vuoi entrare un po’?
Daniel: E’ meglio di no. Dato che non devo accompagnarti dal medico, ne approfitto per mettermi in pari con i compiti. Voglio evitare di doverli fare tutti durante queste vacanze di Natale...
Victoria: Lily ti ha proprio contagiato!

-Lui la guardò.-

Daniel: E’ l’ultimo anno. Ho promesso ai miei genitori che mi sarei impegnato. Allora, io vado. Ciao!

-Lei si avvicinò schioccandogli un bacio sulla guancia prima che lui potesse reagire. Daniel scosse la testa sospirando mentre Victoria sorrideva.-

Victoria: Ciao, Dan!

-Lui si voltò, tornando alla macchina e una certa rabbia crebbe in lui. Aveva sprecato un’occasione per parlare con Lily, a causa di Victoria e poi era saltato tutto. Era davvero nervoso. Attraversò la strada dando un calcio a una pietrolina, l’unica cosa che avrebbe potuto calmarlo in quel momento, era l’abbraccio affettuoso di Lily. Sbuffò, salì in macchina e partì.

Quando Lily e Red tornarono dalla passeggiata, tutta la famiglia era tornata a casa e la ragazzina corse ad abbracciare sua madre.-

Brittany: Tesoro! Com’è andata a scuola? Sei riuscita a parlare con Daniel?
Lily: Sì, ci ho parlato ma è andato tutto storto. Abbiamo iniziato a litigare di nuovo. Come può non capire quanto mi lui stia ferendo? Io mi fido di lui, è solo che non voglio ci siano segreti tra noi. Mi nasconde le cose, mi tratta come se fossi spazzatura mentre Victoria, “la sua amica di una vita”, è diventata intoccabile. Lei non può essere incinta. Non è possibile. Sono sicura che una come lei prenda la pillola
Brittany: Pensi che lo stia prendendo in giro?
Lily: Certo! Forse è vero, io non sarò abituata a venir messa da parte, ma lui si sta comportando da vero idiota. Invece di affrontare i problemi insieme, mi esclude. Sono venuta a conoscenza del fatto che Victoria sia incinta con un bigliettino nel mio armadietto! Un bigliettino nel mio armadietto!! Mentre lui proteggeva questo grande segreto come se dovesse nascondere il fatto che il bambino fosse suo! Chissà quante persone sanno di questo fatto. Ma lui non poteva proprio dirmelo in nome della loro stupida e falsa amicizia!

-Brittany sospirò vedendo sua figlia così stressata. Le accarezzò il viso.-

Brittany: Dagli tempo, amore. Magari, Daniel capirà e Victoria si rivelerà per quello che è realmente
Lily: Lo spero tanto!

-La ragazzina vide la tavola apparecchiata.-

Lily: Aspettiamo qualcuno per cena?
Brittany: Chad e Austin ci vengono a trovare!
Lily: Che bello! Almeno mi faranno distrarre dalla mia schifosa vita sentimentale

-Brittany sorrise, abbracciandola proprio quando il campanello suonava.-

Brittany: OLLY, SONO ARRIVATI. HAI FATTO IL BAGNETTO A DYLAN?

-Le ragazze sentirono la risposta provenire dal piano superiore.-

Oliver: LO STO VESTENDO!!

-Brittany aprì la porta, salutando e facendo entrare in casa i due ragazzi. Sia Chad che Austin non vedevano l’ora di passare del tempo con quella famiglia che tanto adoravano e ovviamente con il loro figlioccio, che tennero in braccio per tutto il tempo mentre si chiacchierava del più e del meno durante l’aperitivo.-

Oliver: Dylan sarà un ottimo giocatore di basket. Me lo sento!

-Lily rise guardando suo padre. Voleva provocarlo.-

Lily: Dato che la mamma ballava, potrebbe essere anche un ballerino!
Oliver: NO! Assolutamente no! Lo iscriveremo a basket appena avrà l’età adatta. Mio figlio non sarà un ballerino. Quei saggi di ballo sono troppo lunghi e sono una noia mortale da guardare

-Brittany guardò Oliver sorridendo.-

Brittany: Ammettilo, non capisci un granché di ballo… Ecco perché ti roderebbe. E comunque, tuo figlio farà ciò che vorrà fare, tu non gli imporrai un bel niente. Ci sono già passata e questa volta non sbaglieremo…-

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Ottobre 2004. Fallbrook, California.



Brittany: Dai tesoro, farai tardi alla lezione di danza!

-Brittany rideva cercando la sua bambina per la casa. Quel venerdì pomeriggio, Lily aveva pensato di nascondersi dietro la tenda del salotto mentre sua madre continuava a chiamarla.-

Brittany: Lily, forza, non è il momento di giocare a nascondino!

-Brittany continuava a ridere, quando vide dei piedini scalzi sbucare da sotto la tenda. Si avvicinò.-

Brittany: I tuoi piedini ti hanno tradita!

-Aprì la tenda e prese la mano della bambina portandola in cameretta mentre Lily borbottava.-

Lily: Me li taglio questi piedi!!
Brittany: Come?

-Brittany aprì l’armadio, prese il tutù e glielo fece indossare.-

Lily: Niente!
Brittany: Verrà a prenderti diddi Rachel, va bene?

-Finalmente una buona notizia. La bambina sorrise.-

Lily: Sììì!

-Brittany prese lo zainetto dalla sedia, fece indossare le scarpine alla bambina e corsero alla lezione di danza. Appena entrarono in palestra, Brittany abbracciò la maestra di danza di Lily che era anche una sua vecchia compagna di liceo, erano nello stesso gruppo di ballo. Sophia, aveva proseguito gli studi e adesso stava avviando una palestra di danza. Quando Brittany lo seppe, non esitò a iscrivere Lily. Si fidava di Sophia che era una bravissima ballerina e una dolce maestra.-

Sophia: Brittany!
Brittany: Eccoci qui!

-Sophia accarezzò il visino di Lily che non accennò neanche un sorriso.-

Sophia: Ciao Lily!
Lily: Ciao!
Brittany: Beh, io vado a lavoro! Soph, Rachel passerà a prendere Lily, okay?
Sophia: Certo!

-Brittany si abbassò guardando sua figlia negli occhi.-

Brittany: Allora amore, fai la brava e divertiti! Bacino?

-La bimba abbracciò sua madre, dandole poi un bacio. Brittany sorrise andando via.-

Brittany: Ci vediamo stasera!

-Dopo i primi dieci minuti di lezione, Lily si sedette. Aveva deciso che non aveva più voglia, né di fare giravolte, né di saltare e né di ascoltare le direzioni di Sophia. Si era decisamente stancata. Sophia, preoccupata, si avvicinò alla bambina.-

Sophia: C’è qualcosa che non va?
Lily: Non mi sento tanto bene, ho mal di pancia. Posso riposarmi un pochino?

-Sophia dolcemente annuì.
Quel “pochino” fu per tutta l’ora. A decretare la fine della lezione fu l’arrivo dei genitori. Appena Lily vide sua diddina, corse saltandole addosso.-

Lily: DIDDIIIIIIIII
Rachel: Amore!

-Rachel l’abbracciò e Sophia si avvicinò a loro dopo aver visto la bambina saltare.-

Sophia: Ma non stavi male, signorina?
Lily: Ehm... Sì, ma ora sto molto meglio, davvero!
Sophia: Ci credo! Ciao Rachel
Rachel: Sophia, hei! Cosa è successo?

-Rachel, sospettosa, guardò Lily che fece la sua solita faccia da furbetta. Sophia parlò.-

Sophia: Beh, vedi, la tua figlioccia è stata male per tutta quanta la lezione. Un atroce mal di pancia, addirittura da non riuscire a muoversi

-La ragazza dai capelli corvini guardò Lily. Dentro sé era divertita ma fuori si mostrò preoccupata.-

Rachel: Allora sarà il caso di andare dal dottore?! Forse con una punturina si risolve tutto…

-Lily sentendo quelle parole sgranò gli occhi.-

Lily: NOOO!!

-Sophia e Rachel la guardarono e la bambina si affrettò a spiegare.-

Lily: Cioè, non c’è bisogno. Io sto molto meglio, davvero. Mi è passato tutto!

-Rachel trattenne a stento una risata.-

Rachel: Va bene. Però se dovesse succedere ancora, Sophia, non esitare a chiamare l’ambulanza
Sophia: Oh sì, certo! Così potrà tornare subito a ballare

-Lily le guardò.-

Lily: Non succederà più

-La bambina sbuffò e dopo aver salutato Sophia ed essersi cambiata, prese per mano Rachel e uscirono dalla palestra.
Camminavano in silenzio, ma la diddina sapeva che a poco Lily avrebbe parlato, e infatti...-

Lily: Diddi, io non stavo male
Rachel: Stiamo diventando un po’ bugiarde allora?

-Lily scosse la testa mentre si sedevano su una panchina al parco.-

Lily: No! Mamma mi ha spiegato che esistono bugie buone e bugie cattive. La mia era una bugia buona
Rachel: Perché hai detto una bugia a Sophia? Poverina, lei è una brava maestra
Lily: Sì, lo so. Ma è che a me non piace ballare. Lo odio! Odio quel vestito, mi danno fastidio le scarpette e mi fa male questa crocchia, mi tira tutti i capelli!

-Cercò di levarsi l’elastico stretto stretto, ma non ci riuscì.-

Rachel: Vieni qui!

-Rachel la prese sulle sue gambe, l’aiutò a disfarsi la crocchia e le fece una coda alta.-

Rachel: Va meglio?

-Lily annuì e poi parlò.-

Lily: Non mi piace andare in palestra con tutte quelle bambine che si divertono, io non ci riesco. Odio andarci. Preferirei fare il doppio dei compiti di scuola
Rachel: Tesoro, perché non lo dici alla mamma?
Lily: Come posso dirglielo, diddi? Hai visto quanto è felice quando mi porta? Hai visto quanto è orgogliosa quando mi vede con quel vestito? Come faccio? Lei è felice!

-Rachel sorrise. Era la bambina più sensibile che conoscesse.-

Rachel: Se tu gliene parli, sono sicura capirà. Lei vuole la tua felicità
Lily: Lei fa tante cose per farmi felice però, io posso fare uno sforzo per lei
Rachel: Amore, devi dirglielo, altrimenti la palestra si rivelerà un incubo!

-Per qualche secondo la ragazza guardò Lily.-

Rachel: Mi vorresti dire altro, vero?

-La bambina scosse la testa.-

Rachel: Lily...

-La piccola incrociò lo sguardo di sua diddina e scoppiò in lacrime sulla sua spalla. Subito Rachel la strinse a sé accarezzandole la schiena.-

Rachel: Ehi, ehi, tesoro!
Lily: Mi prendono in giro, diddi! Quattro bambine, mi chiamano la regina degli imbranati, perché non so ballare

-Non riusciva a parlare a causa dei singhiozzi. Rachel continuava a stringerla a sé, cercando di asciugarle le lacrime.-

Rachel: Oh no! Amore sono solo delle sciocchine. Sono invidiose!
Lily: E di cosa? Loro sanno ballare
Rachel: Tu sei la bambina più bella in assoluto lì dentro. Non devi farti mettere i piedi in testa da loro, tesoro
Lily: Odio andarci
Rachel: Devi dirlo alla mamma. Così come ne hai parlato con me
Lily: No! Diddi, tu sei tu... Non posso parlare con la mamma di questo
Rachel: Certo che puoi...

-Lily scosse la testa, poi la guardò decidendo di cambiare argomento.-

Lily: Cosa facciamo adesso?

-La ragazza si arrese. Ci avrebbe parlato lei con Brittany, non voleva che Lily stesse così male. Sorrise alla bambina.-

Rachel: Ti va un bella fetta di torta?
Lily: Cioccolato?

-Rachel annuì con un sorriso, si alzarono dalla panchina e iniziarono a camminare verso il chiosco.

Quella stessa sera, Brittany tornò a casa e cenò insieme a Lily e Rachel. La bambina alle 21:00 crollò e Brittany la portò in cameretta. Poi tornò in cucina e aiutò Rachel a lavare i piatti.-

Brittany: Quando va in palestra crolla subito come una pera cotta!

-Rachel la guardò sospirando.-

Rachel: Britt, possiamo parlare un momento?
Brittany: Certo!
Rachel: Oggi Lily si è rifiutata di fare lezione, ha usato la scusa del mal di pancia

-Brittany guardò la sua amica.-

Brittany: No, non può essere. Sicuramente aveva davvero mal di pancia
Rachel: No, ti assicuro che non ne aveva neanche un po’
Brittany: Da quando sei diventata medico?

-Rachel guardò storta Brittany.-

Rachel: Britt, Lily non aveva niente. Semplicemente non aveva voglia di ballare, così ha inventato questa scusa
Brittany: Mia figlia non è una bugiarda!

-Tutte e due iniziavano a puntarsi.-

Rachel: Non ho detto quello. Ti vuoi concentrare sul problema?! Lei odia andare a danza, sta molto male in quell’ambiente
Brittany: Non dire stupidaggini, me lo avrebbe già detto. Oggi stava davvero male, ci metterei la mano sul fuoco
Rachel: Attenta a non bruciarti! Britt, lei ci va per te, perché ti ha vista felice

-Ormai la conversazione aveva preso una brutta piega, stavano praticamente litigando. Brittany poggiò lo strofinaccio sul tavolo.-

Brittany: Se permetti, conosco mia figlia, a lei piace e si diverte!
Rachel: No, lo odia! Inoltre alcune bambine più grandi la prendono in giro e lei sta male
Brittany: Il mondo della danza è duro, ma è utile allo spirito di competizione e poi è normale che succedano litigi in palestra. Queste cose sono sempre accadute! Lily è forte e non si farà mettere i piedi in testa
Rachel: Britt, è una delle bambine più piccole, per quanto possa essere forte, Lily è troppo buona e non riesce ad essere autoritaria. Lei non sta bene!!
Brittany: Smettila di dire che non si trova bene. Lei adora ballare e inoltre le serve per socializzare! Ha sei anni e non ha ancora degli amici, è preoccupante come cosa...
Rachel: Evidentemente non è fatta per essere amica di tutti, evidentemente è più selettiva, non ci hai mai pensato? Troverà anche lei i suoi amici
Brittany: Non può passare una vita da sola a cercare persone che le vadano bene. Deve accettare tutti, perciò continuerà ad andarci. E’ stata solo una tua impressione sbagliata su tutti i punti!
Rachel: Me lo ha detto questo pomeriggio, diavolo!
Brittany: Probabilmente hai capito male. Lei ama ballare
Rachel: LEI NON E’ TE, BRITTANY!! Come puoi non arrivarci? E’ una persona a parte, non è né te e né Oliver. E’ solo Lily. Tu ami ballare, non lei. Devi rispettare i suoi interessi e i suoi bisogni. Sta male, è così difficile da capire?! Non puoi costringerla a fare ciò che odia perché tu vuoi tornare in quell’ambiente, non è giusto per lei. Per quanto vi possiate assomigliare, LEI NON E’ TE!
Brittany: Non hai alcun diritto di dirmi cosa devo o non devo fare con mia figlia. E’ MIA figlia, non vostra. A volte è come se ve lo dimentichiate. Sono io sua madre e so cosa è meglio per lei. Voi dovete solo stare zitti!

-Rachel era davvero ferita da quelle parole, soprattutto perché era stata Brittany, la sua migliore amica, a pronunciarle.-

Rachel: Hai ragione, dobbiamo stare zitti. Solo, non avresti dovuto coinvolgerci così tanto facendoci battezzare TUA figlia!

-Prese furiosamente la borsa e il giubbotto dalla sedia.-

Rachel: Non metterò più bocca sulle tue decisioni, tranquilla. Mi dispiace solo per la bambina, perché per i tuoi stupidi capricci da ragazzina, ci passerà sempre lei. Ciao Brittany!

-Rachel uscì di casa, lasciando la sua amica lì, con ancora un piatto in mano.

Quella notte, Brittany non riuscì a chiudere occhio e si portò dietro quella stanchezza per tutto il giorno. Non sentì né Rachel e né Alex. Si trovava in camera sua e sistemava l'armadio immersa tra mille pensieri, quando sua figlia entrò. Si avvicinò a lei dandole un elastico.-

Lily: Mamma?!
Brittany: Oh si, oggi hai danza! Mi stavo dimenticando

-Osservò il visino serio di sua figlia, ormai rassegnato, e le raccolse i capelli, poi si fermò.-

Brittany: Tesoro, ma ti diverti in palestra? Insomma, ti piace ballare?

-L'avvicinò di più a sé guardandola negli occhi.-

Lily: Io vedi... Cioè, certo!

-La bimba era davvero poco convincente.-

Brittany: Sai che non si dicono le bugie?
Lily: Ma io ne sto dicendo una buona

-Brittany sorrise mentre Lily capiva di essersi appena fregata da sola. Subito si tappò la bocca con le manine.-

Brittany: Tesoro, se non ci vuoi andare, non ci andrai più. Dovevi dirmi che non ti trovavi bene
Lily: Mi dispiace mamma, a me non piace e sono un'imbranata. Però io posso andarci se ti fa felice
Brittany: Non sei tu a dover essere dispiaciuta, io dovrei esserlo. Lily, scusami per averti iscritta senza chiedere il tuo parere e scusami se ti ho costretta ad andare approfittando della tua bontà. Io mi sono comportata male con te. Il ballo probabilmente non fa per te, non importa se sei un'imbranata, cosa che non penso. Non è giusto per te, devi fare ciò che ti piace, non ciò che piace a me per farmi felice. Io voglio che tu ti diverta e che sia felice, in questo modo farai felice anche me

-Con quella frase, Brittany accantonò da una parte il suo passato per fare spazio al futuro. Lily sorrise guardando sua madre.-

Lily: Quando io combino i guai tu mi perdoni sempre, anche io ti perdono allora
Brittany: Oh, tesoro mio!

-La ragazza abbracciò la bambina. L'affetto di sua figlia le dava una grande forza. Lily accarezzò il viso a Brittany.-

Lily: Sei triste, vero?
Brittany: Un pochino
Lily: Ti porto il barattolo della nutella? Diddi Rachel dice che funziona

-La bimba sorrise facendo sorridere anche la ragazza che invidiava l'innocenza e la spensieratezza di sua figlia. Il male che Brittany provava per la mancanza di Alex e Rachel la distruggeva.-

Brittany: Non credo che nel mio caso faccia effetto!
Lily: E le mie coccoline ti fanno effetto?

-Lily rise e si buttò su sua madre che perse l'equilibrio finendo sdraiate sul letto. La bambina si accoccolò tra le braccia di Brittany che le diede un bacio sulla testa accarezzandole i capelli.-

Brittany: Amore mio, sei la mia vita
Lily: Ti voglio bene, mamma!
Brittany: Anche io!

-Passò quasi un mese e Brittany di Alex e Rachel non seppe nulla. L'amica aveva sicuramente parlato con Alex. Durante quel litigio Brittany aveva detto delle cose davvero pessime. Si era pentita, eccome se si era pentita ma ormai non poteva fare più nulla. Il mercoledì portò Lily con lei a fare la spesa.-

Lily: Sì mami, prendiamo le merendine con le forme degli animali!
Brittany: Latte, cioccolato o marmellata?
Lily: CIOCCOLATOO

-Brittany rise e mise nel carrello le merendine, poi d'un tratto vide sua figlia correre. La piccola aveva visto Rachel che sceglieva i cereali e corse da lei ad abbracciarla.-

Lily: DIDDIIII

-Rachel fu davvero sorpresa e felice di vedere Lily. Non la vedeva da quasi un mese. La prese in braccio e la baciò.-

Rachel: Amore! Fai la spesa anche tu?

-Subito la ragazza pensò a Brittany, poi la vide arrivare, si congelò e mise a terra Lily che prese la mano di sua madre ridendo.-

Lily: Guarda chi ho scovato!!
Brittany: Non ti sfugge niente a te!

-Brittany finse un sorriso e guardò Rachel. Così vicine ma così distanti allo stesso tempo.-

Brittany: Ciao!

-Rachel le fece un cenno con la testa.-

Rachel: Ciao

-Lily le guardò curiosa.-

Lily: Perché non vi salutate come fate sempre?

-Prima che avessero tempo di rispondere, Alex raggiunse Rachel.-

Alex: Tesoro ho trovato solo quelli...
Lily: Diddiii

-La bambina si fiondò sopra suo diddino che la prese in braccio senza calcolare minimamente Brittany.-

Alex: Bimba! Come stai?
Lily: Bene. Però è da tanto che non ci vediamo
Alex: E' vero. Scusaci, ma io e diddi Rachel siamo stati molto impegnati con il lavoro ultimamente
Lily: Poi ci rivedremo come prima?
Alex: Beh, speriamo di sì!

-Disse Alex, rassicurando la bambina e fulminando Brittany con lo sguardo. Poi Lily sorrise.-

Lily: Tanto non vado più nemmeno a danza!

-Rachel guardò Brittany capendo che forse, la loro litigata era servita a qualcosa.-

Alex: Meglio così!

-Alex sorrise baciandola sulla guancia. Brittany, in tutto ciò, era davvero imbarazzata. Le mancavano i suoi amici. Lily si stringeva ad Alex che sentendo quella stretta al collo si intenerì.-

Alex: Ehi...
Lily: Mi siete mancati tanto!

-Brittany non poté che sentirsi in colpa. Capì che anche sua figlia soffriva per quella lontananza quanto lei. Alex dal canto suo, amava quella bambina come se fosse sua figlia. Se avesse saputo del litigio tra loro e sua madre, Lily avrebbe sofferto troppo, perciò era meglio fingere, almeno davanti alla bambina.-

Alex: Anche tu bimba, non immagini quanto!

-Lui la rimise a terra e Lily riabbracciò Rachel.-

Lily: Quando finirete con tutto quel lavoro, posso venire a casa vostra?
Rachel: Non puoi, DEVI tesoro. Noi ti aspettiamo

-Lily sorrise voltandosi verso sua madre.-

Lily: Sentito? Dobbiamo andare!

-Brittany annuì.-

Brittany: Ora, perché non vai a scegliere il dentifricio? Il tuo è quasi finito
Lily: Giusto!

-Lily corse in fondo alla corsia e per qualche secondo regnò il silenzio poi…-

Alex: Dai Rach, andiamo o si farà tardi!

-Brittany odiava il comportamento di Alex e scoppiò.-

Brittany: LA PIANTI DI IGNORARMI?!
Alex: Dammi una ragione valida per farlo e lo farò!
Brittany: Ti odio quando ti comporti così
Alex: E quindi? Tanto noi dobbiamo stare zitti. Siamo insignificanti per Lily! Infatti si è proprio visto, non riesce a starci lontana. Però se per te siamo il nulla più totale…

-Brittany avrebbe davvero voluto prenderlo a schiaffi.-

Brittany: Sapete benissimo che non è così. Ho sbagliato, okay? E’ questo che volevate sentirvi dire?! HO SBAGLIATO, DIAVOLO! A voi non capita mai? Ah no, scusate, voi siete quelli perfetti

-Rachel la guardò.-

Rachel: Ma cosa stai dicendo? Perfetti?
Brittany: Già! Voi vedete Lily quando vi pare, poi se vi stancate la riportate da me. Giocate a fare i genitori per qualche ora e poi chi se ne frega! Sono io quella imperfetta, che è rimasta incinta e senza un ragazzo. Sono io quella che non sa crescere una bambina, che sbaglia sempre tutto!

-Rachel capiva cosa provava Brittany, la conosceva troppo bene. Si avvicinò.-

Rachel: Britt, quella notte mi hai detto delle cose orribili. Sono difficili da perdonare, mi hai distrutta
Brittany: Lo so Rach, mi dispiace. Però è dura accettare il fatto di aver sbagliato tutto con tua figlia e che soprattutto te lo dicano i tuoi amici

-Anche Alex iniziò a capire Brittany.-

Alex: Come lo ha fatto Rachel, lo avrei fatto anche io, Britt. Siamo tuoi amici per questo motivo, perché riusciamo a farti capire dove sbagli. Okay non è una bella cosa, però vuol dire che puoi contare su di noi
Rachel: Sì, io non l’ho fatto per screditarti come madre, te lo assicuro. L’ho fatto perché so che tu vuoi la felicità di tua figlia e in quel momento eri come accecata dalla tua vecchia vita. Non dovevi sentirti attaccata, era solo per riportarti sulla giusta via. Tu stai facendo un ottimo lavoro con Lily tesoro, ma a volte si sbaglia, tutti gli esseri umani sbagliano...
Alex: ...Ma fortunatamente hanno degli amici che gli mostrano le cose come sono realmente e li aiutano a migliorare
Rachel: La felicità di Lily è troppo importante

-Brittany annuì.-

Brittany: Mi dispiace per ciò che ho detto di voi. E’ stato un momento no
Rachel: Lo sappiamo. Speravamo solo che ci chiamassi prima
Brittany: Con quale faccia vi avrei potuto chiamare?
Rachel: Sai che ti avremmo perdonata. Siamo troppo importanti gli uni per gli altri per stare lontani

-Brittany sorrise e li abbracciò. Finalmente avevano fatto pace. Alex le strinse a sé.-

Alex: Sapete ragazze, in qualche modo anche noi siamo una famiglia
Brittany: Già, lo credo anche io. Grazie ragazzi

-Proprio in quel momento, Lily tornò di corsa.-

Lily: E’ stata una scelta difficile, alla fine ho scelto quello blu!
Brittany: Quello che ti mangi in continuazione?

-Tutti scoppiarono a ridere, poi Brittany guardò Alex e Rachel.-

Brittany: Siete troppo impegnati per venire a cena a casa stasera?
Lily: Cenate con noi!

-Alex guardò Rachel e sorrise.-

Alex: Abbiamo proprio un buco in agenda. Siete molto fortunate!
>>>

-Il weekend arrivò e Lily decise di passarlo a Fallbrook con Megan e Ryan, avrebbe dormito a casa di Megan. Dopo essere arrivata, decisero di andare a mangiare da “Franky”, il loro vecchio locale, Megan e Ryan non smisero di frequentarlo. Entrando nel locale, Megan rise chiamando Cameron.-

Megan: Cam!! Indovina chi ti abbiamo portato io e Ryan!
Cameron: Ragazzi! Chi mi avete portato?

-Lui sorrise servendo il caffè ad un cliente mentre Megan e Ryan si spostavano per far entrare Lily.-

Lily: Ciao!

-Lei sorrise imbarazzata mentre Cameron rimaneva a bocca aperta. Subito lui uscì da dietro al bancone, andando ad abbracciare Lily.-

Cameron: Lily! Che sorpresa! Ci ho messo un po’ a riconoscerti. Sei andata via da qui che eri una ragazzina e adesso… Cioè, ti trovo proprio bene!

-Lily sorrise.-

Lily: Grazie!
Cameron: Cosa vi offro? Oggi è gratis!
Ryan: Dovremmo portare Lily più spesso!

-Disse Ryan facendo scoppiare tutti a ridere. Dopo essersi fatti una bella scorpacciata di torta e pancakes, Megan ricevette una chiamata, così lei e Ryan andarono a prende la sua sorellina al parco, Lily li avrebbe aspettati al locale. Lei, era seduta al bancone e giocherellava con la saliera, mentre Cameron serviva gli ultimi clienti.-

Lily: Quindi frequenti l’ultimo anno del college ora?
Cameron: Sì! Franky è stato davvero gentile con me. Mi permette di lavorare al locale quando non sono impegnato con il college!
Lily: Sei sempre stato il suo preferito, ci credo!

-Cameron rise e si sedette sullo sgabello a fianco a Lily.-

Cameron: Tu cosa mi racconti? Hai completamente cambiato vita! Quanti spasimanti hai a Los Angeles?
Lily: A dire il vero non saprei. Amo solo il mio ragazzo

-Sorrise imbarazzata.-

Cameron: Ah, allora hai un ragazzo!
Lily: Già. Tra qualche mese io e lui faremo due anni insieme
Cameron: Wow! Io due anni con la stessa persona non li faccio nemmeno se mi metto d’impegno
Lily: Va beh, ma tu sei sempre stato un Don Giovanni

-Lei rise facendo ridere anche Cameron che continuò l’interrogatorio.-

Cameron: Come si chiama il fortunato?
Lily: Daniel, aspetta, te lo faccio vedere!

-Lily prese il suo cellulare e gli mostrò delle foto. Poi guardò Cameron.-

Lily: Ti prego, immortaliamo questo momento!

-Entrambi sorrisero e si fecero due foto che poi Lily postò su facebook. Chiese l’amicizia a Cameron che accettò e poi lo taggò.-

Cameron: Ma siamo davvero cool!
Lily: Puoi giurarci, Cam!

-Lily sorrise ma d’un tratto, guadando le persone connesse, diventò seria.-

Lily: Oh no, Daniel è su facebook!
Cameron: Come mai quel tono? Non hai detto di amarlo?
Lily: Sì, lo amo, ma questo è un periodaccio. E’ una lunga storia
Cameron: I clienti sono tutti sistemati, ho tempo!

-La ragazza sorrise e iniziò il suo racconto.

Intanto, Daniel e Jordan giocavano alla playstation, quando Daniel, dopo essere stato appena ucciso e essere uscito dalla patita, entrò su facebook, vedendole come prima notizia. “Lily Hunt ha aggiunto due foto al suo diario.” “E dopo due anni, eccoci ritrovati sempre nello stesso locale. Quanto siamo cresciuti <3 –Con Cameron Bayles – Presso Franky’s coffie, Fallbrook.” Daniel non riusciva a crederci.-

Daniel: COSA?! E QUESTO CHI SAREBBE?!
Jordan: Sarà qualche suo amico
Daniel: Guarda come sono vicini! Vado lì e mi riprendo la mia ragazza
Jordan: Non ne hai nessun diritto
Daniel: Cosa?!

-Disse guardando Jordan, sconvolto. Il suo amico si affrettò a continuare.-

Jordan: Nel senso che se tu hai voluto riprendere i rapporti con Victoria, cosa di cui Lily ha una paura incredibile dati i precedenti, allora lei è libera di rivedere i suoi amici di Fallbrook
Daniel: Sì, ma di questo qui non mi ha mai detto niente
Jordan: In ogni caso sei nel torto

-Daniel sbuffò, lanciando il cellulare sopra il suo letto, riprendendo poi a giocare con la playstation.-

Daniel: Che stress!
Jordan: Te la sei cercata. Avresti dovuto lasciar perdere Victoria
Daniel: Piantala anche tu per favore!
Jordan: Come vuoi!

-Il weekend passò troppo velocemente per i gusti di Lily. Cameron le avrebbe dato un passaggio a Los Angeles, lui aveva delle faccende da sbrigare là. Per arrivare a casa di Lily era necessario passare per il parchetto. Il semaforo era rosso e così si fermarono. La ragazzina, distrattamente girò lo sguardo verso il finestrino vedendo Daniel e Jordan camminare sul marciapiede. Sì morse il labbro inferiore. Anche Daniel, guardando la strada vide Lily.-

Daniel: LILY!

-La ragazza fece in tempo a fargli un cenno che l’auto partì. Daniel scosse la testa.-

Daniel: La situazione sta proprio degenerando. Dobbiamo parlare al più presto!

-Il lunedì mattina a scuola era l’ora del pranzo e Lily e Rebecca andavano a sedersi al loro solito tavolo parlando di Cameron.-

Rebecca: Ma è veramente così?!
Lily: Sì, Becky!
Rebecca: Ma ha venduto la sua anima al diavolo per essere così dannatamente sexy?Perché non me lo presenti?
Lily: Dal vivo è anche più bello che in foto e comunque, Cameron abita a Fallbrook!!
Rebecca: Devi sempre fare la guastafeste, ricordandomi questi dettagli insulsi!

-In quel momento, a interrompere le due ragazze, fu Daniel che si avvicinò al loro tavolo.-

Daniel: Dobbiamo parlare!

-Lily lo guardò alzando in sopracciglio destro.-

Lily: Non ho tempo. Ah no, ho altri impegni! Questo è più comprensibile alle tue orecchie?
Daniel: Lily, diavolo, usciamo e parliamo
Lily: Di cosa vuoi parlare di preciso Daniel, eh?! Quando volevo parlarti io, hai messo davanti ai miei bisogni cani e porci
Daniel: Non vuoi uscire? Perfetto, parleremo qui! Quel tizio che ti porti dietro, sa che hai un ragazzo?
Lily: Certo che lo sa! Fa male la gelosia, Daniel?! Finché sono gli altri a provarla va tutto bene, ma se tocca a te inizia a darti fastidio, non è così?
Daniel: Non è quello il punto. Io mi fido di te, cosa che tu non fai con me. Dopo due anni uno si dovrebbe fidare
Lily: Te l’ho detto mille volte, è di Victoria che non mi fido! Dopo gli ultimi avvenimenti poi, ne vogliamo parlare Daniel? Non mi volevi dire il suo “segreto” in nome della vostra amicizia e poi sono venuta a saperlo da persone che non conosco, per ultima? NE VOGLIAMO PARLARE?!

-Lei si alzò dalla sedia avvicinandosi a lui.-

Lily: SEI UN POLLO! Tanto popolare per un tubo! Come fai a non capire che lo fa a posta?! Non è incinta, ci credi solo tu
Daniel: Piantala!
Lily: Vuole separarci
Daniel: Tu ci stai riuscendo, diavolo! MI STAI SOFFOCANDO! Ultimamente l’unico argomento è Victoria

-Dei lacrimoni comparvero negli occhi di Lily. Per quanto fosse cresciuta a quelle parole tornò ad essere una ragazzina timida e insicura. Non pensava di far soffocare Daniel e quelle parole la ferirono come non mai. Intanto i ragazzi della mensa avevano occhi solo per loro due.-

Daniel: Tu non ti fidi di me e questo mi ha fatto riflettere. E’ impossibile continuare così, non facciamo altro che litigare...

-Lily che non riusciva a dire neanche una parola, era terrorizzata dal discorso di Daniel. Non sapeva come sarebbe andato a finire e lui continuò.-

Daniel: Forse è meglio se la finiamo qui!

-La ragazzina si sentì mancare e le lacrime vennero giù.-

Lily: Mi stai lasciando? Tu mi ami, io ti amo! Non puoi farmi questo, Dan!
Daniel: Mi dispiace
Lily: La tua non è una ragione valida. Dimmi che non mi ami più, sarebbe più facile da accettare. Dimmelo e io ti lascerò in pace!
Daniel: Lily...
Lily: DIMMELO!

-Daniel spostò il suo sguardo evitando di guardarla negli occhi, quegli occhi blu che tanto amava. Lily continuò.-

Lily: Io non ci credo. Come puoi lasciarmi? Io non posso vivere senza di te. MI HAI PROMESSO CHE SAREMO STATI INSIEME PER SEMPRE. TI PREGO, NON LASCIARMI!

-Le lacrime non smettevano di venire giù. Lily era disperata e completamente rossa in viso. Diceva tutto quello che le passava per la mente e il vuoto che sentiva dentro la distruggeva. Si buttò sul petto del ragazzo che la guardava anche lui con gli occhi lucidi.-

Lily: ME LO AVEVI PROMESSO, DANNAZIONE! IO ORA COME VIVRO’ SENZA TE, EH?!

-In quel momento, Rebecca prese la sua amica per le braccia, fulminando Daniel e staccandola dalla maglietta del ragazzo.-

Rebecca: Okay, basta! Lily, ti sei umiliata abbastanza per oggi. Coraggio, andiamo via!

-Sotto gli occhi di tutti la portò via mentre Daniel le guardava stravolto. Aveva fatto più male di quanto si aspettasse. Da quel momento Lily non sarebbe più stata la sua piccolina. Lui si voltò e andò via dalla mensa, sparendo in mezzo alla folla.-

Ehi meraviglie! <3
Avete visto che velocità nel postare? Ogni tanto vi faccio queste mini sorprese.
Allora, un’altra bomba è appena scoppiata. Queste ragazze non hanno mai un attimo di pace!
Cosa ne pensate di tutta questa storia? Credete che Lily abbia esagerato? Giustificate Daniel? E cosa pensate di Victoria?
Poi, vi è piaciuto il flashback? Io adoro sempre i flashback.
Comunque ho un’altra importante domanda da farvi. Vi piacerebbe vedere un video di Lily e Daniel? Sto pensando postarvi il link. Fatemi sapere se potrebbe interessarvi.
Ora, io vado. Spero che il capitolo vi sia piaciuto.
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Un bacione
Sum <3

  
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