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Autore: cdm05    14/01/2018    3 recensioni
Derek e Stiles non sono mai andati d'accordo, ma grazie ad una strana richiesta da parte del ragazzo il loro rapporto si evolverà in qualcosa di estremamente delicato e particolare. L'ironia di Stiles non mancherà e a volte metterà in difficoltà la pazienza di Derek altre volte lo farà semplicemente ridere.
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Spero che vi piaccia anche questa storia,
Buona lettura.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Derek Hale, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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La luna piena si avvicinava e Stiles era sempre più confuso e nervoso, non riusciva a gestire le emozioni figuriamoci il lupo, decise di fare la cosa più semplice: chiamò Scott.
L’amico arrivò in fretta a casa e lo aiuto, quando iniziò a trasformarsi Stiles non vedeva più il volto di Scott, davanti a gli occhi gli passavano tutte le immagini di Derek, tutto quello che era accaduto nelle settimane precedenti e questo gli procurava solo altra rabbia.
Scott cercò di aiutarlo ed in parte ci riuscì ma però era consapevole che c’era una parte di Stiles che poteva essere calmata e rassicurata solo dalla presenza di Derek.
***
Per il maggiore quella notte fu un inferno, stare senza Stiles gli procurava un vuoto dentro  che nessun altro poteva colmare, era certo di non essersi ancora innamorato del ragazzino ma sapeva che prima o poi sarebbe successo, comprendeva l’inevitabile.
Il loro legame era qualcosa di inspiegabile, talmente forte da condizionare la vita di entrambi ma allo stesso tempo troppo debole e instabile per resistere alle incomprensioni che c’erano tra i due. Era complicato, semplicemente complicato.
Il suo mondo stava cambiando, il mondo di entrambi stava cambiando e loro rimanevano fermi ed immobili ad osservare, erano gli spettatori del proprio cambiamento.
Derek non resistette più, si trasformò ed il suo manto nero ricoprì il corpo del lupo dagli occhi azzurri.
***
Stiles nel frattempo aveva ancora le sembianze di un lupo bianco. Scott rimase affascinato dalla bellezza della creatura che era diventato il suo migliore amico, però c’era qualcosa che non quadrava ma l’alpha non avrebbe saputo dire cosa. Solo quando ritornò umano Scott poté comprendere che erano gli occhi ad aver preso un colorito strano e differente da l’ultima volta.
-Stiles?-
-Si?-
-Di solito di che colore sono i tuoi occhi quando ti trasformi?-
-Azzurri, perché?-
- Completamente azzurri?-
Stiles non rispose, intuendo che c’era qualcosa di diverso nei suoi occhi li fece “illuminare” e poi andò ad osservarsi allo specchio. Quello che vide lo traumatizzò e non poco. Gli occhi che una volta erano completamente azzurri ora sfumavano nel verde smeraldo.
-Come..com’è possibile una cosa simile?- chiese il figlio dello sceriffo balbettando.
-Sinceramente non saprei. Mando un messaggio agli altri, gli dico di vederci tutti alla clinica domani mattina, abbiamo molte cose di cui parlare e questa è solo una delle tante.-
***
La mattina seguente erano tutti alla clinica tranne Derek, Stiles aspettava impaziente, non sapeva cosa sarebbe successo quando si sarebbero incontrati, il ragazzino però sperava davvero che il maggiore si presentasse.
-Ragazzi, Derek non verrà però lo sentiremo in vivavoce dal telefono.- annunciò Scott dando voce alle preoccupazioni di Stiles.
-Perché non è qui?- chiese Malia.
-La luna piena ha avuto un brutto effetto su di lui e ora è a casa perché non sta bene.- Scott spostò lo sguardo su Stiles e continuò.- Non si farà vedere in giro per un po’.-
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-Pronto? Derek mi senti?-
-Si ci sono.-
-Okay. L’altro giorno, quando sei stato attaccato..-
-Si-
-Ti ricordi che aspetto aveva la “cosa” che ti ha attaccato?-
-Si, era orribile, metà faccia era squartata, al posto degli occhi aveva due buchi, artigli lunghi al posto delle unghie, una cicatrice enorme sul il petto, la bocca macchiata di sangue, io...io non ricordo altro.-
-Va bene, rimani al telefono mentre discutiamo, sei in vivavoce.
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Stiles percepì una voce diversa quando Derek iniziò a descrivere la creatura che lo aveva attaccato, sembrava quasi che il maggiore avesse paura. Il figlio dello sceriffo gli sarebbe voluto stare accanto, stringergli la mano, dargli coraggio mentre raccontava quelle cose, sapeva che anche se non avessero mai litigato Derek non gli avrebbe mai permesso di trattarlo come qualcuno da accudire, era troppo orgoglioso un po’ come Stiles in fondo. Era solo per colpa della loro testardaggine e del loro orgoglio se ora erano in quella situazione e Stiles se ne rendeva conto
-Stiles, Stiles ci sei?-
-Uhm cosa?-
-Ti stavamo chiedendo se ricordavi l’aspetto dell’Ani-ra.-
-Ah. Non lo ricordo precisamente, in testa ho solo l’immagine di un volto sfocato e macchiato di sangue.-
-Com’è possibile che nessuno oltre Derek ricordi l’aspetto di quel coso?!- sbottò Malia.
-Malia calmati.- intervenne Derek con la voce metallica modificata dal telefono.
-Non fa nulla ragazzi, troveremo un altro modo per riconoscerlo. Dobbiamo occuparci anche di un’altra cosa per la quale ci serve Deaton.-
-Cosa?- chiese Derek facendo posare lo sguardo di tutti sul telefono posizionato al centro del tavolo.
-Riguarda la trasformazione di Stiles.- rispose Scott.
Derek non rispose lasciò che Deaton lo facesse al posto suo.
-Okay, ditemi.-
-Dopo la trasformazione, la notte scorsa, gli occhi di Stiles erano cambiati, non erano più tutti azzurri ma sfumavano nel verde.- spiegò l’alpha.
-Uhm, Stiles me li puoi mostrare?-
-Si, certo.- rispose il figlio dello sceriffo facendo illuminare gli occhi.
-Okay, ieri, durante la trasformazione intendo, eri con Derek?-
Il ragazzino esitò un po’.
-No, non ero con lui.-
-Ecco il motivo, è normale che i tuoi occhi stiano cambiando colore, la lontananza dal tuo compagno..-
Stiles dopo quella parola venne travolto da i ricordi ma poi la voce di Deaton lo riportò alla realtà.
-..a fatto si che il vostro legame si modificasse.-
-In che senso?-
-Bhe, vedi si è rafforzato al posto di regredire, durante la trasformazione ti sei connesso con Derek e senza accorgertene gli hai mostrato tutto quello che in quel momento ti passava per la testa.-
-Io, in effetti, ho visto varie immagini dal suo punto di vista, ecco cosa stava succedendo.- intervenne Derek.
Stiles appena sentì la voce del maggiore iniziò a vedere sfocato, sentiva solo rumori soffocati, poi il buio più totale: era svenuto, di nuovo.
Derek invece sentì le voci degli altri chiamare Stiles però non percepì nessuna risposta.
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-Che cosa sta succedendo? Qualcuno mi risponda vi prego.-
-Derek mi senti?-
-Scott? Sei tu? Cosa succede?-
-E’ Stiles, è svenuto.-
-Sto arrivando.-
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Derek si precipitò alla macchina, salì, mise in moto e partì.
Lui e Stiles avevano litigato ma Derek non avrebbe mai lasciato il ragazzino solo quando ne avrebbe avuto bisogno mai, anche a costo della vita.
Arrivò alla clinica veterinari e non ebbe neanche il tempo di scendere dalla macchina che Scott caricò il corpo di Stiles su i sedili posteriori e poi si sedette accanto al amico svenuto.
-Hey.-
-Ciao, potresti accompagnarmi a casa di Stiles?-
-Si, certo.-
-Derek?-
-Si?-
-Cosa è successo tra di voi?-
-Ho detto a Stiles che era il mio compagno e lui si è infuriato perché riteneva che dovessi dirglielo prima. In effetti aveva ragione. Da lì è partita una discussione sul nostro rapporto e lui mi ha fatto capire apertamente che non vuole avere più nulla a che fare con me.-
-Derek non è vero che non vuole avere niente a che fare con te, dagli il tempo di elaborare la situazione vedrai che tornerà dopo un po’.-
-Non credo.-
-Come fai a dirlo?-
-Credo che: ” Non sarebbe dovuto succedere nulla di quello che è successo.” Non sono parole dette per caso.-
-Era solo arrabbiato, capiscilo Derek. E’ normale.-
-Io non credo.-
Il discorso si concluse lì e nessuno fiatò durante tutto il tragitto fino a casa Stilinski. Sistemarono Stiles in camera da letto e poi Scott uscì dalla stanza per lasciare che Derek rimanesse solo con il figlio dello sceriffo.
Il maggiore dopo che Scott se ne fu andato accarezzò i capelli del minore, gli baciò la fronte e poi sussurrò delle semplici parole.
-Mi manchi.-
In fine uscì dalla stanza raggiungendo l’alpha.
-Scott, io vado.-
-Uhm okay.-
-Non dire a Stiles che sono stato qui ma appena si sveglia chiamami o mandami un messaggio.-
-Va bene.-
-Ciao Scott.-
-Ciao Derek.-
Il maggiore uscì dalla casa e salì di nuovo in macchina, mise in moto e si avviò verso casa propria.
Non riusciva a crederci che già gli mancasse il ragazzino, erano solo pochi giorni che non ci parlava realmente e in più l’ultima conversazione che avevano avuto non era stata molto dolce. Trovare la forza per uscire da quella casa era stato davvero difficile ma aveva dovuto farlo, se avesse rivisto gli occhi del minore non avrebbe più avuto la capacità di andarsene.
 
   
 
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