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Autore: Heismybestfriend    28/01/2018    3 recensioni
Sam Smith ha sedici anni quando viene preso in adozione dalla famiglia Winchester.
Il suo passato continuerà a tormentarlo ed inseguirlo anche quando lascerà l'orfanotrofio per vivere con la sua nuova famiglia.
Ma cosa accadrebbe se Sam si innamorasse perdutamente di suo fratello maggiore acquisito? Dean si lascerà amare anche se solo provare questo sentimento è un reato?
Genere: Angst, Erotico, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Dean Winchester, Famiglia Winchester, Sam Winchester, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessuna stagione
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Non sono mai stata brava nelle presentazioni o sicuramente non me la cavo meglio con le introduzioni. Vorrà dire che da grande non potrò lavorare come presentatrice in uno studio televisivo...
Comunque sia, è la prima volta che scrivo una storia di questo genere quindi spero vivamente di non sgarrare troppo.
Grazie comunque per essere solo entrati a dare un'occhiata, spero gradirete.
Ah si, scusate gli errori, quelli sicuramente non mancheranno.
Alla prossima. xxx








"Hai preso tutto John? Perché non possiamo permetterci di dimenticare una sola cosa, hai preso i documenti? E la borsa?...John le chiavi della macchina stanno sul tavolo prendile mi raccomando"

Mary Winchester stava trascinando suo figlio Dean per la manica della giacca verso la macchina mentre tartassava suo marito John di ansiose domande.


"Mary, amore, devi calmarti" John le si avvicinò per rubarle un piccolo bacio prima di mettersi al posto del guidatore.

"Si mamma, papà ha ragione, calmati così mi spiegherai dove stiamo andando e perché con questa urgenza" borbottò Dean dai sedili posteriori, il diciottenne odiava l'attesa e non meno le sorprese improvvisate.


"Te lo dirò a momento opportuno" lo rispose Mary mentre osservava il paesaggio scorrere davanti a sè.


Era così ansiosa, da lì a poche ore avrebbero raggiunto l'orfanotrofio della città per adottare un ragazzo poco più piccolo di Dean.

Assieme al marito John avevano avuto un paio di incontri con quel ragazzo.

Quando Sam venne a sapere dell'adozione era molto sorpreso, di sicuro si aspettava di compiere i suoi diciotto anni tra quelle quattro mura visto che ogni volta veniva sorpassato da qualche bambino con gli occhi più dolci e le giancue più paffute delle sue. Così le vecchiette a natale avrebbero potuto stroppicciarle tra le loro dita ossute per tutto il tempo che volevano.


Mentre l'ansia della giovane donna aumentava kilometro dopo kilometro, arrivarono finalmente a destinazione.

"Un orfanotrofio?" Chiese Dean iniziando ad odiare il silenzio dei genitori.

"Si Dean! Tra poco avrai un fratellino!" Disse Mary saltellando dalla gioia "non sei contento?! Hai sempre desiderato averne uno"


"E questo è vero mamma ma quando avevo cinque anni!" Urlò Dean cercando di entrare in macchina contrariato e senza parole, ma John gli afferrò la spalla e lo invitò quasi prepotentemente a seguirli nell'edificio.


Il posto era grande e molto vecchio. L'orfanotrofio era il luogo più antico dell'intera città. C'era molta confusione, dei ragazzi con delle buffe divise scorrazzavano nei corridoi mentre qualche superiore li richiamava all'ordine.


Dean osservava in silenzio. Non immaginava com'era vivere in quel luogo, gli dispiaceva per quei ragazzi ma mai si sarebbe aspettato di accorgliene uno in casa. Sapeva della natura bonaria dei suoi genitori ma quello era incredibile anche per loro. Almeno non quando lui aveva appena compiuto diciotto anni, era troppo vecchio per un fratellino.


Raggiunsero una stanza ben arredata che Dean scoprì essere quella del direttore. In un primo momento intravide due grandi librerie che facevano da sfondo ad un' ordinata scrivania. Dietro sedeva un signore paffuto ed estremamente calvo. A Dean faceva ridere ma quando al suo fianco squadrò un ragazzo alto, con il capo chino coperto dai capelli castani, tutta la voglia di ridere gli passò completamente.


Era lui quello che sarebbe andato a vivere in casa sua? Ne rimase sorpreso, Dean si aspettava una piccola peste da tormentare e non un ragazzo cresciuto troppo. Istintivamente arretrò dietro ai genitori cercando di nascondersi dallo sguardo del direttore e da quello dello sconosciuto.


"Signora e signore Winchester, che piacere, che piacere!" Esclamò il direttore appena la sua segretaria li annunciò.

"Può chiamarci John e Mary direttore" disse John ricambiando con sicurezza la mano che l'uomo basso e paffuto gli aveva offerto.

"Sono entusiasta di rivedervi!" Disse lanciando un' occhiata a Sam che era rimasto in silenzio in fondo alla stanza con una piccola sacca per i vestiti sulle spalle.


"Ragazzo non essere maleducato, saluta la tua nuova famiglia" gli disse agguantandogli un braccio e avvicinandolo così con un paio di passi alla coppia.

Sam gli porse la mano per una salda stretta di mano ma Mary lo avvicinò a lei per un abbraccio caldo e caloroso. Sam spalancò gli occhi chiari non essendo abituato ad un gesto così affettuoso. Da quella visuale, scorse un ragazzo biondo che li squadrava da vicino la porta. Non riuscì a mantenere lo sguardo perché Mary gli afferrò le spalle e lo portò davanti a sè.


"Sono felice di averti in famiglia Sam" disse felice con le lacrime agli occhi. John le mise una mano sulla spalla e strinse forte per darle coraggio. Mary si ricompose e si spostò di qualche passo per scoprire Dean che era rimasto nascosto dietro di lei.


"Questo è nostro figlio Dean, avete solo due anni di differenza, non sei contento?!" Chiese fissando per qualche secondo i due ragazzi fissarsi negli occhi. "Non essere maleducato Dean, saluta" disse poco dopo John avvicinando il biondo al castano.

Si diedero una stretta di mano mantenendo il contatto visivo. Il cuore di Sam iniziò a battere all'impazzata temendo addirittura di essere sentito da orecchie indiscrete. Al pensiero, arrossì appena. Catalogò quei sentimenti provati per pura e semplice ansia da primo incontro.


"Bene signori, direi di firmare qualche scartoffia così sarete finalmente liberi di andare, quì troverete delle penne" spiegò il direttore cacciando un astuccio da un cassetto nascosto della scrivania.


Ad adozione compiuta la famiglia Winchester, ora colorita da un nuovo arrivato, camminava verso l'impala parcheggiata appena fuori al cancello dell'edificio.


"Sai Sam, abbiamo sempre desiderato un altro figlio, un fratello minore per Dean! Però dopo la sua nascita non ci siamo mai riusciti, per questo abbiamo deciso di adottare te..." Mary continuava a parlare a macchinetta mentre la macchina viaggiava verso casa, ma Sam non sentiva neanche una parola di quello che gli diceva.


Continuava ad osservare di soppiatto quel Dean al suo fianco che continuava a guardare il finestrino al suo fianco come se non avesse il coraggio di accettare la sua presenza al suo fianco. Non poteva fare a meno di osservarlo, da quando aveva incrociato i suoi occhi nella stanza del direttore non era più riuscito a togliersi della mente il verde che li colorava.


E si sentiva strano, non aveva mai provato un sentimento simile. Forse qualcosa di simile per una delle ragazze dell' orfanotrofio, ma verso un ragazzo? Mai.


Era frastornato e senza parole. Quando apriva bocca per provare a dire qualcosa a quelli che da lì a poco sarebbero diventati i suoi nuovi genitori non ne usciva un solo suono.


Era confuso, solo un'ora fa era un orfano senza un futuro, adesso sedeva in una macchina per raggiungere la sua nuova casa. Caspita se era emozionato, l'ultima volta che aveva viaggiato in macchina era con gli assistenti sociali.


Guardò per l'ennesima volta il ragazzo al suo fianco per scoprire che quest'ultimo lo stava guardando con curiosità. Smise di tormentarsi le mani e voltò subito lo sguardo verso il suo finestrino. Si stava comportando come un undicenne alla sua prima cotta e ne era consapevole ma nonostante quello non riusciva a farne a meno. Si sentiva debole, spaventato e allo stesso momento terribilmente accaldato.
   
 
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