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Autore: nausicaa black    03/02/2018    2 recensioni
Io sono tre donne.
Colei che ero;
colei che non avevo diritto di essere ma ero lo stesso;
colei che tu hai salvato.
Una George/Angelina senza troppe lacrime.
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angelina Johnson, George Weasley | Coppie: Angelina/George
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Io sono tre donne

 

 

Capitolo primo

Colei che ero, parte I

 

Anche quella giornata era giunta al termine.

Angelina si accomodò sul letto, a gambe incrociate. Prese la sua crema all’Essenza di Erumpent (l’unica che potesse ammorbidire i suoi calli da Cacciatrice), e cominciò a spalmarla sulle mani, mentre leggeva la lettera di George che le era arrivata qualche ora prima.

 

Cara Angelina,

mi dispiace che tu non sia venuta, oggi, alla presentazione dei miei nuovi prodotti. So che sei molto impegnata, Ginny mi ha detto che sei sempre l’ultima a lasciare gli allenamenti, quindi per stavolta la passi liscia. Ecco, comunque sia, per scrupolo, magari domattina fossi in te starei attenta a dove metti i piedi. Giusto così, mica perché io sia un tipo vendicativo.

Scherzi a parte, è stata proprio una bella giornata! Ron Ron è stato un’ottima cavia, soprattutto perché era ignaro del fatto che avevo una miriade di nuovi scherzi da mettere sul mercato, ma soprattutto non credeva che proprio oggi, un mercoledì di mezza estate qualunque, li avrei presentati. Quindi, ti dirò, forse lo preferisco come cucciolo di foca, piuttosto che rospo, per la verità (Pasticcetti all’Essenza Animale). Ma sciocchezzuole, voglio dire, ha superato benissimo la giornata, e anch’io.

Certo, la tua presenza mi avrebbe fatto piacere, visto che ti ho mandato un invito ben DUE settimane fa. Sicuramente mi ha fatto piacere che siano venute Alicia e Katie, Lee nemmeno lo menziono perché passa più tempo al mio negozio che in casa sua, ma speravo che venissi, anche solo un minuto perché in fondo mi manchi sai, bella Cacciatrice super impegnata. Pazienza, il lavoro prima di tutto.

Ma il fatto è che non sei sempre al lavoro. Perché quando hai tempo non passi a trovarmi? Sono stufo di elemosinare la tua presenza, così come lo sono di chiedere ad altri che hanno il privilegio di passare del tempo con te, come stai.

E sono anche stanco. Credo che la smetterò di scriverti, capisco benissimo quando la mia presenza nella vita di qualcuno non è gradita. Certo, ci sono volute trecentottantaquattro lettere, ma ci sono arrivato, mia cara amica.

Quindi non riceverai più nessun resoconto delle mie giornate, né nuovi prodotti in anteprima, tantomeno fiori e regali per il tuo compleanno. Adesso sarò io a fare silenzio ed alzare muri, proprio come hai fatto tu. Aspetterò che tu venga a cercarmi, questo è il mio piano.

Con affetto,

George

 

P.S. Mica ci avrai creduto? Ho un piano, Angelina Johnson e non puoi più sfuggirmi.

 

Un brivido freddo le percorse la schiena. Deglutì. Perché ricevere una simile minaccia da George Weasley non era una cosa da prendere sottogamba. Mai l’amico aveva mancato la parola data, dacché ne ricordasse, e un’ondata di panico la invase. Ripiegò la pergamena, poi si sporse sotto il letto per prendere la scatola dove conservava tutte le sue lettere. Ce n’era una per ogni giorno, a partire dal funerale di Fred dove lei non aveva presenziato. Lettere dove George le raccontava le sue giornate, ma mai aveva menzionato il gemello, nemmeno per sbaglio o per sfogo.

Appena aprì la scatola di latta un profumo la invase. Tutta quella carta sapeva di buono, di un odore che lei associava a Fred e, come faceva ogni sera da più di un anno, ripose la lettera aspirando a fondo quel profumo, per poi chiuderla di scatto, metterla al suo posto e ficcarsi sotto le coperte. Ci avrebbe pensato poi a cosa fare con George, in quel momento voleva solo dormire, staccare il cervello, morire un po’, anche se solo per poche ore.




Angolo Autrice
Tanta nostalgia di Harry Potter, tanta nostalgia di fanfic. Non so quanti di voi si ricordino di me, nel caso bentornati, contrariamente benvenuti!
Mentre riordino i miei ultimi appunti lasciati incompiuti negli anni, vi propongo una storia a capitoli. La citazione introduttiva appartiene a Stephen King. Questa storia partecipò anche a un contest classificandosi prima, purtroppo non ricordo il titolo e la giudicia, la mia memoria è pessima.
Cos'altro dire... Bè questo è un pairing che odio et amo, può essere plausibile essendoci stato imposto, oppure no. Voi che dite? Magari vi convinco, magari no. A presto col secondo capitolo.
Vi abbraccio
nausicaa black

 

   
 
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