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Autore: konomu    28/06/2009    3 recensioni
QUESTA è LA MIA PRIMA FANFICTION, RAGAZZI...spero che vi piaccia. la prima fanfiction delle avventure della sorellina di Jin Kazama. Commemtate!
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Konomu!Che ci fai qui?-
-Steve!-
Già. In realtà non dovevo essere lì. Ormai era deciso: vietata l'iscrizione al torneo ai minorenni. Ma io non potevo certo restirstere.
-Vado a iscrivermi al torneo!-
-Ma non puoi!-
-Sì che posso!- Fox. Non lo sopportavo. Solo perchè avevo un padre che non mi trattava, pretendeva di farmi da fratello maggiore. Non potevo starlo ad ascoltare in eterno. Lui non era nessuno. ci misi poco tempo a seminarlo. Entrai nella stanza che conoscevo bene. Mi ci aveva portata Jin un sacco di tempo fa.
-NONNO!-
-EH! Cosa ci fai qui? E dov'è finito tuo fratello?-
Come al solito, ogni cosa riconduceva a mio fratello. Ma era possibile che io non avessi nessuna importanza?
-Nonno, devo assolutamente iscrivermi al torneo!-
-Ma tu stai impazzendo, lo sai benissimo che non posso iscriverti!-
E lui entrò in quella stanza. Jin. Era arrabbiatissimo. Camminava frettolosamente borbottando tra se e se. Sembrava che mi fosse venuto a cercare.
-Cosa c'è cocchino? Kazuya non ti ha dato la pappa, stamattina?- disse fastidiosamente mio nonno.
-STA' ZITTO VECCHIO!...Konomu...devo parlarti...-
-Certo, andiamo in camera mia.-
-OGGI SIETE MISTERIOSI E IRASCIBILI! SE CONTINUATE COSì FINIRETE PER NON PARTECIPARE AL TORNEO!-
Sì, ma a me non importava, e nemmeno a Jin. Arrivati in camera Jin scoppiò in lacrime. Lo abbracciai. Non avevo voglia di vederlo così. Per un attimo mi chiesi se stessi facendo la cosa giusta. Insomma, stavo abbracciando colui che mi aveva fatta stare davvero male, oltre alle ferite, ma nel cuore.
Ma poi mi convinsi che non era così.Io stavo abbracciando JIN, colui che mi aveva fatta stare male era solo qualcuno impossessato della sua mente.
Il mio fratellino non aveva colpa. Sapevo per cosa stava piangendo. Non era per via del suo demone, nemmeno del nonno, ma di Xiaoyu.
-Jin...è colpa sua?- Si limitò solo ad un cenno affermativo con la testa, ma io volevo farlo parlare, almeno per sfogarsi.
-Cosa...- Prima che finissi la frase aveva già preso la parola.
-COSA MI HA FATTO? GIURO CHE NON LA SOPPORTO PIU'! DEVE SMETTERLA, SMETTERLA! NON PUO' TRATTARMI SEMPRE COSI', NON E' GIUSTO! SE IO LE RACCONTO COSA PROVO DENTRO ME, NON DEVE ANDARLO A RACCONTARE AGLI ALTRI!
-E tu... insomma... lasciala! questa storia deve finire!-
-sì... ma... non posso. -PERCHE'?! NON FA ALTRO CHE FARTI SOFFRIRE! SPIEGAMI PERCHE'!-
-perchè...la farei soffrire io. Non ho voglia di far soffrire la gente. Ho già fatto soffrire te, ora basta.- Una lacrima gli cadde sul viso, ed era più pesante di tutte quelle versate fino ad allora.
-tu...tu non mi hai fatto soffrire. non è stata colpa tua. E' vero, c'è stato un momento in cui sono stata arrabbiata con te, ma ora no, io ti voglio bene.-
Aveva smesso di piangere. Ora sorrideva. Sorrisi anch'io.
-Anche io ti voglio bene, sorellina. Ah, stavo quasi per dimenticarmene. Hyou ha detto di passare da lui, quando hai un minuto libero.-
-Ok. Grazie Jin.-
-Grazie a te.-
Corsi velocemente per quel corridoio, ma appena arrivai in quella stanza mi venne un senso di angoscia.
Dovevo aprire quella porta, o no? E cosa mi avrebbe detto?
-Ciao!- Alla fine la porta la aveva aperta lui.
-Tu...-
-Io? Ho fatto qualcosa di sbagliato? Spero di no, diamine, è la prima volta che tuo padre mi lascia in pace con te!-
-No ma... perchè hai aperto la porta?- Che domanda stupida. Ma era l'unica che mi era venuta in mente.
-Bhe, c'eri tu...- disse - e poi si sentiva un gran frastuono. Un respiro forte accompagnato da un "tu-tum tu-tum"! Entra! Ripensandoci, non ero mai entrata in quella stanza. Non mi sentivo per niente a mio agio. Mi sedetti sul suo letto. Sembrava molto comodo.
-C'è una cosa che devo dirti...-
-Sì- Mi prese le mani e le avvolse tra le sue. Erano così grandi e così calde
-Non sono qui per parlarti di Jin, perchè penso che tu abbia capito che non è stata colpa sua.- Stavo per dirgli "muoviti! io non ho tempo da perdere!" ma non lo feci.
-Quello che sto per dirti riguarda me e te.-
Non ero più nella pelle. Si avvicinava sempre di più. Potevo sentire il suo respiro vicino al mio. Anche lui era emozionato.
-Konomu io...- Si morse le labbra. Strinse im pugni così forte che gli stavano quasi snguinando le mani.
-Non è facile da dire. Io...ho un demone al mio interno.- Era tutto lì. Non lo avrei mai discriminato, certo, ma ero ancora solo un'amica. Ed ero destinata ad esserlo per sempre. Mi alzai dal letto, ma una mano mi prese dolcemente per il braccio.
-E poi...- Si girò verso di me. Era vicino, troppo vicino. Poteva sentire il mio battito. Misi le mie mani sul suo petto. Mi sentivo protetta, e allo stesso tempo nervosa della mia protezione. Ma poi... non sentii più niente.
Nessun pensiero poteva affiorare alla mia mente. Tranne... le sue labbra. Era tutto quello che volevo, tutto quello che volevo racchiuso in un bacio di purezza.
E quella volta non era un sogno.

  
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