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Autore: _Atlas_    06/02/2018    3 recensioni
Tony, Pepper e l'evoluzione della loro storia.
Una semplice raccolta di scene quotidiane che hanno segnato la loro relazione in un mix di fluff, commedia e angst; insomma, tutto quello che non vedremo mai al cinema!
[Da Iron Man 2 ad Avengers:Endgame]
Genere: Generale, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Pepper Potts, Tony Stark/Iron Man
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Distanze







Il laboratorio di Villa Stark era insolitamente silenzioso quella sera. La voce monocorde di Friday era stata disattivata, la musica spenta e anche il solito ronzìo dei neon assopito.
Anche Tony si era chiuso nel silenzio, seduto scomposto sulla Corvette decapottabile che non aveva finito di riparare e che ormai giaceva nel laboratorio da settimane.
Avrebbe potuto sistemarla, per lui sarebbe stato un gioco da ragazzi e persino Pepper ne sarebbe stata entusiasta, non solo perchè era la sua auto preferita ma perchè finalmente lo avrebbe visto distogliere l'attenzione da quella patetica armatura.
C'è troppo silenzio, pensò Tony sorpreso di trovare eccessiva la calma da cui era circondato.
Quel silenzio sarebbe presto diventato un vuoto da colmare e lui non era più un trentenne fragile e incline a riempirsi con l'alcool. Era un uomo adulto adesso, capace di intendere e di volere ma evidentemente ancora incapace di rendere felice qualcuno.
Così l'aveva vista andare via senza dire niente, dopo troppe settimane passate a cercare di comunicarle ciò che ancora non sapeva come spiegare a sè stesso.
Iron Man, le missioni, gli Avengers, i morti e i feriti, la paura e i doveri.
Pepper non era riuscita più a sopportarli e anche dentro di sè qualcosa aveva bruscamente cambiato rotta.
Sarebbe caduto in pensieri decisamente peggiori se il telefono non avesse squillato in quell'istante, ma leggendo il nome sul display fu colto da una stretta al petto.
"Pep..?" si fece quindi forza a rispondere.
"Ciao Tony"
"Ciao...C-come stai?" chiese incerto, rendendosi poi conto di non essere in grado di gestire situazioni simili.
Non si aspettava una sua chiamata, se n'era andata da una settimana e non lo aveva cercato fino a quel momento, perchè lo stava facendo adesso?
"Ho un po' di lavoro arretrato qui alle Industries" disse la giovane senza tuttavia rispondere alla sua domanda e a Tony non sfuggì.
"Ho chiamato per avvisarti su un paio di cose, una è la data del prossimo consiglio di amministrazione, il 7 giugno. C'è bisogno della tua presenza, perciò..."
"Ci sarò."
Non c'era bisogno di averla davanti per poter indovinare l'espressione stupita sul viso della giovane.
"Bene allora avverto subito Happy, anche se ci crederà a stento. Come stai?"
Fu il turno di Tony ad evitare una risposta che avrebbe avuto lo stesso sapore di una bugia.
"Uh, digli che può stare tranquillo. Qual era l'altra cosa che dovevi dirmi?"
La sentì prendere un respiro e pieni polmoni dall'altro lato del telefono.
"Non...non posso venire alla cerimonia al MIT, sabato prossimo..."
"Oh..." Tony si aspettava qualcosa di simile, ma fece male lo stesso.
"Sì, mi dispiace. E' che ho davvero un sacco di lavoro da sbrigare e fare un viaggio a New York la settimana prossima significherebbe ritardare su tutto il programma e..."
"Pepper non fa niente, me la saprò cavare lo stesso" intervenne Tony, deciso a sbrigliare le sue giustificazioni sconnesse.
"E' che mi dispiace, ci abbiamo lavorato per mesi e so quanto era importante per te..."
"Già, lo era...ma sul serio, non preoccuparti. Mi inventerò qualcosa, sono bravo a improvvisare" disse tentando di rendere la situazione meno dolorosa per entrambi.
"D'accordo" disse quindi Pepper. Seguirono secondi di silenzio carichi di tensione che poi la donna decise di rompere. "Sei già a New York?"
"Io...no, parto domani mattina, credo. Insomma no" balbettò Tony prima di decidere che la situazione stesse precipitando. Quelle conversazioni distaccate e spente non gli erano mai appartenute, nemmeno quando erano stati solo un capo e un'assistente.
"Senti Pep, devo lasciarti adesso...Rhodey è appena entrato di soppiatto nel laboratorio e ha...ha una faccia davvero molto arrabbiata. Ci risentiamo."
Pepper rimase qualche secondo interdetta, ma poi lasciò perdere e chiuse la conversazione.
"D'accordo...a presto."
Tony allora lanciò il telefono sul sedile posteriore dell'auto e sbuffò pesantemente, spazientito. All'improvviso l'impeto di comportarsi ancora come un trentenne fragile lo fece tentennare, ma si riprese quasi subito e provò a ragionare con lucidità.
Pepper era lontana e gli stava lanciando chiaramente nuove opportunità che avrebbe fatto bene a cogliere, prima di ritrovarsi ancora una volta avvolto da quel silenzio e da quel terribile vuoto.







NdA
Buonasera! :)
Nel pieno di una sessione d'esami davvero estenuante, ho trovato un po' di tempo per proseguire questa raccolta e così eccovi quello che considero il primo capitolo della terza parte della storia.
Siamo a ridosso degli avvenimenti di Civil War, come avrete capito, ma vi posso anticipare subito che non mi soffermerò sulla pausa tra Tony e Pepper. Credo di averla trattata a sufficienza con le altre fic e, inserita qui, è solo una delle tante tappe dai cui sarei dovuta passare inevitabilmente.
Nello specifico, con questo capitolo ho immaginato che appunto Pepper avvisasse Tony della sua assenza al MIT. Nel film non si capisce fino a che punto Tony si aspetti una cosa simile, ma considerando la professionalità e la precisione di Pepper non penso proprio che non si sia presentata di proposito, o per farli un "dispetto". 

Spero che il capitolo vi sia piaciuto e ne approfitto per ringraziare tutti quelli che mi hanno seguita fino adesso <3
Alla prossima,

_Atlas_
   
 
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