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Autore: Farkas    19/02/2018    3 recensioni
Grande ballo scolastico alla Hollywood Arts, e come sappiamo ogni volta che c'è stato un evento del genere Robbie ha provato ad andarci con Cat, ma la rossa non ha mai accettato e adesso che vorrebbe farlo lui non ha la minima intenzione di invitarla. Perchè Robbie ha preso questa decisione? Cambierà idea?
Nel frattempo all'orizzonte si addensano nubi anche per Beck e Jade. Riusciranno a risolvere le cose anche stavolta o per loro due sarà la fine?
Genere: Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Beck Oliver, Cat Valentine, Jade West, Robbie Shapiro, Trina Vega
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Balla con me fino alla fine dell’amore

Amore tra le rovine e amore nella felicità

 

Come per molti, il Lunedì non era il giorno della settimana preferito di Tori, ma quello in particolare era stato decisamente temuto dalla mezza latina.

Il litigio scoppiato tra Beck e Jade la preoccupava molto più di quanto fosse disposta ad ammettere: in parte per l’affetto provato per i due, in parte perché conoscendola Jade sarebbe stata capacissima di prendersela con lei per il ruolo avuto da Trina in tutta quella storia… e se nel fine settimana aveva potuto evitare la ragazza, quel giorno se la sarebbe ritrovata davanti a scuola.

La cosa più strana però per la giovane Vega, era che proprio non riusciva ad attribuire nessuna responsabilità alla sorella per tutta quella storia: Trina e Jason avevano tutto il diritto di stare insieme se lo desideravano, e Jade per quanto fosse libera di disapprovare, aveva sbagliato a intromettersi in quel modo nel loro appuntamento.

Certo se almeno Jason avesse evitato di aggiungere i dettagli alla sua ultima replica …

Trina dal canto suo sembrava totalmente disinteressata a tutta la faccenda: la sera del ballo era rincasata tardissimo, e il giorno seguente ogni volta che aveva aperto bocca era stato per lodare in qualche modo il suo ragazzo.

 Magari il problema si è già risolto da sé, e io mi sto preoccupando per niente” si disse la Vega minore mentre saliva in macchina; a distoglierla da quelle riflessioni ci pensò la sorella quando il telefonino le segnalò l’arrivo di uno SMS; a quel punto Trina si disinteressò totalmente del traffico per prendere il cellulare e solo l’immediato tuffo di Tori verso il volante, evitò loro un frontale con un camion.

-Trina che combini?!- urlò la ragazza. –Stai attenta alla strada!-.

-Ma Jason mi ha appena mandato il messaggino del buongiorno!- si lagnò la sopracitata in tono infantile.

-Te lo leggo io, tu pensa a guidare!- sbottò l’altra per poi recitare -“Dormito bene Stellina? Temo che farò tardi a scuola: sognavo te e non volevo più svegliarmi”.

Dalle labbra della destinataria venne liberato un sospiro adorante :- Potresti ridirlo con un tono di voce più mascolino? E poi rispondigli “Amore arriverà il momento in cui sarò io a svegliarti ogni mattina. Ahimè ogni giorno prima di quello, durerà un’eternità”-.

La camionista (una donnona con braccia delle dimensioni di un quarto di bue, e dei baffoni da far invidia a un gentiluomo dell’800) in quel preciso istante sporse la testa dal finestrino e tuonò: - Le vostre dichiarazioni d’amore fatevele in privato! O almeno guardate la strada porca miseria! Lesbiche maledette!-.

-Ma come si permette?!- urlò “Stellina” inferocita.- Dettavo a mia sorella un messaggio per il mio ragazzo. Certo per una con la faccia come la sua, dev’essere un concetto sconosciuto-.

La povera Tori si fece di tutti i colori e non potè far altro che nascondersi la faccia tra le mani, mentre la camionista rispose per le rime scatenando un bizzarro litigio extra-veicolare.

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Sarebbe sembrato incredibile alla Vega minore, ma Beck avrebbe fatto carte false per poter essere nei suoi panni.

Il canadese era terribilmente combattuto sul da farsi: tutta quella storia lo aveva ferito, ma allo stesso tempo gli forniva un pretesto perfetto per mollare Jade … anzi forse evitandola per qualche giorno, lei stessa si sarebbe arrabbiata abbastanza da lasciarlo.

Ma lui non voleva che accadesse… o invece voleva? Dopotutto era molto più semplice lasciare che andasse, così anziché lasciarsi alle spalle tutta quella storia, e tentare di convincere Jade a mettere un freno alla sua gelosia e al suo caratteraccio.

Già sarebbe stato più semplice, ma sarebbe stato anche da vigliacchi.

In fondo se davvero desiderava troncare la loro storia, aveva il dovere morale di essere onesto con la giovane West sulle ragioni della sua decisione … e il fatto che lei si fosse comportata male, non lo autorizzava a fare altrettanto.

Ma era certo che non valesse la pena di provare a salvare il loro rapporto? Stavano insieme da tanto tempo… doveva pur valere qualcosa… se solo avesse potuto avere un po’ di tempo per riflettere…

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La nuova dinamica sentimentale del gruppo, fu perfettamente illustrata durante la lezione di Sikowitz: Beck e Jade si guardavano in cagnesco dai due lati opposti dell’aula, mentre Cat si era seduta sulle ginocchia di Robbie e i due si baciavano all’eschimese, apparentemente disinteressati a tutto quello che accadeva intorno a loro.

-Chiedo scusa- sbuffò l’insegnante rivolto ai due neo-fidanzati.- Posso sapere cosa state facendo?-.

-Coccole del buongiorno- rispose allegro Robbie. -Sa ci siamo messi insieme!-.

-Oh capisco, scusate il disturbo- fece sarcastico l’uomo.- Non avete alcuna ragione, per ascoltare la mia noiosissima ed inutile lezione. Perché non prendete questi venti dollari, non vi comprate qualcosa alla macchinetta, e non andate a farvi un bel pic-nic sul tetto della scuola?-.

-Ottima idea grazie! Lei è il migliore!- esultò la rossa afferrando la banconota che l’uomo aveva porto alla coppia, per poi uscire dall’aula tenendo il moro per mano.

-Mi pare ovvio che sui quei due non potremo contare per risolvere il problema- sbuffò Tori.

-Lasciagli godere la fase “Luna di miele”- rispose Andre.- Beck e Jade se la caveranno come al solito-.

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All’ora di pranzo, Jade decise di prendere in mano la situazione: avrebbe affrontato Beck e gli avrebbe intimato di piantarla con quel comportamento ridicolo.

Cavolo lei aveva sempre dovuto sopportare le ragazze che gli giravano attorno!

Aveva un minimo di ragione a sentirsi ferito, ma la sua reazione era stata esagerata.

Individuato il canadese la ragazza lo raggiunse e sbottò:- Tu e io dobbiamo parlare!-.

L’altro annuì e la condusse in un angolo appartato del cortile.

-Senti, forse avrei dovuto parlarti di me e Moose- esordì la dark.- Ma non è stato nulla di serio. E ci sentiamo solo per discutere di film, o roba del genere. Per me non ha significato granchè, ed è stato mentre non ci frequentavamo-.

-Ti credo. Però non è solo quello il problema-.

-Di che parli?!- strillò la mora.

-La scenata che hai fatto ieri sera, è un buon esempio.-

-CHE?!- ruggì la ragazza la cui indole, cominciava già a prendere il sopravvento sulla ragione. -Cioè se tu avessi un fratello, saresti felice di vederlo con Trina?-.

-No- ammise Beck.- Ma Jason ha ragione: la loro relazione non è affar tuo. Comunque è il principio che conta, non il caso in sè-.

-Che diavolo vuoi dire?! Spiegati meglio!- intimò la giovane West.

-Vedi? Hai già ricominciato- rispose il giovane Oliver-. Il problema è il tuo atteggiamento. Mi piace la tua forza di carattere, la ammiro anche, ma sono stufo di vederti sempre arrabbiata col mondo intero … e con me. Non pensi che ogni tanto mi piacerebbe sentirti dire qualcosa di dolce, invece di sentirti urlare?-.

-Se vuoi lasciarmi dillo e basta- ringhiò la sorella di Jason, cercando di non mostrare la paura che le stava crescendo dentro.

-No Jade, non voglio lasciarti- chiarì l’altro.- Però ho bisogno di tempo: un po’ per metabolizzare quello che ho saputo, un po’ per capire se la nostra relazione, può andare ancora da qualche parte. Ho bisogno di prendermi una pausa-.

-E quanto dovrebbe durare questa pausa?- domandò la componente femminile della Bade, tentando di mantenere un tono neutro

-Un paio di settimane- rispose l’altro. – Ne riparleremo Jade, ma ora devi darmi tempo di riflettere in tranquillità-.

-E io se io non volessi starmene ad aspettare i tuoi comodi?-.

La replica del canadese per quanto gentile fu ferma:-Io ho bisogno di questo tempo. Se non sei in grado concedermelo, non ha senso riflettere sul nostro rapporto-.

Stranamente Jade rimase calma:- Due settimane- ripetè. –Quattordici giorni Beck. Se il quindicesimo giorno a quest’ora non avremo terminato questo discorso, sarò io che non avrò più bisogno di riflettere su di noi. Chiaro?-.

L’altro annuì e le poso un leggero bacio sulle labbra; aveva ottenuto il tempo necessario per pensare. Ora stava a lui metterlo a frutto.

 

 

 

 

 

 

ANGOLO DELL’AUTORE

Salve a tutti.

Mi spiace per non aver potuto aggiornare prima ma ho avuto un perieodo denso d’impegni.

Bè come vedete mentre per Cat e Robbie va tutto a gonfie vele, Beck e Jade si sono presi una pausa… chissà se aiuterà…

Come vedete ho deciso di aggiungere anche un siparietto comico, come nello scorso capitolo per alleggerire un po’ l’atmosfera.

Vi pare una buona idea?

E ora si ringrazia:

Grazie mille a Nerowolf e MaryS5 i recensori dello scorso capitolo.

Grazie infinite a Gaietta_010, MyTrueColors e di nuovo a Nerowolf per aver messo la storia tra le preferite.

Grazie anche a Kiyoko e Gaietta_010 per aver messo la fic fra le ricordate.

Grazie anche a chi legge e basta ma sappiate che un vostro commento mi farebbe davvero piacere.

  
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