Chapter
Two: What's happening??
Era
lì,fermo,immobile con lo sguardo fisso su di me.
Non so se
diventarono prima rosse le mie guance o prima fui colta dal
panico,fatto sta
che non sapevo come agire.
Avevo
voglia di voltarmi e scappare,di fuggire via da quel luogo.
Mi
fermai,incapace di continuare a camminare.
All'improvviso
sentii una calda mano che stringeva la mia e che silenziosamente volava
rassicurarmi e farmi stare tranquilla.
Un poco
ci riuscì ma il mio cuore continuava la sua insicura corsa.
Dave si
girò e mi guardò,regalandomi un sorriso splendido
e i suoi occhi azzurri come
il cielo mi dicevano che tutto sarebbe andato per il meglio.
Allora mi
feci forza e ricominciai a camminare.
Jack
continuava a parlare,forse non si era accorto della fastidiosa presenza.
"Allora
per te va bene Isa?E per te Dave?" disse guardandoci entusiasta
Mi
risvegliai dai miei pensieri e lo guardai un po' smarrita.
"Scusa
Jack ma non ho sentito quello che stavi dicendo" confassai timidamente
sapendo della ramanzina che mi avrebbe fatto
"Ah"
sospirò rassegnato "sei sempre la solita!Hai sempre la testa
persa in
chissà quale tuo mondo o pensiero" disse con tono offesso
anche se sul suo
volto era stampato un enorme sorriso divertito.
Lui era
così.
Parlava
in modo serio ma aveva il sorriso sempre stampato sulle labbra.
Mancava
un passo e avrei passato il cancello della scuola.
L'agitazione
stava tornando.
Dave lo
capì e mi sussurrò "Stai calma Isa" e
cercò di sfoderare il suo sorriso
migliore anche se mi sembrò un po' tirato.
"Cosa
succede?" anche Jack aveva sentito le parole di Dave
"Niente
di grave o di preoccupante" gli dissi cercando di sorridere.
Mi
fissò
qualche secondo ma non riuscii ad ingannarlo e lui prontamente si
guardò
intorno trovando il motivo della mia agitazione.
"Che
ci fa qui quel bastardo?" ringhiò a denti stretti
"Non
lo so Jack e francamente non lo voglio sapere" dissi piano piano "io
voglio solo ignorarlo e continuare ad andare avanti con la mia vita"
"Isa
se lui è qui però ci sarà un motivo"
disse titubante Dave "ora,non
dico che devi andare da lui e far finta che non sia mai successo niente
ma..." non fece in tempo a finire la frase che Jack lo interruppe "e
cosa dovrebbe fare? andare lì e sentiri trattata male
nuovamente? è stato lui
lo stronzo che l'ha ferita e fatta soffrire per mesi e non si
è nemmeno mai
degnato di chiederle scusa" disse con tono sempre più
furente Jack.
Per
qualche interminabile istante calò un imbarazzante silenzio.
"ragazzi
vi voglio bene" queste parole mi uscirono spontanee dalle labbra.
I due
ragazzi mi sorrisero contemporaneamente.
"non
so come farei senza i miei due angeli" dissi loro sorridendo
"Jack"
dissi guardandolo neglio occhi "Dave ha effettivamente ragione.Prima o
poi
questa situazione va affrontata perchè io voglio solo
togliermi un peso ed
essere felice"
Mi
lasciò
parlare senza dire nulla ma si vedeva che dall'espressione non era
molto
d'accordo.
"Dave"
dissi questa volta guardando lui "anche Jack non ha tutti i torti,come
ben
sappiamo è stato il classico bastardo che mi ha fatta
soffrire molto" feci
una piccola pausa "so che prima o poi dovrò affrontarlo ma
non ora.Non
voglio e forse non ho neanche abbastanza forza." disse con un sorriso
amaro sulle labbra "perciò io ora proporrei un bel pranzo a
casa mia per
tiraci sul il morale,che ne dite?" dissi sorridendo.
"Isa
sei incredibile" dissero insieme.
Li
guardai per un momento e non potei far altro che sorridere.
La
presenza che mi aveva innervosita solo pochi minuti prima ora sembrava
un
ricordo lontano.
Così
li
presi a braccetto dirigendomi verso la fermate della metropolitana
ingenuamente
credendo che le cose sarebbero andate come meglio speravo...