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Autore: Samy Piperita    21/02/2018    3 recensioni
Non avrebbe saputo dire in quale momento Misty fosse riapparsa a tempo pieno nei suoi pensieri. Forse quando aveva respinto Serena, senza capire esattamente perché lo stesse facendo. Forse quando aveva visto in TV quello speciale sulle palestre del Kanto e fra i personaggi intervistati era apparsa proprio Misty, un imprevisto che lo aveva lasciato boccheggiante. Forse era per via dell’atmosfera distesa, riflessiva, quasi intima che si respirava sull’Isola di Maverick, come alcuni dei suoi compagni di corso avevano ipotizzato. In effetti, da quando vi abitava, aveva una vita molto più organizzata, aveva tempo per ragionare su di sé, su ciò che voleva nel suo futuro e come muoversi per raggiungerlo. Non che avesse abbandonato il sogno di diventare Pokémon Master, era andato a studiare sull’isola proprio per questo, ma forse cominciava finalmente a intuire che ciò non poteva rappresentare il cento percento della sua vita. Di certo, in ogni momento in cui non poteva impegnare la mente in un’attività manuale, ricordava gli anni passati con Misty, convincendosi sempre di più che fossero stati i migliori.
Genere: Commedia, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ash, Brock, Gary, Misty, Nuovo personaggio | Coppie: Ash/Misty
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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EPILOGO
L’isola dei sogni
 
Aperto il cancelletto di servizio, Ash dovette spingere Misty oltre a esso. La ragazza era stata entusiasta di partire subito per un viaggio in sua compagnia, ma giunti in vista dell’Isola di Maverick era stata colta da timore reverenziale. Dal momento dello sbarco, aveva osservato tutto a occhi spalancati.
Ash la guidò lungo il vialetto tenendola per mano. Il giardino che circondava la villa era immenso, tenuto in ordine con precisione maniacale. Era pieno di studenti e Pokémon che chiacchieravano, camminavano, giocavano immersi in un’atmosfera idilliaca.
“È meraviglioso.” Commentò Misty rapita.
Ash si volse e le sorrise.
Tutto è meraviglioso su quest’isola, soprattutto ora che sei qui.”
Misty ebbe tempo di arrossire, forse Ash avrebbe aggiunto altro, ma fu interrotto da un irrefrenabile grido di gioia.
“Pikapi!”
Pikachu, arrivando di corsa attraverso il prato, gli balzò al collo. Ash lo abbracciò ridendo, ma non ci fu tempo per altre effusioni, perché il topino elettrico si rese conto della persona che seguiva il suo allenatore. Gli occhi gli divennero tondi come monete, la bocca e le zampe cominciarono a tremare, mentre Ash sentiva il suo piccolo cuore fare le capriole.
“PIKACHUPI!”
Pikachu si buttò al collo di Misty, vi si avvinghiò e scoppiò in lacrime, strusciando il muso sulla pelle della ragazza.
“Anch’io sono contenta di vederti, piccolo.”
Osservando quella scena, Ash si chiese come avessero fatto lui e Pikachu a stare per così tanto tempo senza Misty.
 
Il signore di quel regno fatato li aspettava in fondo al vialetto, ai piedi della grande villa, con l’abituale tenuta elegantissima.
Ad Ash parve anche più alto di quando si erano visti l’ultima volta. Strinse la mano di Misty, che aveva sentito irrigidirsi all’apparizione del dottor Maverick.
“È lui?” Domandò la ragazza con un filo di voce.
Ash annuì e le sorrise rassicurante.
“Pikachu Pika!” Cercò di incoraggiarla a sua volta Pikachu, che le stava in spalla.
Misty si lasciò condurre al cospetto dell’anziano signore, il campione dei campioni, di cui tanto aveva sentito parlare e favoleggiare.
“Ash, bentornato.” Li accolse. “Vedo con piacere che il tuo viaggio ha avuto successo.”
Misty divenne rossa come un Charmeleon, mentre Ash stringeva la mano del vecchio.
“Maestro, vi presento Misty.”
“Onorato di fare la vostra conoscenza, milady.”
La ragazza allungò timidamente la mano, il dottor Maverick la prese con delicatezza e la baciò in modo molto signorile. Misty dovette controllare un giramento di testa.
“Maestro.” Ash invece passò subito ai fatti. “Siamo venuti in fretta perché io voglio riprendere a studiare, ma Misty deve decidere cosa fare con la palestra. Insomma, abbiamo tante cose di cui discutere e abbiamo bisogno di una persona fidata che ci consigli!”
Misty fu sul punto di avere una sincope.
“Ash!” Esclamò il dottor Maverick, piacevolmente sorpreso da quell’entusiasmo. “Parli di decisioni importanti! Non mi starai sopravvalutando?”
Ash fece una risatina nervosa.
“Non credo proprio, maestro.”
“In questo caso, credo sia meglio salire in terrazza e parlarne con comodo, sorseggiando qualcosa di fresco.”
 
Alcuni anni più tardi
 
“Signore e signori, benvenuti all’Arena del Fuoco di Phoenix!” Sentì proclamare da uno speaker in lontananza.
Le luci dello spogliatoio erano spente su sua richiesta, la penombra lo aiutava a concentrarsi. A fargli compagnia in silenzio c’era soltanto Pikachu.
Phoenix, Arizona, Arena del Fuoco.
Non gli interessava il luogo, la folla assiepata sugli spalti o i proclami dei commentatori in tutte le lingue del mondo. Nella mente dell’allenatore vi era spazio per un solo pensiero.
Se vinco questa sera, il titolo di maestro non me lo leva nessuno.
Le mani tormentavano a turno l’esca con le sembianze di Misty e il distintivo della Maverick Academy, quello blu dei diplomati.
“Ash.”
Sollevò lo sguardo, non si era reso conto che qualcuno stava entrando nello spogliatoio. In teoria quella zona era assolutamente vietata ai non addetti ai lavori.
“Misty!” Esclamò balzando in piedi. “Che ci fai qui? Dovresti essere in albergo!”
Misty si avvicinò, rallentata dalla gravidanza in stato avanzato, Ash la prese per le spalle come se potesse cadere da un momento all’altro. Lo sguardo gli cadde per un istante sul distintivo blu che anche lei indossava, con annesso il pendente a forma di goccia, che la identificava come specialista di Pokémon di tipo Acqua.
“Non esiste che seguo questa sfida in TV.” Disse Misty in tono convinto.
“Ma…” Tentò di obiettare Ash.
“Sto bene.” Lo rassicurò lei. “Anzi, stiamo bene.”
Prese le mani del marito e se le pose sul ventre. Ash parve tranquillizzato da quel gesto, si chinò per baciarla.
Furono interrotti da qualcuno che si schiarì la voce. Il dottor Maverick era apparso dal corridoio che conduceva ai campi gara.
“Ciao, Misty.” Disse, per nulla sorpreso di vedere lì la giovane donna. “Ash, è quasi il momento, stanno per annunciare i contendenti.”
“Sono pronto.”
“Bene.”
Il dottor Maverick estrasse qualcosa dal taschino della giacca. Pur nella penombra, Ash riconobbe il distintivo rosso.
“Questo l’ho già preparato, non costringermi a rimetterlo dov’era.”
Ash annuì e il dottor Maverick tornò sui propri passi, lasciando nuovamente sola la giovane coppia. Erano pochi gli allievi che il campione dei campioni accompagnava di persona alle sfide importanti, il fatto di essere uno di loro riempiva Ash d’orgoglio. Quella sera non poteva proprio fallire, pensò, non di fronte al maestro e alla sua amatissima moglie.
“Mi hanno riservato un posto in tribuna d’onore.” Disse Misty, allungando una carezza a Pikachu. “Ci vediamo dopo la sfida.”
Ash poté solo annuire, poi ascoltò i passi della moglie che si allontanavano.
Strinse forte il distintivo della Maverick Academy e sentì una strana tranquillità invadere il suo animo. Non gli era mai capitata una cosa del genere prima di una sfida importante, sulle prime non seppe come definirla.
Scambiò uno sguardo con Pikachu e negli occhi del topino elettrico trovò la risposta. Quella era serenità allo stato puro, era la consapevolezza che, comunque andasse la sfida, comunque si sviluppasse la sua carriera da allenatore o di maestro, lui aveva già tutto ciò che desiderava.
Ash Ketchum era un giovane uomo felice.
Con la tranquillità di chi ha già vinto le sue sfide fondamentali, si diresse al campo gara.
 
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