Anime & Manga > TSUBASA RESERVoir CHRoNiCLE / xxxHOLiC
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Autore: Harianne    30/06/2009    2 recensioni
Questa è una Raccolta di one-shots basata su vari prompt e tabelle.
Il pairing principale è Doumeki/Watanuki ma ci saranno apparizioni di tutti i personaggi!
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Kimihiro Watanuki , Shizuka Dômeki
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Note Iniziali!

Beh, ecco. Ho iniziato a bazzicare per la sezione qualche tempo fa, tutta colpa di Ayla lo ammetto, e siccome quest'ultima mi sta dicendo che se leggo le cose devo commentarle (non sono mai stata brava in questo, mi scuso!), ho deciso di diventare una parte più attiva della sezione... per, come dire, aiutarmi a farmi venire voglia di commentare! 
Così ho ripreso in mano un vecchio progetto, quello di iniziare a lavorare sulla "Big Damn Table" che ho salvato sul PC qualche secolo fa, e mi sono fatta coraggio.


-Dunque... considerando che io sono una grande fan del 104, Donuts, o DouWata come vogliate chiamare i nostri due piccioncini, non credo che metterò altre coppie... perlomeno, non mettero i nostri due eroi appaiati con qualcun'altro. Shonen-ai anche solo implicato nella mia testolina! (come in questa prima shot)
-Per quanto riguarda il
 rating, non avendo la minima idea di come andrà questa raccolta, lo metto su Giallo per iniziare... se dovesse salire per qualunque motivo lo cambierò sul momento, anche se non so quanto sarà il caso...
-Invece, sugli aggiornamenti, non so proprio che dire. Non sono esattamente miss regolarità, e questo è il primo fandom su cui scrivo di cui oso postare qualcosa (non posto su EFP da anni... e quella roba era orribile.)... quindi, ci proverò ^^"
-Altro punto, questa sarà probabilmente una raccolta di One-Shots totalmente scollegate l'una dall'altra... se per qualunque motivo ci sarà un qualche tipo di "serializzazione" all'interno di questo progetto, non sarà premeditata (ma non si sa mai!)

Detto questo, Andiamo con la storia e mi scuro per l'introduzione prolissa!
Buona lettura! 


Titolo: Non come ogni altra volta
Prompt: 001 - Inizio
Personaggi/Pairing: Yuuko; Doumeki/Watanuki... se si cerca attentamente ^^"
Disclaimer: xxxHolic non è mio... e per la Big Damn Table, sicuramente non ho una mente tanto diabolica da inventare una COSA simile.

* 

La donna si allungò voluttuosamente sul divanetto, lunghe gambe che si piegavano all'altezza del ginocchio con grazia, coperte dalla seta più fine appartenente ad un kimono in stile imperiale cinese - antico esattamente quanto lo sembrava.
Lunghi capelli scuri e lisci scivolarono, magicamente ancora in ordine, lungo il rivestimento floreale dell'imbottitura del divano. 
La loro padrona appoggiò pigramente il mento appuntito sul palmo della sua mano e sorrise misteriosamente.
 

«Doumeki-kun è qua fuori che ti aspetta, perché non prepari la colazione anche per lui oggi, Watanuki?» L'affascinante donna esordì, interrompendo a metà la tirata che impegnava l'altro occupante umano della stanza. 
La strega ne osservò le reazioni, sorridendo della lieve increspatura che si era andata a creare tra le sopracciglia del suo aiutante e dello scintillio furioso dei suoi occhi blu.
«Quel Doumeki...!» Esclamò irritato il suo
 part-timer subito dopo, lo sguardo che dardeggiava verso lo shoji che dava sul porticato, come aspettandosi di vederlo apparire da un momento all'altro. «Non ho bisogno di una balia! Non sono una ragazza, accidenti... che se la faccia da solo la colazione, poi!»
L'espressione con cui questa frase era stata detta poteva essere definita solo come 'imbronciata', soltanto il fatto che il suo dipendente avrebbe potuto sequestrarle il sakè per una settimana le impediva di farglielo notare.
Alzò la sua coppa richiedendone altro, ignorando i borbottii di Watanuki sull'alcool di prima mattina, sul suo fegato, sulla sua salute ed altri argomenti simili.
 

«Ma come, Wa-ta-nu-ki!» sogghignò al suo dipendente, socchiudendo leggermente gli occhi e guadagnandosi un'occhiata allarmata. «Ti sembra il caso di trattare così Doumeki-kun? Fallo entrare e preparagli la colazione! Infondo, se deve svegliarsi di prima mattina ogni giorno, non è forse interamente colpa tua?» Lo indicò pigramente, la coppa adesso nuovamente piena.
A quello, Watanuki sospirò e guardò colpevolmente verso il pavimento. «Non è come se io gli avessi mai chiesto qualcosa, comunque...!» si lamentò, avviandosi però a passo deciso verso la porta del negozio.
Soddisfatta della vittoria ottenuta Yuuko si sistemò più comodamente nel divano, una gamba adesso completamente scoperta che dondolava pigramente, il piede a pochi millimetri dal pavimento.
Watanuki, pensò, non capiva ancora bene cos'era l'Hitzusen, perché per lui chiedere non era mai stato necessario. 
Così si appoggiò comodamente, sorseggiando il sakè, ed attese con un sorriso sulle labbra finché non sentì le urla iniziare.

 
«Doumeki è qui!» Esclamò allegramente Mokona, seduto sull'altro bracciolo del divanetto. Poi sembrò riflettere pensosamente per un'attimo. «Quando Doumeki è qui, Watanuki si agita sempre.» 
Yuuko annuì. «È per via della tensione sessuale accumulata!» sorrise largamente, svuotando d'un fiato la coppa che aveva in mano e prendendo pigramente un dolcetto.
Watanuki scelse quel momento per entrare, portandosi dietro l'ospite atteso.
«Y-yuuko-san! Non sono Sessualmente Frustrato!!» Apparentemente, l'urlo del suo dipendente andò totalmente ignorato dagli altri occupanti della stanza.
«Ohayo*» Salutò infatti l'arciere, prima di sedersi alla tavola bassa schermandosi con nonchalance l'orecchio sinistro, dopo aver lanciato un'occhiata vagamente ironica al suo coetaneo.
«Buongiorno anche a te, Doumeki-kun.» rispose la strega, anch'ella totalmente indifferente alla voce esageratamente alta di Watanuki. «Perché non porti la colazione anche al nostro ospite, piuttosto, Watanuki?» Una pausa, un sorrisetto. «E portami un'altra bottiglia!»
L'interpellato corrucciò esageratamente le sopracciglia. «Tu! Smettila di... di... fare quelle occhiate! E lei! Non le fa bene tutto questo sakè di...» Si fermò, il dito ancora puntato contro Yuuko, e sospirò stancamente. «Oh, non capisco come mai continuo a provarci.» Borbottò il ragazzo in tono esasperato, prima di girarsi verso la porta.
«Oi.» Fu interrotto però dall'altro ragazzo, Doumeki.
Quest'ultimo non aveva risposto alle urla di Watanuki, se non con un'altra occhiata ironica, ma si era impegnato nell'osservare quello che era disposto sul tavolo con aria esternamente indifferente. Non che quell'espressione potesse veramente ingannare Yuuko, che aveva imparato a leggerlo senza difficoltà da sapere prima ancora che l'interessato lo sapesse.
Daltronde, pensò, una conoscenza lunga un'eternità insegna questo ed altro su una persona.

Intanto l'attenzione di Watanuki era tornata sull'arciere e, quando ne fu sicuro, quest'ultimo si limitò a tre parole. «Voglio del Chawan*» 
 
Il suo dipendente corrucciò ancora di più le sopracciglia e si infilò teatralmente le mani nei capelli, per poi iniziare a lamentarsi ad alta voce dannando il fato crudele che l'aveva messo nelle grinfie di quella donna.
«Argh!
 Non capisco come mai lei continui a farmi fare cose per questo stupido...» Sbottò infine il ragazzo urlante, voltandosi verso la porta, «... insaziabile...» attraversò la soglia, «... idiota!» rumori di calpestamenti pesanti ed infine lo shoji della cucina che si chiudeva.


Yuuko sorrise lentamente tra sé e sé. 
Osservò il punto dove il suo inserviente era sparito, rigirando nella sua mente quella domanda urlatale contro.
L'Hitzusen, pensò, aveva bisogno di una spinta nella giusta direzione ogni tanto, e lei aveva visto talmente tante volte quei due, in talmente tante situazioni e tempi differenti...
Lanciò uno sguardo pigro a Doumeki e lo scoprì a fissarla di rimando, gli occhi seri.
«Stai facendo un buon lavoro, Doumeki!» Mokona saltò giù dal punto dove era seduto e atterrò con incredibile grazia accanto all'interpellato, tendendo verso di lui la bottiglia scura che aveva in mano. «Watanuki è sempre più solido, dopo averti visto.» Esclamò seriamente l'animaletto scuro.
Nessuno degli altri due in quella stanza aveva bisogno di spiegazioni, a questa frase. 
Doumeki si era sicuramente accorto di qualcosa, anche se non lo aveva mostrato esteriormente; Yuuko semplicemente sapeva, e sapeva da prima dell'inizio. 
L'arciere annuì lentamente, la strega vide una risoluzione serpeggiare e solidificarsi nei suoi occhi e sorrise più apertamente.
Avrebbe potuto, in quel momento, dire precisamente cosa stesse pensando il giovane. E senza bisogno di leggergli la mente, oltretutto... non che non ne fosse capace. 

Non lascerò che Watanuki scompaia.


Afferrò le bacchette con grazia innata e si tese verso il tavolino, prendendo tra le due estremità in legno dei chicchi di riso.
Aveva letto quella decisione negli occhi di quel ragazzo migliaia di volte, negli anni.
Che si fosse trattato di questo ragazzo, di un uomo adulto, di un cavaliere, un sacerdote... le volte erano state innumerevoli, le dimensioni altrettanto.
Eppure quegli occhi color oro erano rimasti sempre gli stessi, così come il modo così fanciullesco che aveva Watanuki di imbronciarsi non era mai cambiato.
L'anima infondo era la stessa, così come lo erano i pericoli rappresentati dagli sconvolgimenti che quel mago stava creando, in tutti i tempi ed in tutte le realtà.
Quello sciocco. 
 

Osservò ancora l'arciere e lo sguardo le cadde su quell'occhio, che appariva sbiadito quando la luce vi batteva sopra da alcune angolazioni.
Annuì.
La loro storia era sempre andata male, ogni volta, in modi sempre diversi eppure così uguali. 
Watanuki entrò nella stanza, Doumeki guardò verso di lui con la coda dell'occhio.
«Oi. Aspetta che finisca gli allenamenti, oggi.» 
Quando il suo dipendente si limitò ad annuire, sospirando qualcosa sulle baby-sitter, in quella che solo qualche mese prima sarebbe stata una fitta di urla, la Strega delle Dimensioni si concesse un'altro sorrisetto.
Ogni volta era stata tragica, ma dopo un ammontare di tempo che lei stessa non sapeva quantificare, adesso stava cambiando qualcosa.
Era solo un'inizio, certo.
Ma l'hitzusen era una strada sempre in movimento, una corrente in perenne mutamento.
Sicuramente, un'inizio sarebbe bastato.

--

Note:

*Ohayo - semplicemente, "buongiorno".

**Chawan - una delle colazioni più "famose" in giappone, zuppa bollente a base di uova e pesce, delicata e anche buona. Ovviamente però trattandosi della tavola di Yuuko-san, lei aveva sicuramente richiesto qualcosa di sofisticato! 



 

A/N:
E la prima è fatta.
Non so quando verrà la seconda, ah-ah... E sicuramente non seguirò l'ordine dei prompt sulla Table, ma andrò un po' con-il-vento.
Comunque, se non dovesse aggiornarsi così spesso come vorreste - e vorrei -, è per via di qualche altro... progettino in cui sono immersa. 
Progettini che hanno a che fare con la sezione, ma cosa lo scopriremo solo vivendo :P
Buona notte!

  
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