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Autore: Fabb5000    06/04/2018    1 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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Come un fiume in piena, l'orda di guerrieri-mostro si riversò nell'End, richiamata dal corno di Dormammu, devastando ogni cosa che trovassero sul loro cammino. Intere isole crollarono distrutte da quegli abomini.

Smaug emise un torrente di fuoco : -Le orde dell'Inferno sono sopra di noi!- esclamò. -Alla battaglia! Alla battaglia, figli di Glaurung!-

I draghi si lanciarono nella piana e con i loro corpi formarono una lunga barriera, spalancando le ali e preparandosi a sputare fuoco. Le loro code iniziarono a percuotere il terreno, facendo tremare l'isola.

Ma nonostante l'immagine spaventosa i guerrieri-mostro non si fecero intimorire. Continuarono ad avanzare, inestrabili, stridendo e gracchiando, emettendo un suono simile ad una catena che sfregava un metallo.

-Preparatevi!- gridò Smaug mentre i soldati-mostro stavano per giungere. Vedendo che alcuni dei draghi esitavano, si erse in tutta la sua altezza ed esclamò : -Siete le creature più potenti che esistano! Qualunque cosa emerga da quelle creature demoniache, voi non vi arrenderete! Resisteremo fino all'ultimo drago!-

I guerrieri-mostro continuarono a sciamare nella loro direzione. Smaug strinse i denti, preparandosi all'impatto.

Poi improvvisamente l'enorme esercito si divise in due e lasciò scoperto un varco. Smaug strinse gli occhi, ma prima che potesse capire qualcosa un enorme guerriero-mostro si scagliò su di lui con tutta la sua forza.

Smaug sentì un paio di costole spezzarsi a quella botta : il soldato-mostro era grande quanto lui, anzi forse anche di più, e da vivo doveva essere stato una creatura gigantesca. Tuttavia non si diede per vinto e, afferratolo alla vita con le zampe, iniziò a scuoterlo violentemente urlando : -Lottate! Combattete per la vostra vita, per la vostra libertà, per i vostri compagni! In nome del re Omega, lottate!-

I draghi alzarono le teste e bersagliarono i nemici con il fuoco, ma l'effetto non fu quello sperato : le creature infatti non provavano dolore e non morivano a contatto col calore. Una ventina di guerrieri-mostro morirono con la testa bruciata, ma gli altri non sembrarono neppure accorgersi di esso.

Il soldato-mostro gigante ruggì e cercò di mordere Smaug, ma il drago si ritrasse in tempo. Poté facilmente vedere i denti della creatura : erano numerosi e affilati, grondanti di liquido scuro e oleoso ...

Il guerriero-mostro emise un rigurgito, poi sputò un po' di liquido negli ochi di Smaug. Il drago urlò per il dolore. Il liquido parve bruciare le sue pupille come lava fusa.

Il soldato-mostro ne approfittò per tentare di morderlo nuovamente, mirando al collo, ma prima che potesse farlo un fulmine lo centrò in pieno petto, sbalzandolo all'indietro.

Smaug scosse la testa e riuscì a togliersi il liquido nero dal volto. Non appena recuperò la vista vide Notch di fronte a sé che tentava di tenere a bada l'esercito con il suo scettro.

-Smaug! Ordina ai tuoi di ritirarsi!- urlò il dio. -Rifugiatevi nella città! Le sue possenti mura ci daranno un vantaggio!-

Il drago sbuffò, poi guardò i suoi, i quali riuscivano a fatica a resistere. Capendo che era la cosa migliore, gridò : -Ritirarsi! Ripiegate verso la città!-

I draghi si alzarono in volo e si rifugiarono dietro le possenti mura. I guerrieri-mostro stridettero arrabbiati e iniziarono a colpire le pietre di cui era composto nel tentativo di portarlo giù.

-Notch! Vieni anche tu!- urlò Smaug, mentre il dio continuava a respingere l'armata.

Ma Notch scosse la testa : -Tu va e non voltarti indietro! Io li tratterrò, poi vi ... AAAAGH!!!-

Un guerriero-mostro lo azzannò alla mano, facendolo gridare di dolore, per poi cadere a terra in preda a spasimi dolorosi. Una schiera di creature si scagliò su di lui, intenzionata a divorarlo.

Smaug non perse tempo e afferrò il dio con la coda, per poi spiccare il volo e rifugiarsi dietro le mura di Aasgaroth. Non appena atterrò su quella che un tempo doveva essere una strada, quattro persone gli corsero incontro. Smaug riconobbe Lyon, Mario e Stefano, ma non capì chi fosse la quarta, anche se dalla carnagione era evidente che fosse una Haranduin.

-Che è successo?- urlò Lyon vedendo lo stato di Notch.

-Uno di quei bastardi lo ha morso!- esclamò il drago. -Dobbiamo liberarlo dalla ferita prima che l'infezione si diffonda!-

-Portiamolo da Moorglon, lui saprà come curarlo!- disse Mario.

-Non c'è tempo e nessuno può mettersi a fare il dottore in un momento del genere! Non ho altra scelta! Notch, alza il braccio!- urlò Smaug.

-Il mio braccio? Cosa ...?- mormorò il dio eseguendo il comando, ma prima che potesse dire altro Smaug diede una stiletto con la coda e lo tagliò di netto.

-Notch!- urlò Stefano avvolgendo il suo mantello intorno al moncherino sanguinante. In breve la ferita smise di sanguinare e il dio parve rilassarsi.

-Non preoccupatevi- disse. -Sono una divinità, mi autorigenero. Entro domani mi sarà ricresciuto-

Mario si rivolse a Smaug : -Quanto potrà tenerli occupati il muro?- chiese.

Il drago scosse la testa : -Direi fino a quando non si ricorderanno di avere le ali o finché non lo sfoderanno-

-Quei cosi sono sensibili al rumore, finché continueremo ad emetterlo rasoterra non gli verrà in mente di volare- disse Lyon. -Almeno finché Null non deciderà di ordinargli di scavalcare-

-Ragazzi!-

Tutti si voltarono verso la direzione della voce e videro Anna correre verso di loro : -Allora ...- mormorò la ragazza. -Mi sembra uno scenario orribile-

-Puoi dirlo forte. A confronto l'invasione del Mondo Primordiale è stata una bazzeccola- disse Mario.

-Il casino che avete fatto è risuonato per tutta l'isola- disse Anna. -Omega mi ha mandato a controllare. Vi confesso che mentre salivo pensavo ad un casino provocato da Stefano-

-Ehi!- esclamò l'interpellato. -Ho dei sentimenti, sapete?-

-Smettetela! Non è il momento di litigare!- urlò Lyon arrabbiato, poi il suono di un corno lo raggelò. Proveniva dall'alto di un'isola poco distante. -Oh, no ...- mormorò, comprendendo che cosa volesse dire. -Preparate le difese! Stanno scavalcando!-

Appena ebbe finito di parlare, un guerriero-mostro volò oltre il muro, seguito da tutti gli altri. Come un'onda inarrestabile, si riversarono nella città, stridendo ossessi e arrabbiati.

-Fanculo la pausa- disse Mario. -Ok, gente, è semplice matematica. Ognuno di noi ne ammazza un migliaio ... ed è fatta-

-Fosse facile! Ti ricordo che muoiono solo se colpiti alla testa!- urlò Lyon mentre tagliava in due il cranio di uno di loro. -Dove diavolo è Omega? E Shadow? C'è bisogno di loro!-

-Ho visto Shadow venire sbalzato all'interno del palazzo dall'esplosione- disse Anna. -Vado a prenderlo! E porto anche Omega!-

-Sbrigati! Questi così non finiscono mai!- urlò Mario mentre faceva roteare le spade ammazzandone il più possibile. -La vedo brutta, ragazzi! Ce ne sono troppi!-

-Non retrocedete di un solo passo!- urlarono all'unisono Notch e Smaug al loro esercito. -Respingeteli! Non credete alla paura!-

Stefano fece roteare la spada e avanzò tenendo lo scudo di fronte a sé, colpendo i guerrieri-mostro e tagliando loro la testa.

Presto però le cose si fecero ardue anche per lui : le creature iniziarono a colpirlo più forte e ad ammassarsi contro lo scudo nel tentativo di romperlo o di superare la sua difesa, finendo col farlo cadere a terra.

-Ok, ragazzi, un aiutino? Ragazzi?- mormorò, per poi rendersi conto di essere solo. Con orrore capì di essersi avventurato troppo tra le file nemiche e di essersi fatto circondare.

I soldati-mostro si fiondarono su di lui, pronti a morderlo.

Non raggiunsero mai il bersaglio.

Prima che potessero saltargli addosso, qualcosa lo afferrò per le spalle e lo trascinò in aria; volò oltre l'isola e lo lanciò contro un'altra, per poi inchiodarlo ad essa con una zampa : -Ti ho preso, finalmente!-

Stefano ebbe un tremito : -Gavin!-
   
 
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