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Autore: Black Roxas    02/07/2009    0 recensioni
Dopo gli avvenimenti di Kingdodm hearts 2, Sora e tutti i suoi amici saranno chiamati a combattere di nuovo per salvare i mondi da nuovi e vecchi nemici
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 34: L’Eroe del Silenzio

 

 Riku camminava nel silenzio più totale. Il corridoio era vuoto, ma poteva vedere l’uscita.

Arrivò in una stanza spoglia, non molto grande e poco accogliente.

Al posto del pavimento c’era un prato.

- Benvenuto, Riku –

- Contento di ritrovarti, Lexaeus. Ti senti meglio? –

- Si... ma fra poco tu non sarai altro che una polpetta. Preparati! –

Riku evocò la Keyblade.

- Molto bene... – disse Lexaeus con un sogghigno.

Il ragazzo sorrise.

L’Eroe del Silenzio si gettò all’attacco, portando un colpo perfetto contro la spalla destra del ragazzo.

Riku scansò il colpo a fatica e provò il contrattacco ma, come l’ultima volta, l’avversario era nettamente più forte di lui.

 - Se solo potessi ancora... – non volle finire quel pensiero.

Ansem era ormai passato e non avrebbe mai più dato alcun fastidio, anche se lo rendeva più potente.

Riku cercò di passare alle spalle del gigante, ma era difficile evitarlo.

Continuava a sferrare colpi, con potenza crescente e alla fine Riku non riuscì più a pararli.

Iniziò a schivare, ma molto spesso veniva colpito di striscio.

- Devo vincere, per Sora

Attaccò e andò a segno, colpendo l’avversario al braccio sinistro e aprendogli un piccolo squarcio.

- Questo non ti basterà per vincere! – disse con tono convinto Lexaeus.

Il ragazzo continuò ad attaccare, ma nessuno degli altri colpi andò a segno e presto il giovane rimase senza forze, con il fiatone.

- Stanco? L’ultima volta avevi l’aiuto dell’oscurità, ecco perché hai vinto. Ora non sei altro che un debole. Mi fai solo perdere tempo –

Veloce e mortale, il colpo partì ma Riku era pronto. Scansò di lato e, spiccato un salto, colpì l’avversario quando aveva ancora la guardia bassa.

Uno squarcio non molto profondo si aprì sul petto del nobody.

- Che cosa pensi di fare? – chiese Riku – Non mi hai ancora sconfitto –

Una colonna di terra si alzò sotto di Riku, facendolo volare contro la parete.

Riku si rialzò a fatica, facendo leva con le gambe contro il pavimento.

- Non sei ancora stanco? Non lo vedi che combattere è inutile? –

- No, io vedo solo il mio avversario! –

Riku lanciò la Keyblade che colpì l’avversario e lo fece indietreggiare di qualche passo, per poi tornare in mano al ragazzo.

- Mi dispiace, ma non puoi vincere! Io sono troppo più forte! –

Lexaeus si lanciò all’attacco, ma Riku cadde prima di venire colpito, quasi del tutto privo di forze.

La spada dell’Eroe del Silenzio si conficcò così a fondo nella roccia che ci sarebbe voluto troppo tempo per riprenderla.

Riku cercò di colpire l’avversario, ma quello si scansò all’ultimo, lasciando la sua arma.

- Bene, adesso almeno ho un piccolo vantaggio -
Pensò Riku, quasi sollevato. Non ebbe finito di pensarlo che un colpo alla schiena gli tolse il respiro.
- Non è possibile... – si disse il ragazzo, mentre cadeva a terra. L’arma venne come sputata al terreno e presa al volo dall’Eroe del Silenzio, che si mise in posizione di attacco.
- È finita – disse in un soffio, prima di partire. Riku era disteso a terra, senza forze. Vide a malapena il suo avversario, ma non poteva fare nulla per evitare il colpo.
- Riku!-
Era una voce nota, eppure il ragazzo non avrebbe saputo dire di chi era. Essa lo spronò ad alzare la sua lama, in modo da parare. Ed in effetti le lame si incrociarono, sprizzando scintille.
Riku si alzò in piedi, contrastando il peso dell’avversario.
 Lento ed inesorabile, un passo dopo l’altro, il ragazzo continuò ad avanzare, sentendo la sua Key stranamente leggera, ma senza guardare quasi avesse paura che, anche lanciando una sola occhiata, poetesse perdere quel poco di vantaggio che aveva.
L’uomo indietreggiò fino alla parete in fondo, che aveva l’aspetto di un enorme sperone roccioso.
- No! -
Gridò, per poi spingersi in avanti. Riku parve incerto un attimo, poi si lasciò andare, cadendo indietro con la schiena a terra e disimpegnando così la lama dell’avversario che tutto ad un tratto non ebbe più equilibrio.
Riku lasciò che quello passasse oltre, poi veloce lo colpì alla schiena, letale. La lama entrò in profondità, perforando la carne.
- Bravo... – disse Lexaeus – Ma non potrà mai bastare! -
La lama guizzò veloce contro il ragazzo, che ormai era allo stremo. Le forze erano quasi esaurite, ma sapeva che doveva vincere. Si abbassò evitando l’arma avversaria, poi si lanciò addosso all’avversario. La sua Keyblade, ora la vide, entrò nell’avversario, da cui uscì un bagliore seguito dall’Oscurità più nera...
La Via Per l’Alba era tornata.
- Mi hai battuto, di nuovo –

Il corpo del numero V iniziava ad essere lentamente consumato dall’Oscurità.

- Ma io non poso andarmene così. Prima devo dirti che sono soddisfatto. Ti sei dimostrato più forte di me e mi hai battuto. Questo –

Disse tirando fuori dalla tunica un piccolo oggetto avvolto nel mantello – È per te. Non ti dimenticare mai che hai sempre degli amici su cui contare –

L’Eroe del Silenzio scomparve definitivamente.

Riku era distrutto, troppo stanco per rialzarsi in piedi. Prese in mano l’involto che gli aveva dato Lexaeus e tolse il panno che lo nascondeva.

Dentro, c’era una lettera.

 

Caro Riku,

se ora stai leggendo questa lettera, vuol dire che mi hai battuto. Dubitando di avere il tempo di dirti tutto, ho deciso di scrivere queste poche righe in modo che tu capissi.

Il nobody che ci ha riportati in vita è un pazzo. Vuole a tutti i costi riportare in vita un’Organizzazione che già prima di essere sconfitta era in pezzi. Nessuno si fidava degli altri, molti erano considerati inferiori e alcuni, come Marluxia, volevano il potere per loro alle volte istigati da altri, ma non mi dilungherò sulle questioni riguardanti i XIII.

Sappi che io non voglio più essere testimone di stupide fantasie che esistono solo nella testa di quel Nobody, il tuo Nobody.

Sappi che, alla fine, avete collezionato abbastanza cuori, quindi Kingdom Hearts è finalmente completo. Non so se renderà di nuovo i cuori dei nobody rimasti, sinceramente non so nemmeno se ne voglio ancora uno.

Dopo tutti i crimini che ho commesso, penso che l’unico sentimento che potrei provare sarebbe sconforto e non potrei fare nulla.

Sappi che sono contento di morire per mano tua, almeno penso che così sia. È l’unica sensazione che posso provare...

Ricordati sempre che puoi contare sui tuoi amici. Loro potrebbero essere il tesoro più prezioso del mondo. Non allontanarli.

Con questo io ti saluto e spero che saprai, al momento giusto, quello che è più giusto fare.

 

Lexaeus, l’Eroe del Silenzio

 

Quando ebbe finito di leggere, richiuse il foglio e lo mise davanti al cuore, addormentandosi profondamente poco dopo.

 

Note dell’autore
Non lo so, ma questo capitolo non mi soddisfa appieno... spero che per voi lettori sia gradito...

Grazie a tutti coloro che continuano a leggere...

 

  
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