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Autore: hikari_kudo    02/07/2009    5 recensioni
In un passato remoto, ormai dimenticato da troppi, oltre il portale dimensionale, al di la della notte, nacque l’ultimo re dei vampiri.
La leggenda diffusa sulla terra…tutte smielate menzogne.
Vuoi conoscere la vera leggenda? Vuoi sapere di quali pene si è macchiato quel regno?
La leggenda del regno della notte, del suo re, del suo amore, della sua ricerca che dura da mille anni.
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan, Sorpresa
Note: Alternate Universe (AU), What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1 : oltre la notte

Pov : Edward

 

Il cielo sopra di me era chiaro, brillante di stelle, luccicante di blu in alcuni posti, gialli in altri. Le stelle creavano maestosità, turbinando contro l'universo scuro, una vista meravigliosa.

E così questa è la terra?

Settima dimensione oltre il portale. Devo dire … uno spettacolo fantastico.

Ma preferivo quello che riuscivo a scorgere mille anni fa.

Sono uno stolto … se non avessi reagito così, forse ora il regno non sarebbe caduto.

Eppure, per quanto me lo ripeta, per quanto continui a ripetermelo,  non riesco a farmene una ragione, non riesco a tornare indietro, perché se dovessi pensare al passato, se dovessi pensare a quella notte, rifarei esattamente tutto quel che ho fatto.

No, probabilmente non sarei mai partito per quella campagna di pace, ma son sicuro che lei l’avrebbe uccisa comunque. Ma se fossi rimasto sempre con lei, se fossi tornato prima se…

E ogni volta che arrivo in una nuova dimensione ho sempre li stessi pensieri.

Dico che il passato è passato, ma sono il primo che ci pensa, se no non starei ancora a cercare Elisabeth, se no sarei già morto tempo addietro.

Forse, dovevo morire quella notte , forse sarebbe stato meglio.

Ma tanto, prima o poi verrà la mia ora.

Verrà subito dopo quella di Elizabeth.

Ho seguito le sue tracie fin qui, e stavolta non scapperà via.

Ogni volta…ogni volta che la trovo arriva quel dannato essere creato mille anni fa dagli umani. Si rincarna, ogni volta più potente. E ogni volta la regina scappa.

Se non erro, la terra è luogo di rifugio per molti vampiri. Questo per la scarsa presenza di licantropi e per le nuove leggi terrestri o almeno così mi è stato detto.

Arricciai il naso. Sarà , ma qui la puzza di cane è molto forte.

Scorsi il cartello che indicava il nome della città.

Forks.

Non sembra eccessivamente grande.

Bè, niente è grande rispetto alla capitale del regno.

 Eppure, qui sentivo la presenza di altri vampiri. Ma come ho detto, la terra ne è piena, chissà se riuscirò a scovare Elizabeth al primo colpo.

Improbabile. Anzi , impossibile.

Ma forse, dopo un millennio di vagabondaggio la fortuna era con me.

Pensiero ancora più assurdo. La fortuna non starà mai con i mostri, e quello l’avevo imparato anche troppo bene.

Fiutai la scia che mi avrebbe condotto fino ad alcuni miei simili. Potevo chiedere qualcosa a loro, in fondo la leggenda del regno della notte si era diffusa in tutti i mondi….non era stata riportata in modo corretto, ma questo passava in secondo piano. Se non riconoscevano me ed sapevano darmi informazioni su Elizabeth tutto passava in secondo piano.

Quindi iniziai a correre nella foresta, rallentando man mano che l’odore si faceva più nitido e forte. Appena mi trovai nei pressi dell’enorme villa, riconobbi un odore che non sentivo da quando avevo abbandonato tutto.

Sentivo la sua presenza molto bene, e son sicuro che lei sentiva la mia. Così smisi di correre e iniziai a camminare, mantenendo un portamento elegante.

Non mi dirà mai dov’è Elizabeth , ma passare a trovare vecchie conoscenze non era un reato.

Appena arrivato alla soglia della porta, questa si spalancò con uno scricchiolio << Edward >> sibilò tra i denti

Sorrisi << Rosalie, è un piacere anche per me rivederti. Solo che, al contrario di te, non ho intenzione di ucciderti.  No, non ti ho cercata, sono venuto sulla terra per…bè, sai per cosa. No, ho solo fiutato le tracce di alcuni miei simili >>

Dissi, rispondendo a una serie di domande mentali.

<< Vattene ! >> gridò

<< ma che peccato…volevo solo sapere come stavi >>

Mi lanciò uno sguardo pieno d’odio e capii << ah, è qui! Ater si è rincarnato, di nuovo >>

Mi sorpresi di come mia “figlia” si preoccupi ancora per me dopo tutto quello che ho fatto. Dopo che ho distrutto tutto, dopo che ho quasi cercato di uccidere sua sorella…tutto a rotoli e per cosa?

Per un’umana!

Sputò con rabbia nella sua testa, mentre una serie di vecchissime immagini le scorrevano in mente, rievocando anche troppi sentimenti, troppe situazioni, rievocando troppo…più del dovuto.

Sorrisi, anche se non ero proprio dell’umore, anche se quelle immagini rievocavano qualcosa che in mille anni non era ancora morto. Un vampiro sa portare rancore a lungo, questo era certo. << non mi preoccuperei più di tanto >> aggiunsi << mi bracca da mille anni e non mi ha ancora ucciso >>

Rosalie trasalì, come percossa da un’invisibile scossa elettrica. “ questa volta è diverso” pensò “ scappa” aggiunse infine con un tono di rammarico. Il rapporto che in passato aveva unito me è Rosalie era stato molto forte, forse è proprio quel rapporto che mi fa di tanto in tanto rimpiangere il regno, che mi fa sentire in colpa. Perché avevo lasciato tutto per egoismo, per vendetta. E questo non era degno dell’ex-sovrano che ero, e dell’uomo che sono. Ma non posso rimangiarmi le parole, non posso vivere un’esistenza vuota per volere altrui. E di questo mi rattristavo.

Ed io ero ancora qui per il mio egoismo. Sapevo che , pur riuscendo ad ammazzare Elizabeth sarebbe stato molto difficile morire, per questo avevo deciso di chiedere l’ultimo favore ad Rosalie una volta ritrovata.

Sapevo che avrebbe accettato per un unico motivo : mezzosangue.

Era la parola che odiava di più al mondo. Ma non sapeva che c’era un modo per rendere un mezzosangue un vampiro completo oppure un umano, ed era ora di dirle questa verità.

<< Rosalie, permettimi di chiederti un ultimo favore…o almeno, ascolta le mie parole >>

Lei anuui, << entra >> disse neutra

Mi fece accomodare in quella che doveva essere la sala principale della casa.

<< sarò diretto >> dissi << io vorrei che tu prendessi il mio posto come sovrana…alla mia morte >>

Lei sgranò gli occhi perplessa mentre mille domande le passavano per la mente, la  più coincisa, la più sensata venne a galla. Ed era esattamente la domanda che volevo si ponesse << ma io non posso. Non sono una sangue pura! >> esclamò

<< e se ti dicessi che c’è un modo per diventare completa ? >>

Lei mi scrutò stranita ancora più confusa di prima. Le sorrisi dolcemente per quanto mi era possibile sorridere. Lei aprezò mentalmente lo sforzo, ma mi ribadii che quello non era un sorriso, per quanto simile, perché non era accompagnato dall’anima. Diceva che i miei occhi erano ormai vacui e vuoti, gelidi come il deserto, anche se io non me ne accorgevo. Forse era vero, però scossi il capo.

<< tu sarai una sovrana migliore di quanto io possa mai essere stato. Tu ami veramente quella terra….per cui, quando verrà il momento, prendi tu il mio posto con la mia vita. Perché per diventare un vampiro hai bisogno di una sola cosa : sacrificare in rito il sangue di due vampiri puri. E indovina chi saranno questi vampiri? >>

“tu e Elizabeth”

<< esatto >> risposi  << quindi io ora ti chiedo…ti supplico di uccidermi quando sarà arrivato il momento >>

Lue chinò il capo, valutando il da farsi. Non riuscivo bene a scorgerne l’espressione, ma sentivo i suoi pensieri, anche se non li decifravo. Andavano troppo veloce pure per me. Ghignò sconsolata e i suoi pensieri iniziarono a rallentare, le parole e le lettere si mescolavano in senso compiuto, formando un'unica frase “dopotutto sapevo che sarebbe andata così. Il destino ti è sempre stato avverso”

“forse anche troppo” ribadii mentalmente “ ma a nessuno di noi è stato donato un destino semplice”

<< si >> disse sottovoce << accetto >> continuò un po’ più forte << ora vai! >>

Le sorrisi con gratitudine . Per capirci era sempre bastato uno sguardo, ed ero in un certo senso felice che a distanza di mille anni questo non fosse cambiato.

Mi si avvicinò, per farmi strada fino alla porta, quando entrambi ci paralizzammo.

Un odore, una presenza a noi sconosciuta pervase l’aria impregnandola di magia.

Un fruscio tradì quell’essere , probabilmente umano, ma da una parte non ne ero certo, era troppo potente.

Si fece più vicino, come la sua potenza magica.

<< GIU’ ! >> gridai poco prima che la finestra andasse il frantumi, prima che le fragile schegge volassero nella stanza.

Ater.

<< ci si rivede >> feci rialzandomi

La figura che avevo di fronte non rispose. Era una ragazza, come la precedente. Ed era più potente, come c’era d’aspettarsi.

Rimaneva immobile, forse aspettando qualche mossa, forse valutando la situazione. Erro o era stata lei ad attaccare? Forse non dovrebbe muoversi un po’ di più?

Estrassi la spada. Se era lo scontro che voleva…

L’attaccai di lato, ma schivò il colpo, balzando dall’altro capo della stanza. Portava una tenuta nera , tipo ninja, con un passamontagna , anch’esso nero, a coprirli la facci, rendendo visibili solo gli occhi scuri.

Sfoderò anche lei una spada. E iniziò il duello. Io attaccavo e lei parava, mentre le lame s’incrociavano perfettamente , emettendo un fragrante suono metallico. Ma non stava combattendo , non al massimo. Vedevo da come si destreggiava , da come faceva ruotare la lama che era qualcosa di più, che non poteva fermarsi li la sua abilità. Anche i colpi che sferrava erano moderati, ma non capivo il perché. Nonostante non stesse dando il meglio di se era distratta.

Poco male, o almeno per me.

Schivò la mia lama, andando a impigliare il passamontagna in una scheggia di vetro rotto, rimanendone in trappola.

Mi avvicinai con la spada, per sferrarle l’ultimo colpo, ma si liberò velocemente togliendosi il passamontagna, abbastanza velocemente da balzare dietro di me.

Mi voltai , ma quel che vidi non mi permise di impugnare saldamente l’arma.

Qualcosa scoppiò dentro di me, provocandomi un dolore lancinante all’altezza del petto.

Gli occhi color cioccolato incorniciavano il viso pallido, mentre cascate di capelli nocciola le scorrevano lungo la schiena.

E la mia mente si svuotò di tutto. Non mi importò più della mia vendetta, del regno o del passato. Fù come essere interamente svuotato.

<< ISABELLA? >> mi anticipò Rose, che nel frattempo stava osservando il duello.

La ragazza si voltò al suono del nome

Era lei, il suo aspetto era…identico.

<< come conosci il mio nome? >> chiese << ma questo non ha importanza >> ritornò a fissarmi << voglio proporle un’alleanza re dei vampiri >>

 

 

Hikari : salve! Ed ecco il nuovo cappy! – in ritardo , ma meglio tardi che mai, no? –

Sapete come si chiama questa scrittura? “bells MT” l’ho vista e ho pensato di usarla solo per l’assonanza…sono proprio fuori, eh? ps : la prima frase è una citazione di mightnight sun

Comunque, non mi perdo in chiacchiere inutili. Volevo ringraziare le persone che mi hanno messo nei preferiti e nelle fanfict seguite e naturalmente chi legge la mia storia.

Tante grazie anche a chi ha recensito naturalmente ^^

Uchiha_chan : ciao! Vedi, l’ho continuata! Allora, vedremo i fatti dopo le vicende del prologo con possibili –sicuri-  flash-back del passato!

fria : si , l’ho preso da li!

  
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