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Autore: Fabb5000    17/05/2018    1 recensioni
Sono passati parecchi anni da quando Lyon, Stefano, Anna e Mario giocavano a Minecraft e, insieme a quei tempi, si è conclusa anche la FailCraft. Ora Lyon, ormai ultracentenario, conscio che ormai non gli resta molto tempo, decide di rivelare alla sua nipote sedicenne la sua vera storia, ovvero quella che successe dopo gli avvenimenti di "A caccia di Herobrine"; la storia che lo rese un eroe non solo in Minecraft, ma in tutti i mondi, e che va tramandata alle generazione future prima della fine. La storia di come lui, Stefano, Anna e Mario salvarono tutti gli universi da una terribile piaga. [[Consigliabile, ma non indispensabile, legge il prologo]]
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Herobrine, Notch, Nuovo personaggio, Steve, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'FailCraft in real life'
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Tutti si voltarono verso il luogo da dove proveniva quel boato, curiosi di sapere che cosa potesse provocare un simile rumore.

E ciò che videro li spiazzò : quattro immensi giganti, alti come montagne, che parevano fatti di vento, fuoco, acqua e terra, che si avvicinavano a larghi passi utilizzando le isole volanti come appoggio. Le creature avanzavano velocemente, emettendo versi striduli e mostruosi, e fissavano l'isola volante con occhi famelici.

Tutti deglutirono. Nemmeno i Titani erano così grossi, e persino Omega sembrava piccolo a confronto.

Mefisto rideva come un pazzo : -Il mio signore è qui! L'Unico è giunto!-

-Quelli sono ... gli Abomini!?- esclamò Mario. -Diavolo! Non so quali anabolizzanti prendono, ma li voglio, altroché se li voglio!-

-I tuoi percorsi mentali restano un vero mistero- mormorò Anna.

-Oh, andiamo! Se sono diventati così, pensate come diventerei io!- disse Mario. -Dai, non vi incuriosisce nemmeno un po'? Chissà che diavolo sono ... steroidi alla magia nera? Cocktail alla distruzione?-

-Ma sei un imbecille! Ti sembra il momento di parlare di certe cose?- esclamò Lyon. -Mefisto, dammi quella Pietra, subito!-

-Scordatelo! Dovrai uccidermi per prenderla!- rispose il demone.

-Così sia!- ringhiò Entity, dopodiché mulinò la Staffa del Caos e lanciò un raggio bianco che parve centrare in pieno Mefisto, esplodendo al contatto. Quando svanì, del demone non c'era più traccia.

-Disintegrato al primo round? Lo facevo più tosto- mormorò Stefano.

Ma Lyon era di tutt'altro avviso : -Non vi fidate! Quel maledetto ha il pessimo vizio di sparire ...-

-... e poi di riapparire! COSÌ!- esclamò Mefisto comparendo dietro di loro, per poi lanciare una raffica di saette rosse.

Il gruppo fu centrato in pieno e fu sbalzato di diversi metri in avanti, mandando la maggior parte di loro a sbattere contro le rocce. Entity e Lyon piantarono le loro spade nel terreno per evitare di fare la stessa fine.

Con un ruggito, Entity si lanciò su Mefisto, e le lame delle due spade cozzarono violentemente. Il demone non pareva preoccupato, ma Entity non era da meno.

Lyon si voltò verso i suoi amici : Mario, Anna, Ahsoka e Elendin erano svenute per via dell'impatto. Solo Gulliver e Stefano erano riusciti ad evitare le rocce.

-Cacchio- mormorò Stefano mentre si massaggiava la schiena. -Quello si che è un vero nemico-

-È più potente di noi- disse Lyon. -Quel maledetto ha la forza di Null dalla sua parte. Finché questa stupida armatura non si deciderà a funzionare non possiamo avere la meglio su di lui-

-Non singolarmente forse- disse Gulliver. -Ma se lo attacchiamo insieme abbiamo una possibilità. Non può concentrarsi contemporaneamente su due fronti-

-Per quanto mi dollari ammetterlo, potresti aver ragione, uccellino- disse Stefano. -Lyon, tu e Entity distretelo, noi lo prendiamo alle spalle-

-Questo è parlare!- esclamò Lyon, per poi lanciarsi contro un grido contro Mefisto : -Ehi, Mister Delirio D'onnipotenza! Fatti sotto!-

Mefisto era arrabbiato : Entity aveva incassato la maggior parte dei colpi, ma ne aveva anche restituiti il più possibile. E il demone non amava essere colpito.

Entity e Lyon si pararono di fronte a lui e iniziarono ad attaccarlo con ogni mezzo a loro disposizione : Entity lanciava ogni tipo di magia e allo stesso tempo proteggeva Lyon, il quale si avvicinava per colpirlo con la spada.

Mefisto era affaticato, e per quanto cercasse di nasconderlo, Lyon lo capiva benissimo. Il demone aveva abbandonato l'attacco e si era lanciato sulla difensiva. Era il momento. -Stefano! Gulliver! Ora!- urlò.

I due amici non se lo fecero ripetere e saltarono addosso al demone alle spalle. Mefisto urlò di rabbia e sorpresa e tentò di afferrarli, ma la sua reazione fu tardiva : mentre Gulliver lo teneva immobilizzato, Stefano gli piantò la spada nello sterno.

Mefisto urlò, poi guardò Stefano con rabbia. -Avresti dovuto mirare alla testa!- ringhiò, poi svanì in uno sbuffo di fumo.

Lyon osservò il punto in cui il demone era sparito : -Dove diavolo è andato?- chiese, ma non fece in tempo a finire di parlare che qualcosa lo colpì alle spalle, mandandolo a terra. Tentò di rialzarsi, ma delle saette rosse lo avevamo legato come se fossero funi e lo tenevano inchiodato al terreno. Un istante dopo anche Stefano e Entity subirono la stessa sorte.

Mefisto era apparso dietro di loro; la ferita allo sterno si era già cicatrizzata, malgrado fossero passati solo una manciata di secondi, ma sembrava fare ancora piuttosto male. Il demone era livido di rabbia : -Ora mi avete stancato!- esclamò avvicinandosi a Lyon : -È finita, Prescelto. Il tuo potere e i tuoi alleati hanno fallito. Tu non puoi sconfiggermi!-

-No, lo so. Ma lui sì!- esclamò Lyon.

Mefisto si guardò intorno piuttosto confuso, non vedendo nessuno. Abbastanza allibito, alzò un sopracciglio : -Scusa, ma a chi ti stai riferendo?- chiese.

-Beh, in genere nei film quando si dice questa frase arriva qualcuno di inaspettato che salva la situazione- rispose Lyon. -E capirai che, nella situazione in cui mi trovo, questa è l'unica cosa che posso fare, e ... ok, non so più che altro dire! Ti dai una mossa?-

-Cosa stai ... AAAARGH!!!- urlò Mefisto mentre la spada lucente do Stefano gli trapassato il torace. Il demone si voltò e vide Gulliver dietro di lui che affondata la lama nella sua schiena.

Mefisto ruggì di rabbia e con un colpo si tolse la spada dal petto, il quale si rimarginò in pochi istanti, poi afferrò Gulliver per un'ala e lo sbatté a terra con violenza. -Ora basta!- gridò. -Nessuno mi sfida così impunemente!-

Il demone si preparò a disintegrare il rapace, il quale chiuse gli occhi aspettando il necrologio, ma prima che potesse fare anche solo un movimento si udì uno sparo e un proiettile gli ferì la mano.

Mefisto e Gulliver si voltarono all'unisono verso il punto da cui era prevenuto il colpo, e ciò che videro lasciò a bocca aperta entrambi : davanti a loro c'era Gavin, ma non era il solito. Indossava una specie di armatura mimetica, di colore nero e verde, e in testa portava un elmetto circolare. Nella mano aveva un fucile molto simile a quello usato da Lyon nella FailCraft, con la differenza che questo era più grosso e di colore grigio scuro; due grosse braghe piene di proiettili gli cascavano dalle spalle, lasciando scoperte le ali e permettendogli di volare. Il suo sguardo, poi, avrebbe fatto scappare chiunque con la coda tra le gambe.

-Prenditela con qualcuno della tua taglia, lurido essere- ringhiò in direzione di Mefisto, il quale si mise sulla difensiva. -Non sarà uno stupido uccelli a fermarmi!- urlò.

-Stupido uccello lo dici a tua madre, schifoso verme!- ringhiò di rimando Gavin, per poi imbracciare il fucile e iniziare a sparare a raffica contro il demone. Questi si teletrasportò per evitare i proiettili, ma chissà come Gavin prevedette la sua mossa e lo colpì in pieno al cuore e allo sterno.

-Ora ti faccio vedere io ...- sibilò Mefisto mentre si massaggiava i punti in cui Gavin lo aveva colpito, poi alzò la mano e sprigionò una forte energia che si espanse per cinque metri intorno a lui, disintegrando qualunque cosa.

-Tsk! Tutto qui?- esclamò Gavin comparendo dal polverone. -In guerra ho affrontato bombe più letali di questa! Non mi hanno ferito loro e non mi ferirai tu!-

Veloce come non mai afferrò Mefisto con le zampe e si alzò in volo, portandosi a diversi metri sopra il terreno; poi mentre il demone ancora cercava di capire cosa fosse successo fece dietrofront e lo spinse contro il terreno, staccando la durissima pietra di Endstone per la forza dell'impatto.

Il demone emise un singulto e tentò di rialzarsi, ma Gavin lo crivellò di colpi, spedendolo di nuovo a terra. -Non sono arrivato fino a questo punto per farmi sconfiggere da uno stupido piccione!-

-Cosa?- esclamò Gavin. -A me del piccione non me lo hai mai dato nessuno!-

-Perché, allo stupido invece ci sei abituato?- lo schernì il demone, facendo arrabbiare ancora di più il rapace.

Intanto Gulliver si precipitò da Stefano, tagliando a fatica le funi rosse che lo legavano, e poi il ragazzo lo aiutò a ripetere la stessa cosa con Entity.

-Sciocco!- rise Mefisto guardando Gavin, e gli lanciò contro le sue saette rosse, pregustando già la vittoria.

Ma l'uccello non si mosse minimamente, malgrado fosse evidente che provasse dolore; anzi, al contrario iniziò ad avanzare verso il demone, incurante dei fulmini che questo gli lanciava. -Come ... come fai a ...?- mormorò Mefisto.

-Ho sopportato ben di peggio durante la guerra. Stendersi sul filo spinato per far passare il compagni o mettersi davanti a un cannone per evitare che spari rendono il corpo incredibilmente più forte dei tuoi spettacoli di magia- rispose Gavin. -E malgrado non ho indossato questa divisa mai più dopo il conflitto, non credere che non mi sia allenato negli ultimi settant'anni!-

E così dicendo gli sferrò un pugno sulla mascella, sbalzandolo all'indietro.

Mefisto si rialzò, furioso : -Basta! Ho avuto fin troppa pazienza con te!- urlò, preparandosi ad evocare una maledizione mortale.

Ma prima che potesse farlo un raggio bianco lo centrò al petto, spedendolo nuovamente contro le rocce. Qaundo riuscì a mettere a fuoco la vista, Entity era in piedi di fronte a lui, la Staffa del Caos alzata. Anche Stefano si era liberato, e stava tentando insieme a Gulliver di tagliare le funi rosse che imprigionavano Lyon. La Pietra Filosofale era ai piedi del Portatore del Caos. -Hai perso- disse questi.

Mefisto ringhiò. -Non ancora- disse spostando con la telecinesi la Pietra è lanciandola dall'altro lato dell'isola. -Forse non posso proteggere la Pietra, ma posso allontanare da lei l'arma che può distruggerla!-

E così dicendo si lanciò contro Entity, afferandolo per la vita e tirandolo a sé. -La Pietra resta qui, ma Excalibur viene via- disse. -Che ne dici, Entity? Torniamo nel luogo da dove tutto è iniziato. Vediamo se sei tanto forte da solo!-

Detto questo una luce rossa avvolse entrambi; Gavin si lanciò contro il demone, ma questi rise e la luce avvolse anche il rapace. Stefano urlò : -No!- e corse verso Mefisto, ma venne anch'egli catturato da quella strana energia.

-Ora ...- mormorò Mefisto con un ghigno. -... cambiamo scenario- e schizzò verso l'alto, portandosi i tre con lui, per poi sparire dentro a uno dei portali.

Gulliver finì di tagliare le corde, liberando Lyon : -Ma dove sono finiti?- chiese.

Lyon osservò il portale in cui erano spariti. -Direi ... ad almeno un universo da qui, anno luce più, anno luce meno-
   
 
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